Posts Tagged ‘espulsione’

Sicurezza, basta con il buonismo! Sindacati di Polizia…si ai Centri di Identificazione ed Espulsione a Perugia

11 ottobre 2013

Giovedì mattina, durante l’audizione della Commissione regionale Antimafia, i sindacati di Polizia presenti hanno espressamente affermato che l’unico passo in (more…)

C.I.E, unico vero deterrente contro la criminalità!

27 settembre 2013

Riceviamo e pubblichiamo

Ieri mattina, nella sua visita all’Università degli Stranieri, il ministro Cecile Kyenge è intervenuto sulla questione dei C.I.E e sulla proposta di costruirne uno a Perugia, affermando di essere impegnato “in un percorso di revisione degli strumenti e

k

Cecile kyenge

delle norme sull’immigrazione”… Con queste parole il ministro è entrato a gambe tese nel dibattito sulla costruzione di un C.I.E in corso a Perugia e ha ribadito la sua contrarietà a questi centri, a suo avviso da superare. Peccato che la Kyenge, nonostante abbia auspicato una collaborazione con il Ministero degli Interni, si sia dimenticata nel suo discorso di tenere conto della posizione dei principali soggetti interessati alla discussione, ovvero le Forze dell’Ordine, secondo le quali, al contrario, la creazione dei C.I.E dovrebbe essere pianificata non solo a Perugia, ma in tutte le province italiane: altro che soluzione superata! Secondo il sindacato di Polizia Siulp, la creazione di un C.I.E gestito dalla Questura in (more…)

PD di Castiglione del Lago, espulsi dal partito Caterina Bizzarri, Rosanna Ghettini, Ivano Lisi, Giancarlo Parbuono.

8 dicembre 2011

Lettera aperta agli iscritti del Partito Democratico Castiglione Del Lago

Nelle ultime elezioni comunali, come voi sapete, si è prodotta una frattura nella coalizione di sinistra. Sono state presentate due liste, l’una con candidato a Sindaco Sergio Batino, sostenuta dal Partito Democratico, da Sinistra e Libertà, da Italia Dei Valori, da una parte del Partito Socialista; l’altra, denominata “Progetto Democratico” con candidato a Sindaco Fabio Duca, sostenuta da alcuni dissidenti del Partito Democratico, da Rifondazione Comunista, da un’altra parte del Partito Socialista.

I consiglieri eletti con Progetto Democratico, fin dall’inizio del mandato hanno assunto il ruolo d’ opposizione, criticando puntualmente, ed in alcuni casi anche duramente, le scelte della maggioranza.

La Direzione Comunale del Partito Democratico ha sempre valutato legittimo l’atteggiamento dei suddetti consiglieri comunali, ma ha immediatamente rimarcato che gli iscritti indicati in oggetto, aderenti all’associazione Progetto Democratico, non potevano continuare a far parte degli organismi comunali e dei circoli del nostro partito.

In un primo tempo la questione è stata posta direttamente agli interessati, richiamando, innanzitutto, la loro attenzione sulla coerenza etica e su quanto sancito dallo statuto e dal regolamento del Partito Democratico, invitandoli a fare una scelta chiara di appartenenza.

Constatato che, nonostante i ripetuti solleciti, i dissidenti continuavano a sostenere il loro diritto di essere contemporaneamente iscritti al Partito Democratico e sostenitori dell’Associazione politico culturale Progetto Democratico, la questione è stata sottoposta alla commissione di garanzia, organo provinciale preposto alla valutazione di tali situazioni.

La commissione ha convocato e incontrato più volte i dissidenti, e li ha invitati a valutare anche l’ipotesi di autosospendersi in via temporanea dal nostro partito.

Evidentemente nei numerosi incontri non è stato purtroppo possibile trovare un accordo, e la commissione, nella sua autonomia decisionale, ha stabilito l’esclusione dei dissidenti dall’elenco degli iscritti al Partito Democratico.

Siamo rammaricati per le persone escluse che vantavano anni di corretta militanza nel nostro partito, ma una organizzazione politica seria è disciplinata da regole che vanno rispettate da tutti, da coloro che si riconoscono nelle opinioni di maggioranza e da quelli che si ritrovano in posizioni di minoranza.

Ci auguriamo che la frattura sia solo momentanea e possa essere nel tempo sanata, confidando sulla onestà intellettuale e storia personale degli interessati, sempre partecipi, attivi ed entusiasti di dare il loro sostegno alle iniziative del Partito Democratico. Invitiamo i nostri iscritti a diffondere e far conoscere la presente lettera, per rispetto della verità, delle persone interessate e del corretto atteggiamento tenuto della direzione comunale del partito.

Il Segretario: Leandro Pacelli   – Il V. Segretario: Simone Sacco

 

 

Regione: Ex Margherita contro l’apertura in Umbria dei centri di identificazione ed espulsione

25 ottobre 2011

Anche questa mattina il PD, sulla mozione proposta dal Consigliere Zaffini sull’apertura di un CIE, ha dato ulteriore prova di mancanza di una linea chiara e univoca e si è spaccato e, pur non andando sotto, nella votazione sono stati assenti, per marcare la differenza dalla linea del gruppo, i consiglieri della ex Margherita che nei giorni scorsi, in compagnia del sindaco Boccali, erano intervenuti dichiarandosi invece favorevoli alla apertura in Umbria di un CIE. Forse avevano capito che per evitare che Perugia continui a essere una delle capitali dello spaccio e della presenza dei clandestini occorrono ricette nuove e non quelle propugnate in aula da Rifondazione e dall’ IDV sposate in pieno dal capogruppo Locchi e dalla Marini anche se, onestamente, con sfumature molto diverse.

Raffaele Nevi –  Presidente gruppo PDL Regione Umbria

ZAFFINI: CENTRI IDENTIFICATIVI ED ESPULSIONI, IN UMBRIA: CHE IL CONSIGLIO DISCUTA LA MOZIONE GIACENTE DA APRILE

30 settembre 2011

“Bene la proposta dell’On. Bocci di istituire un Centro identificativo di espulsione in Umbria; una proposta, peraltro, che può essere  immediatamente argomento di dibattito in Consiglio Regionale, visto che esiste già una mozione protocollata dal sottoscritto lo scorso aprile”. E’ quanto afferma il consigliere regionale Franco Zaffini nell’apprendere le dichiarazioni del parlamentare del Pd. “Purtroppo – prosegue – devo ricordare all’on. Bocci che, in più occasioni, sono stati i colleghi della sua maggioranza ad impedire che nella nostra regione si aprisse qualsiasi tipo di discussione in relazione all’istituzione di un centro di identificazione ed espulsione. Liquidato dai pregiudizi meramente ideologici che hanno sempre caratterizzato l’agire dell’amministrazione regionale – dice ancora Zaffini – il Cie, al contrario, rappresenta una soluzione concreta ai problemi correlati all’immigrazione, che consentirebbe di gestire in maniera organica i flussi regionali e di snellire le procedure di identificazione e di riconoscimento dello status di rifugiato o di clandestino,  a garanzia di un intervento più rapido sia per gli eventuali rimpatri che per le collocazioni in strutture protette”.

“Resta da chiedersi – continua il consigliere regionale – come abbia fatto la maggioranza politica di questa regione e di Perugia, in particolare, ad accorgersi solo ora della condizione di degrado in cui versa la città e lo stato emergenziale in cui è arrivata. I cittadini se ne sono accorti da un pezzo e si sono sentiti ripetere che i livelli di  criminalità, spaccio e degrado di Perugia erano perfettamente nella norma. C’è voluto uno spacciatore tunisino ammazzato per svegliare il Sindaco, mentre il video di un’anziana signora, aggredita nell’androne del palazzo, che tutti hanno potuto vedere sul web, non aveva sortito tanta contrizione dal parte del primo cittadino. Vogliamo sperare che non si debba arrivare ad una guerra tra bande, per prendere provvedimenti e restituire a Perugia decoro e vivibilità”