“Dispiace che il consigliere e amico Gianluca Cirignoni mi abbia eletto come bersaglio preferito
dei suoi strali contro l’Unità d’Italia. I verbali non mentono e se li avesse letti e avesse ascoltato le mie dichiarazioni in conferenza stampa avrebbe constatato che non solo non ce l’ho con lui, ma anzi ho sempre inteso tutelare il suo diritto al dissenso e alla sua possibilità di potersi esprimere sulla ricorrenza storica dei 150 anni”. Il consigliere regionale Andrea Lignani
Marchesani (Pdl) risponde alla nota del collega (Lega Nord) e precisa che “in quanto delegato in Ufficio di Presidenza anche per conto della Lega” si è sentito in dovere di difendere le sue posizioni “anche se non condivise”. Lignani Marchesani si dice inoltre dispiaciuto che Cirignoni abbia “tirato in ballo” nella nota le proprie dichiarazioni sulla resistenza umbra: “Amo le ricorrenze che uniscono – spiega -, come questa del 150esimo anniversario in cui tutti possiamo ritrovare le ragioni della nostra storia, i seguaci di Garibaldi ed i nostalgici dei Borbone, i federalisti e i cultori dello Stato centrale, i repubblicani ed i monarchici. Non mi piacciono le ricorrenze che dividono – sottolinea -, ed il 25 aprile è a mio modesto parere solo l’epilogo di una guerra civile combattuta da due minoranze”. Ma comunque credo che ci siano più ragioni di unità che di distinguo tra PdL e Lega Nord: Gianluca Cirignoni e i militanti leghisti sono invitati ai nostri banchetti di distribuzione dei Tricolori e saremmo lieti di averli
protagonisti con noi nella distribuzione spiegando magari alle nostre Comunità le ragioni del federalismo.