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Acqua, le tariffe aumentano, ma il Comitato 2 Si per l’acqua bene comune non ci sta

13 dicembre 2011

Il Comitato 2 Sì per l’Acqua Bene Comune – Magione esprime la propria insoddisfazione per quanto deliberato dal Consiglio Comunale il 30 Novembre 2011 in merito all’ordine del giorno “Acqua Bene Comune”. Il documento approvato disattende la proposta del Comitato sottoscritta da oltre 200 cittadini magionesi nei giorni precedenti il referendum e confermata dallo straordinario successo nel voto del 12 e 13 giugno 2011. Quanto deliberato è privo di qualsiasi efficacia, in particolare per l’omissione di alcuni punti fondamentali: non viene affermato il principio di non rilevanza economica dell’acqua – senza questo l’espressione “Acqua Bene Comune” diventa mera demagogia; è assente l’impegno per garantire ad ogni cittadino il quantitativo minimo di acqua considerato vitale dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Prendiamo atto dell’intenzione di aderire alla campagna di ripubblicizzazione del servizio idrico portata avanti dal Forum dei Movimenti per l’Acqua, ma tale intenzione andrà confermata da un impegno concreto dell’Amministrazione comunale che non potrà prescindere dalle seguenti azioni:

– approvazione delle proposta di delibera di iniziativa popolare

“Riconoscimento del diritto umano all’acqua e sostegno alla campagna per la ripubblicizzazione dei servizi idrici”;

– sostegno attivo alle iniziative del Coordinamento nazionale – Enti Locali per l’Acqua Bene Comune a cominciare da quelle per l’applicazione dell’esito referendario.

Nei giorni scorsi, constatata l’inadempienza da parte degli ATI (e quindi dei Sindaci) umbri, anche nella nostra regione è partita la campagna di obbedienza civile per l’autoriduzione delle bollette dell’acqua, per la quota di remunerazione del capitale investito (ovvero sopra il 7%), in applicazione di quanto abrogato col secondo quesito. Sulla scia dello sportello già attivato dal Comitato Umbro Acqua Pubblica a Perugia in Via del Lavoro 29 (aperto tutti i mercoledì dalle 17.30 alle 19.30), avvieremo a breve anche a Magione un servizio di ricalcolo delle bollette. Se i Sindaci non applicano la legge, allora lo faranno i cittadini!

Comitato 2 Sì per l’Acqua Bene Comune – Magione

GUBBIO, INIZIATIVA DEL PDL e di TUTTE LE FORZE di OPPOSIZIONE PER LA GESTIONE AUTONOMA DEL SERVIZIO IDRICO

4 ottobre 2011

Iniziativa del Gruppo Consiliare del PdL  – primo firmatario il capogruppo Angelo Riccardini, condivisa con tutti i gruppi di opposizione rappresentati in Consiglio Comunale: Lucio Lupini lucio, lupini, mattia, bertinelli,  (Gubbio Per Noi), Mattia Martinelli ( UDC), Giovanni Vantaggi ( Un’altra Gubbio), Carlo Pierotti ( Gubbio Partecipa) .

La proposta tende ad indurre il Comune di Gubbio a chiedere ed attuare con forza e tempi certi quanto già chiesto ed ottenuto da tanti altri comuni d’Italia. Uscire dall’ATO e dalla quota pubblica di Umbra Acque spa e riprendere in carico direttamente la gestione dell’acquedotto .

I consiglieri di opposizione vanno incontro alle esigenze primarie della popolazione che ha visto lievitare i costi delle bollette, addirittura raddoppiati rispetto a quando l’acquedotto era gestito direttamente dal Comune e non da Umbra Acque spa. Con questa soluzione potrebbero veder ribassare i costi ad oggi rincarati a dismisura e porre fine alle vessazioni come quella dell’imposizione dei depositi cauzionali a carico dei pensionati privi di Conto Corrente di appoggio. Restituire l’acqua alla gestione pubblica per sottrarsi al mantenimento di baracconi creati con la legge del 2006 con la quale si sono istituiti gli ATO e le società di gestione partecipate dai comuni, dare così attuazione immediata e diretta all’esito del Referendum che a gran voce ha detto NO alla privatizzazione dell’acqua. Il buon esito di questa proposta non riduce la storica generosità di Gubbio verso i comuni vicini bisognosi di acqua ; si potrà continuare a regalare l’acqua eccedente ad Umbertide come avvenuto per 40 anni . Una proposta responsabile che non potrà che trovare la convergenza della maggioranza alla quale si chiede non una adesione formale ma precisi impegni di tempi e di risultati ( e si spera anche quella di Luigi Girlanda, unico consigliere di opposizione a non aver sottoscritto il documento) La popolazione sarà messa al corrente dei passaggi formali e sarà chiamata a supportare questa battaglia con sottoscrizioni pubbliche e diffusione di volantini informativi distribuiti nei pubblici esercizi.