LETTERA A GOODMORNINGUMBRIA
La bufera scatenatasi sulla Quintana di Foligno con 11 condanne conferma l’assoluta necessità di dire basta all’utilizzo degli animali in manifestazioni, anche autorizzate, dove gli unici a tranne vantaggio e profitto sono gli umani. Persone troppo spesso senza scrupoli anche fra coloro che come i veterinari dovrebbero, almeno secondo il loro codice deontologico, praticare e promuove il rispetto degli animali e il loro benessere di esseri senzienti. Queste 11 condanne riportano, inoltre, in prima pagina la morte della cavalla Estrada avvenuta nella edizione della Quintana del giugno scorso. La morte di Estrada rese urgente un presidio della LAV – Lega Anti Vivisezione alla Quintana di Foligno per portare l’attenzione delle Istituzioni e del pubblico sul gioco anacronistico, violento e strumentale delle corse dei cavalli causa ed effetto di tragiche morti, dell’uccisione dei cavalli feriti, dei maltrattamenti e del rischio del doping che oggi, dopo le 11 sentenze di condanna, sappiamo essere una realtà. Per noi animalisti l’uso del doping nella Quintana è sempre apparsa come certezza e quando Franca Stoppi, nel 2007, posò l’attenzione sul parere tecnico di uno stimato veterinario decidemmo di presentare un esposto alla Procura della Repubblica, e di costituirci, come UNA e LAV, parte civile. Oggi, il mio sentito grazie va a tutti coloro che hanno reso possibile questa esemplare sentenza ma è insieme a Franca Stoppi che vorrei gioirne. Ed e’ a lei, Franca, con la quale ho condiviso tante battaglie per i diritti degli animali, che voglio dedicare, per merito, questa vittoria con tutto il mio cuore. Senza di lei saremo tutti più soli.
Graziella Crescentini Gori – responsabile LAV Lega Anti Vivisezione sede di Perugia