Posts Tagged ‘denuncia’

Il Popolo della Famiglia denuncia la manifestazione blasfema davanti al Duomo di Perugia

15 marzo 2018

Il-popolo-della-famiglia-simboloRICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

In queste ore gira sui social e nelle chat un video di una manifestazione che si è svolta l’8 marzo al centro di Perugia davanti l’ingresso del duomo. Questa manifestazione organizzata da non si sa da chi prende deliberatamente in giro, davanti ad un luogo sacro, la figura di Maria Santissima con una serie di invocazioni blasfeme. (more…)

Assisi, il Sindaco Claudio Ricci Invia alla Procura della Repubblica i Manifesti con Foto Istituzionale Utilizzata, in Modo Ingannevole, a Fini Strumentali Politici.

14 gennaio 2015
Claudio Ricci

Claudio Ricci

Il Sindaco Claudio Ricci ha firmato la lettera di invio alla Procura della Repubblica, con allegati i documenti di affissione, dei manifesti apposti, in alcuni comuni della Regione, con denuncia per l’utilizzo di una foto strettamente istituzionale (riferita ad una presentazione, dei Sindaci Claudio Ricci e Wladimiro Biccali, afferente al progetto PerugiAssisi capitale europea della cultura 2019, avvenuta presso la Sala dei Notari in Perugia) a fini politici strumentali facendola passare, con un palese falso, come riferita ad una iniziativa politica congiunta (peraltro mai avvenuta) tesa a dimostrare artatamente la “inaffidabilità” di Claudio Ricci.

Nella doverosa rappresentazione dei fatti ai fini della verifica in sede penale (e successivamente civile con ipotesi di richiesta di risarcimento per danni all’immagine) si ipotizza (visti i numerosi manifesti strumentali, con i promotori “celati” dietro la firma virtuale  “comitato di cittadini”) la possibile esistenza di un “disegno organizzato” per cui si chiedono opportune, e doverose, verifiche (peraltro dal 2011, con numerose denunce già rappresentate, è stato ampio il numero di volantini “offensivi” anonimi pubblicati).

 

 

Il Codacons denuncia i senatori per aver approvato l’emendamento sulle slot machine

20 dicembre 2013
I Senatori umbri che hanno votato a favore della legge, Gianluca Rossi, Nadia  Ginetti, Miguel Gotor

I Senatori umbri che hanno votato a favore , Gianluca Rossi, Nadia Ginetti, Miguel Gotor

Istigazione al gioco d’azzardo e concorso in lesioni psichiche. Con queste accuse il Codacons ha deciso di denunciare i 140 senatori di Pd, Sc, Ncd e Gal che hanno votato l’emendamento “grazie al quale il governo (more…)

Boldrini: “Alloggi popolari? Precedenza agli immigrati”

17 luglio 2013

“L’immigrazione non va gestita con logiche di difesa. Costituisce un pericoloso anacronismo che una legge sulla cittadinanza non prenda atto che in Italia vivono quattro milioni di immigrati ai quali sono preclusi diritti civili. Ciò (more…)

Amnesty denuncia: Torture nella Libia dei “democratici”

25 ottobre 2011

di Gennaro Esposito

Il Consiglio Nazionale di Transizione è ormai vicinissimo ad ottenere il controllo totale della Libia, con le sue milizie impegnate nell’ultima e decisiva battaglia per la conquista di Sirte, città natale del Colonnello Gheddafi. Ma le premesse di quella che dovrebbe essere la Libia del futuro non sono delle migliori.
Se infatti il mondo intero auspicava un cambio di regime in Libia (tanto che le potenze occidentali sono intervenute militarmente a sostegno dei ribelli), nessuno poteva immaginare che l’alternativa potesse essere un altrettanto cruento regime. E’ quanto si evince dalla denuncia di Amnesty International che ha reso noto di essere a conoscenza di preoccupanti abusi (incluso il ricorso alla tortura) da parte proprio degli uomini del Cnt ai danni di 2500 detenuti vittime di arresti arbitrari compiuti in questi mesi di guerra civile.
Una notizia che getta una lunga ombra sulla bontà dell’alternativa di governo sponsorizzata dall’Occidente e che rischia di far rimpiangere, alla popolazione locale, il regime abbattuto del Colonnello Gheddafi. Il rapporto di Amnesty International, dal titolo emblematico “Abusi detentivi macchiano la nuova Libia”, si basa su un’indagine condotta dalla stessa ONG britannica tra il 18 agosto (alla vigilia della caduta di Tripoli) e il 21 settembre in 11 penitenziari dell’hinterland di Tripoli, Zawiya e Misurata conducendo a scoperte raccapriccianti.
L’indagine avrebbe infatti fatto emergere un vero e proprio sistema di torture ed abusi ai danni dei sospetti collaborazionisti del regime di Gheddafi tanto che in alcuni casi, si legge sul rapporto, “vi è una chiara evidenza del ricorso alla tortura per estorcere confessioni o semplicemente per infliggere una punizione”.
Hassiba Hadj Sahraoui, vice-direttrice di Amnesty per il Medio Oriente ed il Nord Africa, ha affermato che “le autorità transitorie stanno certamente affrontando numerose sfide, ma se non si impegnano a rompere chiaramente con il passato, manderanno all’esterno il messaggio che maltrattare i detenuti sia una pratica tollerata nella nuova Libia” così come in precedenza, considerando che arresti arbitrari e torture erano tratti tipici del regime di Gheddafi.
Il rapporto di Amnesty International, dunque, solleva numerose preoccupazioni sul futuro della Libia dal punto di vista della repressione del dissenso. Il rischio concreto è infatti che, almeno da questo punto di vista, il rovesciamento del regime di Gheddafi non porti alcuna novità rendendo fallimentare l’ennesimo tentativo di esportazione della democrazia.

Fonte: L’OPINIONE DELLE LIBERTA’