Posts Tagged ‘cisl’

LA REGIONE DISATTENDE GLI IMPEGNI PRESI CON LE ORGANIZZAZIONI SINDACALI DELL’UMBRIA

1 ottobre 2016

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

Le Segreterie Territoriali e Regionali dell’Umbria di FILCTEM-CGIL, FLAEI-CISL, UILTEC-UIL esprimono un forte disappunto nei confronti della Regione per: Aver disatteso gli impegni presi il 9 Febbraio u.s. alla riunione con il Vice Presidente della Regione dell’Umbria e Assessore Dott. Fabio Paparelli, che alla presenza di Enel, delle Organizzazioni Confederali e di Categoria dell’Umbria e dei Sindaci dei territori interessati prendeva l’impegno di aprire con ENEL un confronto per discutere essenzialmente di piani e progetti di sviluppo per i siti umbri di generazione, prima di parlare di qualsiasi ipotesi di dismissione e/o ridimensionamento. (more…)

UGL Umbria: “Bravo, Presidente Sen. Prof. Mario Monti” .

8 dicembre 2011

12 dicembre 2011, ore 10, in P.zza Italia con UGL, CGIL, CISL e UIL

Bisogna riconoscere a questo Governo, che è riuscito ad unire in una unica protesta di piazza i sindacati Confederali, UGL, CGIL, CISL e UIL; protesta che si accompagna, nello stesso giorno, ad uno sciopero unitario di tre ore che si terrà in tutta Italia. Forte è la nostra preoccupazione per l’impatto che questa manovra avrà sulle famiglie umbre e sui lavoratori, incidendo negativamente sul potere d’acquisto di ogni singolo cittadino (aumento dell’IVA), una manovra che favorisce esclusivamente le imprese ed il sistema bancario. Registriamo l’ennesimo aumento della benzina, che contribuirà ad aumentare i prezzi dei beni di prima necessità, ma diventa il tutto ancora più sconcertante se pensiamo che il 70% del prezzo pro litro del carburante, sono tasse tra le quali le accise della “guerra in Abissinia” del 1935 e “la crisi di Suez” del 1956. Purtroppo, anche in questa regione alcune scellerate politiche aziendali hanno favorito la nascita di un numero considerevole di lavoratori cassaintegrati o in mobilità che, con questa manovra, rischiano di trovarsi senza pensione né stipendio e senza nessuna possibilità di reintegro professionale favorendo così il lavoro sommerso o la crescita della criminalità locale ed organizzata. Con questa manovra, per infortuni e malattie professionali si ferma ogni forma di tutela per molti lavoratori cancellando tutti gli istituti dell’accertamento della dipendenza dell’infermità da causa di servizio, rimborso spese mediche ed equo indennizzo.

“Provvedimento inaccettabile”, basti pensare che quest’anno in Umbria, sino al mese di novembre, sono state registrate già 17 vittime sul lavoro mentre gli infortuni, nonostante abbiamo circa 20.000 lavoratori in “cassa integrazione” sono aumentati rispetto al 2010 circa del 4% pari a 15.467. Questa protesta è volta a richiamare l’attenzione di tutti i politici locali sulle ripercussioni che questa manovra avrà sulle “fasce più deboli”, augurandoci che la Regione Umbria vorrà velocemente organizzare nei prossimi giorni un incontro con le parti sociali e le associazioni che costituiscono il “Tavolo per lo Sviluppo” perché in questo momento è assolutamente necessario “fare meno slogan e più fatti” realizzando programmi a favore delle famiglie e dei lavoratori umbri, rilanciando politiche attive del lavoro, delineando nuove e più incisive strategie per combattere l’evasione e per il contenimento della spesa pubblica.

Enzo Gaudiosi – segretario regionale Ugl

Nota di redazione: Le varie sigle sindacali si ricompattano, ma forse la situazione economica e finanziaria del paese meritava più di tre ore di astensione del lavoro. Qualche  anno  fa per molto meno i sindacati avrebbero messo a ferro e fuoco il paese, che succede? Eppure mai come questa volta i cittadini ed i pensionati sono stati cosi maltrattati, e non basta dire come fa Angeletti (Uil) che ” se il governo non riapre la trattativa con i sindacati sulla manovra e in particolare sulle misure che penalizzano lavoratori e pensionati è possibile che entro dicembre possa essere proclamato un altro sciopero, stavolta di otto ore.”  Angeletti parla solo a nome Uil o anche a nome di tutto il sindacato? Certo che fare uno sciopero di otto ore a fine dicembre è come chiudere le stalle dopo che i buoi sono scappati.

FINALMENTE E DOPO TANTI ANNI DI SUBALTERNITA’ LA CISL RIALZA LA TESTA

23 febbraio 2011

Commento di ALFEO RINALDUCCI – Segretario nazionale Italia Federale

Dopo il Segretario Generale Bonanni, anche il Segretario Regionale Sbarra, in un articolo pubblicato su “Il Messaggero Umbria”, espone una lucida analisi politica ed economica sulla situazione dell’Umbria che ci sentiamo di condividere in toto. Mentre il segretario della CGIL Bravi, con una visione oramai arcaica continua a rincorrere l’unità sindacale come panacea di tutti i mali dei lavoratori, non vi nascondo la grande soddisfazione che provo nel sentire la CISL parlare di proposte concrete per lo sviluppo, l’occupazione, la produttività, la partecipazione dei lavoratori agli utili delle aziende, meglio se private. Alcune categorie della CISL, queste cose le dicevano circa 25 anni fà pretendendo per se, ma anche inutilmente per gli altri, l’incompatibilità fra cariche sindacali e quelle politiche, come fondamento per un approccio convincente all’unità sindacale. Purtroppo, oggi come allora, la CGIL è funzionale e subordinata alla sinistra, alla quale in questi ultimi anni, causa lo sbandamento della stessa sinistra, sembra indicargli la rotta e l’agenda politica; pare perfino superfluo ricordare quegli uomini che dalla “triplice sindacale” sono passati ai vertici dei partiti e delle Istituzioni, dopo aver doverosamente servito i partiti stessi di riferimento. Sotto la bandiera pseudo unitaria sono passati i provvedimenti legislativi più penalizzanti per i lavoratori subordinati, vedi ad esempio l’abolizione contingenza e scala mobile. L’unità sindacale tanto anelata oggi come ieri significherebbe per la CGIL, in particolar modo in Umbria, la supremazia sul movimento sindacale tutto avendo allora e oggi la maggioranza dei lavoratori tesserati. Tornando a Sbarra, per non rattristarci  troppo per quello che sarebbe potuto essere e non  è stato, vi riporto le sue affermazioni più significative: “La CGIL indica come traditore abbietto e fiancheggiatore tutti quelli che nell’immaginario FIOM  sono gli altri sindacati democratici. La Regione Umbria è imbalsamata da 50 anni in quello che è diventato un sistema di potere che da 20 anni si replica per cooptazione e si alimenta di spesa pubblica. Questo sistema non ha avuto stimoli, non c’è stato ricambio, si è garantito con le rendite e non  ha saputo cogliere le opportunità del terremoto dei fondi europei e della propensione al risparmio delle famiglie. La mobilità sociale? Impossibile se si è messo alla  dirigenza  degli Enti scegliendo, non i più bravi ma gli amici e se non si garantisce ai giovani un futuro che non sia basato sulla conoscenza giusta. Le Imprese? Ci vuole più coraggio, sono piccole, puntano all’aiuto pubblico e non cercano l’export ne l’innovazione del prodotto. Le Imprese hanno limiti strutturali come li ha la Pubblica Amministrazione, troppo grande e improduttiva. Non abbiamo sviluppato un sistema di sevizi privati, abbiamo unì’occupazione atipica  e precaria che penalizza donne e fasce scolarizzate di giovani, i salari sono più bassi d’Italia e non  aiuta più chi non ha lavoro neanche quel micro-cosmo economico che è la famiglia. Vi bastano quasi 25.000 posti di lavoro persi in 2 anni? Da soli abbiamo denunciato che era finito il modello Umbro dell’alta occupazione e della bassa produttività. Il sistema Regionale si deve riformare alla svelta se vuole agganciare, quando ci sarà, la ripresa economica.” Quelle di Sbarra, sono valutazioni di un uomo libero ed onesto, che speriamo sia ascoltato dai lavoratori che non vogliono essere più imbrogliati e strumenti del “potere”. Coraggio, abbiamo di fronte delle praterie sempre più verdi e sempre meno rosse!.

LO SVILUPPO INDUSTRIALE DELL’ UMBRIA: crisi attuale e prospettive future

30 novembre 2010

Obiettivo: Analizzare lo stato di salute della regione Umbria ed il suo posizionamento attuale e discutere sui possibili scenari futuri

MARTEDì 14 DICEMBRE 2010 ORE 17.30

BEST WESTERN HOTEL QUATTROTORRI Via Corcianese, 260 – Perugia

Tel. 075.517.17.22

Saluti: Adolfo Caldarelli – Presidente CIDA Umbria, Simone Battistacci – Presidente Federmanager Perugia

Relazione introduttiva: “La congiuntura economica dell’ Umbria” Lucio Caporizzi – Direttore Regionale alla Programmazione

Tavola Rotonda: Giorgio Ambrogioni – Presidente Nazionale Federmanager, Lucio Caporizzi, Direttore Regionale alla Programmazione, Gianfranco Chiacchieroni Presidente II^ Commissione Consiliare Regione Umbria, Alberto Mossone Consulente aziendale e autore del libro, “Il mondo è cambiato, cambiamo l’ Umbria”, Maria Rosi Vice Presidente II^ Commissione Consiliare Regione Umbria, Sergio Sacchi Docente di Politica Economica – Università di Perugia, Ulderico Sbarra Segretario CISL regionale, Luca Tacconi Imprenditore – Membro del Consiglio Direttivo di Confindustria Perugia Delegato per il Credito.

Moderatore: Federico Fioravanti – giornalista

Conclusioni: Giorgio Corradini – Presidente Nazionale CIDA