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COMMEMORAZIONE DEI CADUTI IN GUERRA – GRANDE PARTECIPAZIONE A SAN SECONDO
2 novembre 2016Unità d’Italia, la Destra onora i caduti in via Masi
14 marzo 2011I militanti e simpatizzanti de La Destra si ritroveranno giovedì 17 marzo 2011 alle ore 10,30 a Perugia in Via Masi, per deporre una corona d’alloro sul Monumento ai Caduti in occasione della Festa dei 150 anni dell’Unità d’Italia. La decisione, in questa giornata commemorativa, di rendere omaggio ai soldati che, provenienti da tutte le regioni italiane, hanno difeso con il proprio sangue la patria e il sacro territorio italico, si ritroveranno uniti nel silenzio e nel ricordo di chi, per l’ Italia ha dato la vita.
Giovine Italia di Terni ricorda i caduti di Nassirya
12 novembre 2010Nico Camilli – Presidente Provinciale Giovane Italia Terni
Matteo Bressan – Coordinatore Provinciale Giovane Italia Terni
Il coordinamento provinciale della Giovane Italia Terni, movimento giovanile del PDL, vuole ricordare e commemorare il sacrificio di tutti i militari e civili caduti nelle missioni internazionali per il mantenimento della pace. Il 12 novembre appunto deve però essere una giornata di riflessione e nuova contestualizzazione del significato profondo della attuali operazioni all’estero. La ritrovata unità nazionale e la compattezza del popolo italiano di fronte alla morte dei 17 militari e dei due civili presenti alla base “Maestrale” di Nasiriyya devono fornire un sereno ed equilibrato motivo di approfondimento per ridefinire concettualmente una tipologia di missioni troppe volte male interpretata dall’opinione pubblica. Se è vero infatti che da più parti è stata più volte contestata la partecipazione italiana alle missioni internazionali, citando impropriamente l’articolo 11 della Costituzione, è altrettanto vero che, sempre il medesimo articolo della Costituzione, chiarisce che l’Italia per il raggiungimento della pace e della giustizia promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo. In questa ottica pertanto si colloca tutta l’attività di cooperazione e vero e proprio aiuto alle popolazioni civili in termini di ricostruzione di scuole, ospedali e infrastrutture. Non si possono pertanto contestare in maniera strumentale le missioni internazionali e di mantenimento della pace e la partecipazione italiana a queste, ancorché si svolgano in contesti operativi non ancora pacificati e sicuri. La presenza militare italiana impegnata nei Balcani, in Libano, in Iraq, in Afghanistan, testimonia uno sforzo e un impegno teso a garantire una sicurezza complessiva dell’intera comunità internazionale e un baluardo contro possibili minacce alla sicurezza nazionale