Posts Tagged ‘cittadini’

“Un gruppo di cittadini” si domanda se Claudio Ricci è politicamente affidabile

7 gennaio 2015

ricci1Riceviamo e pubblichiamo

Oggi 7 gennaio 2015, è stato affisso in alcuni comuni umbri l’allegato manifesto.

Nella foto il sindaco di Assisi Claudio Ricci e l’ex sindaco di Perugia Boccali.

Ricci, come riportato dagli organi d’informazione  ha partecipato alla conferenza stampa di presentazione a sindaco del candidato della sinistra Vladimiro Boccali, appoggiandolo contro il candidato del centrodestra Andrea Romizi, rappresentante di Forza Italia, poi eletto sindaco.

Il manifesto, firmato da un “gruppo di cittadini”, conclude con l’interrogativo sull’affidabilità dell’autocandidato alla guida dell’Umbria.

 

Ci risiamo: DI NUOVO IL FLOWER SHOW PROTAGONISTA DISCUTIBILE

21 Maggio 2014

Riceviamo e pubblichiamo

Dobbiamo tornare ancora a ridiscutere del Flower Show, che si terrà questo fine settimana nei Giardini del Frontone, con le inevitabili polemiche, non tanto per l’iniziativa che si rivolge agli amanti del giardinaggio, ma quanto alle modalità legate a questa manifestazione, riguardanti le autorizzazioni concesse per l’occupazione di suolo pubblico, in un Giardino che dovrebbe restare sempre di libero accesso a tutti i (more…)

Seminario: “Percorsi e strumenti normativi per l’integrazione dei cittadini stranieri in Italia”

25 marzo 2014

” Si è svolto il 24 marzo, presso la sala Falcone Borsellino della Provincia di Perugia, il Seminario dal titolo “Percorsi e strumenti normativi per
l’integrazione dei cittadini stranieri in Italia”. Il seminario è stato organizzato dall’associazione SWI Sviluppo, Welfare ed Innnovazione
per l’Umbria, insieme alla società di consulenza Alba Services di Perugia, all’associazione Domina Perugia e ad Aidp Umbria.
Nell’intenzione della società organizzatrice, rappresentata dalla titolare Angela Longo, insieme al Presidente dell’associazione SWI, Aviano Rossi,
il Seminario nasce come rivolto alla comunità, per approfondire alcuni concetti e “termini propri dell’immigrazione”, che spesso sentiamo distrattamente in TV, ma che ci riguardano.
Ha aperto i lavori la Prof.ssa Alessandra Lanciotti, titolare della cattedra di Diritto internazionale e dell’Unione europea della Facoltà di Giurisprudenza di Perugia, che
ha presentato una panoramica sul ruolo del diritto internazionale e del diritto europeo nella tutela dei migranti e dei richiedenti asilo. A seguire la dott. avv. Angela Longo ha parlato del diritto di ingresso e soggiorno per un cittadino extracomunitario e per i rifugiati, evidenziando i termini da conoscere, visto, permesso, accordo di integrazione, permesso Ce di lungo periodo. Ha chiuso i lavori l’intervento dell’avv. Silvia Toma che la parlato della libera circolazione dei cittadini comunitari e dei loro familiari e del diritto all’unità familiare per i cittadini extracomunitari regolari. I presenti, rappresentati da Studenti delle scuole superiori e dell’università, insieme a qualche docente, e a persone straniere residenti in italia, hanno partecipato attivamente alla discussione chiedendo conferma su alcuni argomenti e dimostrandosi interessati a partecipare ad altri incontri sul tema, ed hanno ritirato l’attestato di partecipazione valido anche ai fini curriculari”

 

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DOPO I GIOIOSI EVENTI NEI GIARDINI DEL FRONTONE, COMPLIMENTI A “FESTAMBIENTE”

17 settembre 2013

Conclusa la gioiosa “FestAmbiente  2013”, organizzata dalla Legambiente nei Giardini del Frontone, dobbiamo complimentarci e ringraziare gli organizzatori della manifestazione, per il coerente esempio di rispetto per la natura che ci (more…)

Impostare le proprie campagne elettorali sull’ accoglienza agli stranieri, clandestini e non, è sbagliato ed incivile nei confronti dei cittadini .

21 Maggio 2012

LETTERA A GOODMORNINGUMBRIA

Questo modus operandi non è altro che falso perbenismo e beneficienza gratuita non più ammissibile. Si innescano meccanismi perversi a danno dei cittadini italiani. Diritti negati ai cittadini italiani, che poi sfociano inevitabilmente in rabbia ed intolleranza. (more…)

CONDANNATI DALLA STORIA E DALL’INCOMPETENZA TRA LEGGI INADEGUATE E DISPERAZIONE DILAGANTE

10 Maggio 2012

Vincenzo Maria Gullace

di Vincenzo Luigi Gullace

La drammatica crisi che pervade il nostro Paese è il risultato di una lunga conflittualità interna istituzionale, politica e sociale che ha, lentamente ma inesorabilmente, ferito l’amor patrio degli italiani,

annullato il prestigio nazionale all’estero , logorato il sistema produttivo , appiattito la cultura e danneggiato gravemente l’elemento portante di qualunque società, ovvero, la famiglia.

Questo declino può essere combattuto ed evitato se, tra le varie possibili soluzioni, si avrà il coraggio di tenere bene a mente un mirabile passo di una delle tante lettere che Santa Caterina da Siena, Compatrona d’Italia e d’Europa, inviò nel 1373 a personalità del mondo politico dell’epoca, “ niuno Stato si può conservare nella legge civile in stato di grazia senza la santa giustizia “. (more…)

LIBRI: Monteluce 1871 – 1930, storia di un quartiere perugino

2 Maggio 2012

di Costanza Bondi

Il pomeriggio del 30 aprile, in seno agli incontri dell’Accademia del Donca che come di consueto si svolgono al Teatro Morlacchi di Perugia, Sandro Allegrini ha presentato MONTELUCE: IERI, OGGI E DOMANI. EXCURSUS STORICI E PROSPETTIVE. Conferenza in cui, rispettivamente, lo ieri/l’oggi/e il domani erano rappresentati da Mara Moriconi, autrice del libro dal titolo STORIA DI UN QUARTIERE PERUGINO: MONTELUCE 1871 – 1930,Valeria Cardinali, assessore all’urbanistica e  Sabrina Cittadini, presidentessa dell’Associazione Monteluce.

Se quindi Monteluce ha da sempre rappresentato un legame nel territorio tra le due università (la statale e quella per stranieri), per il presente l’Associazione presieduta dalla  Cittadini cerca di tenerne ancora i piedi le fila aggregative insieme alla parrocchia di don Luciano Tinarelli, in quanto memoria storica personificata sul versante religioso del quartiere stesso, l’Arci, la Polisportiva e i residenti tutti. Si tratta, infatti, di un luogo caratterizzato da quella specifica dimensione umana che ancora oggi si può trovare in un paese, così che le tante piccole iniziative promosse dall’Associazione non tendono altro che ad illuminare suddetto quartiere che, già nel nome, porta appunto la sua luce. A sostegno di ciò è il dato previsionale che ci fornisce l’assessore Cardinali sui 770 circa nuovi residenti, per un’edilizia calmierata a canone convenzionato, a cui faranno da corredo servizi pubblici e riconversione di spazi, negozi di

Mara Moriconi, Valeria Cardinali, Sabrina Cittadini

alimentari e di generi vari, la Casa della Salute, un Centro Benessere, uno spazio di servizio per studenti gestito dall’Adisu e una parte dedicata all’amministrazione comunale per servizi al cittadino. Al di là di tali notizie di attualità o previsionali, reperibili nella cronaca più o meno quotidiana, di interessantissimo apporto culturale è stato l’intervento di Mara Moriconi, che tra l’altro ha aperto la conferenza, sulla storia del quartiere oggetto di studio. Monteluce, infatti, nell’immaginario collettivo dei perugini è rappresentato ancor oggi come “l’ospedale”, non fosse altro perché tutti, lì, ci siamo nati e, fino a poco tempo fa, ci abbiamo fatto nascere i nostri figli. A inizio secolo, però, Monteluce era inesistente come quartiere, trattandosi infatti di piena campagna: neanche la chiesa era aperta al pubblico, poiché di proprietà delle monache dell’ordine delle Clarisse e quindi soggette alla clausura. Tale monastero, edificato nel 1218 e vantando, così, una data di fondazione seconda solo – in ordine cronologico – a quello di Santa Chiara in Assisi, ospitò le clarisse fino alla costruzione dell’ospedale. Fin quando, cioè, la Congregazione di Carità della città decise di spostare l’ospedale da via Oberdan ad altra sede. La scelta della sede ricadde appunto sul monastero, che fu demolito nel 1910: alle ore 17.15 del 12 maggio le monache danno l’addio alla propria casa secolare, così che il 14 settembre dello stesso anno, alla presenza del primo ministro di allora, viene posata la prima pietra. Ma il “parto” (è il caso di dirlo) edilizio durò una ventina d’anni, sebbene fosse finanziato congiuntamente da fondi della Congregazione della Carità e da quelli dell’amministrazione pubblica. Per salvaguardare eventuali epidemie, l’ospedale fu costruito secondo le nuove norme igieniche che di lì a poco si erano affacciate nel panorama sanitario: quindi un’unica struttura ospedaliera, sì, ma costruita in più blocchi distinti fra loro. Dopo la prima guerra mondiale, la nuova classe borghese emergente, bisognosa di trovare anche un’identità residenziale che esulasse sia dalla campagna popolana che dalla nobiltà cittadina, trovò in Monteluce il quartiere adatto a soddisfare le proprie esigenze edilizie. Così fu che il “non-luogo” tra la città e l’ex monastero iniziò a riempirsi di nuove costruzioni: il resto è noto… anche se per saperne di più su particolari e aneddoti inerenti questa nostra bella storia cittadina, potete documentarvi, appunto, nel libro della Moriconi, editato da Era Nuova. Esilaranti e pertinenti, come sempre quando si è ospiti di Allegrini, sono stati quelli che lui stesso ha definito “intermezzi letterari”: letture di testi in lingua perugina inserite tra un intervento e l’altro all’interno della conferenza, che hanno scaturito nel pubblico risate più o meno amare. Dopo il racconto di fra’ Giacomo Paris e le sue prodezze da fanciullo nel quartiere, con la mamma che per rimproverarlo gli diceva farè la fin’ de Cinicchio e pu da grande finirè ‘n prigione, è stato il turno del saluto al vecchio ospedale di Rosanna Armellini, letta da Gianfranco Zampetti, con la nostalgia, sissignore è proprio lìa e del magone ‘nto lo stomico pei calcinacci che se vedon a vniggiùe di Ruggero Papini decantato da Leandro Corbucci.

Deputati. Scegliamoli a sorteggio

16 marzo 2012

DEMARCHIA”. Un termine poco conosciuto per indicare una forma di democrazia alternativa a quella elettiva in cui lo Stato è governato da cittadini scelti a sorteggio (Wikipedia, articolo scritto da Fela Winkelmolen un giovane che ha pure creato un blog sull’argomento http://www.demarchia.info).

Per la prima volta di demarchia ne parla il filosofo Friedrich von Hayek, mentre John Burnheim è il primo a indicare una forma di governo selezionata tramite sorteggio, definendo in modo preciso una sua possibile realizzazione. L’idea è stata tirata fuori da Michele Ainis, Professore Ordinario di Diritto Pubblico alla facoltà di Lettere e Filosofia di Roma Tre, nel suo pezzo intitolato “Per una politica meno distante occorre una Camera dei cittadini”, pubblicato il 2 gennaio 2012 dal Corriere della Sera. La curiosa proposta ha scatenato immediate reazioni. Giovanni Sartori e Luciano Violante dalle stesse pagine del Corriere, , hanno a loro volta contrastato le tesi di Ainis il quale ha replicato ribadendo e spiegando ancora le ragioni. Noi di PoliticaPrima vogliamo cogliere la proposta nella sua essenza e originalità per dare un contributo al dibattito politico, rivolgendo la nostra attenzione verso ogni iniziativa che possa migliorare il rapporto tra cittadini e la Politica. Le rilevazioni sulla fiducia verso i partiti e la politica è al precipizio e i dati non sono mai stati così in basso dai tempi di mani pulite. La furia dell’antipolitica verso un sistema ritenuto lontano, nemico e sentito come tale non può che fare male. Alla Politica, ai partiti e al Paese intero. Ma torniamo alla proposta. Una Camera dei Cittadini, una sede di rappresentanza degli esclusi – i giovani, le donne, i disoccupati, (ne ha parlato Carlo Calenda sul Foglio del 29 dicembre) formata per sorteggio, in modo da riflettere il profilo socio-demografico del Paese con funzioni di stimolo e controllo sulla Camera elettiva. Diminuirebbe, così, il potere delle segreterie politiche, e la rappresentanza tornerebbe al suo più autentico valore. Ci pensate che rivoluzione? Come sarebbe diverso tutto e come tutti ci sentiremmo più vicini ai palazzi del potere, poter vedere un giorno un cittadino qualunque uno di noi tra gli “eletti”? Sarebbe così assurdo? Proprio no. Il metodo del sorteggio viene già attuato, per esempio, nella composizione delle giurie popolari in Corte di Assise per comporre il collegio giudicante, 6 titolari e 4 supplenti più due magistrati, per fatti anche gravissimi. Dagli elenchi predisposti dai comuni e aggiornati annualmente vengono estratti a sorte un certo numero di cittadini “normalissimi” che, spesso, senza alcuna esperienza né preparazione giuridica svolgono questa importate e delicata funzione pubblica. Nella democrazia ateniese le cariche erano a rotazione e i governanti provvisori. Aristotele diceva che l’elezione è tipica delle aristocrazie, il sorteggio delle democrazie. E un esempio di democrazia diretta riguarda l’istituto del “recall”, funziona in Canada e negli Stati Uniti, consiste nella revoca anticipata dell’eletto immeritevole. Pensate come sarebbe bello per i cittadini avere la possibilità di revocare un “onorevole” che non fa il suo dovere o che non svolge con serietà e correttezza il suo mandato. Insomma, Michele Ainis, ha il grande merito di centrare il cuore del problema politico dell’Italia. Che è la disaffezione dilagante e il sentimento “anti” degli italiani. Le sue proposte, provocatorie e non, come quella di limitare il mandato degli eletti a due legislature (succede negli USA per il suo Presidente) sono, nello stesso tempo, rivoluzionarie, ma anche di facile attuazione. I partiti, se vogliono veramente il bene del Paese e svolgere il ruolo a loro assegnato dalla Costituzione, avviino sul serio un ripensamento profondo. Si aprano ai cittadini, li coinvolgano nelle scelte attraverso metodi di vera e sana partecipazione. Tutto il resto è una politica malata. Un passato che i cittadini rifiutano.

fonte: http://www.politicaprima.com

PROGETTO UMBRIA – PIU’ TASSE AI CITTADINI E PIU’ SOLDI AI DIRIGENTI?

2 gennaio 2012

di Ciuenlai

Attendevamo smentite. Invece, purtroppo, sono arrivate le prime conferme. La Regione si avvierebbe, attraverso il premio di risultato, ad aumentare i compensi dei massimi dirigenti, con la tendenza ad equiparare nel reddito, i neo Coordinatori con i Direttori Generali. Una cosa che avevamo denunciato subito, non appena adottata la finta riforma della diminuzione degli apicali. La vicenda ripropone, ancora una volta, il problema dei problemi e cioè quello dello sfoltimento e della riduzione di una “casta” dirigenziale, sentinella del sistema di governo, che succhia imponenti risorse agli enti locali, senza apportare significativi benefici alla loro gestione. Solo nel cucuzzolo di Perugia, dentro i principali enti che vi abitano, vi sono circa 150 posizioni di questo tipo. Tra stipendio base e premi di risultato, il più “sfigato” prende circa 80 mila euro l’anno (tradotto tra i 3500 e i 4000 euro al mese puliti). Si tratta di una spesa annua che si avvicina ai 15 milioni di euro. Mica noccioline! E sono loro che si mangiano le maggiori risorse destinate al personale (oltre un terzo degli stanziamenti dei fondi per la produttività). Diverse di queste persone, affermano i maligni, non starebbero lì per meriti. Esse non sarebbero altro, come direbbe Clausewitz, che una “prosecuzione della politica con altri mezzi”. E allora si rivuole davvero mettere mano a questa situazione? Si vuole aprire questo benedetto tavolo di trattativa con i sindacati per sancire il più ovvio degli accordi ; la drastica diminuzione delle posizioni apicali e un blocco del turn over dei dirigenti per almeno 10 anni, destinando la gran parte delle risorse liberate ai servizi e il resto al miglioramento del fondo di produttività dell’altro personale. Se è vero che qualcosa di sinistra batte ancora nel dna di tante Giunte nostrane, soprattutto al tempo della crisi, la redistribuzione del reddito e la salvaguardia dei più deboli dovrebbe essere uno degli obbiettivi principali da perseguire. E invece si aumentano indiscriminatamente irpef, Imu, tariffe, prestazioni varie e tasse e si bocciano proposte di una parte del centrosinistra tese ad aumentare il peso della contribuzione sui redditi più alti. Se cercavate notizie sull’alternativa, cambiate Regione, qui continuerete a trovare l’elogio della conservazione.

DIRIGENTI NEWS – Il Comune di Perugia ne ha assunti 5 nuovi di zecca. Il costo aggiuntivo sul personale per le casse del municipio sarà di oltre 300 mila euro. Servono anche a questo gli aumenti di irpef, tasse e tariffe programmati dalla giunta del capoluogo?

Commento di Stelio Bonsegna: Caro Ciuenlai, sappiamo tutti che le caste, tra loro non si mordono, anzi si aiutano. Ed il risultato è sotto gli occhi di tutti. Avremo una giustizia sociale solo quando il popolo umbro, non sarà più succube delle Caste di vario tipo, da quella politica a quella giudiziaria, passando per quella sindacale. Quindi a quando una manifestazione di piazza in tutta la regione, paese per paese, città per città, accusando l’amministrazione regionale di eccessiva tassazione ed eccessivo costo della stessa? Si tenga presente che la Regione Umbria, ha nel suo territorio, circa 850.000 abitanti, ma ha un personale che è (quasi) il doppio della Regione Lombardia ed il suo costo (quindi ogni cittadino paga) è superiore a qualsiasi Regione, di molto più grande e con molti più abitanti. Quando gli Umbri si sveglieranno dall’ipnosi Montiana e Napolitana, sarà troppo tardi e quel poco che abbiamo d’imprenditoria, sarà già sparito da un pezzo.

REGALO DI NATALE? L’UMBRIA – PIU’ TASSE AI CITTADINI E PIU’ SOLDI AI DIRIGENTI?

24 dicembre 2011

di Ciuenlai

Poco prima di introdurre questo articolo sui privilegi della politica Umbra e sulle resistenze ad eliminarli, una fonte interna e di solito autorevole, mi ha informato che la Regione avrebbe aumentato del 18% il premio di risultato dei dirigenti sanitari e, non contenta di questo blitz baronale, avrebbe applicato la “norma” anche agli apicali di palazzo Donini, palazzo Cesaroni e affini. Dopo il caso Lazio, c’è anche un caso Umbria? Sono graditissime le smentite di qualsiasi tipo! Si accettano anche gli insulti, ma diteci che non è vero.

Nota di redazione: Almeno per qualcuno  sarà un Buon Natale no?

Lettera aperta di Nicola Aloia agli elettori del Pdl ed ai cittadini di Gubbio

11 novembre 2011

Care elettrici, Cari elettori, Cari concittadini tutti

Ebbene si, non me ne sono andato, al di là di quello che viene scritto da più parti confermo la mia appartenenza al PDL Nazionale. Dico ciò in quanto qualche osservatore distratto ha visto la mia uscita dal gruppo consiliare del PDL locale, per formare il gruppo misto in consiglio comunale come il cercare altri lidi. Sono sicuro che se nei mesi seguenti alla elezione in Consiglio Comunale il coordinatore locale avesse indetto almeno una riunione politica con gli eletti, noi Consiglieri avremmo potuto rapportarci con le linee del partito che il coordinatore in essere avrebbe dovuto indicarci per superare questo momento di crisi,  nostro malgrado questo non è avvenuto, e quindi in autonomia con gli altri consiglieri abbiamo sviluppato una serie di azioni ( interpellanze e mozioni) finalizzate a dare impulso alla vita socio economica della nostra città. Questi osservatori distratti indicano altresì la mia, secondo loro presunta lontananza dal PDL, vorrei ricordare a tal proposito che in mio sostegno per la campagna elettorale ho avuto modo di poter contare sulla vicinanza e sulla presenza nel territorio del Sottosegretario agli Esteri On. Stefania Craxi in quota PDL e dell’On. Mario Valducci presidente della IX commissione alla Camera dei Deputati anche questo in quota PDL, il che dimostra quanto il mio progetto politico, a differenza di quanto erroneamente ed ingenuamente interpretato da soggetti locali sia organico alle posizioni nazionali del PDL. Sempre con spiccata comprensione per le ingenue valutazioni di questi osservatori distratti che non hanno capito il mio gesto e soprattutto le mie parole,   li invito ad utilizzare il servizio streaming, messo a disposizione dal Comune di Gubbio per rivedere e risentire le mie parole, facendo particolare attenzione al passaggio nel quale indico come referenti politici Silvio Berlusconi e l’On. Stefania Craxi, ad oggi rispettivamente Presidente del Consiglio eletto nelle file del PDL e Sottosegretaria agli Esteri eletta nelle fila del PDL. Sono certo che gli Eugubini che mi hanno dato fiducia riconoscono le qualità politiche del mio gesto, così come riconosceranno tanto la buona fede quanto l’ingenuità e la capacità critica di chi ha cercato di interpretarlo. In definitiva, a questo punto e per le motivazioni che tutti possono comprendere,  posso dire con serena consapevolezza che “Non sono eccessivamente Stupito di quanto è stato scritto su di me”, le stesse persone che hanno  deluso iscritti ed elettori. Chi li ha delusi è chi in un partito padronale soprattutto a Gubbio ha agito da blogger collezionando solo incarichi e medagliette e chiudendosi a riccio verso qualsiasi forma di partecipazione di iscritti ed elettori. Essere seduti al comando e sulla tolda del Titanic pensando di contare quando neanche affini e parenti stanno oramai più ascoltando le stanche litanie dei servi del padrone. I risultati della mala gestione di un decennio di guida scriteriata del movimento a Gubbio sono utilissimi ad alimentare personalismi e divisioni senza una sola proposta a beneficio della collettività. Giudicheranno comunque gli eugubini attenti a distinguere tra silenzi assordanti di personaggi non all’altezza e l’impegno di chi opera al di sopra delle beghe di bottega.

Nicola Maria Aloia

Richieste dei Residenti di Porta Sant’Angelo al Sindaco Boccali, con allegate 193 firme….

21 luglio 2011

Oggetto: Sicurezza , degrado e interventi di recupero per il quartiere di P.ta s.Angelo

Illustrissimo Sig. Sindaco,

Con riferimento all’esposto inviato alla Sua cortese attenzione in data 13/5/2011 con raccomandata A.R. n.139310514917 […], i Cittadini e Residenti firmatari della presente chiedono che, anche nell’ottica del nuovo “Quadro Strategico per la valorizzazione del Centro Storico” , l’Amministrazione Comunale di Perugia affronti i problemi e/o suggerimenti di seguito elencati e discussi nel corso dell’Assemblea popolare sul tema “Sicurezza e degrado del quartiere di Porta S.Angelo”, organizzata dall’Associazione “Vivi il Borgo” in data 9 Giugno 2011, affinché la stessa Amministrazione e i Cittadini possano adottare una strategia comune e condivisa per la riqualificazione di questo meravigliosa porzione di citta’:

1. Attuazione urgente del “Patto per Perugia Sicura” rinnovato con deliberazione della Giunta Comunale in data 14 Gennaio 2011 ed in particolare per i punti che riguardano videosorveglianza, illuminazione pubblica e controlli di sicurezza nei pubblici esercizi e circoli privati .

Relativamente al quartiere di P.ta S.Angelo si chiede di:

a. Dare seguito all’installazione delle 2 telecamere di videosorveglianza in C.so Garibaldi gia’ previste nella “Relazione Previsionale e Programmatica 2008-2009-2010” con delibera del Consiglio Comunale n.63 del 28.3.2008, sentiti anche i residenti circa la migliore collocazione delle stesse.

b. Provvedere al potenziamento dell’illuminazione pubblica nei vicoli e nella zona del Parco .

c. Verificare la possibilita’ di effettuare corse notturne per la nuova linea Buxi Z in C.so Garibaldi per agevolare il rientro a casa di coloro che pur abitando nel quartiere non hanno diritto al permesso ZTL (per la maggior parte studentesse).

d. Attivare quel “percorso di ascolto e confronto con le diverse espressioni del tessuto sociale, associativo, produttivo, del mondo del lavoro, nonché delle rappresentanze delle comunità immigrate, al fine di determinare in maniera condivisa e partecipata le specifiche esigenze delle differenti categorie sociali ed economiche, nell’ottica di definire compiutamente finalità, obiettivi e priorità degli interventi da attuare” ( piano “Perugia Sicura”), attraverso il coinvolgimento di quella rappresentanza delle diverse categorie sociali presenti nel quartiere oggi costituita dall’Associazione “Vivi il Borgo” e che si possa proporre come elemento di raccordo fra Amministrazione Comunale, “Gruppo di Lavoro per la Sicurezza” e il Borgo stesso.

2. Realizzazione di nuove e capienti aree di parcheggio pertinenziali. Questo punto e’ considerato da tutti come imprescindibile nell’azione di riqualificazione del Borgo. Residenti e Commercianti hanno apprezzato l’intervento di sistemazione delle poche aree esistenti ed in particolare dell’area del Parco di porta S.Angelo (fuori le mura) , tuttavia il numero di parcheggi e’ insufficiente a garantire:

a. Un facile accesso dei residenti alle proprie abitazioni.

b. La fruizione ai non residenti dei servizi offerti dai commercianti.

c. Il ritorno di nuclei familiari a risiedere nel quartiere.

Le possibili aree di parcheggio indicate dall’Assessore alla Mobilità Ciccone e dai Residenti sono la Torre del Cassero (400 posti auto ) e l’Ex parcheggio Officine Piccini (200 posti) .

3. Inversione del processo di trasformazione di fondi e garage in monolocali dati in affitto frequentemente al “nero”, privi delle caratteristiche minime di vivibilità ma ugualmente realizzati negli anni passati, e forse anche di recente, usufruendo delle leggi in “deroga”. Questo cambiamento nella struttura fisica del Quartiere ne ha stravolto il senso stesso, trasformandolo da luogo di crescita comune a semplice funzione di dormitorio con tutte le conseguenze connesse.

Sono necessari:

a. Censimento di tutti gli immobili che si trovano nello stato descritto.

b. Controlli accurati su affitti (sull’esempio di quanto avvenuto nella città di Terni nei giorni scorsi), licenze edilizie e TIA.

c. Incentivi al riaccorpamento dei monolocali in unità immobiliari di maggiori dimensioni.

d. Incentivi alla ridestinazione, laddove possibile, di fondi abbandonati ad attività commerciali o, meglio, artigianali o ad uso garage, fatte salve le caratteristiche storico/architettoniche degli edifici.

e. Revisione degli iter autorizzativi delle Concessioni Edilizie in Centro Storico al fine di evitare il ripetersi dell’incresciosa situazione creatasi in Via Benedetta angolo Via del Fagiano ove il Comune di Perugia dopo aver ceduto a privati per la somma di euro 55.000 (lordi) l’edificio degli ex-bagni pubblici ha autorizzato gli stessi a creare un parcheggio privato che verra’a breve recintato e con annesso addirittura un “torrino” per l’alloggiamento dei contatori del gas , dove prima, invece, esisteva una piazzetta molto frequentata dai residenti e dai turisti ed ora inaccessibile. La ristrutturazione ha degradato totalmente ed irrimediabilmente la vista sul complesso dell’ex Monastero di San Benedetto ora sede ADISU.

4. Valorizzazione del patrimonio artistico, storico e culturale del Quartiere con iniziative volte a:

a. Rendere fruibili tutti i luoghi, monumenti ecc. di interesse oggi chiusi al pubblico

b. Rilanciare il percorso museale sull’asse ideale Borgo XX Giugno (Museo Archeologico) – C.so Vannucci (Galleria Nazionale dell’Umbria) – C.so Garibaldi (Museo della Torre del Cassero) con iniziative ad-hoc.

c. Risistemazione di Via del Canerino come punto di accesso principale , turistico e non, al Parco di Porta S.Angelo

5. Organizzazione di iniziative culturali e sportive atte a rinnovare l’interesse della cittadinanza e soprattutto dei giovani per il Rione , nel contempo a “riempirne” i luoghi troppo spesso vuoti e a favorire il rilancio delle attività commerciali con:

a. Eventi di “prestigio” come ad esempio concerti di musica classica nella splendida cornice del Tempio o nell’anfiteatro del Parco.

b. Animazione di Piazza Lupattelli (strada già intrapresa dall’amministrazione col plauso dei Residenti) con mercatini, concerti, teatrini ecc.

c. Attuazione del progetto, già proposto all’Amministrazione dal Prof. Roberto Camponi, residente nel Borgo, di creazione di un percorso di atletica nel Parco di Porta S. Angelo che , oltre ad attirare gli appassionati, aumenterebbe la frequentazione del Parco stesso a vantaggio dell’Ordine Pubblico.

6. Migliore comunicazione fra gli abitanti del Borgo, le relative Associazioni e l’Amministrazione. Troppo spesso infatti avviene che i Residenti siano allo scuro di iniziative prese dall’Amministrazione a favore del Borgo, ciò riduce l’efficacia delle iniziative stesse .

 

Certi, come già avvenuto recentemente, che la S.V. terrà in debita considerazione quanto esposto, il primo firmatario della presente e/o l’Associazione “Vivi il Borgo” in rappresentanza di tutti i Cittadini di seguito firmatari auspicano che l’Amministrazione Comunale possa accogliere le richieste in oggetto e l’ulteriore invito ad aprire un “tavolo” di confronto e collaborazione fattiva .

Distinti Saluti

I Cittadini

Spaccio di droga nel quartiere di P.ta s.Angelo, lettera dei cittadini ai Carabinieri ed al sindaco di Perugia

16 Maggio 2011

Riceviamo e volentieri pubblichiamo

Spett. Comandante Carabinieri Perugia

Comando Legione Carabinieri Umbria – c.so Cavour, 133 Perugia

Illustrissimo Sig. Sindaco di Perugia Wladimiro Boccali

c/o Comune di Perugia, Palazzo dei Priori, C.so Vannucci 19, Perugia

I Cittadini firmatari della presente intendono esporre  la preoccupante situazione relativa allo spaccio di droga nel quartiere di P.ta S. Angelo. Negli ultimi mesi si e’ assistito ad un notevole incremento del fenomeno, esteso praticamente a tutte le vie principali e secondarie,  che avviene sempre più alla luce del sole e sotto gli occhi di tutti. L’estensione e il numero di soggetti coinvolti sono tali da non consentire più ai residenti, anche i più coraggiosi, di attuare le classiche azioni dissuasive come l’affaccio alle finestre, la sosta in strada ecc. che , al contrario, ora provocano reazioni  varie di sfida da parte degli spacciatori stessi. Il “mercato” sembra essere così esteso che non sono infrequenti gli acquirenti provenienti addirittura in automobile da altre città, i quali , sfidando il senso unico obbligatorio di C.so Garibaldi si infilano nelle stradine laterali per poi acquistare e spesso consumare in loco la droga. Questa situazione, già grave di per sè , sta creando alcuni effetti non secondari, come l’allarme che si sta diffondendo fra i cittadini stranieri, turisti e studenti, i quali stanno letteralmente abbandonando il quartiere di fronte ad episodi diffusi di spaccio, molestie, ubriachezza ecc. ; assistiamo purtroppo  giornalmente a disdette di prenotazioni, affitti ecc. .

Negli ultimi anni il quartiere si e’ sempre più guadagnato la reputazione di “pericoloso” ed evidentemente non solo per effetto dell’eco mondiale che ha avuto il delitto di Meredith Kercher . La conseguenza più immediata di tutto questo e’ la perdita di residenzialità di “qualità” e favore di una generale desertificazione del quartiere che non fa altro che aggravare  quanto esposto sopra.

Chiediamo pertanto un intervento delle Forze dell’Ordine atto a riportare il quartiere entro  limiti di normalità con un maggiore presidio delle Vie  anche tramite l’impiego di personale in borghese.

Nel contempo, anche allo scopo di non vanificare gli sforzi che lo stesso Comune di Perugia sta recentemente attuando per valorizzare il bellissimo quartiere di P.ta S. Angelo,  chiediamo all’Illustrissimo Sig. Sindaco che vengano intraprese azioni ed iniziative in ambito sociale volte alla prevenzione ed educazione dei giovani con particolare riguardo alla consumo di droga e all’abuso di bevande alcooliche, problema quest’ultimo strettamente legato al primo e affatto secondario, nonchè di intraprendere qualsiasi azione possibile per favorire il continuo presidio e sorveglianza  delle vie del Centro Storico a tutte le ore del giorno sia tramite videosorveglianza  mirata che da parte delle Guardie Municipali e Provinciali.

Chiediamo inoltre  e allo stesso scopo che vengano organizzate attività volte a rendere piu’ animate le nostre Vie e Piazze  con mercati, appuntamenti culturali, sportivi e quant’altro.

Distinti Saluti

I Cittadini di Porta S. Angelo

MARIA ROSI, “PER LA SICUREZZA DEI CITTADINI DI PERUGIA E SOPRATTUTTO DEI GIOVANI OCCORRONO INTERVENTI CONCRETI”

9 febbraio 2011

Maria Rosi, consigliere regionale PDL

“Domani è il Giorno del Ricordo e giustamente tutti i politici si affretteranno a fare fiumi di comunicati stampa per ribadire l’importanza del giorno. Mi domando se non sarebbe meglio
rendere omaggio alla memoria delle Foibe inaugurando qualcosa di concreto per la sicurezza della nostra città e dunque dei nostri giovani”. Così il consigliere regionale del Pdl, Maria Rosi che aggiunge: “È di oggi la notizia sensazionalistica del ritorno del divieto di bere oltre le una e
trenta di notte. È questa caro sindaco la sua risposta ai morti per droga di questi giorni all’aumento dello spaccio e più in generale della criminalità? O è solo l’ennesimo tentativo di buttare fumo agli occhi dei cittadini, visto che, a  mio avviso, non è togliendo trenta minuti di
‘bevute’ ai giovani che possiamo risolvere il grave problema della sicurezza della nostra città”.
Rosi ricorda poi che è  stato firmato di recente il patto per “Perugia sicura”, ma teme che l’ordinanza del Sindaco sia soltanto un “ulteriore slogan pubblicitario per far veder ai cittadini che il primo cittadino si sta occupando di loro, quando in realtà non fa altro che girare intorno ai problemi”. L’esponente del Pdl ricorda che i punti siglati nel Patto sono “sicuramente necessari e importanti”, ma vanno attuati subito e “soprattutto” va fatto conoscere ai singoli cittadini quali tipi di intervento sono previsti”. Il consigliere Rosi ricorda inoltre che non è stata fornita alcuna risposta alla richiesta avanzata insieme all’Ugl “di un presidio mobile nel Centro
storico della città di Perugia”. “Il mio augurio – afferma Rosi – è che il sindaco Boccali comprenda che non si può più giocare, perché le campagne elettorali sono finite da tempo: è il momento di agire, basta quindi con i buoni propositi che poi rimangono irrealizzati”. Rosi rivolge, infine un ringraziamento “particolare” al Generale Cuneo “che con il Corpo della Guardia di Finanza ha fatto un lavoro costante e proficuo lavoro sul versante della sicurezza dei cittadini”.

Diocesi di Foligno: Prima Videoconferenza con Bruxelles “Lingua e identità nella prospettiva dell’integrazione europea”

3 gennaio 2011

Diego Marani

Giovedì 13 gennaio 2011

Presso il Laboratorio di Scienze Sperimentali di Foligno prenderà il via la prima videoconferenza, dalle ore 10.30 alle 12.30, con alcuni esperti dell’Unione Europea, con sede a Bruxelles, dal titolo “Lingua e identità nella prospettiva dell’integrazione europea”. Interverrà lo scrittore Dott. Diego MARANI. All’incontro saranno presenti gli studenti delle Scuole superiori di secondo grado di Foligno che hanno aderito al Progetto Cittadini del Mondo area Democrazia e Cittadinanza promosso dalla Diocesi di Foligno in collaborazione con l’Ufficio Scolastico regionale. Le videoconferenze sono realizzate con il supporto della Provincia di Perugia Assessorato alla Cultura. Diego Marani è nato a Ferrara nel 1959. Ha studiato al Liceo Ariosto e si è laureato all’Università di Trieste. Lavora  alla Commissione europea a Bruxelles dove si occupa di politica del multilinguismo. E’ autore di diversi romanzi, tradotti in varie lingue, fra cui Nuova grammatica finlandese (Premio Grinzane Cavour), L’ultimo dei vostiachi (Premio Selezione Campiello), Il compagno di scuola (Premio Cavallini), Come ho imparato le lingue, Enciclopedia tresigallese, La bicicletta incantata e L’amico delle donne. Diego Marani collabora con Il Sole 24 Ore ed è l’inventore dell’Europanto, una lingua-gioco in cui ha scritto numerosi articoli e la raccolta di racconti  Las adventures des inspector Cabillot. Collabora a programmi e iniziative sul multilinguismo e l’integrazione europea con la radio e televisione Svizzera, con l’Università di Padova, di Trieste e di Bologna.

 

Foligno, convegno: “Democrazia e Cittadinanza per una nuova Europa”

18 novembre 2010

Convegno venerdì 3 dicembre 2010

ore 16 presso la Sala dell’Editto del Comune di Spello

Saranno presenti:

Mons. Giancarlo Perego – Direttore della Fondazione Migrantes

Prof. Roberto Gatti – Docente dell’Università degli studi di Perugia

La finalità delle conferenze di formazione promosse dalla Diocesi di Foligno nell’ambito del Progetto Cittadini del Mondo, in collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale, è di fornire gli strumenti per attivare negli studenti, nei giovani, negli adulti, nei cittadini in genere, atteggiamenti di esperienza dialogica, di consapevolezza civica, di educazione alla mondialità, di rispetto per il creato, di una nuova cultura di pace e di impegno alla lotta alla povertà e all’esclusione sociale.

Comitato difesa dei Cittadini, ancora perplessità sull’aumento del biglietto del trasporto pubblico

18 ottobre 2010

di Mary Mancinelli

Mary Mancinelli

Riporto la richiesta fatta dal Comitato per la Difesa dei Diritti dei Cittadini il quale prende posizione contro l’aumento del biglietto (TPL) a Perugia passato ad euro1,50 . Il comitato chiede come mai visto che l’aumento viene attribuito ai famosi tagli del Governo, il biglietto a Terni costa a tuttoggi 1,00 euro come pure a Spoleto e Foligno dove oltretutto il servizio è svolto da SSIT, società notoriamente in grosse difficoltà economiche. Sostiene inoltre, che l’ APM nel bilancio 2009 dichiara “attribuzione ai soci Comune e Provincia di Perugia di euro 2.000.000 di riserve ” La verità, continua a sostenere il Comitato, è probabilmente che non si sà come mantenere aperto il Minimetrò di Perugia per quanto riguarda l’anno 2.011, in considerazione dei seguenti motivi: il Comune di Perugia passa al Minimetrò circa 1 milione di euro al mese, cifra comprendente il contratto di servizio e le rate di mutui e swap 2.107.136 euro. La Regione versa a sua volta c.ca 500.000 euro mensili, comprensive di 5 milioni di sovvenzioni ed euro 905.025 come compensazione del biglietto unico. Probabilmente a causa dei tagli del Governo, dal prossimo anno sarà impossibile passare al Minimetrò la cifra di 1,5 milioni al mese, e per questo si è iniziato da subito alzare il prezzo del biglietto ed a gennaio a tagliare i servizi, senza considerare che, da quanto appreso sulla stampa, anche i privati ACAP e SULGA faranno altrettanto lasciando a piedi quelli delle frazioni limitrofe già da tempo penalizzati. Il comitato a tal proposito pone la domanda e vuol capire se è buon operato e come mai contano di più per l’amministrazione i 10 mila viaggiatori giornalieri del Minimetrò piuttosto che i 140 mila abitanti dell’intero comprensorio di Perugia. (Eros Panemi CDDC). Aggiungo che già dalla stracitata Legge 144/99 le spese ed i progetti (viabilità, mobilità sostenibile) veniva normata da costi/benefici, naturalmente di pubblico interesse e non di ristrette “cerchie” o/e questioni di visioni “Cesaree”, cui da anni si risponde ad ogni problematica cittadina con il mantra…”i soldi non ci sono perchè sono state fatte “grandi opere”. Or dunque, difficile constatare che tale affermazione in un paese civile non avrebbe avuto modo di esser pronunciata una seconda volta, crisi o non crisi, fù invece messa “in circolo” come fatto ineluttabile e di nessuna responsabilità attribuibile usata per rispondere a richieste che andavano per la messa in sicurezza di una scuola piuttosto che di illuminazione stradale, buche, autobus ecc e già in tempi non sospetti alla crisi. Ora riproposta in salsa Governo/crisi, ma proprio adesso emerge sempre più prepotente la questione di come mai non si diede priorità al rifacimento della FCU come metropolitana di superficie chiesta da sempre a gran voce la quale oltre che costare meno avrebbe prodotto  vantaggi certi e benefici  notevolmente  superiori al Minimetrò.