Posts Tagged ‘credito’

Parte la prima “Disfida della bruschetta” tra Spello, Andria, Formello, Pontassieve per contendersi il premio del miglior olio di oliva

21 novembre 2013

disfida bruschettaQuattro città in gara per contendersi il primato del migliore olio di oliva. Ecco così che in occasione dell’Oro di Spello domenica 24 dalle 11 alle 13 in piazza della Repubblica le città di Spello,  Andria, Formello e Pontassieve si contenderanno il premio per la prima “Disfida della bruschetta”, il concorso nazionale di olio-gastronomia promosso dalla Bcc di Spello e Bettona in (more…)

Mutui prima casa: anche Crediumbria aderisce alla convenzione regione Gepafin banche

3 gennaio 2013

Anche Crediumbria, la banca di credito cooperativo umbra, ha aderito alla nuova convenzione tra Gepafin e gli istituti bancari che garantisce tassi di interesse ridotti sui mutui ipotecari contratti per l’acquisto della prima casa al fine di soddisfare il fabbisogno abitativo delle famiglie meno abbienti e di particolari categorie sociali. Grazie alla decisione della Giunta regionale, su proposta dell’assessore alle politiche abitative Stefano Vinti, di assegnare un ulteriore milione (more…)

Credito:Drammatica la relazione di Bankitalia

19 giugno 2012

La contrazione del credito bancario, evidenziato in Umbria dalla relazione della Banca d’Italia, è il primo frutto avvelenato di una concentrazione e della scomparsa delle banche regionali. Se poi si considera che il credito erogato dalla grandi banche nazionali è diminuito in modo ancora più marcato, si ha la misura della gravità della situazione illustrata dalla relazione da Bankitalia e colpevolmente ignorato dalla politica regionale. Si stanno giocando a dadi improbabili presidenze e ancora più improbabili sedi di istituti bancari nella più completa assenza di una strategia complessiva che difenda il credito locale e con esso le attività produttive dell’Umbria e ancora di più le famiglie.

Maurizio Ronconi

Dramma del credito negato: suicidio o “omicidio” ?

19 aprile 2012

Nel 2011, 187 imprenditori si sono suicidati; altri 23, nei primi mesi del 2012, hanno avuto la stessa drammatica sorte, nel silenzio di chi dovrebbe capire le motivazioni che spingono tanti piccoli titolari di impresa a compiere questi gesti estremi. Invece chi dovrebbe capire – e soprattutto porvi rimedio – fa finta di non capire! In Italia paghiamo l’energia il 40% in più che nel resto d’Europa; il 20% in più ci costano i trasporti; una burocrazia soffocante rallenta ogni iter; le nostre aziende aspettano dallo Stato e dagli Enti 70 miliardi, 30 miliardi per rimborsi fiscali. L’ironia della sorte, anche se non c’è niente da ridere, è che la gente si spara perché ha crediti e non debiti! Le banche non concedono finanziamenti; se chiedi 1, vogliono il doppio come garanzia e non mollano i cordoni della borsa; soldi ne hanno con le loro Fondazioni…… Dove sono finiti i 200 miliardi “regalati” dalla BCE alle Banche italiane? A sostegno dell’economia reale o della finanza? Nulla si fa per la crescita! Occorre allentare la tenaglia della burocrazia per le imprese; Non si può pensare alla ripresa economica se le famiglie vengono costantemente tartassate con una pressione fiscale in continua crescita che le priva dei soldi per far fronte perfino all’indispensabile; E’ necessario operare perché le banche sostengano le imprese allentando la stretta creditizia; Le risorse, ripetiamo, ci sono. Il problema è come vengono spese e dilapidate. Si taglino gli elefantiaci apparati burocratici, tutti gli Enti inutili ed i relativi Consigli di Amministrazione che rispondono solo alle esigenze clientelari dei partiti, mentre fanno a pugni con l’efficienza. L’economia italiana può ripartire solo se si sostiene la piccola e media impresa, il mondo artigiano; categorie sempre nominate, ma altrettanto dimenticate da chi fa le “riforme”! In Italia c’è chi ha preso provvedimenti tangibili. La regione Veneto ha stanziato 36 milioni di euro come fondo di garanzia per sostenere il credito da concedere alle piccole e medie imprese. E’ un esempio da imitare anche per la nostra Regione se davvero si vuole intervenire nel concreto e non soltanto con vuote parole di circostanza! La folla di piccoli imprenditori, stipata lunedì 16 aprile nella Sala Convegni dell’Hotel Giò, per ascoltare le scuse ed i giochi di parole dei vari esponenti del mondo bancario, mi ha toccato profondamente. L’Umbria è disperata, il tessuto artigianale e piccolo industriale è a terra. Cosa rispondono questi “illustri bancari”? Nulla. Ed invece di risposte vi è necessità. Subito. Non si può più aspettare! Non possono essere solo i piccoli imprenditori, insieme ai pensionati ed ai lavoratori dipendenti a pagare il prezzo di una crisi che stanno subendo senza averla provocata!

Carla Spagnoli – Coordinatore Regionale di Futuro e Libertà Umbria

SAN COSTANZO PATRONO DI PERUGIA AL CENTRO DI UN LIBRO E DI UNA MOSTRA

26 gennaio 2012

La storia di San Costanzo, protettore della città di Perugia, in un volume di circa 300 pagine, dal titolo “San Costanzo vescovo e martire, storia, bibliografia, liturgia” e in una mostra documentaria dall’omonimo titolo, che ospita circa 70 volumi, tra manoscritti, testi musicali, liturgici e a stampa. Un’iniziativa della società Bibliografica Toscana che ha dato il via a una collana dedicata ai santi toscani, tra i quali, appunto, anche Costanzo, patrono della città Torrita di Siena, oltre che di Perugia. Le due opere a sfondo religioso, legate alla figura del martire Costanzo, sono patrocinate dal Comune di Perugia e dalla Regione Umbria, e realizzate grazie alla collaborazione della Banca di Mantignana e di Perugia credito cooperativo umbro, della Biblioteca Augusta, che custodisce una serie di volumi preziosi, e di collezionisti privati. Il libro sarà presentato ufficialmente sabato 28 gennaio, nell’aula Magna della Fondazione per l’istruzione agraria a Perugia, alle ore 10.30 e subito dopo sarà inaugurata la mostra, allestita nella Galleria dei tesori d’arte dell’Abbazia di san Pietro. A spiegare i dettagli, durante l’anteprima che si è svolta, mercoledì 25 gennaio, nella filiale del centro storico di Perugia dell’istituto di credito, sono stati Franco Mezzanotte, consigliere Fondazione per l’istruzione agraria, e Paolo Tiezzi Maestri, presidente della società Bibliografica Toscana, alla presenza di Antonio Marinelli, presidente della Banca di Mantignana e di Perugia Credito Cooperativo Umbro, e di Giuseppe Lomurno, assessore al turismo del Comune di Perugia. Il volume comprende saggi di studiosi che prendono in esame diversi aspetti legati al santo perugino: dalla figura del patrono alle preesistenze archeologiche nella zona dove sorge la chiesa, fino alle composizioni musicali in onore al santo e alla figura dell’abate Francesco Maria Galassi, che si operò per rinvenire il corpo del martire nel 1781. “Nel volume sono presenti anche un saggio sulle immagini che rappresentano san Costanzo a Perugia – ha specificato Mezzanotte – e una parte bibliografica con schede descrittive di manoscritti, opere a stampa ed incisioni che costituiscono il catalogo della mostra. Chiude il libro la parte propriamente liturgica, che prende in esame un officium del 1628, riprodotto anastaticamente”. Da sempre attenta alla valorizzazione e alla promozione di tutto ciò che riguarda in maniera positiva il territorio, la Banca di Mantignana e di Perugia che, nella persona del suo presidente Marinelli, ha espresso entusiasmo nel contribuire alla due iniziative. “È un modo per dare supporto a tutto ciò che riguarda la nostra storia e la nostra città – ha detto Marinelli -, oltre che per preservare le nostre ricchezze storiche, artistiche e culturali. Un aiuto che, in momenti così particolari, è dovuto”. “È un libro – ha sottolineato l’assessore Lomurno – che mette in luce la storia, la tradizione e la conoscenza di Perugia, attraverso il sentimento religioso. Un modo per non farla dimenticare ai perugini, ma anche per farla conoscere ai tanti turisti che transitano in città. Infine, sono delle iniziative che arricchiscono il calendario dei festeggiamenti in onore a san Costanzo”. La mostra sarà aperta al pubblico fino al 5 febbraio, giorno in cui farà tappa a Perugia il pellegrinaggio in onore a san Costanzo, che partirà da Torrita di Siena.

Rosaria Parrilla

NASCE LA BANCA DI MANTIGNANA E DI PERUGIA, CREDITO COOPERATIVO UMBRO

28 novembre 2011

L’ok alla fusione tra le due consorelle, Bcc di Mantignana e Bcc di Perugia, arriva anche dai soci

Marcello Morlandi e Antonio Marinelli

Sarà operativa ufficialmente dal primo gennaio 2012 la nuova Banca di Mantignana e di Perugia credito cooperativo umbro. Istituto di credito cooperativo che nasce dalla fusione tra le due consorelle, Bcc di Mantignana e Bcc di Perugia, dopo il parere favorevole dei soci, espresso durante le loro rispettive assemblee straordinarie. La prima a riunirsi, sabato 26 novembre, al centro fieristico Umbriafiere di Bastia, è stata la Bcc di Perugia che ha visto, dei 1250 aventi diritto al voto, 271 presenti e 166 votanti per deleghe, che hanno espresso voto positivo, mentre i no sono stati solo 11. Il giorno successivo, domenica 27 novembre a Villa Pieve, in località Pieve del Vescovo, Migiana di Corciano, è toccato, invece, alla Bcc di Mantignana che ha approvato all’unanimità il progetto di incorporamento della Banca di Perugia credito cooperativo nella Banca di Mantignana credito cooperativo umbro. A dire sì sono stati 525 dei 1460 soci oltre ai 240 votanti per deleghe. Durante la parte ordinaria dell’assemblea della Bcc di Mantignana, inoltre, sono stati approvati anche i nominativi dei quattro membri della Bcc di Perugia, proposti da quest’ultima durante la propria assemblea ordinaria di sabato pomeriggio, che vanno a completare il consiglio di amministrazione: Alfredo Ettore Mignini (attuale presidente), Luciano Grigi e Reginaldo Ansidei Di Catrano (vicepresidenti), e Sergio Mercuri. Consiglio di amministrazione della nuova banca che è composto già da altri 9 membri, attualmente in carica nel cda della Bcc di Mantignana. La sede legale della Banca di Mantignana e di Perugia credito cooperativo umbro sarà nel centro storico di Perugia, in piazza IV Novembre, (attuale filiale della Bcc di Mantignana), mentre, la direzione generale sarà a Mantignana, frazione di Corciano (attuale sede della Banca di Mantignana), dove si terranno le riunioni del cda e del comitato esecutivo.

Soddisfatti i due presidenti, Antonio Marinelli e Alfredo Ettore Mignini, e i due direttori generali, Marcello Morlandi e Angelo Barbanera, delle rispettive banche di Mantignana e di Perugia che hanno presieduto le assemblee. Per il presidente Marinelli questo importante traguardo potrebbe essere l’inizio dell’ambizioso progetto al quale punta da anni, ovvero la nascita del credito cooperativo umbro. “Ci vuole tempo per arrivare a questo obiettivo e le condizioni giuste per poterlo raggiungere – ha dichiarato Marinelli -, per il momento diamo il via all’operatività della banca di credito cooperativo umbro di Mantignana e di Perugia. Un primo passo importante che sarà in grado di dare fiducia al mercato e alla comunità e positivo per il mondo del credito cooperativo con l’unione di due realtà importanti del territorio perugino”. Il presidente Mignini ha ricordato, invece, i motivi che hanno spinto la Bcc di Perugia ad unire le proprie forze con quelle di Mantignana. “La perdurante situazione di difficoltà economica – ha detto Alfredo Ettore Mignini -, accentuata dalla turbolenza sui mercati finanziari, insieme alle disposizioni di Basilea 3, sta obbligando gli amministratori delle varie bcc a ridisegnare le strategie aziendali. Da queste considerazioni e dalla consapevolezza che le dimensioni di una banca non possono continuare a rimanere limitate, nasce la naturale ed indispensabile necessità di riunire le nostre professionalità”. “La nostra scelta è caduta sulla Banca di Mantignana – ha spiegato il direttore Barbanera – perché è quella che ha i requisiti necessari per continuare ad essere la banca del territorio e per operare con sempre maggiore efficacia al servizio della nostra clientela”. A spiegare cosa cambierà è stato, infine, il direttore Morlandi. “Lo scenario cambierà in meglio – ha sottolineato Marcello Morlandi -. Il futuro è nella parola aggregazione, le regole del gioco sono cambiate e anche le bcc devono adeguarsi. Bisogna rafforzare la tradizionale struttura di fare banca per essere sempre vicine alle famiglie e alle imprese”. L’iter di fusione ha visto, infine, la costituzione di due comitati tecnici che hanno lavorato per mesi, confrontandosi e discutendo per mettere a punto il progetto e il piano industriale.

Rosaria Parrilla