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Bersani e la lampada di Aladino

28 marzo 2013

lampadaVi ricordate la “Lampada di Aladino”? Ebbene, Bersani (nelle vesti del giovane perdigiorno della fiaba) crede di averla trovata nelle urne, con la quasi-sconfitta di febbraio 2013. Solo che, pur sfregandola furiosamente, il Genio che la abita si rifiuta di affacciarsi e di mettersi a disposizione del disperato “Pigì”, per tramutare Grillo in Biancaneve! Incaricato (o “caricato”) a metà, cioè “a salve”, da un prudentissimo Giorgio Napolitano (che non ne vuole sapere di fare il Pietro Micca della situazione, dando fuoco all’arsenale della politica), Bersani se la deve vedere con un rompicapo a tre (Pd, Pdl e M5S), in cui nessuno dei tre ermafroditi politici intende maritarsi (more…)

FINALMENTE E DOPO TANTI ANNI DI SUBALTERNITA’ LA CISL RIALZA LA TESTA

23 febbraio 2011

Commento di ALFEO RINALDUCCI – Segretario nazionale Italia Federale

Dopo il Segretario Generale Bonanni, anche il Segretario Regionale Sbarra, in un articolo pubblicato su “Il Messaggero Umbria”, espone una lucida analisi politica ed economica sulla situazione dell’Umbria che ci sentiamo di condividere in toto. Mentre il segretario della CGIL Bravi, con una visione oramai arcaica continua a rincorrere l’unità sindacale come panacea di tutti i mali dei lavoratori, non vi nascondo la grande soddisfazione che provo nel sentire la CISL parlare di proposte concrete per lo sviluppo, l’occupazione, la produttività, la partecipazione dei lavoratori agli utili delle aziende, meglio se private. Alcune categorie della CISL, queste cose le dicevano circa 25 anni fà pretendendo per se, ma anche inutilmente per gli altri, l’incompatibilità fra cariche sindacali e quelle politiche, come fondamento per un approccio convincente all’unità sindacale. Purtroppo, oggi come allora, la CGIL è funzionale e subordinata alla sinistra, alla quale in questi ultimi anni, causa lo sbandamento della stessa sinistra, sembra indicargli la rotta e l’agenda politica; pare perfino superfluo ricordare quegli uomini che dalla “triplice sindacale” sono passati ai vertici dei partiti e delle Istituzioni, dopo aver doverosamente servito i partiti stessi di riferimento. Sotto la bandiera pseudo unitaria sono passati i provvedimenti legislativi più penalizzanti per i lavoratori subordinati, vedi ad esempio l’abolizione contingenza e scala mobile. L’unità sindacale tanto anelata oggi come ieri significherebbe per la CGIL, in particolar modo in Umbria, la supremazia sul movimento sindacale tutto avendo allora e oggi la maggioranza dei lavoratori tesserati. Tornando a Sbarra, per non rattristarci  troppo per quello che sarebbe potuto essere e non  è stato, vi riporto le sue affermazioni più significative: “La CGIL indica come traditore abbietto e fiancheggiatore tutti quelli che nell’immaginario FIOM  sono gli altri sindacati democratici. La Regione Umbria è imbalsamata da 50 anni in quello che è diventato un sistema di potere che da 20 anni si replica per cooptazione e si alimenta di spesa pubblica. Questo sistema non ha avuto stimoli, non c’è stato ricambio, si è garantito con le rendite e non  ha saputo cogliere le opportunità del terremoto dei fondi europei e della propensione al risparmio delle famiglie. La mobilità sociale? Impossibile se si è messo alla  dirigenza  degli Enti scegliendo, non i più bravi ma gli amici e se non si garantisce ai giovani un futuro che non sia basato sulla conoscenza giusta. Le Imprese? Ci vuole più coraggio, sono piccole, puntano all’aiuto pubblico e non cercano l’export ne l’innovazione del prodotto. Le Imprese hanno limiti strutturali come li ha la Pubblica Amministrazione, troppo grande e improduttiva. Non abbiamo sviluppato un sistema di sevizi privati, abbiamo unì’occupazione atipica  e precaria che penalizza donne e fasce scolarizzate di giovani, i salari sono più bassi d’Italia e non  aiuta più chi non ha lavoro neanche quel micro-cosmo economico che è la famiglia. Vi bastano quasi 25.000 posti di lavoro persi in 2 anni? Da soli abbiamo denunciato che era finito il modello Umbro dell’alta occupazione e della bassa produttività. Il sistema Regionale si deve riformare alla svelta se vuole agganciare, quando ci sarà, la ripresa economica.” Quelle di Sbarra, sono valutazioni di un uomo libero ed onesto, che speriamo sia ascoltato dai lavoratori che non vogliono essere più imbrogliati e strumenti del “potere”. Coraggio, abbiamo di fronte delle praterie sempre più verdi e sempre meno rosse!.

Rifondare la caccia!!!! Si siamo tutti d’accordo.E’ il messaggio uscito dal convegno di Orvieto su caccia , ambiente e ruralità organizzato da Italia Federale

21 febbraio 2011

di Alfeo Rinalducci

Davanti ad un numeroso pubblico di appassionati  ha aperto i lavori Aldo Tracchegiani,  presidente nazionale di Italia Federale che con una breve introduzione  ha voluto ricordare alcuni dei successi e delle battaglie sostenute a favore del mondo venatorio , le manifestazioni del primo settembre 2006 a Roma e  in veste  di coordinatore del “comitato 409” contribuì alla riuscita della marcia  degli 80 mila cacciatori contro Pecoraro Scanio e De Castro che volevano trasformare le ZPS in aree protette. Poi la battaglia sull’aumento della tassa regionale sulle deroghe sulla istituzione della sentinella ambientale sui ripopolamenti nei parchi regionali. “Occorre ritrovare equilibrio – dice Tracchegiani – togliere la politica dalla caccia eliminare gli ATC  (Ambiti territoriali di Caccia) e ritornare alla gestione diretta tra cacciatori ed agricoltori, una gestione seria che porti a: controllo dei nocivi (volpi, faine, istrici, tassi ecc. ): applicazione seria della normativa europea eliminazione della burocrazia e libertà di esercitare la nostra passione Più cultura e informazione oltre che formazione di chi è addetto ai controlli.”

Fra gli ospiti  presenti, Silvano Moffa Presidente della Commissione Lavoro della camera che ha parlato della sua gestione ineccepibile ai tempi della sua presidenza della Provincia di Roma e dell’operato  come presidente della Commissione Lavoro dell’indotto collegato alla caccia. Ha inoltre sottolineato la sintonia di vedute con Italia Federale e del ritrovarsi condividendo uno stesso progetto politico nato dopo qualche anno di esperienze diverse,  lui con PDL  e con FLI , …Tracchegiani con la destra e appunto adesso  Italia Federale nell’ottica di rinforzare l’accordo politico con il governo Berlusconi

L’intervento di Giancarlo Pagliarini si sofferma invece sul nuovo modo di concepire l’Italia come paese federale,  sul vero federalismo più volte espresso dal partito di Traccheggiani e per il quale ha accettato la candidatura a sindaco di Milano alle elezioni di primavera.

Elda Rizzolo, Silvano Moffa, Aldo Tracchegiani

Bonanni Ezio,   presidente nazionale  vittime amianto, ha parlato dell’amianto ed evidenziato la grave situazione di disagio  dei lavoratori abbandonati a se stessi.

Stango Angelo di Caccia Ambiente conferma l’accordo del suo gruppo con Italia Federale riconoscendole e la stessa  visione della caccia come forma,  cultura,  tradizione,   passione e nello stesso tempo la tutela dell’ambiente.

Gaggioli Stefano ex deputato AN con un appassionato intervento ha voluto enfatizzare l’incompetenza delle associazioni ambientaliste e della necessità di attivare gli osservatori per il transito della selvaggina migratoria per un controllo su base scientifica delle quantità di uccelli e consentire di conseguenza  un calendario di caccia adeguato fuori dalle date stabilite.

Di  notevole interesse gli interventi di Luigi Iaboni neofondatore del  club dello storno , Bizzi Nicola di Firenze della nuova destra sociale  e presenti fra tanti militanti e dirigenti e cacciatori anche Stefano Tacconi presidente regionale  libera caccia Vladimiro Boschi dell’associazione “Anuu Migratoristi” ed il sindaco di Porano

IL PARADISO DELLE BUGIE

24 settembre 2010

di Ciuenlai

Siamo avanti, ma non è consolante. Oggi gran parte dei giornali segnalano, quello che abbiamo discusso alcuni giorni fa nella nota “Giochi di Potere”, dedicata ai perché della rottura Veltroniana e alla famosa commissione per le candidature alle elezioni. Vi faccio una breve rassegna stampa che conferma quelle tesi e quelle notizie che del resto, venivano da attendibilissime fonti romane:

Corriere della Sera
– “Ecco che si arriva al sodo, ossia le liste, che si stanno già preparando. Ed è su questa materia che il Pd si avviterà e si dividerà”.

Il Fatto Quotidiano
– L’oggetto del contendere sembra quello della protezione delle proprie posizioni, leggi cariche e di quelle dei rispettivi sostenitori, mentre la legislatura precipita verso elezioni ravvicinate e posizionamenti in vista delle ricandidature”.

Il Foglio – “Veltroni, così come Fioroni potrà partecipare al tavolo delle candidature, dicono vari dirigenti del Pd, che è l’unica vera posta in gioco”. Il lingotto, la vocazione maggioritaria, il partito che non sfonda. Balle!
Alla riunione tutti canticchiavano in coro : “la vita è un paradiso di bugie quelle mie , quelle tue…..”Intanto La Repubblica parla di Bonanni come traghettatore dei cattolici e dell’area nel terzo polo e il Manifesto riporta, in una intervista a Tal D’Ubaldo uomo di Fioroni, il senso della vicinanza di questa parte alla Cisl, contro la Cgil : “non si può tornare a definire il confronto tra le parti sociali con il vecchio vocabolario della lotta di classe”. Politichese che però uno degli …”oni” (Gentiloni) spiega su Repubblica “Non dobbiamo essere il partito della Cgil contro Confindustria” e per questo propone su suggerimento di quel collaboratore politico della Marcegaglia che va sotto il nome Ichino “la contrattazione libera per le aziende”. Mi spiegate che ci azzeccano questi con la sinistra? Se ne vogliono andare? Aria!