Posts Tagged ‘cavalli’

Musica, Veglione anni ’60 con Toni Dallara ad Umbertide

21 gennaio 2014
cliccare la foto per ingrandire

cliccare la foto per ingrandire

sabato 26 gennaio

Gruppo musicale con predilezione per gli anni ’40 e ’50, Swing italiano e classici americani del dopoguerra. Quattro fiati, tre voci, chitarre, tastiere e percussioni. 10 elementi. Cover ed arrangiamenti.

L’Asternovas Band nasce dalla volontà dell’instancabile Maurizio Cavalli, allorché decide nel 2007 di riunire intorno a tavoli imbanditi, nei locali del Tennis Club di Perugia, tutti i musicisti che avevano siglato la storia dei gruppi degli anni ’50 e ’60, nella Provincia. Ne scaturisce una serata coi fiocchi, per l’alchimia musicale che si crea sul palco, dove a turno o insieme salgono quasi tutti i componenti dei complessi che hanno fatto ballare tutta l’Umbria e non solo. I più entusiasti tra loro decidono di rispondere agli ulteriori inviti di Maurizio Cavalli che ha ricomprato una bella batteria e vuole tornare sui palchi a suonare le più belle canzoni di sempre. Così si cominciano le prove. E con le prove nasce anche una bella amicizia nel gruppo che successivamente si allarga per la (more…)

FABRO: CAVALLI PAZZI…PER LA GIMKANA

3 Maggio 2012

Si è svolta domenica 29 Aprile presso la zona artigianale di Loc. Colonnetta la Terza Edizione della “ gimkana on the road ” corsa automobilistica sportiva su asfalto organizzata dall’ Associazione CAVALLI PAZZI di Fabro. Al nastro di partenza si sono presentati circa 30 piloti appartenenti alle categorie “racing” e “strada” . Su un percorso particolarmente impegnativo e tecnico con birilli e boe a 160 ° il miglior tempo in assoluto CAT. RACING è stato registrato da Stefano Cangelmi alla guida di una A 112, per la CAT. STRADA primo posto per Andrea Picchetta. La corsa su asfalto di Fabro è diventato ormai un appuntamento imperdibile per gli amanti delle corse su strada ed ha valicato i confini provinciali coinvolgendo piloti provenienti da tutto il Centro-Italia. La manifestazione rappresenta il primo appuntamento stagionale di un ricco calendario che si articola per la stagione in corso secondo il seguente programma : 19-20 Maggio e 16-17 Giugno su terra 21-22 Luglio terra in notturna 1-2 Settembre su terra e 6-7 Ottobre su asfalto. Soddisfazione è stata espressa dagli organizzatori che per bocca di Michele Andreoli – Presidente dell’Associazione -hanno colto l’occasione per ringraziare il numeroso pubblico e tutti i partecipanti e hanno dato appuntamento a piloti ed amanti delle corse alle prossime gare del circuito.

 

“UNA RIVOLUZIONE NONVIOLENTA”, Rassegna dedicata a Danilo Dolci

10 marzo 2011

Appuntamento del Right Profit Guitar Festival nel ricordo della  straordinaria figura di

Danilo Dolci

Danilo Dolci

venerdì 11 marzo, ore 17.30

Perugia,  Sala dei Notari di Palazzo dei Priori con l’intervento dello scrittore e attore Giulio Cavalli (testimone di un’esperienza teatrale saldamente ancorata alla denuncia sociale e vittima di intimidazioni mafiose che lo costringono a vivere sotto scorta)

“UNA RIVOLUZIONE NONVIOLENTA”, Rassegna dedicata a Danilo Dolci

3 marzo 2011

L’Associazione David e Maria Russell – Right Profit dedica quest’anno l’ormai consueto

Danilo Dolci

appuntamento del Right Profit Guitar Festival alla straordinaria figura di Danilo Dolci, promuovendo una rassegna che comprende incontri, proiezioni, mostre, lezioni nelle scuole secondarie di secondo grado, concerti ispirati ai temi della “democrazia partecipata”, del “pensare legale” e dell’ “impegno educativo” a cui il sociologo triestino ha dedicato la vita.

Da settembre 2010 sino a maggio 2011 il pensiero teorico e le infaticabili azioni sociali di Danilo Dolci rivivono nelle scuole e nei teatri di Perugia, Cortona e Città della Pieve per fornire ai giovani esempio tangibile di un’intensa esperienza di vita votata alla nonviolenza, alla comunicazione partecipata, alla salvaguardia dei diritti dei lavoratori, alla cura dell’infanzia, all’importanza della diffusione della musica come strumento di coesione e crescita.

Si parte da Perugia venerdì 11 marzo, ore 17.30 nella Sala dei Notari di Palazzo dei Priori con l’intervento dello scrittore e attore Giulio Cavalli (testimone di un’esperienza teatrale saldamente ancorata alla denuncia sociale e vittima di intimidazioni mafiose che lo costringono a vivere sotto scorta). Il giovane regista palermitano Alberto Castiglione introdurrà la proiezione del suo film Danilo Dolci, memoria e utopia: documentario, premio “Un film per la pace” nel 2006, che ricostruisce l’azione sociale di Dolci in Sicilia. Alla testimonianza del procuratore aggiunto della Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo Antonio Ingroia, seguirà il concerto della Guitarensemble “Danilo Dolci”, diretta da Tonino Battista, che eseguirà musiche di J. S. Bach e G. C. Mantovani.

Venerdì 15 aprile, ore 17.30, nella Sala S. Agostino di Cortona Giovanni Impastato racconta la storia di una vita spesa in nome della lotta politica e delle battaglie contro la criminalità organizzata: quella del fratello Peppino Impastato, le cui vicende sono state rese celebri dal film di Marco Tullio Giordana I cento passi (2000).

Da mercoledì 11 maggio a domenica 15 maggio 2011 la rassegna proseguirà a Città della Pieve con: il concerto a cura delle Scuole Right Profit; la presentazione dei lavori degli studenti che illustreranno il percorso di formazione effettuato (alla presenza del biografo di Danilo Dolci Giuseppe Barone); lo spettacolo di danza e poesia con Giorgio Rossi e Lucia Poli; il concerto del chitarrista David Russell; l’esecuzione del melologo “Gli Dèi della Terra” (diretto da Tonino Battista); Masterclasses di David Russell, Marco Socias, Marcello Rivelli, Tonino Battista. Negli stessi giorni sarà aperta al pubblico nel Palazzo della Corgna di Città della Pieve la mostra Il potere è l’acqua. Dall’opera di Danilo Dolci alla costruzione di nuovi scenari di impegno sociale (a cura dell’architetto Gianni Filindeu).

La storia dell’abbazia di Santa Croce di Sassovivo in un saggio di Melinda Cavalli

9 novembre 2010

Abbazia di Santa Croce di Sassovivo Foligno (PG) 13 novembre 2010 ore 16.00

Torna alla luce un documento inedito di assoluto valore che racconta rilevanti particolari sulla storia di uno dei più insigni monumenti nel territorio di Foligno

Pergamena di Sassovivo

Il fascino e l’emozione del ritrovamento di quest’antico foglio di pergamena rivivranno una seconda volta. Torna alla luce un documento inedito di assoluto valore che racconta rilevanti particolari sulla storia di uno dei più insigni monumenti nel territorio di Foligno, l’Abbazia di Santa Croce di Sassovivo. Protagonista dell’appuntamento di sabato 13 novembre alle ore 16 presso la stessa Abbazia sarà la copia notarile duecentesca del privilegio di papa Alessandro IV, il cui originale, datato 28 agosto 1256, è andato perduto. Il privilegio apostolico è il documento “solenne” della cancelleria papale ed era destinato principalmente a monasteri, ma anche a episcopati e capitoli cattedrali urbani. L’iniziativa è promossa dalla Società Sistema Museo in collaborazione con i Piccoli Fratelli Jesus Caritas, Club Unesco-Foligno e Valle del Clitunno e Deputazione di storia patria per l’Umbria.

Aprirà l’incontro la presentazione del saggio “Per la storia dell’abbazia di Santa Croce di Sassovivo: un restituito testimone del privilegio di papa Alessandro IV (1256)”, opera di Melinda Cavalli con Attilio Bartoli Langeli, pubblicata in “Bollettino della Deputazione di storia patria per l’Umbria” (volume CVII, 2010), già suo oggetto di tesi di laurea specialistica in storia dell’arte.

Interverranno all’incontro: Attilio Bartoli Langeli Presidente della Deputazione di storia patria per l’Umbria,  Mario Squadroni Soprintendente archivistico per l’Umbria, Gian Carlo Sibilia Priore Generale dei Piccoli Fratelli Jesus Caritas, Maria Vittoria Garibaldi Soprintendente per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici dell’Umbria, Roberto Bertini Assessore al turismo – sport – agricoltura – controllo costruzioni e protezione civile – gestione e controllo ambientale della Provincia di Perugia

Alle ore 17.15 è prevista una visita guidata all’abbazia benedettina, diventata nel maggio 2010 patrimonio dell’Unesco. A suggello di tale riconoscimento è stata apposta una lapide che evidenzia non solo l’alta qualità storico-artistica e ambientale dell’edificio, ma anche la”vocazione di pace” alla quale l’Abbazia è rimasta fedele dalla sua fondazione. Un aperitivo offerto dal Club Unesco-Foligno e Valle del Clitunno concluderà la serata.

Breve storia dell’Abbazia di Santa Croce di Sassovivo

Arroccata in un idilliaco paesaggio naturale, a breve distanza dalla città di Foligno, l’Abbazia di Santa Croce in Sassovivo si staglia con la sua mole di pietre calcaree sul cupo bosco di lecci che riveste le pendici dei monti circostanti. Il nucleo originario dell’insediamento religioso risale al 1082, quando l’eremita Mainardo di Sitria vi si insediò, grazie all’ospitalità concessagli dai conti di Uppello e ne  divenne il primo abate.

Nel corso dei secoli l’abbazia crebbe e prosperò in grande stima, accumulando nel tempo numerose donazioni e concessioni pontificie. Dal cortile superiore si entra nella Chiesa ricostruita dopo il terremoto del 1832, a destra è un altare e nella parete vi sono diversi frammenti pittorici quattrocenteschi. Dall’atrio che precede la chiesa, una porticina conduce al bellissimo chiostro romanico (1229), opera del maestro romano Pietro de Maria: nel mezzo del chiostro è la vera della sottostante cisterna, costruita nel 1340 e rimaneggiata nel 1623. Scendendo per uno scalone seicentesco si accede alla Loggia del Paradiso con frammenti di affreschi monocromi del primo Quattrocento forse opere di Giovanni di Corraduccio. Infine è possibile visitare la cripta di San Marone, un eremita siro-babilonese vissuto nel IV secolo presso la città di Tiro, le cui spoglie furono trafugate il 25 novembre del 2005. Nei terremoti che sconvolsero le città dell’Umbria nel 1832, l’abbazia di Sassovivo fu gravemente danneggiata e i monaci ne cedettero i diritti al vescovo di Foligno (1834). In seguito all’unità nazionale (1860) l’immobile fu demaniato e diviso tra  lo Stato, la mensa vescovile e la famiglia Clarici di Foligno