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Caterina Agrò: « Non solo mappatura, ma anche chiusura dei cannabis shop»

15 Maggio 2019

 

caterina agrò

Caterina Agrò

«Apprendiamo con plauso la recente notizia che il sindaco Latini abbia deciso di portare avanti un’operazione di controllo sistematico e puntuale dei negozi che vendono la cosiddetta cannabis light perché siamo convinti che esercizi del genere non possano essere d’aiuto per la collettività, in particolare per i soggetti più a rischio, come i giovani».
Interviene così Caterina Agrò, candidata al Parlamento Europeo per il Popolo della Famiglia, in merito alle dichiarazioni rilasciate dal primo cittadino nei giorni scorsi con cui ha manifestato la volontà di affrontare la questione degli esercizi commerciali che rivendono la cannabis legale. (more…)

Presentato Inchiostro il nuovo libro di Caterina Minni

15 marzo 2017

inchiostro

ARTE: CATERINA CIUFFETELLI, OGGETTI ED ALTRI RACCONTI

17 aprile 2012

DAL 6 AL  20 MAGGIO 2012

STUDIO WATTS Vicolo Gemine Astolfi 2 – SAN GEMINI (TERNI)

SABATO E DOMENICA 10.00 – 12.00, 17.00 – 20.00

Il lavoro di Caterina Ciuffetelli nasce da una ricerca interiore. La mostra che ha il titolo: “Oggetti ed altri Racconti” si riallaccia ad un percorso precedente, intitolato “Langage”, tentativo di una traduzione di un linguaggio inconscio. In questa mostra, il contenitore principale è il vaso, prima forma di oggetto utile. Non a caso, il vaso, nella cabala, ha il significato di tesoro. Sotto varie forme, il vaso racchiude

Caterina Ciuffetelli

l’esistenza della vita. Con la sua apertura rivolta verso l’alto, il vaso, indica le influenze celesti. Oltre ai vasi, nelle opere di Caterina Ciuffetelli, troviamo un abitante dell’aria, che rappresenta la liberazione dalla pesantezza terrestre, volando in libertà e leggerezza. La chiave di lettura di “Oggetti ed altri Racconti” va vista in chiave etica del suo agire come artista. Il materiale che l’artista predilige, in questa mostra, è la carta: carta velina, carta sovrapposta (collage), garza e acrilico. Per Caterina Ciuffetelli la carta è un materiale sensibile e tattile, che respira e che risponde a stimoli chimici e fisici. Basti pensare alla loro reazione quando cambia colore con la luce e il leggero movimento di brezza.

Franklin Watts

PD di Castiglione del Lago, espulsi dal partito Caterina Bizzarri, Rosanna Ghettini, Ivano Lisi, Giancarlo Parbuono.

8 dicembre 2011

Lettera aperta agli iscritti del Partito Democratico Castiglione Del Lago

Nelle ultime elezioni comunali, come voi sapete, si è prodotta una frattura nella coalizione di sinistra. Sono state presentate due liste, l’una con candidato a Sindaco Sergio Batino, sostenuta dal Partito Democratico, da Sinistra e Libertà, da Italia Dei Valori, da una parte del Partito Socialista; l’altra, denominata “Progetto Democratico” con candidato a Sindaco Fabio Duca, sostenuta da alcuni dissidenti del Partito Democratico, da Rifondazione Comunista, da un’altra parte del Partito Socialista.

I consiglieri eletti con Progetto Democratico, fin dall’inizio del mandato hanno assunto il ruolo d’ opposizione, criticando puntualmente, ed in alcuni casi anche duramente, le scelte della maggioranza.

La Direzione Comunale del Partito Democratico ha sempre valutato legittimo l’atteggiamento dei suddetti consiglieri comunali, ma ha immediatamente rimarcato che gli iscritti indicati in oggetto, aderenti all’associazione Progetto Democratico, non potevano continuare a far parte degli organismi comunali e dei circoli del nostro partito.

In un primo tempo la questione è stata posta direttamente agli interessati, richiamando, innanzitutto, la loro attenzione sulla coerenza etica e su quanto sancito dallo statuto e dal regolamento del Partito Democratico, invitandoli a fare una scelta chiara di appartenenza.

Constatato che, nonostante i ripetuti solleciti, i dissidenti continuavano a sostenere il loro diritto di essere contemporaneamente iscritti al Partito Democratico e sostenitori dell’Associazione politico culturale Progetto Democratico, la questione è stata sottoposta alla commissione di garanzia, organo provinciale preposto alla valutazione di tali situazioni.

La commissione ha convocato e incontrato più volte i dissidenti, e li ha invitati a valutare anche l’ipotesi di autosospendersi in via temporanea dal nostro partito.

Evidentemente nei numerosi incontri non è stato purtroppo possibile trovare un accordo, e la commissione, nella sua autonomia decisionale, ha stabilito l’esclusione dei dissidenti dall’elenco degli iscritti al Partito Democratico.

Siamo rammaricati per le persone escluse che vantavano anni di corretta militanza nel nostro partito, ma una organizzazione politica seria è disciplinata da regole che vanno rispettate da tutti, da coloro che si riconoscono nelle opinioni di maggioranza e da quelli che si ritrovano in posizioni di minoranza.

Ci auguriamo che la frattura sia solo momentanea e possa essere nel tempo sanata, confidando sulla onestà intellettuale e storia personale degli interessati, sempre partecipi, attivi ed entusiasti di dare il loro sostegno alle iniziative del Partito Democratico. Invitiamo i nostri iscritti a diffondere e far conoscere la presente lettera, per rispetto della verità, delle persone interessate e del corretto atteggiamento tenuto della direzione comunale del partito.

Il Segretario: Leandro Pacelli   – Il V. Segretario: Simone Sacco

 

 

Teatro, ” IO, LEI, L’ ALTRA” a Umbria libri 2011

10 novembre 2011

Venerdi 11 novembre  ore 21 Teatro Pavone – Perugia – ingresso libero

Giulia Zeetti

Liberamente e gioiosamente ispirato a “Il corpo giusto” e “I monologhi della vagina” di Eve Ensler
di e con Caterina Fiocchetti, Roberta Marcaccioli, Giulia Zeetti
manichino di“Mir” Paolo Mirimina

Lo spettacolo nasce dalla riflessione di tre donne sui pro e i contro della femminilità oggi con tutte le sue funzioni e disfunzioni provocate dalle esperienze, dalla cultura e dalla società.
Il percorso si sviluppa intorno ai due testi di Eve Ensler, letti da una prospettiva femminile piuttosto che femminista, e sfocia in un lavoro autoironico, a tratti riflessivo, sugli attuali “drammi” della “donna moderna”. “I monologhi della vagina” è ritenuto da molti una rivendicazione ormai datata, un cattivo esempio vista

Caterina Fiocchetti

l’immagine che ha assunto la donna oggi …ma solo per questo dobbiamo rinnegare il fatto che in alcune parti del mondo, in alcuni remoti luoghi di noi stesse tanti tabù esistono ancora? Dobbiamo fingere di fronte al fatto che oggi scoprire la nostra profonda e personale femminilità non è poi così semplice? Alle tematiche affrontate dalla Ensler nel suo libro, si vanno oggi ad aggiungere quelle prodotte dai cambiamenti del nostro tempo e che ha portate le attrici a riflettere e confrontarsi sul tema dell’utilizzo/sfruttamento del corpo, delle trasformazioni indotte dal mezzo televisivo,sul messaggio “subliminale” di dover essere sempre “perfette e bellissime”.

 

TRASIMENO – BATINO E IL PD ALL’ASSALTO DI “PROGETTO DEMOCRATICO”

23 settembre 2011

di Ciuenlai

“Con la presente la Commissione di Garanzia provinciale convoca la sig. vs il giorno 23 (cioè dopodomani)settembre alle ore 17,00 presso la sede del PD i Corso Vannucci n. 71 a Perugia, per chiarimenti sulla sua posizione nel Partito in seguito alla delibera della Direzione Comunale di Castiglione del Lago presieduta dal Coordinatore Alessandro Torrini” . La lettera è indirizzata a 4 persone (Parbuono Giancarlo, Lisi Ivano, Ghettini Rosanna e Bizzarri Caterina)”.
L’addebito contestato è di aver aderito all’associazione politico-culturale “Progetto Democratico”, associazione che appoggia l’omonimo gruppo Consiliare d’opposizione all’Amministrazione comunale di Castiglion del Lago, guidata dal Pd “ufficiale”. Infine la lettera è firmata Dal Presidente della commissione Igino Pippi, cugino (così dicono) del sindaco Batino.
E’ l’atto finale del processo di normalizzazione del Trasimeno, iniziato con il ritiro della candidatura di Fioretto, l’avversario dell’attuale segretario Torrini, all’ultimo congresso. Da lì il gruppo Batino, assicuratosi la neutralità di Giovagnola e Tomassoni e cioè dell’altra sponda del lago, ha iniziato la sua marcia di avvicinamento alla segreteria regionale, levandosi l’etichetta di supporter esclusivo dell’assessore provinciale Piero Mignini.
La condizione del riavvicinamento sarebbe, appunto, stata quella di attivare le leve statutarie per eliminare l’avversario più pericoloso, quel Fabio Duca che ha conteso con successo alle elezioni la carica di primo cittadino di Castiglion del Lago al candidato ufficiale del Pd. Detto e fatto! La strategia è semplice. Al Trasimeno è molto più difficile fare politica senza avere “l’ufficialità” del partito. Quindi buttiamoli fuori!
E siccome “progetto democratico” ha ormai quasi 3 anni, la cosa è più che sospetta. Se non era regolare perché non si è fatta intervenire la Commissione di garanzia prima delle elezioni del 2009? Forse perché non era chiaro chi sarebbe stato il vincitore della partita? Domande lecite e pertinenti. Il buffo della vicenda però è che l’avviso a comparire è stato inviato solo ai 4 di progetto democratico e non a tutti gli iscritti del Pd che vi hanno aderito.
I coinvolti ci vedono puzza di bruciato. Intanto vanno all’attacco e denunciano : “nella zona del Trasimeno e ancor più a Castiglione del Lago questo partito (il Pd) è “asservito ad personam”. Non vorrete mica dire che c’è puzza di berlusconismo anche nel regno della ninfa “Agilla”?

Tsunami: la condizione di creature tra le creature ci dimostra che Dio esiste

14 marzo 2011

di Caterina Carosi

Di fronte al “Di Shin” del Giappone la fede trema, traballa e s’interroga. E’ volontà e abitudine umana additare la colpa di ciò che è inspiegabile verso qualcuno che in molti non si spiegano. E’ così che Dio diventa artefice e carnefice dei più grandi disastri naturali e anche in questo caso la domanda più gettonata rimane: Dio esiste davanti a tanta morte e distruzione?
Il sorgere di questo dubbio è l’evidenza dell’egocentrismo umano e la consapevolezza, data impropriamente, della sua superiorità indiscussa verso ciò che è diverso da lui. Una consapevolezza sbagliata, che lo fa cadere in errore nel stesso momento in cui l’uomo non si accorge che la sua condizione non è una patente della superiorità. Lo scriveva San Francesco nel Cantico deI Cantici e lo ha ripetuto in questi giorni, prima del catastrofico evento in Giappone, Papa Benedetto XVI: rispetta la natura chi si riconosce creatura.  Il Pontefice ha indicato che il primo passo per “una corretta relazione con il mondo che ci circonda è proprio il riconoscimento, da parte dell’uomo, della sua condizione di creatura”. “L’uomo non è Dio, ma è la Sua immagine. Per questo, deve cercare di diventare più sensibile alla presenza di Dio in ciò che gli sta attorno: in tutte le creature, e specialmente nella persona umana, c’è una sorta di epifania di Dio”.  L’uomo, ha aggiunto, “sarà capace di rispettare le creature nella misura in cui avrà nel suo spirito un senso pieno della vita; in caso contrario, sarà portato a disprezzare se stesso e ciò che lo circonda, a non avere rispetto per l’ambiente in cui vive, per la creazione”. Nel momento in cui si arriva al disprezzo per la creazione ci si avvicina inesorabilmente al disprezzo per la propria vita.  L’appellarsi alla volontà di Dio è una bieca forma di sgravio della propria coscienza, è i lenzuolo sopra la polvere utile all’uomo per dimenticare il suo stato di creatura tra le creature. Non a caso, anche la terra è una creatura tra le creature, così come il mare, il sole, la luna. Asserzioni che valgono probabilmente solo per un credente, ma che rientrano nella condizione imprescindibile di un cristiano.
Secondo la Genesi (Gen 2.7-9;3,1-7) a proposito dell’albero al centro del giardino dell’Eden Dio dice: “Non dovete mangiarne e non lo dovete toccare, altrimenti morirete”. La morte dell’anima di cui si legge nelle sacre scritture ha come conseguenza la convivenza e la sopravvivenza delle creature sulla terra. Per un credente, e per chi si chiede se il Dio dei cristiani esiste, la risposta si ha quando accettiamo di non essere superiori a tutto quello che ci circonda e scegliamo di vivere (e non sopravvivere) nella Grazia di Dio.  Dio non ci salva dalla catastrofe, così come l’uomo scelse di non vivere nella sua beatitudine. Dio può aver determinato in anticipo l’esito di ciò che sarà, a motivo della sua onniscienza (Is. 46:9,10), ma le calamità non sono eventi voluti e causati da Dio, ma sono eventi previsti, annunciati, a motivo della tendenza dell’uomo nelle scelte che fa e nelle opere che compie. Dio assicura la salvezza nei cieli e spera nella fede dell’uomo durante la vita terrena, così come fece suo figlio Gesù che, nonostante la via della Croce, le tentazioni, le difficoltà e la sofferenza è rimasto fedele al suo Dio. Per questo, e per molti altri motivi che possono essere spiegati per via teologica, piangiamo le vittime del “Di Shin”, ma piangiamo anche per la condizione umana, che non dipende da Dio, ma solo dalla nostra volontà.

Ecco cosa si nasconde dietro i ’10 milioni’ di Bersani

9 marzo 2011

di Caterina Carosi

Non sarà riuscito a raggiungere 10 milioni di firme contro Berlusconi, ma tra i firmatari alla petizione di Bersani spiccano nomi come Topolino, Topolina, Ridge Forrester, Hitler e altri illustri personaggi che per il dono della reincarnazione o dell’ubiquità si trovavano presso i gazebo del Pd. Proviamo ad andare oltre il gesto eclatante, oltre la fragorosa risata e concentriamoci su questa raccolta firme che nella realtà non ha nessun fine che obblighi normativamente il Premier a dimettersi. Più che un vero accanimento verso Berlusconi sembra un accanimento verso il Pd. E’ un atto di forza, una mossa utile a Bersani per risalire la vetta, ad oggi troppo affollata, della sinistra. Il fine non è mai stato raggiungere 10 milioni di firme, con il rischio consapevole e verificato di venire deriso dai franchi tiratori, bensì l’intento di fare qualcosa di ‘rock’, di ‘cool’, qualcosa senza il retrogusto di naftalina, ma dallo stile ‘jeans e T-Shirt’ o ‘foulard al collo’. La vera operazione aveva il nome segreto di ‘svecchiamento Bersani’ forse voluto da un consulente d’immagine o da una disperata esigenza di riacciuffare quella poltroncina di partito che gli spetta per elezione. Fatto sta che mentre tutti si preoccupano di verificare la fallibilità del progetto, il Segretario del Pd raduna consensi in salsa antiberlusconiana riaccendendo i riflettori su di sé e spegnendone qualcun’altro qua e là.