“NO AL BIOGAS VICINO ALLE STORICHE TORRI BECCATI QUESTO E BECCATI QUEST’ALTRO” questo il titolo dell’incontro pubblico che si svolgerà venerdì 10 maggio 2013 ore 20.30 a Villastrada, presso la Sala del Club Sportivo (more…)
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COMUNE DI PANICALE: APPROVATO IL VINCOLO PAESAGGISTICO
2 Maggio 2013A Casalini, frazione del comune di Panicale il 19 aprile scorso è stata presentata, in pubblica riunione, presso la sede Polisportiva, alla presenza dell’assessore all’ambiente Silvano Rometti, la delibera di approvazione da parte della Regione Umbria, del vincolo paesaggistico nella zona nord-est del comune di Panicale, che ha posto fine all’acceso dibattito sulla possibilità di fare impianti di Biogas a (more…)
GIU’ LE MANI DAL BIOGAS. LETTERA APERTA A DOTTORINI IDV
19 settembre 2012Carissimo Oliviero Dottorini IDV Perugia,
sono Luciano Rossini (Casalini – zona BIOGAS ) fondatore del Comitato Proteggiamo il Territorio di Casalini. Comitato nato e sorto SOLO contro il biogas, e anche per questo ti scrivo (more…)
SE IN UMBRIA VENISSE REPLICATA LA VALLE ELETTRICA DI PANICALE, AVREMMO ENERGIA SUFFICIENTE PER TUTTA L’EUROPA
23 luglio 2012LETTERA A GOODMORNINGUMBRIA
Se al governo ci sono coalizioni differenti fra loro, quale male c’è ad unirsi per salvaguardare una valle ? Faremmo bene ad unirci anche per rimandare al mittente le egemonie europee di un (more…)
Impianto Biogas di Montecchio, risposta polemica di Nevi (Pdl) a Dottorini (Idv)
20 luglio 2012In relazione all’intervento del consigliere Dottorini sulla costruzione di un impianto di produzione di Biogas nel Comune di Montecchio, in zona sostanzialmente industriale, si (more…)
PANICALE: PARTECIPATISSIMA ASSEMBLEA PUBBLICA IN PIAZZA UMBERTO I A SOSTEGNO DEL NO ALL’IMPIANTO DI BIOGAS A CASALINI
19 luglio 2012Assemblea pubblica molto partecipata ieri sera a Panicale in Piazza Umberto I organizzata dal fronte del no al Biogas alla presenza del Capogruppo dell’IDV in Consiglio Provinciale Franco Granocchia. Una iniziativa pubblica sul tema, che ha fatto e fa ancora discutere molto in questo (more…)
PANICALE: SEI CONSIGLIERI DI MAGGIORANZA E OPPOSIZIONE CHIEDONO UN CONSIGLIO COMUNALE APERTO PROPONENDO UN ORDINE DEL GIORNO CONTRO LA REALIZZAZIONE DI IMPIANTI DI BIOGAS DI TIPO SPECULATIVO
11 luglio 2012Sei consiglieri di minoranza e maggioranza, hanno chiesto, ai sensi del Regolamento del Consiglio Comunale e delle Commissioni Consiliari del Comune di Panicale, la convocazione di un Consiglio Comunale aperto possibilmente in forma straordinaria, proponendo un ordine del giorno che (more…)
PANICALE: L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI PANICALE COSTRETTA A FARE UN PASSO INDIETRO SULL’IMPIANTO DI BIOGAS
25 febbraio 2012E’ stata comunicata nel Consiglio Comunale di ieri sera, dal Sindaco, la notizia della inevitabile presa d’atto dell’impossibilità di realizzare l’impianto di Biogas in località Sprofondato, in quanto non conforme alle norme urbanistiche, cosa che tutti sapevano già da tempo e che era stata fatta presente in una dettagliata relazione che il comitato ha fatto pervenire al Comune e a tutte le istituzioni superiori a seguire la petizione contenente le prime 687 firme raccolte. Decisione che avrebbe dovuto essere presa dal Comune, per obbligo di legge, subito dopo la presentazione del progetto da parte della Azienda Agricola Forestale Novera S.r.l., in quanto, progetto, non solo non conforme alle norme urbanistiche, ma anche irricevibile. L’Amministrazione ha invece preferito scegliere la tattica dell’attesa che gli ha consentito di venire a presentare in modo convinto l’iniziativa il 20 gennaio scorso, scomodando illuminati tecnici e esperti universitari per avvalorare la bontà del progetto, e, creando allarmismo e preoccupazione nella piccola comunità di Casalini nella quale, una scelta di questa natura, sconvolgerebbe la qualità della vita quotidiana oltreché inciderebbe profondamente e negativamente sul tipo di sviluppo che, da anni, è stato pensato in quel territorio. Per la sconfitta sul piano politico, per aver valutato l’interesse privato, seppur legittimo, prima dell’interesse pubblico della collettività, per l’incertezza che danno ai futuri programmi del nostro territorio, questi nostri amministratori, soprattutto i più convinti, il Sindaco e l’assessore Gallo, dovrebbero avere la dignità di dimettersi e seguire l’esempio dei colleghi tedeschi, dove ben più alte cariche lo hanno fatto per molto meno. Anche il dissenso, composto ma deciso, della Frazione di Casalini, roccaforte nel 2009 del consenso per la lista Bianco lo richiederebbe.
Francesca Caproni – Per il Gruppo Consiliare “Liberiamoci”
Il Comitato “proteggiamo il territorio” di Panicale contro l’installazione della centrale a Biogas
19 febbraio 2012A seguito di una affollata riunione dei sostenitori della petizione contro l’installazione dell’impianto a Biogas da 999 MW, in località “Sprofondato” in zona Casalini-Cerreto, é stato costituito il Comitato “Proteggiamo il territorio” la cui finalità principale é la tutela del territorio e la messa, in atto di tutte le azioni consentite per respingere il progetto presentato ed altri eventuali dello stesso tipo, ugualmente impattanti in tutto il territorio comunale e circostanti. Tali impianti comporterebbero un degrado ambientale con forti ricadute anche economiche su un territorio di grande pregio paesaggistico, artigianale e turistico a ridosso del Lago Trasimeno che ha consentito a tutta l’area di fare parte a pieno titolo dell’Umbria Verde. Il primo elenco di circa 700 firme insieme alla petizione é stato depositato in Comune di Panicale il giorno 13 Febbraio 2012. In data 18 Febbraio é stata inviata una nota integrativa a tutti gli enti coinvolti nell’iter autorizzativo contenente una serie di motivazioni a supporto delle ragioni di opposizione al progetto. Il comitato si prefigge di promuovere il dibattito e di raccogliere ulteriori adesioni attraverso incontri con le popolazioni della zona. Il calendario di tali incontri sarà comunicato attraverso inviti che saranno affissi nei locali pubblici.Invitiamo la popolazione a partecipare e sostenere l’iniziativa che si oppone ad una pratica che sta sollevando reazioni di opposizione in tutta Italia a dimostrazione che il problema “Sprofondato” é di tutti.
Il Comitato “Proteggiamo il Territorio” – Casalini
Travicelli: no alla centrale di biogas a Costano
7 febbraio 2012Dopo che il consigliere comunale di Bastia Umbra, Erigo Pecci, ha sollevato il problema dell’impianto biogas a Costano, rimasto nascosto per due mesi a causa dell’atteggiamento dell’amministrazione Ansideri, ha fatto bene il sindaco Ricci a puntualizzare il valore del territorio dell’assisano, allargato alla campagna di Bastia, Cannara e Bettona, un territorio insito nel patrimonio dell’Unesco e, come tale, un territorio da tutelare e salvaguardare. La partecipazione del comune di Assisi alla conferenza di servizi era opportuna e deve bloccare la realizzazione dell’impianto. Insieme ai Consiglieri di Bastia, insieme al mio gruppo, la sottoscritta, Claudia Travicelli, intende perseguire ogni possibile strada per aiutare, per sostenere i cittadini di Bastia affinché, in questa vertenza, sia il buon senso a prevalere. NON SI PUO’ PERMETTERE ancora una volta che l’interesse dei singoli, ancorché supportati da leggi regionali e nazionali che non tengono conto delle specificità di un territorio particolare come quello dell’assisiate, prevalgano sulle prerogative ambientali di un sito e sulle volontà dei cittadini che, con piena consapevolezza, ne reclamano il rispetto. Sarà nostra cura, pertanto, vigilare sui futuri sviluppi di questa vertenza, partecipando al consiglio comunale convocato sull’argomento dal consigliere di Bastia, Erigo Pecci, che se ne è fatto paladino, affinché si rediga uno strumento di tutela del territorio a difesa della stupenda realtà rurale, paesaggistica, che circonda Assisi. Ci faremo altresì promotori, chiedendo anche la collaborazione del Sindaco di Assisi, Claudio Ricci, e della giunta comunale di Assisi, di ogni iniziativa utile a sostenere le ragioni del nostro diniego.
Claudia Maria Travicelli
PANICALE: LA POPOLAZIONE A FAVORE DEL VINCOLO PAESAGGISTICO E CONTRO L’IMPIANTO DI BIOGAS DI CASALINI
3 febbraio 2012Nelle ultime due settimane si è sviluppato nel Comune di Panicale un intenso e acceso dibattito su due tematiche, la prima legata alla realizzazione di un impianto di Biogas nella zona di Casalini e la seconda sulla procedura di vincolo paesaggistico avviata dalla Regione dell’Umbria a tutela del nostro patrimonio ambientale. Nati in momenti diversi i due argomenti, si sono incrociati in una pubblica discussione sviluppatasi in tre assemblee organizzate in una sola settimana, dal 20 al 27 gennaio scorsi, e continuano a tenere alto il dibattito, sulla stampa, su facebook e nella pubblica piazza coinvolgendo tutti i cittadini uniti in un coro di “Si” al Vincolo paesaggistico e “No” all’impianto di Biogas, tenendo anche conto che l’apposizione del vincolo impedirebbe la realizzazione di simili Ecomostri, a Casalini e altrove. Una siffatta partecipazione della popolazione, non si vedeva da tempo, tutti uniti indipendentemente da idee e schieramenti politici e dalla lista che hanno votato alle ultime elezioni comunali, con compostezza ma determinazione e maturità i cittadini di Panicale hanno bocciato l’iniziativa dell’amministrazione comunale, a sostegno del Biogas e contro il vincolo, che è esattamente il contrario a ciò che vuole la gente. Il nostro territorio va infatti tutelato e, il valore del paesaggio e dell’ambiente non è solo un valore affettivo per il bello, anch’esso importante, ma è soprattutto un valore economico ed occupazionale soprattutto se pensiamo che questa parte del territorio è da sempre vocata per uno sviluppo del turismo, settore che, pur in questo stato di crisi ha già dimostrato una piccola fase di ripresa. Oltre trenta sono le aziende turistiche nel Comune di Panicale, che portano anche indotto, la gran parte situate proprio in quella fascia di territori che si sviluppa tra Casalini, Lemura, Colle San Paolo e Mongiovino. Come potrebbe convivere questo tipo di sviluppo con un impianto a congestione per la produzione di Biogas che prevede la trasformazione di materiale vegetale ma anche di liquami e che si può approvvigionare nel raggio di 30 kilometri ? L’impatto ambientale di una simile struttura sia per quanto riguarda la costruzione che per il suo utilizzo sarebbe devastante. Senza poi pensare all’impatto che avrebbe una scelta di questa natura sull’Agricoltura e sui fenomeni di atrofizzazione del Lago Trasimeno; si parla infatti di un impianto a cui servirebbero oltre 350 ettari di colture intensive che andrebbero ad aggravare il consumo di acqua per l’irrigazione che è uno dei più grossi problemi del nostro Lago. Scelte di questa natura sono sostanzialmente contrarie a quella che dovrebbe essere una politica di salvaguardia del quarto Lago d’Italia e del valore paesaggistico del nostro territorio che abbiamo il dovere di preservare anche per le future generazioni, perché è la nostra principale fonte di sviluppo e di crescita economica. Un attestato di merito invece alla Regione dell’Umbria ed in particolare all’assessore Rometti che sta portando avanti un serio lavoro per quanto riguarda la procedura di vincolo paesaggistico che non significa impossibilità di edificare ma significa invece edificare nel rispetto del valore paesaggistico che merita il panorama della più bella terrazza sul lago Trasimeno. Una attenta politica di sviluppo deve sempre tenere presente che di fronte ad un legittimo interesse privato quello pubblico e generale deve prevalere a tutti i costi, senza penalizzare la crescita economica ed occupazionale rispetto alla quale le istituzioni locali non possono applicare politiche che si contraddicono.
Francesca Caproni – Gruppo Consiliare “Liberiamoci –
Energie rinnovabili: siglato accordo di collaborazione tra Solarlight del Gruppo Angelantoni e la Facoltà di Agraria
19 aprile 2011Ricerca, sperimentazione e consulenza sulle energie rinnovabili: sono questi gli ambiti dell’accordo di collaborazione firmato nei giorni scorsi da Giuliano Mattavelli, Presidente della Società Solarlight Italia srl ed il professor Francesco Pennacchi, Preside della Facoltà di Agraria dell’Università di Perugia. Solarlight Italia è un’azienda del Gruppo Angelantoni specializzata nella progettazione e installazione di impianti solari offrendo soluzioni per la qualificazione energetica degli edifici e la sostituzione delle coperture in amianto. Per le attività previste dall’accordo, la Facoltà di Agraria di Perugia potrà avvalersi di strutture ad essa collegate e di ricercatori dell’Ateneo di Perugia o di altre Università e Istituzioni Scientifiche Nazionali ed internazionali. In particolare la collaborazione si svilupperà nell’attività di ricerca, sperimentazione, implementazione di brevetti e prototipi, nel settore dell’energia da biogas, soprattutto da quello derivato dal trattamento dei reflui di allevamenti suini. Un altro filone della ricerca sarà dedicato alla messa a punto di tecniche agronomiche adeguate alla produzione delle serre realizzate con pannelli fotovoltaici Quello che si vuole arrivare a realizzare è un Piano delle Agro-Energie in Umbria e la valorizzazione di iniziative volte alla affermazione della strategia della green economy. I giovani laureati e dottorandi avranno la possibilità di collaborare a specifici programmi di ricerca e di stage sia per periodi di tirocinio che di redazione di tesi di laurea.
Dal Coordinamento dei Comitati per la tutela del Territorio. “ No all’attuale proposta di regolamento sul Biogas”.
9 aprile 2011Si sono riuniti in Marsciano il Comitato Antiquinamento di Marsciano, il Comitato Popolare per l’Ambiente di Bettona, il Comitato “Liberi di respirare” di Castiglion del Lago, il Comitato di San Biagio della Valle, per valutare la proposta della Giunta regionale riguardante il regolamento sulla “gestione degli impianti per il trattamento degli effluenti di allevamento e delle biomasse per la produzione di biogas e l’utilizzazione agronomica delle frazioni palabili e non palabili”.
Presa visione della proposta di regolamento, i Comitati ritengono tale documento del tutto inadeguato per la tutela del territorio, dell’ambiente e della salute delle persone. Pur non essendo pregiudizialmente contrari agli impianti che utilizzano biomasse per la produzione di biogas, i Comitati ritengono che la gestione degli stessi debba essere attentamente regolamentata. A tal fine chiedono che nel regolamento non solo sia definita la distanza di sicurezza e di rispetto tra gli impianti e le abitazioni, ma anche che sia previsto che i reflui zootecnici e le biomasse siano reperite esclusivamente nell’ambito del territorio comunale. Così come strutturato, ad avviso dei Comitati, il regolamento rischierebbe di compromettere in modo serio e irreparabile tutto il territorio regionale, creando notevoli disagi alla popolazione, un drastico impoverimento paesaggistico ed ambientale del territorio, compromettendo lo svolgimento delle attività turistiche e ricettive, volano fondamentale per l’economia della Regione. A conclusione della riunione si è deciso di costituire il Coordinamento dei Comitati presenti che, quale primo atto, per esporre le proprie ragioni, richiederà di incontrare l’Assessore regionale Rometti, competente per la materia.
Il Coordinamento dei Comitati