Posts Tagged ‘autovelox’

Autovelox: Il Comune di Perugia ha speso troppi soldi per speed check illegali e disapprovati dal Ministero dei Trasporti

14 gennaio 2014

colonnineIl Movimento Cinque Stelle presenta un esposto alla Corte dei Conti.

In molte strade della nostra città  sono state posati  i famosi dissuasori di velocità consistenti in cabine fisse al suolo di color arancio che, per dimensioni e caratteristiche, fanno supporre la presenza, al loro interno, di dispositivi autovelox. Tali apparecchiature prive delle autorizzazioni e, (more…)

«Non abbiamo soldi per manutenzione, limiti a 30 Km/h»

18 luglio 2013

Guasticchi: «Non potendo intervenire sulla manutenzione ordinaria delle strade di nostra competenza, soprattutto in prossimità di particolari situazioni di rischio per l’incolumità degli automobilisti a causa della (more…)

Automobilista… in posa prego …cheeese

5 novembre 2012

Una lettrice di Perugia  ci invia una foto con “l’autovelox umano”, molto probabilmente si tratta di una “provocazione”   di un artista che si firma R contro i finti autovelox in Umbria  (anche contro quelli veri si spera).

La Spending Review ha toccato anche gli autovelox? Seeee… ma intanto gli automobilisti umbri ridono e ringraziano

Nella foto si notano due mani che escono dall’impianto autovelox e che reggono una finta macchina fotografica. complimenti all’autore

AUTOVELOX A TERNI, CITTADINI USATI COME UN BANCOMAT?

14 aprile 2012

LETTERA A GOODMORNINGUMBRIA

Apprendo dalle dichiarazioni del Sindaco Di Girolamo che sul caso degli autovelox di Via dello Stadio e Via Alfonsine il Comune non farà nessuna retromarcia, convinto di aver spiegato con la dovuta chiarezza la regolarità del posizionamento degli apparecchi. Non si comprede però per quale motivo il Sindaco ammetta la necessità di migliorare la segnalatica per aumentare la visibilità degli apparecchi, andando di fatto a riconoscere uan carenza sulla quale si fonda l’illegittimità degli stessi autovelox. Questi infatti secondo l’articolo 142 del codice della strada devono essere preventivamente segnalati e ben visibili, i segnali stradali e i dispositivi di segnalazione luminosi devono essere installati con adeguato anticipo rispetto al luogo ove viene effettuato il rilevamento della velocità (D.M. 15/08/2007 del Ministero dei Trasporti) ed infine tutti i segnali devono essere realizzati in modo da consentire il loro avvistamento su ogni tipo di viabilità ed in qualsiasi condizione di esposizione e di illuminazione ambientale. Se l’amministrazione Comunale sospetta di essere in difetto rispetto a queste questioni, per le quali diversi automobilisti stanno ricorrendo al giudice di pace, è secondo noi necessario ammettere l’errore, evitanto che i cittadini siano trattati come bancomat e annullare le multe onde evitare anche il pagamento delle spese con danno economico per il Comune.

 Matteo Bressan – Presidente Club della Libertà di Terni Italia Libera

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NOTA DI REDAZIONE

 Cassazione:In città rilevamenti solo su strade ad “alto scorrimento”

Secondo l’articolo 4 della legge 168/2002 che disciplina i controlli di velocità da ”remoto”, questi sono sempre possibili sulle strade “extraurbane principali” ma non sulle strade “urbane ordinarie”, mentre per quelle “extraurbane ordinarie” e per quelle “urbane di scorrimento” occorre l’autorizzazione del prefetto. L’autorità  di governo può, dunque, autorizzare gli autovelox sulla base di alcuni elementi quali: la pericolosità, il traffico o la difficoltà di fermare il veicolo.  È accaduto però, secondo la Cassazione, sentenza 3701/2011, che alcuni comuni hanno forzato un po’ la mano ai prefetti ottenendo un lasciapassare all’installazione anche in strade prive delle caratteristiche previste dalla legge. Ragion per cui i giudici,  pur riconoscendo l’autonomia dei prefetti, hanno annullato i verbali. Secondo un’altra sentenza, la 7872/2011, i margini di manovra del prefetto nel definire i tratti di viabilità ordinaria su cui autorizzare le postazioni fisse “trovano come limite insuperabile il tipo di strada, che è individuato con certezza dalla legge 168/02”. Paletti più rigidi per l’accertamento delle infrazioni al limite di velocità tramite autovelox. Le ultime sentenze della Cassazione, infatti, definiscono meglio il quadro delle tutele per gli automobilisti. Così, per esempio, se il dovere di segnalare in anticipo il dispositivo elettronico è uno dei punti ormai acclarati dalla giurisprudenza, per la prima volta, è stato riconosciuto un uguale obbligo informativo anche a beneficio di chi proviene da strade laterali. Infatti, i giudici di Piazza Cavour, con una recente sentenza, hanno riconosciuto le ragioni del guidatore in quanto il cartello segnaletico era apposto unicamente sulla strada principale e non anche sulla provinciale che più avanti l’intersecava.

Con un’altra recente pronuncia, invece, la Suprema Corte ha annullato una multa in quanto dal verbale non emergeva la presenza dell’agente di polizia municipale nella fase di “elaborazione dell’accertamento”, avendo il comune interamente esternalizzato la gestione del servizio.
Mentre, per quanto riguarda i rilevamenti in città, le multe elevate su percorsi urbani “ordinari” sono sempre annullabili anche quando vi è stato il placet del prefetto all’installazione.

 

 

TERNI, DANNEGGIATO L’AUTOVELOX DI VIALE DELLO STADIO, MA E’ SOLO UN ATTO VANDALICO?

3 gennaio 2012

LETTERA A GOODMORNINGUMBRIA

In merito alla notizia di cronaca del danneggiamento dell’impianto autovelox di V.le dello Stadio ritengo opportuno condividere la seguente breve considerazione. L’aver devastato e reso inutilizzabile l’impianto autovelox è sicuramente un atto vandalico, un grave reato che va condannato con fermezza, senza dubbio alcuno. Si tratta di una “giustizia fai da te” che non solo va condannata, ma in nessun modo giustificata. Detto questo però è opportuno che ci si interroghi sulle ragioni che ne hanno dato origine, essendo poi non più un isolato episodio (già era stato danneggiato l’altro autovelox di via Alfonsine). Si tratta solo di vandalismo o di azioni indotte dall’esasperazione? La verità è che i cittadini ternani sono ormai esasperati dall’atteggiamento di chi, per supplire alla propria incapacità politico/amministrativa, ormai pensa solo a fare cassa anche con mezzi spesso ingannevoli e vessatori. Quanto accaduto non è da sottovalutare ma è significativo del grado di sdegno, del diffuso sentirsi tartassati e soprattutto di quanto la misura sia colma.

Michele Rossi – Coordinatore Comunale PDL Terni