Posts Tagged ‘biomasse’
24 novembre 2012
Polemica inutile per la giunta castiglionese: «nessun progetto è stato ancora presentato»
Sul progetto di una centrale a biomasse che dovrebbe sorgere a Castiglione del Lago al confine con il comune di Chiusi, si è scatenata una polemica nei giorni scorsi attraverso alcuni quotidiani e periodici.
«Nell’articolo apparso sabato 17 novembre 2012 su Prima Pagina online e poi su altri giornali – (more…)
Tag:biomasse, castiglione, chiusi, del lago, scaramelli, sindaco
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9 luglio 2012
di Roberto Pellegrino – Movimento Perugia Civica
Il Piano d’Azione Nazionale sulle energie rinnovabili (PAN), adottato dal Governo nel giugno 2010, fissa al 17% l’obiettivo del consumo energetico rinnovabile rispetto al consumo finale lordo (CFL). Tale obiettivo è raggiungibile agendo in quattro direzioni: (more…)
Tag:biomasse, civica, elettricità, energie, pellegrino, perugia, rinnovabili, roberto
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3 febbraio 2012
Venerdì 27 gennaio si è svolto a Massa Martana presso il Teatro Augusto Ciuffelli un incontro organizzato dal comitato cittadino “Aria pulita per Massa Martana”. I cittadini di Massa Martana sono seriamente preoccupati per la costruzione di una centrale che dovrà essere alimentata dalle biomasse. Titolo dell’incontro “La centrale a biomasse a Massa Martana si può evitare? Benefici o problematiche? Hanno partecipato, il Dott. Giovanni Vantaggi medico per l’ambiente e coordinatore umbro dell’Isde (International Society of Doctors for the Environment). Il professor Giuseppe Altieri agronomo, l’avvocato Fabrizio Gentili esponente del comitato di Spoleto contro le centrali a Biomasse il quale ha esposto le battaglie che si stanno portando avanti nel territorio spoletino. A dirigere la serata Giuseppe Giovannelli tra i fondatori del Comitato Aria pulita per Massa Martana insieme ad Andrea Carocci e Fabio Trenta. “Il medico è tenuto a considerare l’ambiente nel quale l’uomo vive e lavora quale determinante più importante della salute dei cittadini.[…]” Recita così l’articolo cinque del codice deontologico dei medici, citato da Giovanni Vantaggi. Con questo riferimento, il coordinatore dell’Umbria Isde ha lanciato un monito sui cicli di combustione: “Nel 1786 Antoine Lavoisier pubblica i suoi studi sul principio di conservazione di massa, conosciuto con la formula ‘In natura nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma’. Una regola cui sottostanno anche i cicli di combustione che non si possono mai considerare chiusi”. Verrebbe da dargli ragione. Solo la natura infatti si basa su un sistema chiuso. Un sistema perfetto, che si chiude in un circolo in cui lo scarto di uno diventa l’essenza della vita di un altro. Il professor Altieri pone l’attenzione sulle coltivazioni dedicate denunciando la follia di questa tecnica. “Se utilizziamo i terreni per coltivare pioppi che poi dovranno essere bruciati – afferma – cosa mangeremo? I terreni devono essere utilizzati per coltivare cibo.” Il vice sindaco Luca Latini si impegna a tener presente la volontà dei cittadini e le loro preoccupazioni ed evidenzia il fatto che nell’area in cui si è costruito il polo industriale è stata fatta una bonifica, infatti quell’area versava in una situazione disastrosa data la presenza di amianto. L’ingegnere Giuseppe Federici, tra i progettisti dell’impianto afferma che saranno necessari più di 12 mila tonnellate di legna (se l’impianto sarà da 1mw elettrico ma il doppio per un impianto da 2mw elettrici) di cui 4 mila derivanti da colture dedicate. Nel corso del dibattito è stata ripercorsa la storia del progetto della centrale, storia un po’ contorta. Inizialmente esisteva un progetto per la costruzione di una centrale da 5MW, ma ritirandosi l’Acea che avrebbe dovuto gestire l’impianto, si sta ripiegando su una nuova progettazione di un impianto da 2mw in questo momento però è stata presentata una sola linea da 1mw elettrico e da 2mw termici. Il Comitato preoccupato per gli scenari futuri ha presentato il suo impegno: “Gli aderenti sono preoccupati per la realizzazione di un impianto a biomasse, per la produzione di energia elettrica presso il polo energetico in località Villa San Faustino.
Comitato cittadino “Aria pulita per Massa Martana” e-mail ariapulitamassa@libero.it
Tag:biomasse, centrali, martana, massa, plemiche
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5 novembre 2011
A metterle tutte in fila, le grandi pensate degli amministratori locali, c’è da rabbrividire: la trasformazione della E45 in autostrada (con annesso pedaggio); il nodo di Perugia (22km di strada che per collegare l’ospedale alla “regione” e “snellire il traffico” distruggerà per sempre aree agricole di pregio); la Maxistalla con annesso biodigestore indispensabile per salvare dal collasso le Opere Pie (piazzando l’impianto giusto a Santa Maria Rossa, epicentro di una zona già martoriata da residui zootecnici prodotti dagli impianti di Olmeto/Bettona); la trasformazione del mercato coperto in un mega centro commerciale (con s-vendita alla società privata “nuova Oberdan” dell’intero complesso e con lo scavo di una voragine a pochi metri dal Palazzo del Popolo); l’arginatura scriteriata del Tevere (con la conseguente urbanizzazione delle aree non più a rischio di esondazione, il tutto sembra fatto apposta per accontentare qualche imprenditore locale); l’operazione Monteluce (demolizioni terminate… ricostruzione quando?); l’operazione Ikea (con il discutibile scambio di terreni su cui indaga la magistratura, l’altrettanto discutibile aumento dei posti di lavoro e lo sbandierato arrivo di 2 milioni di clienti all’anno – e altrettante auto circolanti!); l’inceneritore rifiuti da costruire a tutti i costi anche se non ci dicono dove (con una raccolta differenziata che sembra fatta apposta per fallire); la demolizione dell’ex Tabacchificio di Ponte Valleceppi, oramai ex esempio di archeologia industriale (da rimpiazzare con le ennesime palazzine che rimarranno invendute). Il tutto infarcito da interventi “di contorno”, come le tante deroghe dal piano regolatore per rendere edificabili le aree agricole, rotonde che spuntano ovunque come funghi, (altri sette se ne attendono in via Pievaiola), distese di impianti fotovoltaici al posto dei campi coltivati, parcheggi al posto di antichi orti medievali, centrali termiche che bruceranno biomasse (o rifiuti?) a due passi dall’ospedale regionale, eventi “altamente culturali” come l’eurochocolate ecc… Tali scelte, capaci di arricchire solo un limitato gruppo di imprenditori/speculatori, non sembrano portare grossi benefici ad una larga fetta di cittadini, sempre più poveri e costretti, in nome della crescita economica, a subire come inevitabili i tanti episodi di inquinamento dell’aria e delle falde acquifere, la desertificazione di quartieri vecchi e nuovi ceduti alla microcriminalità, un traffico automobilistico in continuo aumento e una vita sempre più difficile. La frenetica corsa al cemento per inseguire il miraggio dello sviluppo non funziona più: abitazioni e capannoni rimangono invenduti, gli ipermercati chiudono per mancanza di clienti (si veda la recente chiusura di ELDO, preceduta negli anni dalla chiusura di STANDA, COIN, UPIM) e le opere pubbliche sono ferme per mancanza di risorse e di idee della classe politica. E’ ora che i cittadini tornino a dire la loro per trovare nuove vie alternative ad un sistema che sembra essersi esaurito. E’ ora che la politica si apra ad una reale partecipazione.
Movimento Perugia Civica
Tag:autostrada, biomasse, centrale, civica, coperto, ikea, inceneritore, infrastrutture, maxistalla, mercato, movimento, perugia
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9 aprile 2011
Si sono riuniti in Marsciano il Comitato Antiquinamento di Marsciano, il Comitato Popolare per l’Ambiente di Bettona, il Comitato “Liberi di respirare” di Castiglion del Lago, il Comitato di San Biagio della Valle, per valutare la proposta della Giunta regionale riguardante il regolamento sulla “gestione degli impianti per il trattamento degli effluenti di allevamento e delle biomasse per la produzione di biogas e l’utilizzazione agronomica delle frazioni palabili e non palabili”.
Presa visione della proposta di regolamento, i Comitati ritengono tale documento del tutto inadeguato per la tutela del territorio, dell’ambiente e della salute delle persone. Pur non essendo pregiudizialmente contrari agli impianti che utilizzano biomasse per la produzione di biogas, i Comitati ritengono che la gestione degli stessi debba essere attentamente regolamentata. A tal fine chiedono che nel regolamento non solo sia definita la distanza di sicurezza e di rispetto tra gli impianti e le abitazioni, ma anche che sia previsto che i reflui zootecnici e le biomasse siano reperite esclusivamente nell’ambito del territorio comunale. Così come strutturato, ad avviso dei Comitati, il regolamento rischierebbe di compromettere in modo serio e irreparabile tutto il territorio regionale, creando notevoli disagi alla popolazione, un drastico impoverimento paesaggistico ed ambientale del territorio, compromettendo lo svolgimento delle attività turistiche e ricettive, volano fondamentale per l’economia della Regione. A conclusione della riunione si è deciso di costituire il Coordinamento dei Comitati presenti che, quale primo atto, per esporre le proprie ragioni, richiederà di incontrare l’Assessore regionale Rometti, competente per la materia.
Il Coordinamento dei Comitati
Tag:Ambiente, biogas, biomasse, di, liberi, respirare
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18 marzo 2011
riceviamo da Cinzia Moriconi e volentieri pubblichiamo

Cinzia Moriconi
La polemica che per giorni ha riguardato la possibile realizzazione presso la zona industriale di Fratta Todina di un impianto di cogenerazione da biomasse a combustile oleaginoso, ora sembra essere giunta al termine. Infatti , è notizia di pochi giorni fa che la ditta proponente ha provveduto a ritirare il progetto e a richiedere la restituzione delle somme versate. Fermo restando che da parte dell’Amministrazione Comunale ufficialmente non è stata negata l’autorizzazione al progetto, è d’obbligo però fare una riflessione sulla scelta del percorso seguito e sulle motivazioni implicite che hanno portato tale vicenda alla risoluzione. Personalmente avevo richiesto, in merito a questa vicenda, al Sindaco Pintori l’organizzazione di un tavolo di confronto rivolto a tutta la cittadinanza con i progettisti, la ditta proponente e i tecnici del Comune ,della ASL e dell’Arpa, per consentire ai cittadini di essere informati sul funzionamento dell’impianto, per poter far
formulare agli esperti le proprie eventuali perplessità e prendere coscienza delle implicazioni, in positivo o in negativo, in modo tale da potersi così pronunciare nel merito. Aver eluso tale importante fase di partecipazione e condivisione con i cittadini ha dimostrato da parte dell’Amministrazione comunale una grave mancanza di trasparenza, nonché una violazione del diritto dei cittadini all’informazione. Ed è naturale che, laddove non ci sia chiara informazione, la scarsa conoscenza produce pregiudizio e paura. Sarebbe stato doveroso condurre un’analisi più approfondita della situazione ed adoperarsi per mettere la comunità nella condizione di poter conoscere e valutare bene le conseguenze future correlate all’opportunità di realizzare tale impianto nel nostro territorio, non mancando di sottolineare come, a tutti i livelli governativi, si stia puntando molto sul ricavo di energia da fonti energetiche rinnovabili, sulla green economy e sulle opportunità di risparmio conseguenti. Indipendentemente dall’esito che poi ha avuto la vicenda, comunque anche questa volta si è persa una preziosa occasione per un’attenta valutazione delle possibilità di sviluppo della nostra realtà.
Tag:biomasse, cinzia, energia, fratta, impianto, moriconi, pdl, tintori, todina
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5 marzo 2011
di Cinzia Moriconi

Cinzia Moriconi
In questi giorni la comunità di Fratta Todina dimostra una notevole inquietudine per la decisione che l’Amministrazione Comunale dovrà assumere in merito all’autorizzazione o meno per la realizzazione di un impianto di cogenerazione da biomasse a combustibile oleaginoso da realizzarsi presso la zona industriale del capoluogo. Come Consigliere comunale, ma soprattutto come semplice cittadino, ritengo che i nostri amministratori non possano prendere una decisione così importante per lo sviluppo futuro della nostra comunità eludendo totalmente l’esigenza dei cittadini di essere informati e ledendo totalmente il loro diritto alla partecipazione e alla condivisione.
La presenza di una fase partecipativa rivolta a tutta la cittadinanza, in cui discutere l’opportunità o meno di inserire la struttura in oggetto nel nostro territorio comunale, è fondamentale per garantire democrazia, trasparenza e informazione ai cittadini.
Considerato per di più che già è stata attivata una raccolta firme contro l’impianto in questione, sarebbe doveroso che l’Amministrazione si adoperasse per garantire il diritto all’informazione della comunità, arginando così il rischio che sull’onda emotiva e sulla sensibilità delle persone verso l’ambiente, la salute e la qualità della vita si compiano facili strumentalizzazioni politiche. Per questa ragione chiedo con forza al Sindaco Pintori di provvedere all’organizzazione di un tavolo di confronto, aperto a tutta la cittadinanza, convocando la ditta proponente , i progettisti, i tecnici dell’Arpa e del Comune in maniera tale da mettere la popolazione nella condizione di poter formulare agli esperti le proprie eventuali perplessità e di prendere coscienza delle eventuali implicazioni, siano esse positive o negative, per potersi così pronunciare nel merito avendone preso coscienza. Invito pertanto tutte le forze politiche, di maggioranza e opposizione, a sostenere l’opportunità di questo incontro, al fine di consentire la possibilità di un dibattitto completo e costruttivo nell’interesse di Fratta Todina e dei suoi cittadini.
Tag:biomasse, centrale, cinzia, fratta, moriconi, pintori, sindaco, todina
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