Posts Tagged ‘cipolla’

FESTA DELLA CIPOLLA DI CANNARA CON IL CAPPOTTO, AL VIA LA “WINTER EDITION”

26 novembre 2016

cipLa Festa della cipolla di Cannara mette il cappotto. Dopo il successo della versione settembrina, infatti, sabato 3 e domenica 4 e poi da mercoledì 7 a domenica 11 dicembre, è pronta per la sua ‘winter edition’. Sette giorni dedicati a questa eccellenza del territorio che si potrà apprezzare nelle tante pietanze proposte ‘Al cortile antico’,  ogni sera dalle 19.30, e la domenica anche a pranzo, dalle 12.30. Saranno tante, poi, le iniziative che vedranno protagonista la ‘regina’ di Cannara a partire dalla ‘Merenderia – cipolla time’, il 3 e 4 dicembre, in piazza Baldaccini, per gustare la pizza con cipolla e cipolla fritta, bruschetta con l’olio nuovo di Cannara e bollicine per accompagnare il tutto. (more…)

LA CIPOLLA DI CANNARA SU RAI 1

3 febbraio 2016

Cipolle_di_CannaraNella mattinata di Giovedì 4 febbraio, Cannara sarà in onda su RAI 1 con un servizio dedicato alla presentazione di ricette tipiche della tradizione cannarese realizzate con la rinomata cipolla, regina della celebre Festa che ogni anno si svolge nel mese di Settembre.

Il servizio andrà in onda all’interno della trasmissione Uno Mattina, nella rubrica ‘A conti fatti’, nella fascia oraria 11:10 – 12:00. (more…)

Cannara fa Poker d’Assi con la Cipolla, il panino alla cannarese e l’Agricoltura

17 dicembre 2014

cipollaAdesione alla Carta di Matera, unico comune umbro insignito dalla CIA con il prestigioso premio Bandiera Verde, ideazione e consegna del Premio Ambasciatore della Cipolla ed ora il Mercato Comunale dei prodotti agricoli. Che la nuova amministrazione di Cannara puntasse in modo risoluto (more…)

SI APRE LA 34ESIMA EDIZIONE DELLA FESTA DELLA CIPOLLA DI CANNARA

2 settembre 2014

cipolleEvento in programma da mercoledì 3 a domenica 7 da martedì 9 a domenica 14 settembre

Odori e colori della gustosa pianta bulbosa più utilizzata in cucina stanno per colpire i sensi di tanti visitatori e turisti in attesa della 34esima edizione della Festa della cipolla di Cannara che apre i battenti mercoledì 3 settembre per richiuderli domenica 7 e tornare da martedì 9 a domenica (more…)

Cannara : La XXXIV Festa della Cipolla, si svolgerà dal 3 al 14 settembre

21 agosto 2014

cannaraLo scorso 16 agosto a Sant’Anatolia di Narco si è svolta la terza tappa del ‘Gemellaggio di gusto’ tra i prodotti tipici più rappresentativi dell’enogastronomia umbra: il Farro di Monteleone di Spoleto, la Cipolla di Cannara, la Patate di Gavelli, la Canapa di Sant’Anatolia, il Sedano nero di Trevi e l’Olio extravergine di oliva Dop Umbria. Nel corso dell’evento, inserito nelle manifestazioni della Notte Verde della Canapa a Sant’Anatolia di Narco, sono stati presentati e offerti in degustazione al pubblico piatti realizzati per l’occasione come l’insalata di farro con cipolla rossa passita su letto di farro spezzato al pomodoro fresco e basilico, le focaccine di canapa all’uvetta con pecorino alla canapa e pane di farro con pecorino alla canapa. L’antropologa e giornalista Marilena Badolato ha illustrato con eccellente capacità narrativa le caratteristiche peculiari di questi prodotti che, pur semplici, rappresentano una risorsa (more…)

A CANNARA LA 33ª FESTA DELLA CIPOLLA APRE ALLA GRANDE, TRA CUCINA E MUSICA

5 settembre 2013

cipolleFino a domenica 15 settembre, a Cannara, la cipolla resterà l’ingrediente principale di gustose ricette, ma anche il soggetto predominante di mostre, opere artistiche, stand e attività dislocate per le vie del centro storico. Merito della 33esima Festa della cipolla di Cannara, che si è aperta alla (more…)

Cannara, non solo Infiorate, non solo Cipolla … sorpresa… c’è anche il Sacro Tugurio Francescano

27 giugno 2013
Giovanna Petrini

Giovanna Petrini

Intervista di Francesco La Rosa

Ad un anno delle prossime elezioni comunali, proviamo a parlare con Giovanna Petrini, già sindaco di Cannara al secondo mandato e quindi non rieleggibile, per capire come è lo stato dell’arte del suo comune dopo 10 anni di sindacatura.

Non mi ricandido a nulla, questa politica mi ha stancata, non mi piace, e trovo giusto che ci siano solo due mandati, dovrebbero esserci anche per altri incarichi elettivi e istituzionali, a me e alla gente non piacciono i postifici a vita anche se lo ammetto,  queste esperienze ti coinvolgono molto. (more…)

Cannara festeggia la “Venuta”, la rievocazione del passaggio della Santa Casa di Loreto

8 dicembre 2012

Si rinnova, a Cannara, nella serata del 9 dicembre la tradizione della Venuta, ovvero la rievocazione del passaggio della Santa Casa di Loreto. Per celebrare l’evento tutte le campane suoneranno a distesa e si terranno il concerto natalizio della scuola di musica e un momento (more…)

Innovazione,valorizzazione e riconoscimento della Cipolla di Cannara

18 settembre 2012

Innovazione,valorizzazione e riconoscimento della Cipolla di Cannara: questo il tema affrontato il 4 settembre presso l’auditorium S. Sebastiano nel corso del convegno organizzato (more…)

MUSEO DELLA CITTA’ DI CANNARA, Mostra di pittura “MEMORIE SILENTI”

18 agosto 2011
Martedì 30 agosto 2011, alle ore 18.00, il Comune di Cannara, all’interno del nuovo “Museo della città di Cannara”, propone l’inaugurazione della mostra di pittura “Memorie silenti” degli artisti Paolo Bellegrandi e Riccardo Secchi, curata da Antonio Pazzaglia.
Questa esposizione si inserisce all’interno del “Settembre cannarese” che comprende anche la tradizionale “Festa della cipolla”, con l’intento di arricchire le iniziative e, soprattutto, di valorizzare il bel museo con proposte che non lo rendano solo un mero contenitore di testimonianze storico-artistiche, ma vitale risorsa culturale per il territorio.
“Memorie silenti” occupa tre sale del piano terra con quadri di paesaggi, tra cui alcuni dedicati al contesto, che dialogano armonicamente con i reperti archeologici esposti in pianta stabile. Il titolo della mostra si ispira all’elemento principe sia del museo, ex convento dove le memorie sono avvolte in un costante silenzio fisico, sia delle opere sgombre di presenze umane, profonde nel penetrare la natura delle cose, abitate da silenzi che invitano alla riflessione.
Paolo Bellegrandi presenta paesaggi dove l’occhio penetra fino all’infinito oltre l’orizzonte; gli elementi compositivi, immersi in una luce ocra priva d’origine, perdono la loro specificità per acquisire caratteristiche strutturali perfettamente sincrone alla prospettiva, trasformando una semplice rappresentazione in una immagine di carattere universale.
Riccardo Secchi dedica invece la sua attenzione alla realtà più vicina a noi, a quelle presenze del vivere un po’ dimenticate, come vecchi edifici industriali abbandonati, o distrattamente ignorate, come angoli di natura acquisiti come isole di pensiero, pause silenti all’interno del chiasso contemporaneo.
La mostra “Memorie silenti” è arricchita da un catalogo di 20 pagine a colori con un intervento critico del curatore Antonio Pazzaglia e rimarrà aperta al pubblico fino al 6 gennaio 2012 rispettando gli orari del museo.
IL MUSEO DELLA CITTA’ DI CANNARA
Il “Museo della città di Cannara” occupa l’intero edificio di un ex convento, si estende quindi per tutti i quattro piani (l’ultimo è dedicato ad una panoramica sala conferenze). Al suo interno sono conservati i reperti archeologici più importanti provenienti dagli scavi di Urvinum Hortense, Municipio romano che si estendeva sulla collina della frazione di Collemancio, tra cui spicca il bel mosaico pavimentale, completamente intatto, che occupava il peristilio di una domus. Al terzo piano sono invece esposte alcune opere pittoriche e scultoree, che vanno dal ‘200 al ‘700, che testimoniano la devozione religiosa dei cannaresi del passato.

Giugno il solstizio estivo e le erbe di San Giovanni

31 ottobre 2009

san giovanni

 

di Loriana Mari

 

Giugno il solstizio estivo e le erbe di San Giovanni Tra le antiche tradizioni italiane legate alla terra e all’uso delle erbe c’è in  primo piano la tradizione della Notte di  S. Giovanni, festa di mezza estate, che ricorre pochi giorni dopo il solstizio d’estate. Tale giorno era considerato sacro nelle tradizioni precristiane ed ancora oggi viene celebrato dalla religiosità  popolare con una festa che cade qualche giorno dopo il solstizio, il 24 giugno, quando nel calendario liturgico della Chiesa latina si ricorda la natività  di San Giovanni Battista. Tutte le leggende si basano su di un evento che accade nel cielo: il 24 giugno il sole, che ha appena superato il punto del solstizio, comincia a decrescere, sia pure impercettibilmente, sull’orizzonte: insomma, noi crediamo che cominci l’estate, ma in realtà , da quel momento in poi, il sole comincia a calare, per dissolversi, alla fine della sua corsa verso il basso, nelle brume invernali. Sarà  all’altro solstizio, quello invernale, che in realtà l’inverno, raggiunta la più lunga delle sue notti, comincerà a decrescere, per lasciar posto all’estate. E’ così che avviene, da millenni, la corsa delle stagioni. Nella festa di San Giovanni convergono i riti indoeuropei e celtici esaltanti i poteri della luce e del fuoco, delle acque e della terra feconda di erbe, di messi e di fiori. Tali riti antichi permangono, differenziandosi in varie forme, nell’arco di duemila anni, benchè la Chiesa ostinatamente abbia tentato di sradicarli, operlomeno di renderli meno incompatibili con la solennità. Molte sono le usanze regionali italiane legate alla Notte di S. Giovanni: nelle campagne  l’attesa del sorgere del sole era  propiziata dai falò accesi sulle colline e sui monti, poichè da sempre, con il fuoco, si mettono in fuga le tenebre  e con esse gli spiriti maligni, le streghe e i demoni vaganti nel cielo. Attorno ai fuochi si danzava e si cantava, e nella notte magica avvenivano prodigi: le acque trovavano voci e parole cristalline, le fiamme disegnavano nell’aria scura promesse d’amore e di fortuna, il Male si dissolveva sconfitto dalla stessa forza di cui subiva alla fine la condanna la feroce Erodiade, la regina maledetta che ebbe in dono il capo mozzo del Battista. Nella veglia, tra la notte e l’alba, i fiori bagnati di rugiada brillavano come segnali; allo spuntare del sole si sceglievano e raccoglievano in mazzi per essere benedetti in chiesa dal sacerdote. Bagnarsi nella rugiada o lavarsene almeno gli occhi al ritorno della luce era per i fedeli cristiani un gesto di purificazione prima di partecipare ai riti in chiesa. Non bisogna comunque sottovalutare il sapore magico legato a questa festività , in cui la devozione cristiana verso l’apostolo più amato da Gesù si mescola con una tradizione magica ben più antica, secondo la quale in quel giorno era particolarmente facile formulare pronostici per il futuro. Invece la notte che precedeva il 24 giugno era di rito il ritrovo delle streghe sotto i rami di un grande noce, mentre il giorno di S. Giovanni era il più adatto alla raccolta delle noci ancora immature per preparare il nocino. Dal punto di vista della tradizione erboristica molte sono le erbe solstiziali, erbe benefiche e medicine medievali per curare il corpo ed evitare il malocchio, per proteggere la casa e gli animali; sono dunque le erbe di S. Giovanni. Le erbe raccolte in questa notte hanno un potere particolare, sono in grado di scacciare ogni malattia e tutte le loro proprietà  sono esaltate; c’erano erbe per risolvere questioni amorose, ma c’erano anche le piante dellasaggezza. Piante speciali, rarissime in grado di donare a chi le avesse colte proprio nella notte del santo, chiaroveggenza e invisibilità . In quel caso, chi fosse riuscito a reperire la magica pianta nel bosco, dopo averla colta sarebbe stato inondato da una luce meravigliosa, poi si sarebbe sentito chiamare dalla voce di un proprio caro, un meccanismo attivato dal demonio per evitare di cedere il potere magico della pianta. Solo chi fosse riuscito a resistere alla chiamata, e non si fosse girato, avrebbe acquisito l’incredibile potere. Le più ricercate erano però le piante della buona salute, erbe in grado di donare forza e benessere a chi le avesse assunte. Con alcune di queste veniva fatta un’acqua, che una volta benedetta da un prete, sarebbe stata di buon augurio. Le erbe più note da raccogliere nella notte di S. Giovanni sono: l’iperico, l’artemisia, la verbena, il ribes rosso, il vischio, il sambuco, la mentuccia, l’aglio, la cipolla, la lavanda, il biancospino, la ruta, il corbezzolo e il rosmarino.