Gli annunci del Sottosegretario alle Infrastrutture De Caro, che promette un impegno per la messa in sicurezza della E 45, hanno il sapore della propaganda elettorale e sono la testimonianza di quanto tempo si sia perso in questi anni di sterili discussioni sul tema “autostrada si / autostrada no”. La posizione di Forza Italia è nota da tempo: autostrada si ma solo senza pedaggio per gli umbri. (more…)
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Nevi: La posizione di Forza Italia è nota da tempo: E45 autostrada si ma solo senza pedaggio per gli umbri.
17 aprile 2015Flamini/Prc: “Pedaggio e45: balzello per i cittadini, regalo per i soliti noti”
30 luglio 2014La scelta sciagurata di trasformare la E45 in autostrada si conferma tale anche rispetto a quanto emerge dal piano finanziario del project financing che prevede, come era ovvio e come noi denunciamo da anni, il pagamento del pedaggio anche per gli umbri, un vero salasso. Purtroppo il governo regionale, a parte un pò di propaganda e qualche (more…)
Della Vecchia/Prc: “Condividiamo le posizioni di Legambiente sulla E45”
6 dicembre 2013Rifondazione comunista condivide le posizioni espresse da Legambiente Umbria sul tema della E45 e aderisce alle iniziative promosse dal comitato nazionale per sensibilizzare l’opinione pubblica sui rischi di un’opera che (more…)
E45 ed il bene comune, i voraci oligarchi alla riscossa
30 novembre 2013Avete sentito tutti giorni fa -primi di novembre- che il governo e il ministero hanno approvato l’idea di trasformate l’E45 in autostrada da Cesena a Orte, ovviamente a pagamento qualunque sia l’imbonimento che vorranno far credere alla povera popolazione dell’Umbria.
La verità è che siccome di soldi lo stato non ne ha, verranno solleticati (more…)
Ronconi (UDC): E45 – no al pedaggio regionale
16 novembre 2013L’imposizione del pedaggio sulla nuova autostrada Orte Mestre e particolarmente sul tratto umbro rappresenterebbe una iattura e un peso (more…)
STRADA E45. M5S: SE AUTOSTRADA DEV’ESSERE NE TRAGGANO VANTAGGIO I CITTADINI. VALUTARE IL REALE IMPATTO DELL’OPERA
14 novembre 2013“La querelle della strada statale 3 bis “Tiberina”, meglio conosciuta come E45, va avanti da troppi anni, tra manifestazioni, polemiche e inchieste che non fanno altro che decretarne le condizioni disastrose: nonostante due anni (more…)
Flamini/Prc: “Mettere in sicurezza la E45. Altro che autostrada”
27 marzo 2013Dopo l’ultimo rinvio, con molta probabilità il Cipe discuterà nuovamente e a breve la possibilità di trasformare la E45 in autostrada. Una discussione che non tiene minimamente in considerazione il territorio, il sacrosanto diritto dei cittadini di partecipare a tale scelta, il rispetto del paesaggio e che non risolve certo gli attuali problemi di traffico e sicurezza di una superstrada sempre più (more…)
Flamini/Prc Perugia: “No alla trasformazione della E/45 in autostrada”
25 gennaio 2013Rifondazione comunista di Perugia respinge alcune posizioni del Comune di Perugia sulla trasformazione in autostrada della E/45. Questo balletto infinito di annunci sull’assetto viario dell’Umbria e del Comune capoluogo di Regione è diventato oramai davvero stucchevole. (more…)
INFRASTRUTTURE: “E45 AUTOSTRADA, PER ANNI VENDUTO SOLO FUMO. PIÙ UTILE PUNTARE A PIANO DI MANUTENZIONE”
26 ottobre 2012“In questi anni agli umbri è stato venduto solo fumo. Si è continuato a promettere un’autostrada, ma la E45 assomiglia sempre più a una mulattiera. Sarebbe ora di abbandonare i progetti folli di trasformazione in autostrada e puntare a un piano straordinario di manutenzione e messa in (more…)
E lo chiamano sviluppo! Autostrada, nodo, maxistalla, mercato coperto, argini del Tevere, Monteluce, Ikea, inceneritore… Vecchie idee che non funzionano più
5 novembre 2011A metterle tutte in fila, le grandi pensate degli amministratori locali, c’è da rabbrividire: la trasformazione della E45 in autostrada (con annesso pedaggio); il nodo di Perugia (22km di strada che per collegare l’ospedale alla “regione” e “snellire il traffico” distruggerà per sempre aree agricole di pregio); la Maxistalla con annesso biodigestore indispensabile per salvare dal collasso le Opere Pie (piazzando l’impianto giusto a Santa Maria Rossa, epicentro di una zona già martoriata da residui zootecnici prodotti dagli impianti di Olmeto/Bettona); la trasformazione del mercato coperto in un mega centro commerciale (con s-vendita alla società privata “nuova Oberdan” dell’intero complesso e con lo scavo di una voragine a pochi metri dal Palazzo del Popolo); l’arginatura scriteriata del Tevere (con la conseguente urbanizzazione delle aree non più a rischio di esondazione, il tutto sembra fatto apposta per accontentare qualche imprenditore locale); l’operazione Monteluce (demolizioni terminate… ricostruzione quando?); l’operazione Ikea (con il discutibile scambio di terreni su cui indaga la magistratura, l’altrettanto discutibile aumento dei posti di lavoro e lo sbandierato arrivo di 2 milioni di clienti all’anno – e altrettante auto circolanti!); l’inceneritore rifiuti da costruire a tutti i costi anche se non ci dicono dove (con una raccolta differenziata che sembra fatta apposta per fallire); la demolizione dell’ex Tabacchificio di Ponte Valleceppi, oramai ex esempio di archeologia industriale (da rimpiazzare con le ennesime palazzine che rimarranno invendute). Il tutto infarcito da interventi “di contorno”, come le tante deroghe dal piano regolatore per rendere edificabili le aree agricole, rotonde che spuntano ovunque come funghi, (altri sette se ne attendono in via Pievaiola), distese di impianti fotovoltaici al posto dei campi coltivati, parcheggi al posto di antichi orti medievali, centrali termiche che bruceranno biomasse (o rifiuti?) a due passi dall’ospedale regionale, eventi “altamente culturali” come l’eurochocolate ecc… Tali scelte, capaci di arricchire solo un limitato gruppo di imprenditori/speculatori, non sembrano portare grossi benefici ad una larga fetta di cittadini, sempre più poveri e costretti, in nome della crescita economica, a subire come inevitabili i tanti episodi di inquinamento dell’aria e delle falde acquifere, la desertificazione di quartieri vecchi e nuovi ceduti alla microcriminalità, un traffico automobilistico in continuo aumento e una vita sempre più difficile. La frenetica corsa al cemento per inseguire il miraggio dello sviluppo non funziona più: abitazioni e capannoni rimangono invenduti, gli ipermercati chiudono per mancanza di clienti (si veda la recente chiusura di ELDO, preceduta negli anni dalla chiusura di STANDA, COIN, UPIM) e le opere pubbliche sono ferme per mancanza di risorse e di idee della classe politica. E’ ora che i cittadini tornino a dire la loro per trovare nuove vie alternative ad un sistema che sembra essersi esaurito. E’ ora che la politica si apra ad una reale partecipazione.
Movimento Perugia Civica
Lettera a Goodmorningumbria
23 novembre 2010L’Assessore regionale Rometti spieghi sui nuovi pedaggi stradali la posizione della regione al presidente della provincia di Perugia.
Mentre è di tutta evidenza che il ricorso alla Corte Costituzionale annunciato da Rometti essendo solo un ricorso collettivo con le altre regioni rappresenta una foglia di fico rispetto alla disattenzione sulla esigenza di un ricorso specifico della regione dell’Umbria, il presidente della provincia ha manifestato invece disponibilità al nuovo balzello.
Siamo ancora una volta al gioco delle parti:l’assessore dice una cosa e il presidente della provincia ne sostiene un’altra. Tutto per mascherare disattenzioni e ritardi.
Maurizio Ronconi UDC