Posts Tagged ‘decrescita’

LA VERA CRESCITA…E’ L’ORCHITE GIGANTE DEGLI ITALIANI.

8 dicembre 2012

Da circa un anno una malattia nuova e sconosciuta ha colpito il governo. Ma particolarmente grave è il presidente Monti colpito proprio da “cancro della crescita”. Il morbo è particolarmente infettivo e diffusivo. L’OMS allarmata parla di metastasi globalizzata. La Cina ha un cancro della (more…)

La Decrescita non è una rinuncia o una diminuzione del benessere, ma può e deve essere una scelta consapevole

26 ottobre 2011

Maurizio Pallante

di Ivana Mucciola

Martedi 25 ottobre Maurizio Pallante, il fondatore della Decrescita Felice è stato ricevuto dalla Presidente della Regione Umbra, Catiuscia Marini. C’ero anch’io, invitata personalmente da Maurizio; il mio pensiero è molto vicino al Suo, avevamo già avuto contatti telefonici in precedenza. All’inizio, c’era un certo timore perché i più parlano del bisogno di crescita del nostro paese, mentre pian piano si sta affermando il fenomeno della Decrescita Felice; e proprio l’aggettivo felice, a molti, sembrava incompatibile con la parola decrescita. Ma quando Maurizio ha cominciato a parlare, un discorso dettato dall’intelligenza e capacità di ragionare con personalità, in modo nuovo e adeguato alle necessità del nostro tempo, tutti sono stati presi da questa nuova teoria.La Decrescitanon è una rinuncia, una diminuzione del benessere, un ritorno al passato; è una scelta consapevole, un miglioramento della qualità della vita; elogia l’ozio, la lentezza e la durata, indica un nuovo sistema di valori ed una prospettiva economica e produttiva finalizzata allo sviluppo di tecnologie che frenino la catastrofe ambientale che ci circonda. Il maggior responsabile è il PIL preso tanto in considerazione per esprimere il benessere umano e, invece, spesso esprime il malessere. Già Bob Kennedy, morto nel 1968, aveva capito che esso non poteva esprimere la felicità raggiunta. Oggi, dovrebbe essere noto a tutti, non solo ai grandi uomini. Dobbiamo produrre ciò di cui abbiamo effettivo bisogno, non per abitudine e dobbiamo rispettare i rifiuti, smaltendoli come dovuto; dobbiamo allevare i nostri figli e curare i nostri anziani, basta con le baby sitters e badanti, abbiamo bisogno molto più dell’affetto dei nostri cari che di tanti prodotti; piuttosto per poterlo fare diminuiamo le ore di lavoro e chiediamo uno stipendio per chi si occupa prevalentemente delle esigenze della famiglia. Non facciamo fare lunghi viaggi ai prodotti, cerchiamo di produrli da noi o acquistarli vicino. Rispettiamo il terreno, che può darci molto, basta con i capannoni non usati, le troppe costruzioni dove si vive in due e anche da soli, impariamo a socializzare come un tempo; meno rotonde e strade immense, tutto questo cemento e asfalto non ha ragione di essere. Occorre un grandissimo cambiamento, si creeranno nuovi mestieri e tante leggi, anche costituzionali dovranno essere rivedute perché hanno quasi tutte fatto il loro tempo anche se sembrano favorirci. E’ solo un’illusione. L’occidente ha poco da scegliere, se continua a rispettare le usanze e leggi attuali, finirà nel baratro, perciò reagiamo al più presto.