Una breve ricognizione sulla situazione relativa al trasporto pubblico nel Comune di Perugia, dopo l’ingresso di Bus Italia nell’assetto societario, getta una luce sconfortante sul futuro del trasporto cittadino.
Si sono infatti evidenziate, con crescente cadenza, notizie di mancanze e criticità sia sul fronte della sicurezza degli autobus circolanti sia sul quello dell’efficienza del servizio svolto. (more…)
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Il trasporto pubblico a Perugia: le promesse al vento di Bus italia
12 novembre 2014Il Sindaco di Perugia Boccali: BASTA CON PORTOGHESI E BULLI SUI MEZZI PUBBLICI
18 gennaio 2014Negli ultimi mesi abbiamo registrato episodi di teppismo sui bus urbani (il più recente ieri, quando due ragazzi hanno minacciato il controllore con un coltello). Sono fatti molto (more…)
TRASPORTI, ADDIO BIGLIETTO UNICO PERUGIA
14 ottobre 2010LETTERA A GOODMORNINGUMBRIA
Dal 9 giugno 2008 è stato introdotto il nuovo Piano di Mobilità Urbana (PUM) con maggiori collegamenti tra le reti FS, FCU, APM, Minimetrò. Il cosiddetto “Biglietto Unico Perugia” è stato motivo di esaltazione della politica regionale fin dal primo momento in quanto può far viaggiare i cittadini su tutte le linee degli autobus dell’APM, dell’ACAP, sul Minimetrò e sulle tratte ferroviarie, all’interno del Comune di Perugia, delle Ferrovie dello Stato e della Ferrovia Centrale Umbra con una validità di 70 minuti dalla convalida. E’ anche facilmente reperibile: si può acquistare presso le stazioni del Minimetrò, le stazioni FS e FCU del comune di Perugia, i giornalai, i tabaccai e direttamente all’interno degli autobus (quest’ultimo con un ammontare di 1,50 euro).
Ora la Giunta di sinistra, per far fronte a questo periodo di crisi economica, aiuta i propri cittadini aumentando ben del 50% il costo del biglietto. Ma non solo, non bisogna scordare che questi mezzi di trasporto non sono solo adoperati da coloro ai quali piace passeggiare tre le bellezze perugine ma sono molto utilizzati anche dai lavoratori e dagli studenti, per raggiungere il posto in cui svolgere la propria mansione. E quindi aumento o non aumento sono costretti a non farne a meno. Di conseguenza è lecito domandare per quale motivo è stato effettuato questo rincaro dato che non si conoscono periodi di poco impiego dei mezzi. Si può cercare una risposta analizzando le spese sostenute nel 2009 per il mantenimento del Minimetrò: l’istituzione di questo mezzo sta facendo perdere circa 1.380.000 euro mensili alla Regione considerando che ogni mese ne versa 1.500.000 e ne incassa approssimativamente 113.000. Perciò è davvero un’esigenza, per lo più urgente, o l’ultima dimostrazione d’ inattività della Giunta di sinistra, che preferisce far pagare ai cittadini piuttosto che tagliare spese inutili e ingiustificate?
Marica Fuccelli