Posts Tagged ‘commedia’

“ Se l’eugubino Cante Gabrielli non avesse condannato all’esilio Dante, il sommo poeta avrebbe scritto la Divina Commedia?

7 ottobre 2016

gubbio

di Simona Calisti

Mercoledì 5 ottobre, presso la suggestiva Biblioteca Sperelliana in Gubbio, è andato in scena il reading di Anna Buoninsegni su Dante.

Presenti il Sindaco di Gubbio, Filippo Maria Stirati, il discendente dell’Alighieri, il Conte Sperello Serego Alighieri e l’attore Roberto Herlitzka presente a Gubbio per presentare uno spettacolo all’interno del Festival del Medioevo. (more…)

Terni: polemiche sulla mostra di Dalì

24 gennaio 2013

Riceviamo e pubblichiamo

Quanto accaduto in relazione alla mostra di Salvador Dalì sulla Divina Commedia ha dei contorni assolutamente comici e pesanti. Abbiamo a che fare con dei dilettanti della pubblica (more…)

Adesso nemmeno la Divina Commedia gli sta più bene

8 marzo 2012

NON FIRMATE LA PETIZIONE

Cancellare la Divina Commedia da tutti i programmi di studio perché conterrebbe delle parti anti-islamiche ed anti-ebraiche: a sostenerlo, attraverso una petizione inoltrata al ministro dell’Istruzione, è l’Arre, l’Associazione per il rispetto di tutte le religioni e la convivenza pacifica delle etnie culturali. Nella petizione si legge che “un numero crescente di cittadini italiani di religione islamica, insieme all’associazione tosco-emiliana per la difesa delle tradizioni cittadine e alla federazione Ggr (Gruppi gay riuniti) chiede di espungere la ‘Divina Commedia’ – un poema, oltretutto, scritto in una lingua non più comprensibile dalle nuove generazioni – dai programmi d’insegnamento di ogni ordine di scuole“. L’associazione ritiene che, “a torto, il capolavoro della letteratura italiana contiene centinaia, se non migliaia, di versi che violano ogni ‘political correctness’” che “offendono gravemente non poche minoranze di cittadini, legittimano pesanti discriminazioni nei confronti dei diversi, rappresentano una intollerabile violazione dei ‘diritti soggettivi’ vanificati dal mancato rispetto della dignità delle persone”. Nella lunga lettera inviata al ministro Gelmini, l’Arre sostiene che “la ‘Divina Commedia’ offende, ad esempio, le religioni non cristiane. Ecco un esempio: “il Canto XXVIII dell’Inferno: ‘Mentre che tutto in lui veder m’attacco,/guardommi, e con le man s’aperse il petto,/dicendo: ‘Or vedi com’io mi dilacco!/vedi come storpiato è Maometto!/Dinanzi a me sen va piangendo Alì, fesso nel volto dal mento al ciuffetto’, dove all’empio dileggio nei confronti del Profeta dell’Islam si unisce lo scherno”.

Nota di redazione: Che significa il “numero crescente di cittadini italiani di religione islamica”? Crescente quanto? Sono abbastanza da mettere in discussione l’origine della cultura e della lingua italiana? Un dubbio sorge spontaneo, cosa nasconde questo “offendersi gravemente” leggendo la Divina Commedia? A pensar male si fa peccato, ma sembra un bieco tentativo, dopo il crocifisso… ricordate?, di scardinare dalle fondamenta ogni riferimento,  nella società e nelle scuole, alla cristianità madre della nostra civiltà.SPIACENTE, IO NON FIRMO.

Commento di Stelio Bonsegna: E’ la guerra alla nostra cultura, favorita anche dalle quinte colonne italiane e di sinistra, oltre che anarchiche. Una guerra che si sta svolgendo sotto i nostri occhi, contro la nostra ultra millenaria cultura, da un Islam sempre più infido che si avvale di fanatici infiltrati nel nostro occidente, culturalmente molto più avanzato e democratico. Proprio la nostra Democrazia, viene usata come cavallo di troia da questo bellicoso Islam. Corriamo ai ripari finché siamo in tempo, altrimenti l’Eurabia teorizzata dalla Povera Oriana Fallaci, si concretizzerà.

commento di Roberto Carelli: Non c’è più . . . Italia.

commento di Serenella Orti:Sembrava impossibile quando la Fallaci con il suo libro aveva previsto ciò che pian piano sta avvenendo.La sinistra a cui lei era legata l’allontanò.L’invasione avviene pian piano. Accomodanti alle loro esigenze per non essere classificati razzisti permettiamo la costruzione di moschee a volte ritrovo per terroristi.per quale scopo si sta permettendo il tutto? La cultura italiana che è stata d’esempio nel mondo dovrebbe essere messa in discussione….per i comodi di chi? Non gli stiamo dando troppo a nostro discapito? Mettendo perfino in discussione le nostre origini…

Teatro: La commedia Harmonica di Adriano Banchieri al Cucinelli di Solomeo

15 febbraio 2012

Con un concerto dedicato alla più nota delle commedie madrigalesche, l’accademia del Ricercare presenta un programma leggero, realistico e comico al tempo stesso: Il festino del giovedì grasso di Adriano Banchieri. La commedia Harmonica, è questo il nome del curioso genere frutto dell’intellettualismo tardo-cinquecentesco, vide nelle opere di Vecchi principalmente, e poi di Banchieri i momenti di più felice Manifestazione. Orazio Vecchi (1550-1605) e Adriano Banchieri (1568-1634), entrambi emiliani (modenese il primo e bolognese il secondo) e monaci benedettini, rappresentano al meglio lo spirito e la natura della “comedia harmonica” che, muovendo da episodi minimi di vita quotidiana – fortemente contaminati da elementi desunti dalla commedia dell’arte o esplicitamente caricaturali e più o meno pretestualmente confezionati in senso narrativo – recupera la tradizione della villanella, del balletto, della canzonetta negli anni stessi in cui la monodia inizia la sua marcia trionfale.La commedia armonica, così come la definì Vecchi, rientra nel genere del madrigale rappresentativo e del madrigale dialogico. Queste le parole usate da Vecchi nell’avvertenza “ai lettori” che apre L’Amphiparnaso (1597) che ci forniscono la migliore definizione del genere: “accoppiamento di Comedia et di musica”, che “si mira con la mente, dov’entra per l’orecchi e non per l’occhi” e in cui la musica non è “tramezzata dalla vaghezza della vista”.

Interpreti:Teresa Nesci, soprano Laura Lanfranchi, soprano Gianluigi Ghiringhelli, alto Alberto Allegrezza; tenore Dario Previato; basso Manuel Staropoli, Germana Busca; flauti Gianmarco Gaviglio; cornamusa Roberto Terzolo; dolzaina Massimo Sartori; viole da gamba Claudia Ferrero; clavicembalo – Direttore Pietro Busca

LA DIVINA COMMEDIA AL TEATRO LYRICK DI ASSISI

21 marzo 2011

Giovedì 7, venerdì 8 e sabato 9 aprile

Al  TEATRO LYRICK di ASSISI andrà in scena LA DIVINA COMMEDIA, opera musicale prodotta da Nova Ars Musica Arte Cultura, con musiche di MARCO FRISINA e liriche di GIANMARIO PAGANO. La rielaborazione dell’omonimo poema di DANTE ALIGHIERI, racconta il viaggio del sommo poeta sullo sfondo di proiezioni e musiche che vanno percorrono sonorità rock, struggenti melodie e arie sinfoniche. Preziosa la collaborazione con il premio Oscar CARLO RAMBALDI, che ha disegnato le tre furie, il volto di Lucifero e del Grifone, realizzati da Sergio Stivaletti.

Info e biglietteria: 075.8044359 / http://www.facebook.com/l/fa078ahcvRJCnvdz22Gg7SvUoEg/www.zonafrancaspettacolo.it

Venerdì 8 lo spettacolo verrà replicato in orario mattutino, alle ore 10.00; il costo del biglietto, in questo caso, è di 12,00 €. Inoltre è previsto un biglietto omaggio ogni 15 biglietti acquistati. Per ricevere ulteriori informazioni o effettuare prenotazioni è necessario contattare l’ufficio della Nova Ars al numero di telefonia fissa 06.32110178