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Spett.le Regione Umbria
Spett.le Comune di Gualdo Cattaneo
Spett.le Comune di Piegaro
LETTERA APERTA
La scrivente Organizzazione Sindacale con riferimento: alla riunione del 9 febbraio u.s. con il Vice Presidente della Regione dell’Umbria e Assessore Dott. Fabio Paparelli, alla presenza di Enel, delle Organizzazioni Confederali e di Categoria dell’Umbria e dei Sindaci dei territori interessati dove la Regione prendeva l’impegno di aprire con ENEL un confronto per discutere essenzialmente di piani e progetti di sviluppo per i siti umbri di generazione, prima di parlare di qualsiasi ipotesi di dismissione e/o ridimensionamento ; (more…)
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
Le Segreterie Territoriali e Regionali dell’Umbria di FILCTEM-CGIL, FLAEI-CISL, UILTEC-UIL esprimono un forte disappunto nei confronti della Regione per: Aver disatteso gli impegni presi il 9 Febbraio u.s. alla riunione con il Vice Presidente della Regione dell’Umbria e Assessore Dott. Fabio Paparelli, che alla presenza di Enel, delle Organizzazioni Confederali e di Categoria dell’Umbria e dei Sindaci dei territori interessati prendeva l’impegno di aprire con ENEL un confronto per discutere essenzialmente di piani e progetti di sviluppo per i siti umbri di generazione, prima di parlare di qualsiasi ipotesi di dismissione e/o ridimensionamento. (more…)
Stupisce come la Regione dell’Umbria, nel tempo in cui sono state praticamente sciolte le Comunità Montane, il governo ha decretato l’assorbimento del Corpo delle Guardie Forestali a quello dei carabinieri, decreti un ulteriore impoverimento delle associazioni di comunità da secoli impegnate nella cura e nella coltivazione dei territori montani. (more…)
Con la chiusura del Giornale dell’Umbria se ne va un faro dell’informazione della nostra regione.
Esprimo pertanto solidarietà all’intera redazione con l’auspicio che possa essere trovata una soluzione a vantaggio sia dei lavoratori sia del pluralismo dell’informazione, colonna portante di una società democratica.
Il Capogruppo di Forza Italia Massimo Perari
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Francesco La Rosa e gli amici di Goodmorning Umbria si associano e si augurano di rivedere presto in edicola Il Giornale dell’Umbria
Aldo Tracchegiani. Un uomo che quotidianamente spende le sue energie umane al servizio della salute e della vita delle persone, candidato di Forza Italia al consiglio regionale dell’Umbria, il 28 maggio ha voluto ringraziare i sostenitori, amici, collaboratori chiudendo la campagna elettorale con una graditissima cena al ristorante Il Caminetto a Campello sul Clitunno.
Nel corso della serata ha poi preso la parola ribadendo i concetti più volte espressi durante questa lunga e sofferta corsa verso Palazzo Cesaroni dove ha già ricoperto la carica di consigliere dal 2005 al 2010. (more…)
La ASL 1. ad un anno della sua unificazione, non ha pensato minimamente a riorganizzare l’azienda togliendo figure dirigenziali doppie, o consulenti di troppo, ma togliendo i servizi ai cittadini. Mentre le liste di attesa diventano sempre più lunghe e i RAO non riescono a fornire (more…)
Una campagna elettorale breve ma intensa, ha visto crescere l’interesse verso una nuova compagine politica quale è Intesa Popolare. Con pochi mezzi e molta buona volontà, il simbolo del partito è stato reso riconoscibile grazie ai manifesti, alle pagine facebook, alla presenza nei media, Tv, giornali e internet.
Il volontariato è uno dei punti principali di Intesa (more…)
Il penultimo giorno dell’anno ha avuto luogo l’incontro tra il Sindaco Ricci, con alcuni componenti dell’apposita Commissione Comunale per la sanità di Assisi, e l’assessore regionale alla Sanità Tomassoni. A parte i buoni propositi e la promessa di un nuovo incontro in Assisi a gennaio, la riunione è terminata con un nulla di fatto. Purtroppo il Direttore generale ha provveduto in questi anni a depotenziare l’Ospedale di Assisi: tra l’altro è stato trasferito a Foligno, da oltre due anni, il Primario del Punto Nascita non più sostituito, e trasferito a Pantalla, proprio dal primo gennaio 2012. Ciò ha portato alla riduzione delle nascite in Assisi a circa 400 all’anno, numero inferiore a quello previsto dal Ministero e Regione per il mantenimento del settore. Il Sindaco Ricci, di fatto, ha sempre difeso l’operato del Direttore Generale, assicurando ai cittadini che l’ospedale non sarebbe stato depotenziato. La Commissione Comunale che ha stilato il documento ritiene fondamentale il mantenimento del punto nascita in modo efficiente con un congruo personale, quale presupposto per una valida e completa chirurgia e pronto soccorso. Infatti, un punto nascita funzionante ha l’anestesista 24 ore tutti i giorni. Senza il servizio di anestesia tutti i giorni, la chirurgia si trasforma in servizio programmato che chiude il venerdì per riaprire il lunedì. Per cui anche i casi urgenti del pronto soccorso saranno costretti al trasferimento altrove. Ciò vuol dire che l’ospedale funzionerebbe in modo ridotto, trasformandosi, di fatto, in una medicina per lunghe degenze e qualche ambulatorio specialistico. Il fatto poi che Ricci, a differenza di quanto affermato fino ad oggi, cioè che il punto nascita non sarebbe stato toccato, ora dichiara che “cercherà di tutelare il punto nascita ed i distretti sanitari del territorio” mettendo inopportunamente nello stesso piano la funzione di un ospedale con quelle degli ambulatori e uffici, la dice lunga sulla fine a cui appare destinato l’ospedale di Assisi. Si spera almeno che l’Assessore Tomassoni, nell’incontro programmato a gennaio in Assisi, dica finalmente la verità pretesa giustamente dai cittadini di Assisi e dal personale tutto dell’ospedale.
Emidio Fioroni – Consigliere Comunale
Umbra Acque S.p.A. comunica alla clientela del servizio idrico integrato che rimarranno chiusi gli uffici di contatto nei Comuni e nei giorni di seguito indicati:
Venerdì 09 dicembre: Perugia, Bastia Umbra, Passignano sul Trasimeno, Gualdo Tadino e San Giustino – rimane comunque attivo il numero Verde 800.00.55.43 del CALL CENTER per le pratiche commerciali con il consueto orario dalle 8.00 alle 13.30.
Sabato 10 dicembre: Perugia;
Rimane attivo 24 ore su 24 il servizio segnalazione GUASTI al numero Verde 800.250.445.
Fonte: www.rischocalcolato.it
L’OPPOSIZIONE CHIUDE UNA MOBILITAZIONE DELLA POPOLAZIONE E DI TUTTE LE FORZE POLITICHE ED ISTITUZIONALI
Sembra ormai molto vicina la chiusura del punto di erogazione dei servizi sanitari di Panicale Capoluogo, infatti un ulteriore taglio delle presenze specialistiche e la possibile erogazione in forma ridotta dei servizi, fanno presagire il peggio, sembra addirittura che i prelievi vengano concentrati in un solo giorno la settimana, tale scelta comporterebbe l’allungarsi notevole dei tempi di attesa. E’ ormai da tempo evidente la tendenza allo smantellamento delle prestazioni specialistiche a Panicale, che si sono ridotte alla sola presenza dell’ortopedico e del cardiologo, perdendo nel tempo il dermatologo, l’otorino, il dentista ed altri specialisti che fino a qualche tempo fa garantivano un servizio completo. La giustificazione di tutto ciò la si trova nella necessità di razionalizzazione, senza minimamente tenere in considerazione il fatto che Panicale Capoluogo ha dei numeri di richiesta dei servizi molto elevati e che il Distretto serve una popolazione prevalentemente anziana, e una popolazione che, nei mesi estivi, aumenta sensibilmente per la presenza di turisti. Oltretutto in queste scelte non si tiene in considerazione che Panicale, già negli anni settanta fece sacrifici rinunciando all’ospedale, a favore della realizzazione di una casa protetta che oggi esiste, funzione ed è al completo con lunghe liste di attesa e, che si sta realizzando ormai da tempo un’altra Casa di riposo, strutture che necessitano di un servizio sanitari vicini ed efficienti. Il punto di erogazione di Panicale serve anche molti cittadini dei Comuni limitrofi, in particolare Castiglione del Lago zona Pineta e Paciano, inoltre la chiusura di questo distretto, andrebbe ad aggravare la situazione di Tavernelle, il quale punto di erogazione serve già una fetta consistente di popolazione, ed una scelta in tal senso aumenterebbe il disagio e i tempi di attesa anche in quella realtà. Quindi, se razionalizzazione significa tagliare gli sprechi e i servizi che non servono, invitiamo la Usl a rendere pubblici i dati statistici di affluenza al punto di erogazione di Panicale e confrontarli con altre realtà e invitiamo, anche per questo oltre che per tutto ciò che si è detto in precedenza, a valutare meglio la scelta. Il Gruppo consiliare “Liberiamoci” auspica una mobilitazione di tutte le forze politiche ed istituzionali, nonché della popolazione, a difesa del punto di erogazione di Panicale, siamo consapevoli che in questi temi ci dobbiamo adoperare tutti insieme e siamo disponibili a collaborare a fianco dell’Amministrazione Comunale e delle altre istituzioni a difesa di una realtà che è necessaria tanto a Panicale Capoluogo che a tutto il territorio comunale, della Valnestore e delle realtà limitrofe. Annunciamo la convocazione di una assemblea pubblica insieme a tutti coloro che vorranno aderire e porteremo all’attenzione della Presidenza della Giunta Regionale, del Direttore, peraltro panicalese, e dei vertici della Usl la necessità che il punto di erogazione di Panicale venga mantenuto e difeso.
Francesca Caproni – Gruppo Consiliare Liberiamoci
“Se, come auspichiamo da tempo, la discarica di Sant’Orsola chiude, dove finiranno i rifiuti dell’Ati3?”. E’ questa la richiesta che il consigliere di Futuro e Libertà, Franco Zaffini, rivolge all’assessore all’ambiente con una interrogazione urgente. “Abbiamo assistito –dice Zaffini – al tardivo interessamento del Sindaco di Spoleto per la chiusura di una discarica in cui per anni il conferimento dei rifiuti è stato eseguito in deroga salvo successivamente procedere con un ampliamento che andasse a sanare la situazione. Lo scorso ottobre- prosegue – chiedevo all’allora assessore quali fossero le prospettive per lo smaltimento nell’Ati3 in vista dell’imminente saturazione e conseguente chiusura del sito proprio perché i tempi divenivano stretti e non c’erano ipotesi di soluzione”. Il consigliere futurista ricorda che la risposta dell’assessore fu chiara e affermava che la discarica sarebbe stata chiusa, che ogni Ato avrebbe dovuto fornire alla regione i piani preliminari per l’autosufficienza impiantistica e che i rifiuti, a fronte della progressiva saturazione delle discariche e in attesa della realizzazione di impiantistica vocata nell’Ati2 e, per la provincia di Perugia, esclusivamente nell’Ato2, sarebbero stati trattati in impianti esistenti. “Nel frattempo – continua l’esponente di Fli – a novembre 2009 la Giunta ha provveduto a nominare il Comitato per la gestione del Piano regionale dei Rifiuti del cui lavoro non sappiamo, ad oggi, dopo un anno, praticamente nulla, non conosciamo i piani degli Ati per l’autosufficienza e l’unica cosa certa è che ad aprile il conferimento presso il sito di Sant’Orsola verrà definitivamente cessato. Posto – conclude Zaffiini- che la discarica spoletina ha rappresentato l’ennesimo esempio di ‘disinvoltura’ ambientale perchè ha dovuto far fronte costantemente a situazioni emergenziali subendo il raddoppio della capienza iniziale, è evidente che da subito si deve trovare una soluzione alternativa per lo smaltimento e auspichiamo che sia condivisa con la cittadinanza, gli enti locali e gli addetti ai lavori, ma per far sì che ciò avvenga l’assessore dovrebbe immediatamente fare chiarezza sul futuro dei rifiuti nell’Ati3, a meno che non si stia consapevolmente andando con continui rinvii verso un nuovo ‘caso rifiuti’ alla stregua di altre regioni che in passato hanno percorso esattamente le stesse vie”.
“La cessazione di attività della Marinelli spa è un segnale d’allarme per l’intera economia
regionale. Dopo la chiusura della Seas e della Tinarelli, un’altra azienda storica delle costruzioni in Umbria viene travolta da una crisi di settore senza precedenti: è necessario intervenire in maniera tempestiva e concreta per creare le condizioni per un rilancio del comparto edile”. Andrea Smacchi, consigliere regionale del Partito democratico e presidente della Commissione riforme statutarie, commenta con preoccupazione la notizia della messa in liquidazione volontaria della Marinelli spa e cita i dati sulla drastica flessione di iscritti alle casse edili di Perugia e Terni. “Con 4mila addetti in meno rispetto all’anno passato e l’interessamento diretto di altri 6mila occupati tra lavoratori autonomi ed indotto – spiega Smacchi – la crisi del settore edile umbro tocca in questo momento il suo apice. Pochi appalti e tutti incentrati sulla logica del massimo ribasso non creano le condizioni per un rilancio ed aprono anzi una battaglia al contenimento dei ricavi tra le aziende, portandole allo sfinimento. Com’è accaduto in questi giorni alla Marinelli spa – sottolinea Smacchi – un marchio prestigioso delle costruzioni in Umbria, che ha svolto negli anni un ruolo di traino per l’intero settore partecipando alla realizzazione di alcune tra le più importanti strutture del territorio, non ultima la costruzione del nuovo presidio ospedaliero di Branca”. “Una situazione – prosegue il consigliere regionale – che non induce certo all’ottimismo, ma che impone alle istituzioni risposte celeri. Dopo la prima convocazione del tavolo delle costruzioni – conclude Smacchi – è venuto ora il momento di mettere rapidamente mano a provvedimenti concreti con la massima urgenza: non possiamo correre il rischio di perdere altri pezzi fondamentali del nostro tessuto economico e sociale”