di Matteo Bressan
Il 18 dicembre 2007 l’Assemblea Generale delle Nazioni unite ratificava, 104 voti a favore, 54 contrari e 29 astenuti, la moratoria universale della pena di morte approvata dalla commissione.
La moratoria è una proposta di sospendere l’applicazione della pena di morte in tutti i paesi appartenenti alle Nazioni Unite.
Va precisato che la moratoria tecnicamente sospende l’utilizzo della pena di morte che però rimane sostanzialmente presente negli ordinamenti giuridici dove questa trova applicazione.
L’Italia, Amnesty International e la Comunità di Sant’Egidio sono stati sin dai primi tentativi i principali protagonisti di questa iniziativa in campo internazionale.
Questa importante ricorrenza ci colpisce oggi più che mai anche alla luce di quello che è il dibattito sempre aperto sulle sentenze capitali e sulla deterrenza che queste avrebbero sui potenziali assassini.
L’ultimo esecuzione, dell’omicida John David Duty, avvenuta ieri negli Stati Uniti ha destato grandi polemiche alla luce dell’utilizzo di un farmaco veterinario usato per ammazzare animali.