Posts Tagged ‘differenziata’

PERUGIA: Raccolta differenziata in tour, alla riscoperta della città da promuovere

3 febbraio 2016

Mastelli agraria 14Una città da riscoprire e da vivere con più attenzione. Creare più occasioni possibili per conoscerla meglio, anche quando si parla di raccolta differenziata, sviluppare un percorso di integrazione tra servizio pubblico e cultura, è un’idea dell’Amministrazione Comunale di Perugia e di Gesenu che hanno voluto e organizzato la consegna dei mastelli all’interno di prestigiose sedi storiche ed artistiche.

Dal 2 Febbraio la consegna dei nuovi contenitori per i rifiuti, ultima dei 5 stand itineranti, è in corso all’interno dei locali della Facoltà di Agraria, in Borgo XX Giugno, un complesso importante che annovera la meravigliosa Basilica di San Pietro. (more…)

ASSISI: Domani possibili disservizi per la raccolta differenziata dei rifiuti

14 novembre 2013

L’Amministrazione Comunale della Città di Assisi avvisa la cittadinanza del fatto che per la giornata di domani, venerdì 15 novembre 2013, è stato indetta (more…)

RACCOLTA DIFERENZIATA: ‘NA GIUNGLA CHE ‘N CE S’ ARCAPEZZA

4 agosto 2012

LETTERA A GOODMORNINGUMBRIA

di Costanza Bondi

Massaia perugina che dal centr’ de Perugia ve’ a svernà in quel de l’ Adriatico, te sembrava d’esse’ stata brava a riciclà tutt’ quel po’ po’ de roba durante lo ‘nverno ‘nti secchie colorèti, eh, la mi’ cocca? (more…)

Raccolta differenziata, a Città di Castello presentato il progetto “Porta a Porta” nord e sud

12 aprile 2012

A Città di Castello la raccolta differenziata dei rifiuti “porta a porta” funziona. Lo dicono i dati preliminari del 2011, che parlano del raggiungimento della percentuale del 66 per cento nelle zone servite (centro storico e quartieri periferici del capoluogo), grazie alla quale il parametro comunale si attesta alla quota del 37 per cento. I risultati sono stati illustrati in anteprima nella conferenza stampa organizzata stamattina da Comune di Città di Castello e Sogepu nella residenza municipale tifernate e hanno fatto da via-tico alla presentazione del progetto di estensione del servizio di raccolta differenziata “porta a porta” a nord e a sud del territorio comunale.

Da lunedì 16 aprile 2012 la raccolta differenziata verrà estesa alla zona nord del territorio comunale di Città di Castello e dal 14 maggio 2012 alla zona sud. Saranno 10.506 i cittadini coinvolti, i 4.137 residenti nella zona nord a Cerbara, Titta, Badiali, Lerchi, Piosina e Giove (oltre 1.500 utenze) e i 6.369 residenti nella zona sud a Trestina, San Secondo, Promano, Cinquemiglia, Santa Lucia, Cornetto, Fabbrecce, San Maiano e Garavelle (oltre 2.400 utenze).

In coincidenza con l’avvio del progetto di estensione della raccolta differenziata “porta a porta”, i cittadini sperimenteranno una novità nel  conferimento degli imballaggi in plastica.

Dal 1 maggio 2012nei cassonetti stradali per la raccolta di questa tipologia di rifiuto dovranno essere gettati anche i piatti e i bicchieri in plastica usa e getta. Finora tali stoviglie dovevano essere conferite nei contenitori per il rifiuto non recuperabile, dove però dovranno continuare ad essere smaltite le posate in plastica usa e getta, che la direttiva non classifica come imballaggi.

TODI: L’assessore Ugo Todini risponde al consigliere Rossini sulla raccolta differenziata

29 ottobre 2011

Carissimo consigliere Carlo Rossini, sono amareggiato. Amareggiato, deluso e, se me lo consente, anche un po’ preoccupato dalle Sue affermazioni e dalle Sue deduzioni in merito alla raccolta differenziata, basate sulla tabella che Lei ha pubblicato e della quale per chiarezza, Le riproporrò alcuni dati. La mia delusione è ancor più grande se solo penso che Lei è il candidato del principale partito di opposizione, dato anche per favorito alle prossime ed imminenti primarie della coalizione di centro sinistra. Questa mia amarezza si può ricondurre a due ragioni fondamentali. La prima ragione è di ordine strettamente etico. Come cittadino di Todi ritengo che da parte Sua sia poco elegante e soprattutto non Le fa di certo onore bearsi dei dati che “spaccia” per poco edificanti sull’andamento della raccolta differenziata a Todi, peraltro incorrendo in un errore marchiano da matita blu. Se io fossi stato nei suoi panni non avrei perso invece l’occasione
per farmi promotore e paladino verso i miei concittadini e nello spronarli a differenziare i rifiuti il più possibile spiegando, come il sottoscritto ha avuto modo di fare nelle innumerevoli riunioni esplicative nelle frazioni, l’importanza e la necessità della raccolta differenziata. La seconda ragione, è, invece, più allarmante. Evidentemente lei, che si candida a diventare Sindaco della Città, non è in grado di comprendere i documenti della amministrazione. Mi consentirà di dire, che non è un bello spettacolo. Proverò, con la massima umiltà, a spiegarglieli, anche se avrebbe potuto consultarli, chiedendoli all’ufficio ed evitando di incorrere in una così clamorosa figuraccia. Todi ha raggiunto, nel settembre 2011, la percentuale di differenziata del 42%. Il dato di partenza (fino al dicembre 2010) era del 24,47%. L’incremento (che vede una raccolta quasi raddoppiata in meno di nove mesi) è dovuta alla politica della Amministrazione Ruggiano, che ha deciso di investire fortemente nella raccolta differenziata. La amministrazione precedente (quella per cui lei è schierato), invece, ci aveva lasciato nel disastro più totale, senza alcun serio
programma di sviluppo della raccolta differenziata, che, praticamente, non esisteva. La raccolta si limitava alla predisposizione di alcune campane lungo le vie. Adesso, il grandissimo lavoro svolto, permette, a partire dal gennaio 2011, di avere il “porta a porta” a Pantalla,  Ponterio, Pian di Porto, Pian di San Martino, Pontecuti, Casemasce, Collevalenza, Quartiere Europa (settembre 2011). La terza fase coprirà le restanti frazioni (zona Vasciano e a salire Montenero, Pesciano, Camerata, Torregentile, Romazzano, Izzalini ecc.) e, in ultimo, ad essere interessato sarà il centro storico. Di fronte a questi risultati, i commenti servono a poco. Grazie a chi amministra adesso, siamo il Comune con il trend migliore della Regione. Se avesse controllato i dati GEST (e come Consigliere ne ha facoltà e diritto) anziché riprendere una tabella che si basa sulla media gennaio-settembre 2011, avrebbe evitato una magra figura, e reso merito, non tanto a questa Amministrazione, ma alla sensibilità ed alla buona volontà dei Suoi e miei concittadini che ci rendono onore coi risultati a questo programma ambientale. Augurandole le migliori fortune per le imminenti primarie, spero che si la “grigia” in cui è incorso le sia di consiglio e possa cominciare a studiare i dati, come dovrebbe fare qualsiasi amministratore di buon
senso”.

SPELLO. Vicenda Vus. Il circolo politico culturale Guerrino Bonci afferma:“Prima dei nomi serve il progetto aziendale”.

11 ottobre 2011

E’ quanto afferma il direttivo del circolo politico culturale Guerrino Bonci, che intende esprimere la propria posizione su alcuni problemi relativi al territorio e riguardanti il settore dei servizi pubblici locali e in particolare le ultime vicende che hanno coinvolto la Vus. “Il ritardo accumulato dall’azienda nella gestione della raccolta differenziata – spiega il direttivo – intorno al 30 per cento ed alla mancanza di un piano industriale, è sintomo di scarsa progettualità. Ci chiediamo pertanto di chi siano le responsabilità, avendo assistito in quest’ultimo periodo alle dimissioni del presidente Vus Sergio Villa. Noi riteniamo che un’azienda come questa non possa dare risposte adeguate alle esigenze reali dei cittadini fino a quando la politica prende il sopravvento, e il protagonismo impedisce di fatto di mettere in campo azioni concrete per l’interesse della collettività. A nostro avviso prima di fare girare i nomi e provenienza territoriale dei possibili candidati alla presidenza Vus, sarebbe opportuno approvare un Piano di sviluppo aziendale, un possibile assetto organizzativo, la nomina di un direttore generale e successivamente individuare i criteri per la scelta del presidente se figura politica o tecnica. Diversamente chiunque verrà eletto sarà destinato a seguire le orme dei suoi predecessori. Ricordiamo inoltre come il recente risultato referendario abbia già individuato le strade da percorrere  ed è evidente che questa strada, almeno per quanto riguarda l’acqua, non sia certo quella della privatizzazione dei servizi pubblici, che in base al risultato delle urne, devono rimanere tali e garantire qualità, efficienza ed economicità. L’obiettivo ultimo di questa azienda deve essere quello di migliorare i servizi evitando di mettere in mano le mani nella tasca dei cittadini.

Dottorini (Idv):allarme rifiuti, la raccolta differenziata in Umbria è un fallimento

8 luglio 2011

Oliviero Dottorini

I dati sulla raccolta differenziata certificano il fallimento delle politiche di gestione dei rifiuti in Umbria. Di questo passo la nostra regione si avvia verso una situazione di emergenza difficilmente recuperabile. Sarebbe opportuno che l’assessore all’ambiente venisse in consiglio e spiegarci i motivi di questa pessima performance e della mancata applicazione del piano regionale dei rifiuti”: cosi’ Oliviero Dottorini, capogruppo dell’Italia dei valori, commenta i primi dati su raccolta differenziata e produzione di rifiuti nel 2010 in Umbria. ”Lo scorso anno, rispetto al 2009, la nostra regione – sottolinea Dottorini in un comunicato – ha registrato un aumento di produzione di 10 mila tonnellate di rifiuti, pari a circa 10 chilogrammi in più per abitante, mentre il piano regionale aveva l’obiettivo di mantenere inalterata la quantità di rifiuti prodotti. Ma il vero fallimento è quello relativo alla raccolta differenziata. Andando a scorrere i dati, infatti, troviamo solo un modestissimo 1,5 per cento in più di rifiuti differenziati rispetto al 2009. Riteniamo questa situazione grave e preoccupante dal momento che tutti e quattro gli Ati sono ampiamente al di sotto degli obiettivi del piano, che per il 2010 prevedeva il raggiungimento del 50 per cento di differenziata”. ”Sono dati sconfortanti – commenta Dottorini – che certificano l’inefficacia delle politiche messe in campo dalla Regione e mettono in evidenza la volontà di non attuare il piano dei rifiuti nella sua interezza, ma solo nella parte che riguarda l’incenerimento. Di questo passo – conclude Dottorini – l’obiettivo del 65 per cento di raccolta differenziata, previsto per il 2012, non verrà raggiunto neppure tra vent’anni”.

Fonte: http://www.ilsitodiperugia.it

RACCOLTA DIFFERENZIATA DEI RIFIUTI “ PORTA A PORTA”: COMUNE DI UMBERTIDE

27 giugno 2011

di Anna Grazia Renna – collaboratrice Gsa

Il comune di Umbertide e Gesenu hanno attuato, in questa zona, in maniera sperimentale una modifica del servizio di raccolta rifiuti, attraverso l’introduzione della Raccolta “Porta a Porta”, raggiungendo così ottimi risultati di raccolta differenziata. Infatti a tutte le famiglie sono stati consegnati in comodato d’uso gratuito tre contenitori domestici, per facilitare la separazione dei rifiuti: un contenitore Giallo per la Carta e Cartone, un contenitore Blu per la Plastica, Vetro e Alluminio, un contenitore Grigio per i rifiuti Indifferenziati

Ora la novità  sarà L’INTRODUZIONE E LA CONSEGNA di un contenitore per la  FRAZIONE ORGANICA, dove mettere: scarti di frutta e verdura, avanzi di cibo, pane secco, gusci d’uovo, fondi di caffè e di thè, fiori e piante secche, erba, foglie, pannolini,pannoloni, cenere ben spenta, lettiera di cani e gatti.

PER QUESTO  IL COMUNE DI UMBERTIDE E GESENU INITANO TUTTI I CITTADINI A PARTECIPARE ALLA RIUNIONE INFORMATIVA CHE SI TERRA’: LUNEDì 27 GIUGNO-ORE 21.00 c/o SALA SAN FRANCESCO-PINETA PER DARE INFORMAZIONI SULLE NUOVE  MODALITA’ DEL SERVIZIO

Dopo l’incontro i vari incaricati Gesenu, muniti di tesserino di riconoscimento, passeranno casa per casa, per informare i cittadini e attivare il contratto di comodato gratuito.

Per ulteriori informazioni contattare il Filo Diretto Gesenu: 075/5899732 | e-mail: filodiretto@gesenu.it

 


Varasano (PdL):”Si verifichi lo stato della differenziata nei mercati cittadini”.

1 giugno 2011

Questa mattina il consigliere comunale del PdL Leonardo Varasano ha presentato al presidente del Consiglio una interrogazione per conoscere lo stato del differenziato e riciclabile nella città di Perugia riguardante, nello specifico, la raccolta dei rifiuti (in particolare quelli umidi) che viene effettuata in occasione dei mercati cittadini. Nel dettaglio  l’interrogazione chiede: Se, ed eventualmente in che modo, viene effettuata la raccolta differenziata in occasione dei mercati cittadini, a partire da quello del sabato di pian di massiano, con particolare riguardo ai rifiuti umidi. Se, dunque, all’espletato pagamento degli oneri di smaltimento pagati dagli esercenti dei mercati, corrisponde un effettivo servizio di raccolta.

nota di redazione: ringraziamo il consigliere comunale di Perugia  Leonardo Varasano per la solerzia dell’intervento,  e con piacere prendiamo atto che la nostra segnalazione è stata presa in considerazione.

Nessuna raccolta differenziata al mercato del sabato al Pian di Massiano

30 Maggio 2011

LETTERA A GOODMORNINGUMBRIA

Come ogni Sabato a Pian di Massiano si svolge il mercato. Mi accorgo con stupore che non viene effettuata alcuna  raccolta differenziata! Non vengono posizionati contenitori per rifiuti di umido. Eppure tra gli operatori orto frutticoli, che ne sono tanti, alla fine scartano gli alimenti marci o gli scarti di essi. Non solo,  la cosa che più stupisce è: che gli stessi operatori del settore ortofrutticolo usano anche  una elevata quantità di cassette di ogni genere, plastica, legno e cartone. Ora mi domando:  ma perchè la Gesenu non raccoglie questi rifiuti separatamente? Purtroppo si può notare come viene raccolta,  tutta con mezzo unico! Eppure le cassette in cartone , il legno e in  plastica sono riciclabili.  Perchè almeno le cassette intatte non vengono riutilizzate dagli stessi operatori con un risparmio  non solo per l’ambiente ma anche per i consumatori stessi?

Fabio Pieroni – Perugia

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Caro lettore, grazie per la segnalazione,  la giriamo volentieri alla Gesenu sperando di avere una risposta al suo legittimo quesito.

 

Città di Castello, CORRENTE IN MOVIMENTO ED ECOGIOCO IN PIAZZA

7 Maggio 2011

Fiat 500 elettrica

“Corrente in Movimento” è un viaggio a zero emissioni in sessanta tappe per conoscere e promuovere l’Italia sostenibile: nel pomeriggio di lunedì 9 maggio si fermerà anche a Città di Castello, in piazza Matteotti. L’iniziativa si struttura in laboratori e dimostrazioni collegate alle buone pratiche ma avrà anche ospiti eccellenti: dopo l’arrivo dell’auto elettrica alle 17.30, alle 18.30 la manifestazione si concluderà con l’esibizione di Paolo Migone di Zelig.

Nel punto informativo a cura di Sogepu sarà curata la distribuzione materiale informativo sulla raccolta differenziata dei rifiuti mentre l’esposizione delle bici elettriche a cura di Bikeland

Paolo Migone

prevede anche prove di utilizzo. I temi principali del viaggio, che farà tappe sulla base centri di eccellenza o comuni virtuosi, sono l’energia prodotta da fonti rinnovabili, l’efficienza energetica e la mobilità sostenibile. Città di Castello è stata inserita nell’itinerario 2011 anche in quanto aderente al Patto dei Sindaci, che impegna le città europee a predisporre un Piano di Azione con l’obiettivo di ridurre di oltre il venti per cento le proprie emissioni di gas serra attraverso programmi per il risparmio energetico e l’uso razionale dell’energia. L’automobile elettrica che arriverà in Piazza Matteotti èla nuova 500 elettrica motorizzata dalla società  Microvett. Grazie ad un’autonomia di 145 km  la nuova E500 è un mezzo per gli spostamenti  sia urbani, raggiungendo  una velocità massima di 115 km/h. Il tempo di ricarica è di 8 ore alla presa “civile” e ½ ora alla presa “industriale”.

Siamo pieni di rifiuti….il sistema a rischio. Non è uno scherzo

23 febbraio 2011

Rimanda oggi, rimanda domani siamo arrivati alla resa dei conti. A dicembre 2010 gli uffici della Regione consegnano una relazione che non lascia dubbi alla interpretazione. Si tratta di una verifica sulla situazione generale della Gestione rifiuti. La domanda è: siamo ancora in grado di garantire la autosufficienza del sistema? Cioè di smaltire i rifiuti che produciamo nella nostra Umbria?
La risposta è no. Siamo prossimi alla fase critica che può manifestarsi già dagli ultimi mesi di questo anno, massimo primi mesi del 2012. In sostanza si sono esaurite le discariche di Belladanza e Colognola. Sono prossime all’esaurimento Pietramelina, Borgogiglione, i tre ampliamenti previsti per gli impianti di Belladanza, Borgogiglione e Le Crete potrebbero non essere ancora disponibili.
In sostanza il termovalorizzatore, che ora Giunta regionale di centro sinistra pensa di fare nell’ambito n.2, cioè Perugia, non è ancora pronto. I cementifici non si utilizzano. Le discariche sono in esaurimento. E la raccolta differenziata? Tanti saluti, siamo appena al 31.34%.  Queste cifre non ce le siamo inventate noi. Sono nella delibera 1883, approvata dalla Giunta Regionale, titolata “Stato di attuazione del Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti. Verifica di autosufficienza del sistema regionale”.
E’ il risultato di anni di mancata gestione della materia rifiuti, anni in cui il centro sinistra si è spaccato su ogni soluzione possibile, anni di rinvii. E attenzione. Il pericolo è che si continua a rinviare, perché se da un lato la Giunta assume una delibera che parla chiaramente di sistema prossimo alla crisi, il Dap al contrario, (cioè il documento annuale di programmazione appena discusso), continua ad adottare la tecnica del “non decido”. Sotto i colpi della Italia dei valori, infatti, il centro sinistra ha deciso di continuare a temporeggiare dietro studi di fattibilità e dati della raccolta differenziata.
Molti si chiedono perché, in tutta fretta, è iniziato nelle maggiori città il “porta a porta” dei rifiuti. Bè ora lo capiscono: una ricorsa, disperata, contro il tempo perduto.
La scelta di soluzioni transitorie dai cementifici alle centrali? Manca il coraggio politico. La costruzione in quattro e quattr’otto di un termovalorizzatore a Perugia? Manca il tempo.
Nel frattempo i cittadini che non mettono bene i sacchetti della spazzatura fuori dalla porta, nei giorni dedicati alla raccolta differenziata, sono fotografati e multati. Ma la amministrazione regionale per anni di ritardo qualcuno pensa di punirla? Sarebbe ora.

fonte: http://www.lagoccia.it

L’aumento della Tia punisce i cittadini che fanno la raccolta differenziata

6 dicembre 2010

Ma Comune e Gesenu in realtà vogliono costruire un inceneritore

Stanno arrivando in questi giorni le bollette di conguaglio della Tia, che il Comune di Perugia emette, e la Gesenu incassa. Un bell’aggravio per le famiglie e le attività economiche, soprattutto in tempi come questi. E infatti, mano a mano che arrivano le bollette aumenta il malumore popolare.
Si tratta dell’aumento deciso a primavera, come compensazione del fatto che, pur essendo abolita l’Iva sulla Tia, il Comune deve comunque pagarla alla società che effettua le operazioni di cassa (la Gest), e quindi si rivale sui cittadini.
Ma il fatto più grave è che questo aumento è stato pensato come una conseguenza dell’avvio della raccolta differenziata: infatti con esso si pagheranno (delibera del Consiglio Comunale n. 81 del 26 aprile scorso) 450 mila euro per la raccolta differenziata in orari notturni nel centro storico e 1.468 mila euro per estendere il “porta a porta” nelle aree periferiche. La delibera è stata adottata alla unanimità, votato cioè praticamente sia della maggioranza che dell’opposizione. Ma il paradosso è che nella stessa seduta l’assemblea ha approvato anche un emendamento che stabilisce di “dare mandato ai propri consiglieri in seno al consiglio di amministrazione della Gesenu di intervenire affinché i maggiori gettiti derivanti dall’aumento della differenziazione dei rifiuti siano in prospettiva destinati alla riduzione della Tia”. Invece, al di là delle belle parole, il costo dell’operazione viene interamente addossato ai cittadini. Un bel modo per rendere impopolare la raccolta differenziata: invece di incentivarne la diffusione tra i cittadini, aumentandone la consapevolezza ambientale, si trasforma la differenziazione in un balzello e in peso fiscale per le famiglie. Invece di ricompensare i cittadini per il conferimento di materie preziose come la carta, il vetro, la plastica, ecc., li si punisce aumentando i costi della raccolta. Eppure in tante città italiane in cui si fa una seria raccolta differenziata, le bollette della Tia sono calate sensibilmente. E intanto la stessa Gesenu, e molti politici locali, vanno ripetendo che bisogna costruire un inceneritore a Perugia, ma non ne discutono con la popolazione e non chiariscono alcuni punti fondamentali: Dove si farà l’inceneritore? Chi pagherà l’inceneritore?
Quanto costerà l’inceneritore? Quanto costerà al cittadino ogni tonnellata di “rifiuti” distrutta nell’inceneritore? Quanto si perderà, in valore di mercato, per ogni tonnellata di materie recuperabili distrutte nell’inceneritore? E, viceversa, quanto costerà l’avvio di una seria raccolta differenziata, e quanto renderà una volta a regime? Di quanto potranno esser ridotte le bollette Tia una volta realizzata la raccolta differenziata su tutto il territorio comunale?
Rispondere a queste domande, da parte degli amministratori comunali, sarebbe un buon modo per cominciare a discutere seriamente della questione, prima di avventurarsi in dichiarazioni del tipo “l’inceneritore è indispensabile”: se si fanno bene i conti, possiamo vantaggiosamente esser dispensati dal rischio che comporta un inceneritore in città. Il Comune faccia chiarezza sulle scelte, faccia informazione sui rischi dell’incenerimento, faccia partecipare i cittadini alle scelte decisive per il futuro della comunità cittadina.

Monacelli, i rifiuti campani ci porteranno al collasso

3 dicembre 2010

Sandra Monacelli – Presidente gruppo “Casini – Unione di Centro”

Il drammatico ritardo con il quale procede la raccolta differenziata, prevista dal Piano regionale dei rifiuti, sta di fatto comportando un conferimento di maggiori quantitavi di materiale nelle discariche umbre già al limite della saturazione. È per questa ragione che il carico di rifiuti campani destinati all’Umbria, pari a 1000 tonnellate, pur dilazionate in tre mesi, rischia di provocare un repentino collasso. La Giunta Regionale deve attuare un immediato cambio di strategia, nella quale possa trovare soddisfazione sia un’apprezzabile politica di solidarietà nazionale misurata realisticamente con le capacità di sopportazione territoriali, che le prospettive concernenti scelte, non ulteriormente rinviabili, nel processo di smaltimento dei rifiuti. Oggi, dunque, più che impressionata dalle divisioni e dai distinguo – che in materia di rifiuti esplodono all’interno della maggioranza regionale, nell’evidente tentativo di prendere le distanze da decisioni scomode, legate alla chiusura del ciclo dei rifiuti – sono preoccupata per un’Umbria che non decide, paurosa e condizionata dal freno a mano tirato dall’imbarazzante politica dei troppi no.

Cannara. Rifiuti: con il nuovo anno arriva il “a porta a porta”

29 novembre 2010

Il nuovo anno porterà nelle case e soprattutto nelle abitudini delle famiglie cannaresi una novità molto importante. Infatti, dal 1 gennaio 2011 cambierà radicalmente il sistema della raccolta dei rifiuti grazie all’affidamento del servizio alla società GEST ( Gesenu, Ecocave, Sia, Trasimeno Servizi Ambientali) in seguito alla gara d’ambito esperita dal Comune di Perugia in qualità di capofila. L’obiettivo attraverso il sistema del porta a porta spinto è quello di raggiungere il 55% della differenziazione nel 2011 e il 65% nel 2012. Il progetto approvato si divide in due fasi: la prima riguarderà il 30% della popolazione per i primi tre mesi mentre dal 1 aprile il nuovo modello organizzativo interesserà il 100 % della popolazione. A breve verrà sottoscritto il contratto tra Comune di Cannara, Gest e ATI 2 per lo svolgimento del servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani e gli incaricati della ditta SIA di Marsciano si recheranno nelle abitazioni per la sottoscrizione del comodato gratuito propedeutico alla fornitura a ciascun nucleo familiare dei contenitori il cosiddetto poker. Verranno infatti consegnati ai nuclei dei bidoncini di 240 l per la frazione organica, l’indifferenziato, la carta e la plastica con il progressivo ritiro dei cassonetti stradali ad eccezione delle campane per il vetro e le lattine. I bidoncini verranno svuotati dagli addetti secondo un apposito calendario con frequenze diverse a seconda della tipologia di rifiuto conferito. Per la raccolta dei rifiuti ingombranti si proseguirà con il servizio domiciliare ovvero il ritiro avverrà in seguito ad una semplice telefonata e previo appuntamento con gli operatori addetti. Alle famiglie che abitano nelle case sparse verrà consegnato per la frazione organica il composter in cui sarà possibile mettere anche lo sfalcio dei prati e le potature degli alberi da giardino. Il nuovo sistema di raccolta interesserà anche le attività economiche del centro storico e della zona artigianale attraverso la consegna degli appositi cassonetti. Per raggiungere gli obiettivi prefissati è essenziale la partecipazione dei cittadini attraverso un’azione che li coinvolga direttamente nel processo rendendoli responsabili e competenti. Occorrerà pertanto fornire tutte le informazioni per un “porta a porta” corretto”, organizzare progetti didattici in tutte le scuole, coinvolgere gli esercizi commerciali e artigianali, lavorare in stretta connessione con le associazioni che operano nel territorio. Per l’avvio del servizio verrà inviata ad ogni famiglia una lettera personalizzata che illustrerà le linee guida dell’Amministrazione Comunale indicando gli obiettivi di raccolta differenziata da raggiungere e un depliant illustrativo. Il primo incontro per l’illustrazione del nuovo sistema di raccolta dei rifiuti è stato programmato per mercoledì 1 dicembre alle ore 20.30 presso l’Auditorium S. Sebastiano: interverranno gli amministratori del Comune di Cannara, amministratori della SIA di Marsciano e l’Assessore Regionale all’Ambiente Silvano Rometti.

 

Umbria: “terra di mezzo” e interregno normativo?

11 novembre 2010

di Mary Mancinelli

Come è possibile che si assista a modalità amministrative che non solo non adempiono allo

Mary Mancinelli

svolgere i propri compiti del “buon padre di famiglia” ma che addirittura vanno contro le norme come le ennesime ultime iniziative testimoniano. “Come si può pensare di inserire dei cartelli pubblicitari in una rotatoria, quando il nuovo codice della strada entrato in vigore nello scorso mese di agosto lo vieta?”. Così il consigliere regionale del PdL e vice presidente della seconda Commissione, Maria Rosi definisce come “ennesima bufala della sinistra,la cosìdetta  “griffe” delle rotatorie, l’ultima invenzione del Comune di Perugia”. Pur ricordando Rosi  che “l’articolo 23, comma 1 del nuovo codice della strada prevede che “sulle isole di traffico delle intersezioni canalizzate è vietata la posa di qualunque installazione diversa dalla prescritta segnaletica”. O ancora credo molti come me si sian posti la domanda su come possa esser passata  “l’iniziativa” dalla Giunta regionale dell’Umbria che come da comunicato stampa di pochi giorni fà annunciava che:” ha approvato – i (s)criteri per la concessione dei contributi- sulla base dei risultati conseguiti lo scorso anno e che dovranno essere utilizzati per la riorganizzazione dei servizi, estendendo la raccolta differenziata “porta a porta”, e l’applicazione di agevolazioni e riduzioni tariffarie. Ammessi ai contributi regionali, da un minimo di 2mila euro a un massimo di 100mila euro, saranno i Comuni che nel 2009 hanno superato il livello del 45 per cento di raccolta differenziata, ma saranno premiati anche i Comuni che, pur non raggiungendo l’obiettivo del 45 per cento, nel 2009 hanno conseguito un incremento almeno del 10 per cento rispetto al livello del 2008, certificato dalla Regione, attraverso l’estensione dei servizi domiciliari. Nel primo caso, ha stabilito la Giunta regionale, il contributo è erogato in misura proporzionale ai residenti e al livello di raccolta differenziata raggiunto. Nel secondo caso, il contributo è calcolato in base ai residenti e all’incremento registrato rispetto all’anno precedente. Le due forme di contributo non sono cumulabili.”

La raccolta differenziata è la foglia di fico dietro cui si nasconde l’inceneritore?

8 novembre 2010

riceviamo da Movimento Perugia Civica e volentieri pubblichiamo

Dopo l’incontro pubblico di Ponte Valleceppi (29 ottobre), in cui per la prima volta ben quattordici associazioni, movimenti e comitati costituitisi in “Cittadini in Rete” si sono trovati insieme per esprimere un’opinione civica sul tema dell’inceneritore, la rete si va rafforzando e dotando di strumenti organizzativi e di comunicazione. Di tale rete, Perugia Civica si sente forza propulsiva e in essa investe le sue energie e il suo impegno.

L’incontro di P. Valleceppi è stata anche la prima volta che ha visto qualcuno portare  tra la cittadinanza delle informazioni tecnico/scientifiche sul tema dei rifiuti e sui problemi e rischi che pone l’ipotesi di incenerimento. Non lo ha fatto la Regione al momento di concepire il Piano regionale dei rifiuti, non lo ha fatto il Comune al momento di varare il piano per la raccolta differenziata porta a porta.

Per questo, ci colpisce che l’assessore Pesaresi, sia nell’assemblea di P. Valleceppi, sia nelle assemblee che organizza nei quartieri, abbia sempre evitato di nominare l’inceneritore, sia pure sotto il nome di termovalorizzatore. Solo negli interventi sui giornali o sui siti, l’assessore ha dichiarato che “il trattamento termico dei rifiuti non sarà mai sostitutivo della raccolta differenziata ma complementare e indispensabile” (Corriere dell’Umbria del 12 agosto, pag. 14) e lo ha dichiarato  prima ancora di aver messo a regime la prima parte della raccolta porta a porta, quella che interessa solo alcuni quartieri minori e poco popolosi della città.

Eppure, dell’inceneritore non si parla né nelle Linee programmatiche della Giunta Boccali, né in alcun atto ufficiale della Giunta o del Consiglio comunale: non c’è mai stato confronto pubblico su questo tema a Perugia.

Allora, o l’assessore parla a titolo personale, o c’è una volontà precisa di andare verso l’inceneritore senza sentire né i cittadini, né i loro rappresentanti, né le associazioni che propongono soluzioni alternative per la chiusura del ciclo della gestione dei rifiuti. E allora, la raccolta differenziata potrebbe essere solo la foglia di fico dietro cui si nasconde l’inceneritore.

La questione dell’inceneritore fa affiorare, con grande evidenza, il problema della mancata trasparenza e della partecipazione. Infatti, mentre l’assessore polemizza con i cittadini e le associazioni accusandoli di demagogia, non provvede minimamente a far conoscere (e magari anche discutere!) il progetto di raccolta differenziata porta a porta che sta cominciando ad attuare: non è ancora emerso né il piano finanziario, né il piano di estensione della raccolta differenziata.

La raccolta differenziata porta a porta è cominciata, con un’ottima accoglienza da parte dell’insieme della popolazione, in alcuni quartieri minori e periferici, e nel centro storico: ma quando sarà avviata a Madonna Alta, Ferro di Cavallo, San Sisto, Ponte San Giovanni, cioè nei grandi e popolosi quartieri in cui si oggi si concentra il grosso della produzione dei rifiuti? Quanto tempo (mesi, anni) durerà, e con quali fasi e tappe, l’estensione della raccolta porta a porta a tutto il territorio comunale?

E non sappiamo nemmeno quanto sarà investito nell’operazione e quale sarà il ricavo utile. Eppure l’assessore ha già parlato della necessità di aumentare in misura notevole la Tia, addirittura lasciando pensare che la colpa dell’aumento sia nei costi per l’avvio della raccolta porta a porta. Un bell’autogol, specialmente se vediamo che in tutti i comuni in cui si è avviata la raccolta porta a porta , la Tia è diminuita in modo considerevole.

Prima di arrivare a una conclusione, assessore Pesaresi, parliamone in pubblico!

Differenziata, premio ai comuni umbri virtuosi

6 novembre 2010

In arrivo un “premio” per i Comuni umbri che nel 2009 si sono dimostrati più virtuosi nella raccolta differenziata, una delle strategie cardine del Piano regionale per la gestione dei rifiuti. Su proposta dell’assessore all’Ambiente Silvano Rometti, la Giunta regionale dell’Umbria ha approvato i criteri per la concessione dei contributi sulla base dei risultati conseguiti lo scorso anno e che dovranno essere utilizzati per la riorganizzazione dei servizi, estendendo la raccolta differenziata “porta a porta”, e l’applicazione di agevolazioni e riduzioni tariffarie. Ammessi ai contributi regionali, da un minimo di 2mila euro a un massimo di 100mila euro, saranno i Comuni che nel 2009 hanno superato il livello del 45 per cento di raccolta differenziata, ma saranno premiati anche i Comuni che, pur non raggiungendo l’obiettivo del 45 per cento, nel 2009 hanno conseguito un incremento almeno del 10 per cento rispetto al livello del 2008, certificato dalla Regione, attraverso l’estensione dei servizi domiciliari. Nel primo caso, ha stabilito la Giunta regionale, il contributo è erogato in misura proporzionale ai residenti e al livello di raccolta differenziata raggiunto. Nel secondo caso, il contributo è calcolato in base ai residenti e all’incremento registrato rispetto all’anno precedente. Le due forme di contributo non sono cumulabili.

nota di redazione: leggere di premi ai comuni per degli obiettivi “obbligatori”  sinceramente sembra un po troppo, forse questi fondi per quanto pochi potrebbero essere usati per altri scopi, o no?

Todi, si amplia il numero delle frazioni interessate dalla raccolta porta a porta

26 settembre 2010

Ugo Todini

Prosegue a ritmo spedito il progetto di raccolta porta a porta dei rifiuti promosso dall’amministrazione comunale di Todi che sta interessando diverse frazioni della cittadina tuderte. E mentre si è chiusa la prima fase, che ha interessato dieci frazioni – “Entro i primi giorni di novembre saranno completate tutte le procedure” fa sapere l’assessore alle frazioni, Ugo Todini – dalla prossima settimana partirà la seconda, che comprende altre località del territorio comunale: il Quartiere Europa e la zona Cappuccini, Torre Squadrata e San Benigno, Ponte Naia, Sant’Arcangelo, Collevalenza e Rosceto. “L’obiettivo del progetto è stato quello di partire con l’asse nord-sud, quindi da Pantalla fino a Collevalenza, attraversando longitudinalmente tutto il territorio comunale. Finora tutto sta procedendo in maniera perfetta – spiega l’assessore Todini – ed abbiamo incluso una frazione importante e densamente popolata come quella di San Damiano per raggiungere una quantità importante di rifiuti differenziati. La settimana prossima, come accaduto per le prime frazioni, inizieranno le riunioni informative nei nuovi quartieri che saranno interessati dalla raccolta domiciliare. A seguire gli operatori Gesenu passeranno a proporre ai residenti la formula contrattuale migliore per i nuovi bidoni da tenere momentaneamente in casa ed infine si provvederà alla sostituzione definitiva dei cassonetti”.