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MORTE PROVANTINI: DE SIO (FD’I) RICORDA IL POLITICO SCOMPARSO

25 gennaio 2014

“Un uomo vero, competente e appassionato,fortemente innamorato della sua terra. Mai domo, come ha dimostrato anche inquesti ultimi anni, in cui ha lavorato al costante aggiornamento ed
approfondimento delle dinamiche politiche, convivendo e combattendo con dignità e forza la sua malattia”. Così Alfredo De Sio, consigliere regionale di Fratelli d’Italia, ricorda la figura di Alberto Provantini, il politico ternano scomparso ieri. “Un avversario leale, mai fazioso, prodigo
di quei consigli che dispensava al di là delle appartenenze – aggiunge De
Sio – perché servivano ad elevare il ruolo e l’attività degli amministratori per la realizzazione del bene comune. Una grave perdita ma una bella eredità per Terni e l’Umbria”.

Regione. Marini: “Ripristinare la piena funzionalità dell’assemblea”.

24 febbraio 2012

MARINI : “Quanto accaduto negli ultimi giorni in consiglio regionale ”e’ una sconfitta per tutti ed una sconfitta della buona politica: auspico di ripristinare le condizioni di confronto e dialogo per garantire la piena funzionalita’ delle istituzioni, anche attraverso un nuovo voto sull’ufficio di presidenza e tornando a far funzionare nel miglior modo le commissioni. Per fare cio’ serve la disponibilita’ di tutti noi. Sono tra quelli che vogliono ristabilire la piena funzionalita’ democratica di quest’aula”: cosi’ la presidente della giunta regionale, Catiuscia Marini, all’inizio del proprio intervento in aula sul Dap*, in riferimento a quanto accaduto tra mercoledi’ scorso e ieri a Palazzo Cesaroni, con la scelta dell’opposizione di non votare per il rinnovo dell’ufficio di presidenza (oggi composto da esponenti della sola maggioranza) e le dimissioni di ieri degli stessi consiglieri del centrodestra dagli altri organismi consiliari, a partire dalle commissioni di Palazzo Cesaroni”.

MONACELLI (UDC):  Nel documento c’è tutto e niente, ma sopratutto c’è la babele e lo scollamento della maggioranza, con nessuna idea chiara. Si dice che nel 2012 si sentiranno gli effetti negativi dei tagli del governo nazionale; ma non si indicano le contromisure. Ci sono solo slogan sulla necessità di aprire una grande stagione di riforme istituzionali. Mi chiedo, ma non era già stata aperta? Il documento scarseggia di misure convincenti per mordere la crisi. Ci sono i soliti corsi di formazione, il ricorso al credito che invece è inaccessibile: non si reinterpreta il ruolo di Sviluppumbria anche se si è cambiato il nome. Servirebbero misure concrete, come indicato nella la mozione approvata in seconda Commissione che reclamava provvedimenti per
le famiglie colpite dalla crisi occupazionale nell’area appennino ed alto Chiascio. E’ offensivo riproporre nel Dap*  il contributo ai malati di Sla che avrebbe dovuto essere già stato pagato e che invece, a me risulta, non hanno ricevuto niente

NEVI (PDL): Non c’è stato il necessario dibattito su Dap*; ma è stato un bene perché ci ha consentito di arrivare al voto di due giorni fa che sancisce come questa maggioranza non è in grado di portare avanti nessun proposito di riforma.  Per fare le riforme in questo momento storico occorre il consenso di tutti, a partire dalla della Cgil che in Umbria esprime da tempo un potere enorme, una vera golden share, ostacolo alle riforme vere: quelle che ci chiede l’Europa e che in Italia sta facendo il Governo Monti.

 MA LA POLITICA RISPONDE COSI’
BARBERINI (PD): Sul Dap* vorrei evidenziare come la crisi che ci ha colpito, prima finanziaria, poi produttiva e quindi sociale ha prodotto effetti devastanti ovunque. Vorrei comunque sottolineare che il 57 per cento del debito pubblico italiano (totale 1900miliardi di euro) si è formato tra il 1994 e il 2010. Un dato che non assolve nessuno di chi  ha governato nella ‘seconda’ Repubblica’ dove, comunque, il centrodestra è stato al Governo per molti anni. Per superare questa fase di crisi finanziaria è necessario recuperare il tempo perduto puntando sullo sviluppo, sul contenimento della spesa pubblica e sul coinvolgimento ancora più marcato del ‘privato’ per il quale va previsto un maggiore spazio attraverso una sussidiarietà ancor più marcata. Per le
nomine pubbliche, oltre a prevedere la riduzione dei compensi, bisogna fare grande attenzione alle qualità professionali dei soggetti chiamati alla gestione delle strutture pubbliche”.

DE SIO (PDL): Bisogna riflettere sulla degenerazione della macchina burocratica che continua  a rendere difficile la vita dei cittadini. Fino ad oggi è mancato il coraggio che chiediamo venga messo al centro del dibattito futuro, unica medicina per trovare le giuste soluzioni ai grandi problemi che ogni territorio regionale sta vivendo. Va applicato in maniera seria il principio di sussidiarietà, magari apportando aggiornamenti migliorativi a livello normativo. Mentre continuiamo ad essere critici sulla gestione del sistema dei trasporti, su quello dei rifiuti, infrastrutturale, quella della Sanità rappresenta per noi una delle più importanti riforme su cui vorremmo dare un contributo per arrivare ad un sistema universalistico. Prendiamo
invece atto che sotto il profilo della politica turistica è stata messa in campo una buona capacità di programmazione.

CHIACCHIERONI: Positivo il contributo e il richiamo del capogruppo del Pdl  Nevi che ha sottolineato come oggi sia necessario agire con ‘sincerità’ ed io aggiungo che oggi occorre anche coraggio e con senso di responsabilità centrando l’attenzione sulle questioni. Uno dei punti centrali del Dap* riguarda la necessità di una seria e produttiva revisione della spesa, agendo per contenere quella corrente e spostando risorse sugli investimenti e azioni per il rilancio dell’economia, solo così ha senso l’obiettivo del pareggio di bilancio . Oggi siamo in una fase di deflazione e di di stretta creditizia, di assenza di liquidità, e questa è una questione che in
seconda Commissione ci siamo posti grazie anche alla sollecitazione del consigliere Zaffini (Fare Italia) e per la quale necessitano interventi decisi. Da ultimo occorre lavorare sui due obiettivi che proponiamo nelle due mozioni-risoluzioni che come II commissione proponiamo all’approvazione dell’Aula riguardanti il supporto alle aree di crisi della fascia appenninica e per la ricostruzione post terremoto ’97, e quelli che hanno interessato i territori di Narni e
Marsciano”

*Nota di redazione: DAP = documento di attuazione del programma, di fatto la finanziaria regionale

Monacelli (Udc): La politica umbra preferisce restare sorda alle voci di cambiamento che vengono dalla società civile

21 febbraio 2012

Nei giorni scorsi, anche in seguito ai gravi avvenimenti giudiziari, avevamo chiesto a gran voce un cambio di passo della politica umbra. Credevamo infatti che per la politica questo poteva essere il momento buono per schierarsi apertamente a salvaguardia del ruolo insostituibile delle Istituzioni e della loro credibilità, siglando un “Patto di Larghe Intese” in cui la stagione delle riforme sarebbe stata meno annunciata e più praticata. A poche ore dalla convocazione del Consiglio Regionale che eleggerà l’Ufficio di Presidenza, in seguito alla sospensione del Vicepresidente Vicario Orfeo Goracci e alle susseguenti dimissioni del Vicepresidente Andrea Lignani Marchesani e del Segretario Alfredo De Sio, la situazione che invece ci troviamo dinanzi è l’esatto opposto rispetto a quanto da noi auspicato e sostenuto. La maggioranza, per paura di finire schiacciata tra il rischio di un’agenda dettata dalle inchieste giudiziarie e il ricatto di numeri fin troppo variabili dentro un quadro storico di coalizione, ha deciso di non farsi tentare da colpi d’ala, evitando quel coinvolgimento di tutte le forze politiche presenti in Consiglio, attuato con risultati convincenti su scala nazionale. Parte della minoranza, dal canto suo, ha pensato quindi di riproporre lo stesso refrain, in cui gli strapuntini di incarichi rappresentano l’orizzonte massimo a cui guardare. La salvaguardia dei precarissimi equilibri interni alle coalizioni ha avuto ancora una volta la meglio rispetto ad una assunzione di responsabilità necessaria nel guidare il cambiamento. Una volta di più vale la riflessione riguardo alla necessità di partiti omogenei, nuovi nei metodi e nelle persone, da sostituire alla logica delle coalizioni che, pur di vincere, hanno messo in campo tutto ma hanno portato alla rovina il Paese. Quindi, come purtroppo paventavamo nei giorni scorsi, “tanto rumore per nulla”. La politica umbra preferisce il profilo basso, il conservatorismo, restando costantemente sorda alle voci di cambiamento che sempre più numerose e forti si alzano dalla società civile. Il rischio è quello di arrivare a una frattura insanabile tra cittadini e Istituzioni. Ma alla politica umbra questo terribile scenario, sia a sinistra che a destra, non sembra importare nulla. Per questi motivi, proprio per dare un contributo di chiarezza e per manifestare la nostra contrarietà a questo modo di intendere la politica dove il fiato corto è tutto ciò che resta, e nell’attesa di vedere dai voti per quanto tempo ancora potrà reggere l’attuale sistema, come Gruppo UDC annunciamo, con trasparenza e a carte scoperte, di non prendere parte, stante l’attuale situazione, alla votazione dell’Ufficio di Presidenza.

Sandra Monacelli  – Presidente Gruppo Consiliare “Casini – Unione di Centro”

 

Ben vengano le dimissioni di Andrea Lignani e di Alfredo De Sio, è un importante contributo alla necessità di chiarezza

15 febbraio 2012

di Sandra Monacelli – Udc

In seguito ai fatti giudiziari che hanno colpito il vicepresidente del consiglio regionale dell’Umbria e una larga fetta di politici del Comune di Gubbio, sorprende il fariseismo di alcune dichiarazioni con le quali alcune forze politiche tentano in queste ore di prendere le distanze da persone, fatti e situazioni che fino a poco tempo prima rappresentavano una forte convergenza di interessi e motivo di soddisfazione. Se da un lato va evitato il rischio di generalizzazioni nei giudizi politici, dall’altro ugualmente occorre fare uno sforzo per non ridurre i problemi di queste ore a “fin troppo improbabili questioni individuali”. Infatti, grazie soprattutto al consenso personale e di partito ottenuto a Gubbio da Orfeo Goracci, Rifondazione Comunista ha potuto disporre in Umbria, nel corso degli ultimi dieci anni, di un risultato elettorale che, oltre ad averne garantito una rappresentanza consistente nelle istituzioni, le ha contestualmente permesso di esercitare un ruolo determinante nella negoziazione di posti e incarichi nella pubblica amministrazione e all’interno delle aziende controllate dalla politica. In forza di queste percentuali di consenso, superiori alla media nazionale, Rifondazione comunista, unitamente ad altre forze della sinistra radicale, ha spesso svolto una funzione di veto e di interdizione che hanno impedito l’avvio della stagione delle riforme, compromettendo e rallentando la capacità umbra di fronteggiare la crisi. Le diverse inchieste della magistratura, aperte in questi ultimi mesi, stanno portando alla luce nella nostra regione, laddove fossero confermati i diversi impianti accusatori, un sistema politico-affaristico che, basato esclusivamente sul mantenimento del potere, ha bloccato con sistematicità ogni processo riformatore e di cambiamento. Ben vengano dunque, come contributo alla necessità di chiarezza, le dimissioni di Andrea Lignani e di Alfredo De Sio dall’Ufficio di presidenza del consiglio regionale dell’Umbria, che impongono quest’oggi una accelerazione al dibattito dal quale intenderebbe, ma non può, sottrarsi la politica umbra. Non è questo il tempo in cui è consentito giocare al ribasso con approcci autoassolutori. Lanciamo forte il nostro allarme affinchè la regione si renda protagonista di una profonda riflessione volta a restituirle la credibilità oggi calpestata,per comprendere pienamente le ragioni che all’ombra di vittorie più o meno facili,hanno determinato l’attuale degenerazione politica,frutto avvelenato nell’Umbria (al)verde,di un mancato ricambio di idee e di persone.

 

 

 

Caso Goracci,per favorire un riflessione politica i consiglieri Lignani e De Sio del Pdl si dimettono dall’ufficio di presidenza della regione Umbria

15 febbraio 2012

RICEVIAMO DAL GRUPPO PDL IN REGIONE E VOLENTIERI PUBBLICHIAMO

L’arresto del Vice Presidente del Consiglio regionale è l’ultimo episodio di una lunga serie di fatti che si succedono dall’inizio della legislatura che evidenziano l’esistenza in Umbria di modi di gestione della Pubblica amministrazione che, come abbiamo detto per sanitopoli, assomigliano molto a quelli usati nelle zone meno sviluppate, in cui regna la pratica del voto di scambio, del favoritismo, e della corruzione. Per anni abbiamo vanamente denunciato l’esistenza di una questione morale in Umbria finalizzata al controllo “militare” – da parte della sinistra – di tutti i gangli del “pubblico” che ha portato, da un lato ad una mancanza di alternanza politica alla guida delle più importanti istituzioni locali e, dall’altro ad un enorme apparato burocratico, molto costoso, poco efficiente in cui molti – in virtù di una tessera o di buone amicizie – hanno fatto più o meno brillanti carriere senza avere la necessaria professionalità. Si sono creati nel tempo cittadini di serie A (quelli legati al potere della sinistra) e cittadini di serie B (quelli che non sono legati al potere della sinistra). Per anni tutti hanno negato questa realtà e anzi i rappresentanti della sinistra Umbra si permettevano anche di darci lezioni di moralità ostentando quello che è sempre stato un atteggiamento di superiorità morale nei confronti del centrodestra. Oggi davanti alla opinione pubblica umbra, sconcertata dai fatti che dall’inizio della legislatura stanno scoppiando ovunque e hanno coinvolto esponenti di primo piano di tutti i partiti della maggioranza, non si può continuare nel pietoso giochino dello scaricare le responsabilità solo sulle persone coinvolte nel tentativo di dimostrare che si tratta solo di qualche mela marcia. Noi al contrario pensiamo che tutte queste vicende mettano in evidenza che siamo difronte ad un vero e proprio sistema che da Foligno a Gubbio, da Terni a Perugia, funziona più o meno allo stesso modo e il suo tratto distintivo è che si usano le Istituzioni come se fossero “cosa propria” portando all’interno delle stesse la guerra per bande che esiste nel partito e nella coalizione. Questo, probabilmente, ha portato all’emergere delle inchieste cui stiamo assistendo che, non a caso, nascono dalle denunce di chi non é stato accontentato. Ciò non significa che il PDL fa di tutta l’erba un fascio ne che abbiamo abbandonato la nostra cultura garantista ma questa é una riflessione politica – che evidentemente va al di la dei processi e delle persone coinvolte – che consegniamo all’Umbria con grande preoccupazione e che ci pare dovrebbe indurre chi ha responsabilità a prendere atto che siamo di fronte ad una vera e propria emergenza democratica che pone la nostra Regione in una posizione di grande debolezza e i suoi rappresentanti istituzionali, a cominciare dalla Presidente della Regione, senza quella autorevolezza e credibilità che sarebbero invece necessari in questo delicato momento storico. C’è ormai una maggioranza dilaniata al suo interno e completamente paralizzata sul piano delle riforme da fare e questo é il dato più preoccupante di cui si dovrebbe prendere atto con una maggiore dose di responsabilità. Ma siamo poco fiduciosi che la sinistra si renda conto di tutto questo e allora assisteremo al solito tirare a campare mentre la nave continua ad imbarcare acqua da tutte le parti e il porto si allontana sempre più. Vista la gravità della situazione, al fine di imporre una riflessione politica alla maggioranza sulla situazione che coinvolge troppi esponenti del Consiglio Regionale in inchieste giudiziarie, comunichiamo che i consiglieri Lignani e De Sio hanno formalizzato le dimissioni rispettivamente da Vice Presidente e Segretario dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale.

Narni: presentazione ufficiale del candidato a Sindaco del PdL, Sergio Bruschini.

15 gennaio 2012

da sinistra Enrico Masciarri, Sergio Bruschini, Alfredo De Sio e Amleto Bussotti.

Alla conferenza, sono intervenuti il Capogruppo in Consiglio Regionale del PdL, Raffaele Nevi, il Consigliere Regionale e Coordinatore Provinciale del PdL, Alfredo De Sio, il Consigliere Provinciale e Vice Coordinatore del PdL, Enrico Masciarri, il Coordinatore Comunale di Narni, Amleto Bussotti, e il Senatore del PdL Domenico Benedetti Valentini, il consigliere comunale di Narni del PdL, Ilaria Ubaldi e inoltre alcuni consiglieri comunali di comuni limitrofi tra cui Stefano Fatale di Terni e Andrea Nunzi di Amelia. Durante la conferenza stampa, hanno preso la parola anche i responsabili sia de La Destra, con i suoi dirigenti, Sandro Fani e Daniela Cirillo, i quali hanno annunciato che come movimento politico costituiranno una loro lista in appoggio al candidato a sindaco del PdL, Sergio Bruschini. Oltre a La Destra, è intervenuto il rappresentante di Italia Federale, Danilo Galeazzi, che ha annunciato ai dirigenti del PdL e a tutte le persone che assistevano alla conferenza, che come partito politico entro un mese decideranno se ufficializzare o meno il loro appoggio al candidato a sindaco del PdL. L’attuale capogruppo del Pdl in consiglio comunale, ha ringraziato i dirigenti sia provinciali che comunali, i quali hanno creduto nella sua figura e nella sua professionalità per la sua nomina a candidato a Sindaco, ha ribadito per il centro destra e in particolare per il PdL, che queste elezioni sono molto importanti in quanto si respira nell’aria una voglia sempre maggiore di cambiamento; Bruschini, in ultimo si è reso disponibile per l’apertura verso gli altri movimenti e liste civiche che si stanno formando nella città.

 

Conservazione staminali, ospedale di Terni autorizzato ad approntare la raccolta

24 novembre 2010

“ La banca regionale  per la raccolta e la conservazione delle cellule staminali emopoietiche da cordone ombelicale potrà essere operativa presso l’azienda ospedaliera di Terni entro il primo
trimestre 2011”. Lo ha assicurato la presidente della Giunta regionale, Catiuscia Marini rispondendo ad una interrogazione del consigliere Alfredo De Sio (PdL) che chiedeva di sapere “a distanza di oltre due anni, gli impegni da portare ancora a termine e l’entità degli investimenti da affrontare”. La presidente Marini ha ricordato che  “l’istituzione della Banca regionale per raccolta e la conservazione delle staminali da sangue di cordone ombelicale è avvenuta a fine luglio 2008 e che l’azienda ospedaliera di Terni ha subito ricevuto il mandato di approntare il progetto per la realizzazione della banca.