“L’episodio di martedì sera sancisce un punto di non ritorno sulla crudezza a Perugia: bisogna debellare la malavita, anche occorresse dichiarare lo stato d’assedio per la città”. A dichiararlo è Aldo Tracchegiani, presidente di Italia Federale. “Ieri sera poteva capitare una strage e uscire il morto, soprattutto tra passanti o ragazzi totalmente estranei ai motivi della rissa e della sparatoria. Dopo la capitale dell’overdose non è tollerabile che Perugia si trasformi nella capitale delle sparatorie, sia per la sicurezza della collettività sia per lo sviluppo economico e sociale del territorio. L’escalation di questi mesi è preoccupante e non sembra che le iniziative intraprese abbiamo portato ai risultati sperati. Dobbiamo assolutamente reagire con fermezza e misure drastiche, poiché la misura è colma e la tolleranza ed il buonismo non hanno portato altri frutti se non un degrado inaccettabile, che segnerà con un marchio indelebile la nostra città per decenni”.
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Sicurezza, Tracchegiani: “Perugia città in stato d’assedio”
10 Maggio 2012Tracchegiani (Italia Federale) : “Assolutamente contrari a biodigestore a Caldaro”
19 aprile 2012“Non avalleremo mai la realizzazione di un biodigestore in località Quadrelletto-Caldaro e per questo affiancheremo con ogni mezzo la nostra attività a quella del comitato contro la sua realizzazione, con il quale stiamo collaborando per realizzare iniziative comuni e proteste in tutte le sedi opportune”. A dichiararlo è Aldo Tracchegiani, ex consigliere regionale e presidente di Italia Federale. “La Regione e le istituzioni locali stanno prendendo in giro i cittadini narnesi e della conca ternana, volendo realizzare un eco-mostro in una zona bellissima dal punto di vista naturalistico e paesaggistico, opponendosi poi a livello pregiudiziale ed ideologico a quelle opere ed iniziative strutturali in grado di risolvere definitivamente il problema della gestione e dello smaltimento dei rifiuti in Umbria, che presenta una situazione quasi al collasso. Noi siamo contrati a questa deturpazione del territorio, che finirà per danneggiarlo ed impoverirlo, vista la vicinanza ai centri abitati e alla produzione di flussi odorosi certamente non piacevoli. A questo bisogna aggiungere il rischio dei danni per l’agricoltura, che possono avere effetti negativi in grado di durare per decenni, così come il rischio di inquinamento per le falde idriche. Sempre in materia ambientale, peraltro, abbiamo già il precedente dell’inchiesta tuttora in corso sull’istallazione di 19 impianti fotovoltaici, che non è certamente un bel biglietto da visita per l’amministrazione uscente e per la valutazione della loro capacità di fare investimenti per il territorio. Invito quindi tutte le forze politiche a prendere posizione sull’argomento – conclude Tracchegiani – affinché i cittadini vedano in faccia chi sta dalla loro parte e chi si schiera invece con i detrattori della nostra terra”.
Amministrative di Narni. Francesconi:PDL ? CHE DELUSIONE
10 aprile 2012Dopo la delusione del Pdl e le dimissioni mandate al Coordinamento Regionale come membro del Direttivo Regionale non trovandomi daccordo con le scelte del partito e il modo con il quale i vertici prendono decisioni senza informare tutti i componenti dei Coordinamenti , Niccolò Francesconi ringraziando il Segretario Nazionale e Componente del Direttivo Nazionale del PDL Luciano Buonocore per il percorso fatto insieme in questi anni , manda le dimissioni anche dalla Destra Libertaria per aderire ad un altro progetto politico pronto a scendere in campo anche per le amministrative del Comune di Narni che in questi anni hanno visto la nostra costante lotta proprio per fare bonificare un sito pieno di amianto come l’Ex Spea . Perchè nonostante ero un membro del direttivo Regionale del PDL solo il Segretario Nazionale di Italia Federale Aldo Traccheggiani ex consigliere dell’Umbria ha fatto una interrogazione per sostenere le mie lotte contro l’amianto per la salute dei cittadini ? Come mai ? E’ giusto che dopo oltre un anno di lotta per fare una interrogazione parlamentare invece di intervenire i parlamentari del PDL nel quale ero componente del direttivo regionale , sono intervenuti i parlmentari del PD? Dove stavano i nostri consiglieri e onorevoli del PDL ? Dove stavano i rappresentanti del PDL che ora sono candidati quando era ora di intervenire per la salute dei cittadini di Narni ?
Rifondazione Comunista, Comitato Politico Federale di Perugia del 16 febbraio 2012
18 febbraio 2012Riceviamo da Rifondazione Comunista di Perugia e volentieri pubblichiamo
Il 16 febbraio 2012 si è riunito il Comitato Politico Federale di Perugia con all’ordine del giorno l’elezione del Presidente del Comitato Politico Federale e della nuova segreteria provinciale della Federazione di Perugia. Su proposta del segretario provinciale Flamini è stato eletto Presidente del Comitato Politico Federale il compagno Andrea Caprini. Sempre su proposta del segretario Flamini è stata eletta la nuova segreteria federale con relative deleghe e così composta: Fabrizio Cerella organizzazione, Oscar Monaco lavoro e stato sociale, Emiliano Pampanelli beni comuni e ambiente, Federico Santi conoscenza, Maura Coltorti laicità e nuovi diritti, Alice Fagotti comunicazione e Marta Melelli associazionismo, pace ed esteri. Membro effettivo della segreteria è anche Amedeo Babusci, tesoriere provinciale già eletto in sede congressuale.
Dopo la votazione dei nuovi organismi dirigenti il segretario Flamini ha esposto al Cpf la relazione sulla fase politica con particolare riferimento ai recenti provvedimenti di custodia cautelare che hanno riguardato esponenti politici eugubini.
Il segretario Flamini, nel sottolineare positivamente la presa di posizione del segretario nazionale Ferrero, ha ribadito totale fiducia nella magistratura restando in attesa di conoscere gli sviluppi di una vicenda rispetto alla quale Rifondazione comunista si sente parte lesa e ricordato che già lo scorso 5 novembre, subito dopo la semplice informazione di garanzia rivolta a Orfeo Goracci e Maria Cristina Ercoli, e dati i reati che allora venivano contestati, fu attivata la sospensione degli stessi dal partito e la richiesta di dimissioni dalle cariche istituzionali ricoperte. Flamini ha poi resi noti gli ulteriori provvedimenti che il partito ha attivato, attraverso gli organismi di garanzia provinciale, e cioè le procedure interne disciplinari per la sospensione degli ulteriori interessati votata all’unanimità nella riunione del Collegio Provinciale di Garanzia, e il commissariamento del circolo di Gubbio che è stato votato dal Cpf separatamente dalla relazione su proposta unanime del Collegio di Garanzia Provinciale. Rispetto alla relazione di Flamini assunta e votata dal CPF si è sottolineato intanto che Rifondazione comunista ha da sempre fatto della questione morale una delle sue principali bandiere ed elementi identitari. Per tale ragione il partito ha ribadito che i rappresentanti dei cittadini nelle istituzioni debbano sempre dimostrare una specchiata ed incontrovertibile etica pubblica. Lo ritenevamo ieri e lo riteniamo ancor più oggi di fronte all’evoluzione che la vicenda ha avuto. In questo senso rispetto ai provvedimenti attuali si è chiesto che tutti gli interessati dagli stessi e ad ogni livello si dimettano dalle loro cariche elettive. Non solo per il partito, ma anche e soprattutto per il rispetto delle istituzioni democratiche e repubblicane.
La relazione ha soprattutto posto all’attenzione l’esistenza di un problema politico più generale che interessa l’Umbria e una parte consistente della storia della sinistra umbra. Le inchieste in corso determinano la necessità di compiere una lettura complessiva di fase in grado di produrre una risposta politica all’altezza della gravità della situazione. Nessuna lezione di moralità, tanto più quando altri partiti della maggioranza regionale si sono opposti alle dimissioni di Goracci che Rifondazione comunista ha chiesto. In questo senso per il lavoro prodotto dalla Federazione di Perugia Flamini ha proposto di dare un contributo politico sui livelli competenti di direzione politica del partito, a partire dal Comitato Politico Regionale anche in virtù della necessaria calendarizzazione del Congresso Regionale. Le conclusioni dei lavori del CPF hanno visto l’intervento del Segretario Regionale del Prc Umbria Stefano Vinti.
Narni: presentazione ufficiale del candidato a Sindaco del PdL, Sergio Bruschini.
15 gennaio 2012Alla conferenza, sono intervenuti il Capogruppo in Consiglio Regionale del PdL, Raffaele Nevi, il Consigliere Regionale e Coordinatore Provinciale del PdL, Alfredo De Sio, il Consigliere Provinciale e Vice Coordinatore del PdL, Enrico Masciarri, il Coordinatore Comunale di Narni, Amleto Bussotti, e il Senatore del PdL Domenico Benedetti Valentini, il consigliere comunale di Narni del PdL, Ilaria Ubaldi e inoltre alcuni consiglieri comunali di comuni limitrofi tra cui Stefano Fatale di Terni e Andrea Nunzi di Amelia. Durante la conferenza stampa, hanno preso la parola anche i responsabili sia de La Destra, con i suoi dirigenti, Sandro Fani e Daniela Cirillo, i quali hanno annunciato che come movimento politico costituiranno una loro lista in appoggio al candidato a sindaco del PdL, Sergio Bruschini. Oltre a La Destra, è intervenuto il rappresentante di Italia Federale, Danilo Galeazzi, che ha annunciato ai dirigenti del PdL e a tutte le persone che assistevano alla conferenza, che come partito politico entro un mese decideranno se ufficializzare o meno il loro appoggio al candidato a sindaco del PdL. L’attuale capogruppo del Pdl in consiglio comunale, ha ringraziato i dirigenti sia provinciali che comunali, i quali hanno creduto nella sua figura e nella sua professionalità per la sua nomina a candidato a Sindaco, ha ribadito per il centro destra e in particolare per il PdL, che queste elezioni sono molto importanti in quanto si respira nell’aria una voglia sempre maggiore di cambiamento; Bruschini, in ultimo si è reso disponibile per l’apertura verso gli altri movimenti e liste civiche che si stanno formando nella città.
“IL Federalismo di Domani” A NARNI SARA’ PRESENTATO IL NUOVO LIBRO DI ALDO TRACCHEGIANI
13 novembre 2011sabato 19 novembre ore 17
L’appuntamento di Narni apre il nostro tour nazionale di presentazione del nostro volume di Aldo Tracchegiani e Claudio Fogazza ma, soprattutto delle nostre idee sull’assetto istituzionale che l’Italia dovrà adottare per non sprofondare come è accaduto negli ultimi anni. Italia Federale girerà tutte le regioni, dopo aver effettuato in Umbria la prima riunione dell’esecutivo del partito, per incontrare iscritti e simpatizzanti, implementare il tesseramente e radicarsi sul territorio in vista del voto. Un voto che ci auguriamo possa aver luogo non prima della primavera 2013, in quanto il nostro Paese ha assoluto bisogno di un governo che faccia le riforme – ancorché impopolari – per risanare i conti e cambiare una legge elettorale che ci vede fermamente contrari al mantenimento delle liste bloccate.
TEVERE-NERA, ITALIA FEDERALE: “ANZICHÉ RIDURRE LE SPESE DI GESTIONE SI ASSUMONO NUOVI IMPIEGATI”
28 settembre 2011“E’ veramente scandaloso che il Consorzio Tevere-Nera, dopo che la provincia di Perugia ha affermato che gli sprechi si annidano negli enti secondari e a poche ore dalla riunione della regione che potrà anche decidere per la dismissioni dell’ente, si conceda il lusso di assumere due nuovi impiegati e di fare lievitare gli stipendi per gli addetti all’ufficio legale”. E’ quanto affermano in una nota congiunta il presidente nazionale di Italia Federale, Aldo Tracchegiani, ed il segretario di Narni, Massimo Marrucco. “Soltanto a ridosso dell’annunciato accorpamento dei tre consorzi – proseguono Tracchegiani e Marrucco – quello ternano fornisce delle proposte di riorganizzazione come ad esempio un nuovo progetto per le riscossioni, la costituzione di un’unica centrale di acquisto e l’elaborazione unica delle buste paga: viene allora naturale chiedersi come mai nessuno ci abbia pensato prima. Inoltre, pare anche che sia in via di definizione una sorta di esenzione fino ad un limite massimo ancora da determinare che, si badi bene, sarà concessa solo quando si rispetteranno i costi standard che saranno individuati dalla regione. A tutt’oggi però, il Consorzio Tevere-Nera è obbligato dalla legge regionale ad applicare la tassa erga omnes e a recuperare gli arretrati dal 2008 al 2010 finanziando un ufficio legale sovradimensionato”. “La situazione è divenuta intollerabile – conclude la nota – ed è ora di dire basta. Italia Federale prenderà visione dei bilanci del Consorzio per verificare i criteri di economicità e di efficienza adottati per la gestione dell’ente e, nel caso la regione non decida in merito, si adopererà per la richiesta di commissariamento dell’ente”.
Atc3 Terni, Italia Federale: “Eroli aspetti a cantar vittoria”
23 settembre 2011Nota congiunta del presidente nazionale Aldo Tracchegiani e del segretario di Narni, Massimo Marrucco
“Il presidente dell’Atc3 ternano-orvietano, avvocato Eroli, nel corso della conferenza stampa di ieri ha inveito contro i ricorrenti al T.a.r. (Comitato Nazionale per la Caccia, Italia Federale e Partito dei Comunisti Italiani) minacciando anche azioni legali. Vorremmo far presente che l’ambito territoriale di caccia non può di certo cantar vittoria, in quanto la sospensiva era praticamente inutile visto che i cacciatori, avvicinandosi la data di apertura avevano ormai pagato il raddoppio della tassa”. E’ quanto affermano in una nota congiunta il presidente nazionale di Italia Federale, Aldo Tracchegiani, e il segretario di Narni, Massimo Marrucco, in merito alle affermazioni del presidente dell’Atc3 Eroli sulla pronuncia del T.a.r. della settimana scorsa in merito al ricorso presentato contro il raddoppio della quota di iscrizione per i cacciatori umbri. “Sarà invece determinante – proseguono Tracchegiani e Marrucco – il giudizio di merito del 7 marzo 2012: nell’ipotesi che la sentenza sia favorevole ai ricorrenti, infatti, l’ambito dovrà restituire ai cacciatori 250.000 euro. Nel frattempo tale somma dovrà essere accantonata in bilancio e non potrà essere spesa per il progetto di piano faunistico, come dice l’avvocato Eroli. A tale proposito, ci chiediamo perché il comitato non decida di dimezzare tutte le indennità, compresa quella del presidente, onde poter ripianare il debito contratto di 172.000 euro”. “Eroli afferma che 9000 euro vengono date alle associazioni venatorie per le zone ZRC, che in base alla legge dovrebbero essere al massimo 12, ma se ne contano addirittura 24, probabilmente per accontentare tutti. In questo contesto Italia Federale sta invece raccogliendo le firme per una proposta di legge di iniziativa popolare per modificare la legge n° 157 ed abolire una volta per tutte gli Atc, attribuendo la gestione del territorio in modo volontario ai cacciatori di tutte le associazioni, scelti con il metodo delle primarie e non con i soliti vecchi sistemi”.
Mons. Paglia, Tracchegiani (Italia Federale): “Totale approvazione per le sue parole: partito porterà avanti battaglia per macroregioni”
5 settembre 2011“Esprimiamo la più totale approvazione per le parole pronunciate nei giorni scorsi da monsignor Vincenzo Paglia, vescovo di Terni, cui va tutta la nostra solidarietà per gli indegni attacchi ricevuti da Rifondazione Comunista. Le proposte avanzate da monsignor Paglia per il futuro del territorio incontrano tutta la nostra approvazione perché fanno parte da sempre del programma di Italia Federale”. E’ quanto afferma il presidente nazionale ed ex consigliere regionale, Aldo Tracchegiani: “Temi come l’abbattimento dei costi della politica e la creazione di nuovi enti territoriali su base macroregionale, in grado di superare il modello attuale, rappresentano da sempre uno dei punti programmatici fondamentali di Italia Federale. La creazione di una macroregione che incorpori l’Umbria a Marche, Abruzzo e parte della Sabina, è indicata anche nel volume ‘L’Italia di domani’ e rappresenta l’unica soluzione possibile per un ridimensionamento dei costi della politica e per l’abbattimento di enti inutili come le province. In questo momento particolare che sta attraversando il Paese è necessario, in linea con quanto affermato da monsignor Paglia, superare qualsiasi forma di campanilismo e di localismo con uno sforzo comune e unitario in grado di rilanciare l’Italia. La presa di posizione di Rifondazione Comunista e gli attacchi portati avanti contro la Curia – prosegue Tracchegiani – non sono altro che l’ennesima dimostrazione di come a parole tutti siano pronti alle riforme auspicate dai cittadini, salvo poi tirarsi indietro quando entrano in gioco interessi personali”. “Quando si toccano questi ultimi – conclude Tracchegiani – ecco che iniziano i distinguo e le prese di posizione per mantenere intatto ciò che non va e che deve essere cambiato. Dopo tante parole al vento, nessuno osa mai fare il primo passo. E’ ora che siano spazzati via definitivamente tutti i conservatorismi per permettere al Paese quel cambiamento necessario, oggi più che mai, a partire proprio dalla riforma degli enti locali e dall’abolizione di quegli inutili carrozzoni che sono le province”.
Caccia, Tracchegiani (Italia Federale): “A fianco dei cacciatori umbri per la pre apertura”
3 settembre 2011“Domani la stagione venatoria entra nel vivo e per questo voglio fare un grosso in bocca al lupo alle migliaia di cacciatori umbri che come ogni anno, pur tra mille difficoltà, mantengono intatta la loro passione per la caccia e per l’ambiente”. E’ quanto afferma il presidente nazionale di Italia Federale ed ex consigliere regionale, Aldo Tracchegiani, in merito alla pre apertura della caccia in Umbria di domani, domenica 4 settembre: “Italia Federale si è sempre connotato come un partito nel quale l’attività venatoria occupa uno spazio importante – aggiunge Tracchegiani –. Sono anch’io un cacciatore e la conoscenza di questo mondo e della passione che accomuna tutti i cacciatori umbri mi ha spinto da sempre ad attivarmi per tutelare i loro diritti, attraverso proposte legislative e interrogazioni negli anni in cui sono stato presente in consiglio regionale. Lo testimonia, anche oggi, la battaglia intrapresa da Italia Federale contro lo scandaloso raddoppio della quota di iscrizione nell’Atc3 ternano-orvietano, in sinergia con altre associazioni venatorie e movimenti politici”. “A questo riguardo – conclude Tracchegiani – attendiamo con fiducia la sentenza del ricorso al T.a.r., cui ci siamo rivolti, che si pronuncerà il 14 settembre: una data importante, a soli quattro giorni dall’apertura della caccia in Umbria. Ci auguriamo di poterla festeggiare nel miglior modo possibile, vincendo questa battaglia che tutela, ancora una volta, i cacciatori umbri”.
DOMANI ALLE 21 ALLA SEDE DI NARNI SCALO ITALIA FEDERALE INCONTRA I CACCIATORI UMBRI
30 agosto 2011Tracchegiani: “Un dibattito voluto per informare i cittadini sugli sprechi dell’Atc3”
Il raddoppio della tassa di iscrizione all’Atc3 Ternano-Orvietano, le politiche di gestione del territorio e il futuro dell’attività venatoria in Umbria sono alcuni degli argomenti dei quali si discuterà domani sera a Narni Scalo, presso la nuova sede di Italia Federale in via Capitonese 9, in un incontro-dibattito promosso dal partito del presidente Aldo Tracchegiani e aperto a tutti i cacciatori e i cittadini. “In attesa dell’esito del ricorso al T.a.r. in merito all’iniquo raddoppio della tassa di iscrizione all’Atc3 voluto dalla provincia di Terni – spiega Tracchegiani – abbiamo voluto creare un momento di discussione con tutti i cacciatori per informarli in maniera completa della scellerata gestione dell’Ambito Territoriale di Caccia che è stata fatta in questi anni. Mentre, infatti, si chiede ai cacciatori il doppio rispetto a quanto versato precedentemente per l’esercizio dell’attività venatoria, non tutti sanno che il presidente dell’Atc3 percepisce 31.661 euro di indennità, 6mila euro di contributi previdenziali e 5796 euro all’anno di rimborsi chilometrici”. “A queste cifre – prosegue Tracchegiani – si aggiungono gli oltre 60mila euro di spese dell’Atc3 per il trasporto e l’immissione di nuova selvaggina, dei quali però sono stati utilizzati soltanto 42504 euro per l’acquisto di fagiani e 1560 euro per quello di pernici: che fine ha fatto, dunque, la parte restante? Come è stata utilizzata? Domande per le quali i cacciatori umbri attendono ancora una risposta. Così come vogliono sapere – conclude Tracchegiani – perché alcune associazioni hanno percepito, come rimborso spese per la gestione delle zone di ripopolamento e cattura, oltre 60mila euro per catturare una lepre”.
LETTERA A GOODMORNINGUMBRIA
13 agosto 2011Penso che la manovra varata da Berlusconi in un momento critico per il nostro paese vada nella direzione giusta. Nei dettagli molto ancora si deve fare, ricordiamo che per noi le province dovrebbero essere eliminate tutte e non solo quelle sotto i trecentomila abitanti … i parlamentari vanno ridotti del 50% vanno eliminate le auto blu,vanno fatte le grandi riforme del mercato del lavoro… pero’ apprezziamo…
Aldo Tracchegiani – presidente Italia Federale
Riduzione costi politica, Tracchegiani: “Passare da regioni a macroregioni e abolire le province creando aree territoriali”
27 luglio 2011Per il presidente di Italia Federale l’Umbria potrebbe rientrare in una macroregione adriatica. Stoccata alla Provincia di Terni: “Per mantenere gli enti collaterali si raddoppiano le tasse come per la quota dell’Atc3”.
“La recente proposta del presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, di tagliare drasticamente il numero delle Regioni, delle Province e dei Comuni per ridurre i costi delle istituzioni, passando dalle attuali 20 Regioni a una dozzina e dalle attuali 106 Province a 40-50 è un passo in avanti verso un modello più razionale di gestione, ma non basta. Si può fare di più, come Italia Federale afferma ormai da tempo, soprattutto per quanto riguarda la riorganizzazione degli enti pubblici territoriali”. E’ quanto dichiara il presidente nazionale di Italia Federale ed ex consigliere umbro, Aldo Tracchegiani, in merito alla riduzione dei costi della politica attraverso l’abbattimento del numero degli enti regionali e l’abolizione di quelli provinciali: “Come abbiamo ipotizzato nel nostro libro ‘Il Federalismo di domani’ – prosegue Tracchegiani – la riorganizzazione degli enti regionali italiani dovrebbe prevedere la nascita di quattro-cinque macroregioni in base a precise aree territoriali: ipotizziamo ad esempio una macroregione del nordovest del Paese, una del nordest, una adriatica, che dovrebbe comprendere l’Umbria, le Marche, l’Abruzzo, una jonica con Puglia, Basilicata, Calabria. In questo modo sarebbe garantito un sistema più efficiente e razionale, soprattutto per settori chiave come la sanità o i trasporti”. “Per quanto riguarda invece gli enti provinciali – aggiunge Tracchegiani – è necessaria la loro totale abolizione passando invece ad aree territoriali suddivise in base al numero di abitanti, non inferiore comunque alle 100 e 200mila unità per ogni nuova area. Solo in questo modo si avrebbe un sistema più snello degli enti pubblici, senza quelli intermedi, e si potrebbero risparmiare fino a 100 miliardi di euro. Sulle province infatti, come dimostrano i casi di quelle di Perugia e di Terni, gravano costi elevati per i gruppi consiliari, i consiglieri stessi, senza dimenticare tutti gli altri piccoli enti che le circondano come Consorzi e Atc e per mantenere i quali si ricorre a misure inique come l’aumento delle tasse. Lo dimostra quanto avvenuto nell’Atc 3 di Terni, che con la delibera 135 del 27 luglio ha portato la quota di iscrizione dei cacciatori da 25 a 51 euro, raddoppiandola. Un’ingiustizia per la quale ci siamo battuti e continueremo a farlo. Vorrei sapere – conclude Tracchegiani – cosa ne pensa il presidente della provincia di Perugia Marco Vinicio Guasticchi, che fa motivo di vanto il suo lavoro part time in un ente che, se soppresso, consentirebbe di risparmiare enormi cifre da destinare a quei cittadini che ne hanno veramente bisogno”.
Tracchegiani (Italia Federale): “A fianco di chi lotta per l’abolizione del numero chiuso all’università”
13 luglio 2011Il presidente nazionale di Italia Federale annuncia la creazione di una rete che raccoglierà tutte le proteste negli atenei della Penisola
“Come già accaduto pochi giorni fa per la questione dell’abolizione delle Province, Italia Federale dimostra ancora una volta di averci visto giusto in merito ad un’altra battaglia portata avanti da tempo, vale a dire quella relativa al numero chiuso per l’accesso ai corsi di laurea, specialmente per quelli che riguardano le facoltà scientifiche. Una problematica con cui anche l’Umbria ha avuto a che fare in occasione delle ultime selezioni effettuate presso le facoltà di medicina. Tutto ciò mentre nella regione ci sono poli di eccellenza come quello nuovo di Terni che hanno tutte le carte in regola per formare, attraverso personale qualificato, i medici del futuro e il cui sviluppo è in parte bloccato proprio dal persistere di regolamenti come quello dell’accesso chiuso ai corsi di laurea”. E’ quanto afferma il presidente nazionale di Italia Federale ed ex consigliere regionale umbro, Aldo Tracchegiani, in merito alla protesta di otto aspiranti medici che hanno fatto ricorso alla Corte europea di Strasburgo perché i test di ammissione previsti per alcune facoltà universitarie violerebbero il diritto all’educazione. Una protesta che ha portato la Corte Ue a chiedere chiarimenti al governo italiano prima di pronunciare la sentenza: “Siamo assolutamente contrari a questo sistema universitario che pone limiti di ingresso ai giovani che vogliono intraprendere alcuni percorsi didattici – afferma Tracchegiani – e parallelamente si aprono le porte all’arrivo di medici professionisti dall’estero, da Paesi come India e Medio Oriente, mentre i nostri ragazzi che vorrebbero coronare il sogno della loro vita sono costretti a virare su altri corsi di laurea. La bocciatura nei test d’ingresso può avere un’incidenza pesante sul loro futuro didattico e professionale, rappresentando peraltro una negazione del diritto allo studio, del quale a farne le spese sono spesso giovani che hanno solo bisogno di una chance e che non godono di favoritismi di tipo clientelare o familiare. Per questo già alcuni mesi fa Italia Federale aveva proposto l’abolizione del numero chiuso e l’offerta di analoghe possibilità per tutti gli studenti”. “A questo punto – conclude Tracchegiani – abbiamo intenzione di creare in breve tempo una rete nazionale capace di raccogliere tutti gli studenti cui è stato negato il diritto allo studio, allo scopo di sostenerli in questa battaglia e che possa portare alla definitiva abolizione del numero chiuso per l’accesso a tutti i corsi di laurea. Allo stesso tempo ci attiveremo anche per contrastare in maniera netta la nuova proposta del ministro dell’Istruzione, Mariastella Gelmini, che vorrebbe portare a cinque anni il percorso di studi. Riteniamo infatti che questo tipo di corso di laurea, che deve avere una durata di 6 anni, debba essere aperto a tutti e debba essere selettivo in specializzazioni come la chirurgia dove si registra una grossa carenza di personale”.
Amministrative di Assisi, Moffa:: “non serve cambiare le cose che vanno bene”
12 Maggio 2011di Francesco La Rosa
E’ questo in sintesi il messaggio di Silvano Moffa– presidente della commissione Lavoro della Camera dei deputati – alla conferenza stampa di stamattina all’Ora Hotel di Santa Maria degli Angeli per la presentazione del candidato al consiglio comunale di Assisi Stefano Iandolo della lista Ricci in quota Italia Federale.
L’incontro, organizzato da Aldo Tracchegiani, ha visto anche la partecipazione del sindaco Claudio Ricci che ha tracciato brevemente i lavori eseguiti durante questa legislatura che sta per finire rilanciando fra l’altro il progetto di fondazione del partito popolare europeo composto dalle forze di centro per focalizzare meglio le cose importanti da fare e anticipando alcune fra le cose più significative che vedranno il comune di Assisi protagonista come la fondazione di Banca Assisi, il logo di Perugia -Assisi capitale della cultura europea, l’inaugurazione in settembre-ottobre dell’aeroporto internazionale di Perugia intitolato a San Francesco e un Tour Operator Turistico per Assisi.
“Non vogliamo cambiare le cose che vanno bene” – è il messaggio di Silvano Moffa – infatti non è un caso che in accordo con Aldo Tracchegiani, presidente di Italia Federale, abbiamo deciso di appoggiare il sindaco di Assisi perché qui c’è una esperienza amministrativa positiva che ha saputo far convivere la modernizzazione con i valori imperituri e inviolabili”.
Siamo consapevoli che stiamo vivendo una vera crisi epocale – continua Moffa – e per fortuna il nostro governo ha saputo creare gli antidoti per reggerne l’urto, ma dobbiamo e possiamo puntare al turismo come risorsa per creare nuovi posti di lavoro specialmente per i giovani, cercare di individuare facilitazioni per i turisti nei momenti difficili senza dimenticare che c’è da riscoprire uno stile e una capacità di dialogo per farsi capire dai cittadini.
Oggi alla presenza dell’on. Silvano Moffa, il leader di riferimento alla camera dei deputati, Italia federale festeggia il primo anno di vita.
Torrente Tarquinio, Italia Federale: “La bonifica delle sponde ha provocato la distruzione di alcune covate di uccelli”
5 Maggio 2011“I lavori di bonifica delle sponde del torrente Tarquinio effettuati da parte del Consorzio Tevere Nera hanno provocato la distruzione di alcune covate di uccelli che avevano nidificato lungo gli argini: si tratta di un fatto particolarmente grave, che dimostra scarsa attenzione per la tutela ambientale e per il quale attendiamo risposte chiarificatrici da parte dello stesso Consorzio”. E’ quanto affermano il presidente nazionale di Italia Federale, Aldo Tracchegiani, e il responsabile del dipartimento Ambiente, Caccia e Pesca del partito, Adriano Salicchi in merito all’intervento sulla vegetazione che ha riguardato un lungo tratto del torrente Tarquinio a Gabelletta, nelle vicinanze di Terni: “Il taglio indiscriminato della vegetazione con un mezzo meccanico su entrambe le sponde del corso d’acqua– dichiarano Tracchegiani e Salicchi – ha distrutto alcuni nidi di uccelli, tra i quali germano reale, gallinella d’acqua e fagiano, provocando un vero e proprio scempio ambientale. Tutto ciò in un periodo molto delicato, in cui queste specie si riproducono. E’ opportuno che interventi di questo tipo siano effettuati con maggiore attenzione per l’ambiente e per le specie che ci vivono, al fine di evitare conseguenze importanti sull’ecosistema del territorio. Abbiamo già provveduto a segnalare quanto accaduto agli organi competenti, affinché si faccia maggiore chiarezza su quello che si configura come un vero e proprio attacco all’ambiente. Non ci sorprende, infine, il silenzio delle associazioni ambientaliste sulla vicenda: un atteggiamento che conferma ancora una volta come siano i cacciatori le vere sentinelle ambientali e i primi a preoccuparsi della tutela delle biodiversità”.
Tracchegiani (Italia Federale): “No alla maxi stalla a Santa Maria Rossa, necessarie soluzioni alternative”
2 Maggio 2011“Italia Federale è vicina al comitato contro la realizzazione della maxi stalla a Santa Maria Rossa, pur consapevole che può trattarsi di una struttura in grado di garantire occupazione e un importante indotto per il settore zootecnico. La questione fondamentale infatti non riguarda il progetto di realizzazione ma il luogo in cui la maxi stalla sarà costruita, e il terreno attualmente individuato non è idoneo”. E’ quanto afferma Aldo Tracchegiani, presidente nazionale di Italia Federale ed ex consigliere regionale umbro, in merito alla realizzazione di una maxi stalla, progetto delle Opere Pie Riunite, a ridosso del paese di Santa Maria Rossa, al confine tra i comuni di Deruta e Torgiano. “Costruire una struttura del genere a 800 metri dal nuovo parco commerciale in cui sorgerà l’Ikea e vicino ad un centro residenziale come quello di Santa Maria Rossa, con conseguenze facilmente immaginabili per quanto concerne l’impatto igienico-sanitario, è un provvedimento che ci vede nettamente contrari. L’area individuata dall’amministrazione comunale perugina, che ha effettuato anche una variante al piano regolatore eliminando il vincolo paesaggistico pur di raggiungere il suo scopo, non può sopportare infatti la pressione derivante dalla realizzazione di nuovi insediamenti produttivi, né può essere dismessa, come prospettato dall’amministrazione comunale, parte di quelli attualmente esistenti sull’area”. “E’ necessario dunque valutare soluzioni alternative ed individuare un sito diverso per la costruzione di questa struttura – conclude Tracchegiani – dal momento che quello attuale è un progetto insostenibile sia dal punto di vista economico che ambientale: ci auguriamo che possano essere accolte quanto prima le istanze dei residenti, cui Italia Federale resterà vicina in questa battaglia”.
Iandolo (Italia Federale): “Ad Assisi contributo programmatico su giovani, imprese e turismo”
28 aprile 2011“Claudio Ricci ha dimostrato in questi ultimi anni di essere la persona giusta per Assisi, attraverso provvedimenti che hanno contribuito allo sviluppo della città e del suo territorio. Il mio sostegno alla sua lista civica è motivato dunque da un’ampia convergenza di vedute con l’azione di governo esercitata in questi anni dal sindaco uscente e con le sue linee programmatiche, che in futuro possono far recitare un ruolo di primo piano ad Assisi sullo scenario nazionale ed internazionale attraverso la valorizzazione delle sue eccellenze”. E’ quanto afferma Stefano Iandolo, candidato in quota Italia Federale che fa parte della lista civica per Assisi che sostiene la candidatura a sindaco di Claudio Ricci alle prossime elezioni amministrative del 15 e 16 maggio: “Attraverso il sostegno al sindaco uscente – aggiunge Iandolo – intendo portare un contributo programmatico attraverso alcune delle tematiche che costituiscono i punti fondanti del programma di Italia Federale. Tra queste, è necessario porre una particolare attenzione ai giovani e alle loro potenzialità, cercando di risolvere le problematiche occupazionali, economiche e sociali, anche attraverso la proposta del ‘Mutuo giovani casa’, uno dei punti forti del programma del partito. A ciò deve aggiungersi il sostegno alle imprese e al comparto turistico, che costituiscono il valore aggiunto per lo sviluppo futuro di Assisi e del suo territorio, alla luce del nuovo sistema federalista che ha come principale obiettivo la valorizzazione delle autonomie locali ”.
Tracchegiani (Italia Federale) : “La Regione smentisca l’ipotesi dell’arrivo di 500 profughi a Scanzano”
8 aprile 2011L’ipotesi dell’arrivo a Foligno di circa 500 profughi, che potrebbero trovare ospitalità in un centro di accoglienza allestito nei locali dell’esercito, di fronte alla caserma dei carabinieri di Scanzano, è la dimostrazione che per contrastare l’emergenza immigrazione si stanno scegliendo modalità che vanno contro il volere dei cittadini. E’ quanto afferma il presidente nazionale di Italia Federale ed ex consigliere regionale, Aldo Tracchegiani, in merito alle polemiche che si sono sollevate in questi giorni dopo la diffusione della notizia che nell’area che ospitava ‘Le casermette’ potrebbero arrivare quasi 500 profughi: “Si tratta di un numero molto superiore a quello previsto nella ripartizione nelle varie Regioni italiane che hanno offerto la loro disponibilità – afferma Tracchegiani – e che ci vede nettamente contrari e a fianco di quell’80% di cittadini che hanno espresso parere contrario a quella che sarebbe una scelta scellerata. Italia Federale farà sentire tutta la sua vicinanza e offrirà tutto l’appoggio ai cittadini di Scanzano che si sono opposti con forza a questa ipotesi ed è pronta a sostenere le loro battaglia qualora dalla presidente della Regione, Catiuscia Marini, non arrivi una pronta e decisa smentita. Con questa nuova ondata di immigrazione l’Italia sta perdendo la sua dignità e, soprattutto, torna di nuovo a farsi sentire il problema della sicurezza. In questa direzione preoccupano anche il silenzio e l’accondiscendenza della Lega Nord che ha fatto della lotta all’immigrazione uno dei suoi cavalli di battaglia. Che fino ha fatto quel partito – chiede Tracchegiani – che fino a poco tempo fa predicava uno stop deciso all’arrivo di clandestini nel nostro Paese?”.
Libia, Tracchegiani (Italia Federale): “Campo profughi nell’area ex-Spea scelta scellerata della Regione”
26 marzo 2011“L’Italia non può più accogliere le migliaia di profughi provenienti dal Nord Africa: per questo l’individuazione dell’area ex Spea di Narni come possibile centro di accoglienza da parte della presidente della Regione, Catiuscia Marini, ci trova nettamente contrari”. E’ quanto afferma il presidente nazionale di Italia Federale ed ex consigliere regionale, Aldo Tracchegiani, in merito all’emergenza-immigrazione dopo le rivolte che hanno interessato alcuni Paesi nordafricani, ultimo in ordine di tempo la Libia: “La scelta dell’ex Spea come possibile campo profughi – spiega Tracchegiani – è un atto che non condividiamo e che può creare ulteriori difficoltà ad una città come Narni, che presenta già numerose criticità per quanto riguarda il sistema delle
infrastrutture. Problematiche che hanno sempre visto Italia Federale in prima linea nel cercare adeguate soluzioni, come dimostra la battaglia intrapresa nei mesi scorsi per la bonifica proprio dell’area dell’ex Spea”. “Sul problema immigrazione – aggiunge Tracchegiani – serve dunque una riflessione ampia a livello nazionale e regionale: se la governatrice Marini ha tanto a cuore i profughi
della Libia provveda a trovare loro un’altra sistemazione, non certo a Narni. Agli errori compiuti a livello strategico dal governo nazionale, coinvolto in un intervento militare che risulterà controproducente facendogli perdere il suo ruolo di primo piano, non devono aggiungersene altri: il flusso migratorio continuerà infatti anche una volta terminato il conflitto e l’Italia non potrà reggere l’urto di altre migliaia di profughi in arrivo. E’ necessario prendere in considerazione l’ipotesi di un potenziamento dei campi profughi già allestiti in Nord Africa – conclude Tracchegiani – nonché un maggiore coinvolgimento degli altri Paesi dell’Unione Europea, in primis Francia e Gran Bretagna così ansiose di entrare in guerra, per quanto riguarda l’accoglienza di quanti sono già sbarcati nel nostro Paese e continueranno a farlo”.
Treni, Tracchegiani (Italia Federale): “Dai pendolari dell’orvietano un vuoto a rendere alla Regione”
21 marzo 2011“Vuoto a rendere”. E’ questo lo slogan coniato da Aldo Tracchegiani, presidente nazionale di Italia Federale, in relazione alle problematiche che i pendolari del comprensorio orvietano si trovano ad affrontare quotidianamente nelle tratte ferroviarie in direzione di Roma e Firenze. “Questi sono i risultati del contratto di servizio con Trenitalia di cui l’assessore regionale Silvano Rometti si era detto a tal punto compiaciuto al momento della firma. I problemi dell’utenza umbra – aggiunge Tracchegiani – sui quali Trenitalia fa leva in quanto società di capitali ed unico interlocutore in materia di trasporti, certificano l’incapacità della Regione di rispondere ai bisogni dei cittadini, nonché il suo scarso peso politico e contrattuale”. “Purtroppo in molti casi i pendolari del comprensorio orvietano non hanno altro modo per raggiungere il posto di lavoro che servirsi dei treni – conclude il presidente di Italia Federale -, tuttavia visto il continuo aumento del prezzo dei biglietti, la sporcizia e l’arretratezza di molte delle carrozze utilizzate quotidianamente, molte di esse dovrebbero essere disertate per costituire un vuoto a rendere per la Regione che, in assenza di utenti, si troverebbe così sola a sostenere gli oneri del contratto”.
Italia Federale: nominati i coordinatori delle aree territoriali dell’Umbria
7 marzo 2011Sono stati ufficializzati nel corso di un incontro avvenuto sabato scorso, al quale hanno partecipato tutti i vertici di Italia Federale, i coordinatori territoriali del partito per l’Umbria. Le nomine riguardano tutte le aree territoriali del “cuore verde” dell’Italia, punto di partenza del progetto federalista del partito che prevede la creazione di undici macroregioni, suddivise al loro interno in aree territoriali, eliminando le province. Per l’area di Perugia il coordinatore sarà Alfeo Rinalducci, mentre per quella del Trasimeno è stato scelto il nome dell’ex Lega Nord, Elda Rizzolo. Nella Media Valle del Tevere ad occuparsi del territorio dei Comuni di Deruta, Bettona, Assisi e Bastia sarà Nevio Giunchigli; spostandosi nel folignate, il coordinatore scelto da Italia Federale per Montefalco, Trevi e Foligno è Francesco Ricciolini, ex assessore del Comune di Montefalco. Infine nell’area territoriale di Spoleto/Valnerina il nome scelto dai vertici di Italia Federale è quello di Sante Coccia, mentre nell’orvietano il coordinatore sarà Daniele Breccia. “L’assemblea di sabato scorso – spiega il presidente nazionale di Italia Federale, Aldo Tracchegiani – è servita anche a fare il punto sulle prossime amministrative in Umbria. Proprio da questa Regione, infatti, Italia Federale intende lanciare la sua sfida elettorale che interesserà tutto il territorio nazionale. Siamo pronti a dare battaglia in tutte le realtà umbre in cui si andrà al voto – aggiunge Tracchegiani – con un occhio di riguardo per Assisi, dove la nostra lista è già a buon punto. In quest’ultima città, se l’esito delle consultazioni con gli attuali candidati non sarà soddisfacente, non escludiamo la candidatura di una personalità forte all’interno del partito
Rifondare la caccia!!!! Si siamo tutti d’accordo.E’ il messaggio uscito dal convegno di Orvieto su caccia , ambiente e ruralità organizzato da Italia Federale
21 febbraio 2011di Alfeo Rinalducci
Davanti ad un numeroso pubblico di appassionati ha aperto i lavori Aldo Tracchegiani, presidente nazionale di Italia Federale che con una breve introduzione ha voluto ricordare alcuni dei successi e delle battaglie sostenute a favore del mondo venatorio , le manifestazioni del primo settembre 2006 a Roma e in veste di coordinatore del “comitato 409” contribuì alla riuscita della marcia degli 80 mila cacciatori contro Pecoraro Scanio e De Castro che volevano trasformare le ZPS in aree protette. Poi la battaglia sull’aumento della tassa regionale sulle
deroghe sulla istituzione della sentinella ambientale sui ripopolamenti nei parchi regionali. “Occorre ritrovare equilibrio – dice Tracchegiani – togliere la politica dalla caccia eliminare gli ATC (Ambiti territoriali di Caccia) e ritornare alla gestione diretta tra cacciatori ed agricoltori, una gestione seria che porti a: controllo dei nocivi (volpi, faine, istrici, tassi ecc. ): applicazione seria della normativa europea eliminazione della burocrazia e libertà di esercitare la nostra passione Più cultura e informazione oltre che formazione di chi è addetto ai controlli.”
Fra gli ospiti presenti, Silvano Moffa Presidente della Commissione Lavoro della camera che ha parlato della sua gestione ineccepibile ai tempi della sua presidenza della Provincia di Roma e dell’operato come presidente della Commissione Lavoro dell’indotto collegato alla caccia. Ha inoltre sottolineato la sintonia di vedute con Italia Federale e del ritrovarsi condividendo uno stesso progetto politico nato dopo qualche anno di esperienze diverse, lui con PDL e con FLI , …Tracchegiani con la destra e appunto adesso Italia Federale nell’ottica di rinforzare l’accordo politico con il governo Berlusconi
L’intervento di Giancarlo Pagliarini si sofferma invece sul nuovo modo di concepire l’Italia come paese federale, sul vero federalismo più volte espresso dal partito di Traccheggiani e per il quale ha accettato la candidatura a sindaco di Milano alle elezioni di primavera.
Bonanni Ezio, presidente nazionale vittime amianto, ha parlato dell’amianto ed evidenziato la grave situazione di disagio dei lavoratori abbandonati a se stessi.
Stango Angelo di Caccia Ambiente conferma l’accordo del suo gruppo con Italia Federale riconoscendole e la stessa visione della caccia come forma, cultura, tradizione, passione e nello stesso tempo la tutela dell’ambiente.
Gaggioli Stefano ex deputato AN con un appassionato intervento ha voluto enfatizzare l’incompetenza delle associazioni ambientaliste e della necessità di attivare gli osservatori per il transito della selvaggina migratoria per un controllo su base scientifica delle quantità di uccelli e consentire di conseguenza un calendario di caccia adeguato fuori dalle date stabilite.
Di notevole interesse gli interventi di Luigi Iaboni neofondatore del club dello storno , Bizzi Nicola di Firenze della nuova destra sociale e presenti fra tanti militanti e dirigenti e cacciatori anche Stefano Tacconi presidente regionale libera caccia Vladimiro Boschi dell’associazione “Anuu Migratoristi” ed il sindaco di Porano
Caccia, Tracchegiani (Italia Federale): “Ad Orvieto I° convegno su caccia, ambiente e ruralità”
10 febbraio 2011“Rifondiamo la caccia”. E’ questo lo slogan del primo convegno su caccia, ambiente e ruralità individuato da Aldo Tracchegiani, presidente nazionale di Italia Federale, per l’appuntamento organizzato per sabato 19 febbraio alle ore 16 al palazzo del Capitano del Popolo di Orvieto. “Avremo un platea di eccezione per parlare di caccia, di ambiente, di agricoltura e ruralità, ma soprattutto dell’intero indotto del settore – afferma l’ex consigliere regionale – Un mondo, quello venatorio, che da lavoro e coinvolge centinaia di migliaia di operatori nei settori più diversi, a cominciare da quello turistico per proseguire con quello delle armerie”. Ospiti dell’evento saranno Silvano Moffa, presidente della
commissione lavoro della Camera dei Deputati, Giancarlo Pagliarini, già sottosegretario all’economia del governo Berlusconi I e candidato sindaco di Milano, sostenuto da Italia Federale, l’avvocato Ezio Bonanni, presidente dell’osservatorio nazionale sulle vittime dell’amianto e altri politici ed amministratori di diverse realtà italiane. “I cacciatori sono divenuti troppo spesso prede essi stessi dei politici, dei politicanti e delle loro false promesse: nel frattempo l’attività venatoria viene continuamente attaccata e derisa per fini elettorali e demagogici, salvo poi ricordarsi dei cacciatori solo in prossimità delle elezioni. La caccia ha bisogno di un serio ed approfondito processo di rifondazione – conclude Tracchegiani – in primo luogo culturale, prima ancora che legislativo e giuridico”.
SERVIZI SOCIALI, TRACCHEGIANI (ITALIA FEDERALE): “COMUNE DI FOLIGNO TAGLIA COME IL GOVERNO”
23 gennaio 2011“Quella operata dall’assessore alle politiche sociali del comune di Foligno, Christian Napolitano, è una scelta che va a colpire quelle categorie svantaggiate della popolazione di cui la sinistra si è sempre fatta paladina: mi chiedo allora quale sia la differenza tra questa giunta targata Pd e l’attuale Governo di centrodestra, tanto criticato in più occasioni dagli stessi amministratori folignati, per la politica dei tagli agli enti locali. Non avrei mai immaginato tanta similarità di comportamenti: a quanto pare, anche in Umbria ai problemi si risponde con i tagli”. E’ quanto afferma Aldo Tracchegiani,
presidente nazionale di Italia Federale, in merito alla lettera di denuncia dei genitori di undici bambini portatori di handicap che dal prossimo febbraio dovranno far fronte ad una riduzione del servizio convenzionato con la Cooperativa sociale “Ellelle”. “La giunta di centrosinistra che guida Foligno – prosegue Tracchegiani – dopo essersi lamentata delle scelte del Governo non ha fatto alcun cenno all’accordo Stato-Regioni, recentemente firmato, che ha provveduto alla redistribuzione di fondi non trascurabili su capitoli di spesa che prima erano stati tagliati. Ora, invece, ecco che vengono ridotte le voci di spesa per il sostegno alla disabilità: ci dicano chiaramente come intendono reperire le risorse per affrontare questa problematica. Italia Federale – conclude – si è sempre battuta per i cittadini e i loro diritti fondamentali e non permetterà che questa vicenda finisca per colpire fasce della popolazione che al contrario di quanto sta avvenendo hanno bisogno di aiuto e sostegno anche attraverso l’erogazione di servizi essenziali che non possono e non devono essere oggetto di alcuna riduzione di fondi”.
ITALIA FEDERALE SI TINGE DI ROSA
23 dicembre 2010Continua senza soste il “momento organizzativo” di Italia Federale, il partito fondato nel maggio scorso dal Dr Aldo Tracchegiani e Alfeo Rinalducci, rispettivamente presidente e segretario nazionale.
Dopo gli importanti accordi con movimenti politici della Sicilia, Lazio, Sardegna, Lombardia, dove fra l’altro in una conferenza stampa è stata annunciata la candidatura a sindaco di Milano di Giancarlo Pagliarini, ministro nel primo governo Berlusconi, Italia Federale guarda all’Umbria per completare l’organigramma politico sul territorio anche in vista della prossima tornata elettorale amministrativa in alcuni comuni della nostra regione.
Nell’incontro di ieri a Santa Maria degli Angeli, alla presenza di numerosi militanti e dopo aver riconfermato le linee guida che hanno ispirato la nascita del partito, il presidente Tracchegiani propone la nomina della d.ssa Stefania Melchiorri, segretario del comune di Assisi, dell’avv. Anna Alberti, segretario del comune di Terni, e dell’avv. Marta Dominici, segretario della Provincia di Terni.
Nel suo intervento conclusivo Tracchegiani cosi dice: “Oggi, grazie all’apporto di realtà della società civile ricca di linfa vitale e di
entusiasmo in un gruppo già collaudato possiamo sperare
di raggiungere importanti risultati in tutte le competizioni elettorali, addirittura superiore al 3,6 % ottenuto delle scorse elezioni politiche 2008
ITALIA FEDERALE e CACCIA E AMBIENTE: UNITA’ DI INTENTI
25 novembre 2010di Alessandra Di Cesare
I movimenti politici Italia Federale e Caccia e Ambiente si ritrovano presso il palazzo della Provincia di Perugia per presentare il loro accordo elettorale e programmatico. Ad intervenire Il Presidente Nazionale di Italia Federale, Aldo Tracchegiani, insieme ai due principali esponenti di Caccia e Ambiente: il Presidente Nazionale, Angelo Stango e il Segretario Nazionale, Angelo Dente.
La tutela del mondo venatorio è la principale esigenza per chi è vicino alla cultura, alle tradizioni, allo spirito che la caccia, insieme al contatto con la natura, trasmette da sempre. Una cultura semplice che, grazie all’attuale sinergia di una decina di professionisti, vuole essere mantenuta e valorizzata tramite un chiaro accordo e una sincera unità di intenti. Il percorso da intraprendere è volto alla difesa di una categoria di cittadini, i cacciatori appunto, ma il discorso si allarga alla pesca e ai piccoli Comuni, anch’essi abbandonati da strategie politiche volte a “rosicchiare” voti dagli animalisti. Consci che l’immobilismo è il peggiore dei mali, e che deve essere lo spirito dei cittadini legati da comuni interessi a condizionare la politica, e non l’inverso, Italia Federale, Caccia e Ambiente, insieme a tutte le persone che contribuiscono ad alimentare il dibattito sia in chiave federalista che europea, vogliono marciare in modo costruttivo per disegnare il futuro di un programma politico e il futuro di una passione che niente ha a che fare con un semplice sport.
“Questo incontro – ha spiegato il presidente di Italia Federale, Aldo Tracchegiani – è il primo passo che ci consentirà di portare avanti un progetto di tutela di un mondo, quello venatorio, che è stato abbandonato dai partiti tradizionali e dal governo, che non ha mantenute le promesse di riforma della legge sulla caccia. Si tratta – ha proseguito Tracchegiani – del primo di una lunga serie di iniziative che si svolgeranno nelle prossime settimane in tutta Italia e che culmineranno negli Stati Generali del mondo venatorio che si terranno il prossimo 19 febbraio ad Orvieto. Ciò che vogliamo dall’unione con Caccia e Ambiente è una modifica serie della legge 157 che garantisca il diritto di esercitare un’attività tutelata dalla Costituzione italiana e dalla normativa europea. Oggi infatti si avverte sempre più l’esigenza di azioni
importanti e concrete a sostegno del mondo venatorio e di quella ruralità che, noi vogliamo promuovere e che è vista come qualcosa di opprimente dai salotti radical-chic”. “Questa sinergia con Italia Federale – ha aggiunto il presidente nazionale di Caccia e Ambiente, Angelo Stango – ci consente di affrontare nel migliore dei modi le sfide che attendono il mondo della caccia, oggi tradito da quella politica, di destra e di sinistra, di cui si è sempre fidato. Il nostro obiettivo è quello di far emergere quei valori che sono alla base dell’attività venatoria, come la socialità e l’attenzione per l’ambiente, che abbracciano una fetta importante della società e che sono stati soppiantati dal consumismo e dalla cultura urbana. Valori che non appartengono solo ai cacciatori, ma anche alla pesca, all’agricoltura, ai piccoli centri rurali e dai quali vogliamo partire per una discussione più ampia”. “Caccia e Ambiente – ha concluso il segretario nazionale, Angelo Dente – è un partito che vuole ridare valore a quei concetti e a quelle tradizioni di un mondo che sta scomparendo e che è sotto tiro da parte di ambientalisti e politica: stiamo assistendo ad una vera e propria caccia ai cacciatori dimenticando che questi ultimi esercitano un’attività garantita dalla Costituzione”. All’incontro hanno partecipato anche Stefano Tacconi, dirigente dell’associazione venatoria Libera Caccia, e Antonio Pinotti, presidente nazionale Club della Palomba.
L’obiettivo comune è sostenere un progetto per assicurare una tutela anche dal punto di vista normativo, contrastando la strumentalizzazione che si ha da parte dei politici e le loro false promesse. Una serie di conferenze di regione in regione, mireranno ad affermare un contesto più dignitoso per i cittadini, volto alla salvaguardia di valori, tradizioni e passioni che contribuiscono a far apprezzare ancora di più i legami percepiti in particolari contesti di socializzazione.
Accordo programmatico fra Italia Federale e Caccia Ambiente
22 novembre 2010È ora che dalle parole si passi ai fatti. Abbiamo atteso per tanto, troppo tempo risposte da parte di un governo che credevamo “amico” e che invece si è dimostrato truffaldino, finendo per arrivare a definire la caccia come un male e lanciare la proposta di un referendum per la sua abolizione. Nel Pdl, nel frattempo, assistiamo al teatrino delle sconfessioni interne delle parole del Ministro Brambilla che, tuttavia, per dire quello che ha detto deve aver avuto l’avallo del Presidente del Consiglio.
L’attività venatoria viene continuamente bistrattata dalla popolazione, che subisce gli effetti della disinformazione dei media e di una classe politica che si appella ai cacciatori solo con l’approssimarsi delle urne, per poi scaricarli e dimenticarsi di loro il giorno dopo. Noi non ci rassegniamo a questo stato di cose: siamo stufi di farci prendere in giro, di attendere le necessarie riforme in ambito nazionale e regionale, di auspicare quella serie di iniziative politiche che pongano all’interno di un disegno organico il circuito della caccia con quello dell’ambiente, dell’agricoltura e della valorizzazione del territorio.
Fortunatamente non siamo i soli a pensare queste cose e, soprattutto, non siamo in pochi. I colloqui di Italia Federale con il movimento Caccia e Ambiente, dopo poche settimane, hanno già fruttato un’intesa profonda e coesa sugli aspetti inerenti questo mondo. Per questo motivo riteniamo giunta l’ora di parlare e presentare il fulcro di questa convergenza di idee e prospettive, sulle quali stiamo lavorando per consolidare quella sinergia che ci auguriamo porterà, nel prossimo mese di febbraio, alla convocazione degli Stati Generali della Caccia ad Orvieto, da cui lanceremo un “manifesto” della rifondazione della caccia, aperto a tutte le proposte e le idee che vengono da questo mondo. Nel frattempo invitiamo i cittadini, le associazioni, le emittenti radiotelevisive e le testate giornalistiche alla conferenza stampa di presentazione dell’accordo politico-programmatico tra Italia Federale e Caccia e Ambiente, che si terrà giovedì 25 novembre alle ore 11 presso il palazzo della Provincia di Perugia.
Oltre ad Aldo Tracchegiani, Presidente nazionale di Italia Federale, interverranno Angelo Stango (Presidente nazionale di Caccia e Ambiente) ed Angelo Dente (Segretario nazionale di Caccia e Ambiente).
Tre Valli, Tracchegiani: “Matteoli se ne è dimenticato?”
13 novembre 2010“Mi chiedo se nell’incontro avuto in Senato tra la delegazione del Pdl umbro ed il Ministro Altero Matteoli si è parlato della Tre Valli, un’opera infrastrutturale strategica, da troppo tempo rimasta su lettera morta”. È quanto afferma Aldo Tracchegiani, presidente di Italia Federale. “Il territorio spoletino, ormai privo di adeguata rappresentanza regionale sia da parte del centrodestra che del centrosinistra, sta venendo sempre più dimenticato e marginalizzato, come abbiamo già fatto presente in relazione al reparto di ostetricia e ginecologia dell’ospedale. Nello specifico mi sembra che si parli tanto della trasformazione in autostrada della E45 e della Quadrilatero, mentre ci si è totalmente dimenticati della Tre Valli, un’opera fondamentale per il comprensorio spoletino, che troverebbe finalmente modo di essere adeguatamente inserito nel tessuto economico e infrastrutturale regionale. La realizzazione di questa grande opera, per la quale confidavamo nel governo Berlusconi, consentirebbe di potenziare i collegamenti con la media Valle del Tevere e il territorio ternano, alleggerendo il traffico sulla Flaminia e consentendo all’Umbria di superare quell’isolamento strutturale che già subisce a causa della particolare conformazione orografica e geografica. Come presidente del comitato per la realizzazione della Tre Valli, che opera nel territorio con continuità dal 2005, voglio ricordare l’impegno profuso in Regione nella scorsa legislatura per sollecitare l’avvio dei lavori e l’ultimazione della definizione del tracciato. Tuttavia, a questo punto, Italia Federale è costretta a sottolineare alla cittadinanza spoletina – conclude Tracchegiani – la mendacità delle promesse di coloro i quali hanno venduto sogni in cambio di voti, trascurando poi completamente gli impegni assunti, nell’auspicio che su di essi cadesse poi un utopistico oblio collettivo”.
Italia Federale chiede l’azzeramento della giunta regionale dell’Umbria
16 ottobre 2010Gli sviluppi dell’inchiesta sulla sanità che hanno portato alle dimissioni dell’assessore regionale, Vincenzo, Riommi, non possono più procrastinare l’immediata necessità di un azzeramento della giunta regionale e di un pronto ritorno alle urne. E’ quanto afferma Aldo Tracchegiani, presidente nazionale di Italia Federale, a seguito degli sviluppi dell’inchiesta “Tuttopoli”. “Italia Federale finora non si era pronunciata a riguardo dell’inchiesta, fiduciosa del lavoro di indagine operato dalla magistratura inquirente, in ossequio al suo spirito garantista. Ora però, dopo le dimissioni dell’assessore Riommi, che hanno fatto seguito alle indagini su diversi esponenti di primo piano del mondo politico legato al Pd, all’area folignate e all’entourage dell’ex presidente della Regione, Maria Rita Lorenzetti, dobbiamo necessariamente constatare il tradimento del patto elettorale nonché il fatto che sia stato palesemente scoperto quell’intreccio tra interessi personali e clientelismi politici che avevamo da tempo denunciato. Nel plaudire all’operato della magistratura inquirente dobbiamo allo stesso tempo prendere atto del fallimento dell’azione politica dell’opposizione, da cui invece ci saremmo aspettati la guida di questa operazione di smascheramento di un apparato che abbiamo visto come coinvolga tutti i settori della cosa pubblica. I cittadini umbri – continua Tracchegiani – hanno diritto e soprattutto voglia di conoscere la verità e di comprendere il funzionamento di un meccanismo perverso che interessa però la gestione dei soldi dei contribuenti nonché la fornitura di servizi e prestazioni. A questo punto ci attendiamo la convocazione di una seduta straordinaria del consiglio e che la Marini accolga senza esitazione le dimissioni di quell’assessore che negli anni passati gestì anche il bilancio della nostra regione e prenda atto della realtà di un sistema politico che ha supportato la sua stessa elezione per il quale invece, conoscendo la sua onestà intellettuale, non potrà certamente tollerare il proseguimento di un mandato basato sul sostegno di tale intreccio di connivenze e malaffare”.
LA “POLITICA” UMBRA NON AMA LE PARAFARMACIE?
15 ottobre 2010di Alfeo Rinalducci – Segretario Nazionale Italia Federale
In una nota diffusa alla stampa poco tempo fa, le titolari delle parafarmacie mandavano un messaggio forte e chiaro “vogliamo lavorare meglio, offrire più servizi, alcuni anche gratuiti ai cittadini, siamo professionisti e professionali anche noi”. Le Parafarmacie, note con il Decreto Bersani sulle liberalizzazioni, in Umbria organizzate in Associazione Parafarmacie Umbre Riunite (PUR), sono 24 circa con un numero doppio di addetti e quasi tutti giovani laureati che affrontano con mezzi propri le difficoltà attuali del commercio. In Umbria, le stesse, forse perché non a conoscenza del fenomeno, vengono avversate dal centrodestra perché si ritiene che sia stato un regalo di Bersani alle COOP e quindi anche a livello nazionale il Governo pensa di abolire, magari facendo una sanatoria per le esistenti. Il centrosinistra, contrariamente ad altre Regioni, sta ostacolando la crescita di queste attività.
Che cosa chiedono alla regione Umbria le PARAFARMACIE?
La possibilità di fornire presidii sanitari (pannoloni, strisce per diabetici ecc…) Prenotazioni al CUP per prestazioni sanitarie prestate dal Servizio Sanitario Nazionale, distribuzione dei farmaci ad uso veterinario. Questo, che in altre Regioni è stato già concesso, in Umbria è stato più volte negato. Cosa unica in Italia, queste attività condotta da farmacisti abilitati e iscritti d’obbligo all’Ordine dei Farmacisti, pagando i dovuti emolumenti, sono avversati dai colleghi farmacisti, titolari di farmacie, per evidenti motivi di concorrenza e che stanno cercando di ostacolare con ogni mezzo la loro sopravvivenza. Noi invitiamo la Presidente Marini a farsi carico di questo problema che riguarda tanti giovani laureati che cercano uno sbocco professionale con tanti sacrifici personali. Le “male lingue” che non sono sempre tali, dicono: “allora era vero che questa liberalizzazione era destinata solo alle COOP” oppure “in Regione, nel comparto Sanità, c’è qualche dirigente che ha a che fare con le farmacie impersonando un conflitto di interessi”. Noi siamo fortemente convinti che questo problema debba essere in ogni caso risolto.
Italia Federale : Giorgio Tizi è il nuovo Segretario di Spoleto
14 ottobre 2010Coerente col suo programma, Italia Federale, nel presentare Giorgio Tizi quale Segretario di Spoleto, si è fatta ancora una volta portavoce dei disagi vissuti dalla cittadinanza, denunciando l’incapacità dell’amministrazione nel trovare le giuste risoluzioni.
Molteplici gli spunti di riflessione in grado di offrire un nuovo contributo alla responsabilizzazione del cittadino. A fornire il quadro della situazione intervengono il Presidente Nazionale Aldo Tracchegiani, il Segretario Nazionale Alfeo Rinalducci, e l’appena nominato Segretario di Spoleto, Giorgio Tizi. Per tutti è necessario rivitalizzare il centro storico, favorendo la ripresa degli esercizi commerciali e delle attività culturali, attraverso una più oculata politica di trasporto pubblico e una più efficace salvaguardia della sicurezza del cittadino. Nelle tante frazioni si parla sempre più di assenteismo, con negozi che chiudono, giovani che migrano, rendendo sempre meno vitale il territorio già carente di opere infrastrutturali di base. Si richiede anche una maggiore attenzione nel promuovere le attività sportive del territorio, mettendo fine ai disagi procurati da strutture non idonee, come piscina comunale e Palatenda. La superficialità e l’incapacità dell’attuale amministrazione è dimostrata anche nella recente apertura di scale mobili inaccessibili a portatori di disabilità.
Nella corrente fase politica, la maggioranza appare sfaldata. Sinistra Ecologia e Libertà e Italia dei Valori assumono una posizione estremamente critica verso la Giunta. Le prospettive non sono rosee neanche per quanto riguarda le cartelle Ici. La scellerata pressione economica già evidenziata dal ex-consigliere regionale Aldo Tracchegiani, deve essere arginata permettendo al cittadino di verificare in maniera completa e trasparente l’attuale fase di revisione e riequilibrio, volta perlopiù a tamponare grossi buchi di bilancio. Italia Federale vuole scuotere l’immobilismo in cui Spoleto, faro della cultura nazionale, sembra essere caduta.
LETTERA A GOODMORNINGUMBRIA
8 ottobre 2010
Commento all’articolo di Mary Mancinelli
Finalmente qualcuno descrive la situazione politica Umbra con i numeri piuttosto che con le chiacchiere che tendono sempre a nascondere le verità indigeste. Italia federale apprezza il coraggio e la lucidità nel trattare l’argomento. Un plauso di incoraggiamento.
Alfeo Rinalducci – Segretario Nazionale Italia Federale
ASSEGNAZIONE CASE POPOLARI- PIANETA LEGA NORD
3 ottobre 2010di Alfeo Rinalducci, segretario nazione Italia Federale
Dopo la schermaglia sull’assegnazione delle case popolari tra il Sindaco di Roma Alemanno, che intende assegnarle così come previsto dalle normative attuali e il Ministro Maroni, che prima stanzia 13 ml di euro per costruire case per i rom nel Comune di Milano e poi si rimangia tutto per le critiche ricevute, il Consigliere Regionale Leghista Cirignoni con una dichiarazione rilasciata alla stampa, vedi Corriere dell’Umbria del 2 Ottobre u.s., chiarisce la sua posizione. Lo stesso testualmente afferma: “come sta avvenendo in altre parti del paese, grazie alla Lega Nord, anche in Umbria occorre modificare le normative di assegnazioni degli alloggi di edilizia popolare, prevedendo un maggior punteggio per i residente da più di 10 anni nel territorio”. ITALIA FEDERALE in proposito, riafferma la propria originale posizione già presentata al Consiglio Regionale Umbro dall’allora Consigliere Dott. Aldo Tracchegiani, oggi Presidente del nostro partito e chiaramente indicato nel nostro programma politico alla voce IMMIGRAZIONE, ossia: “l’assegnazione delle case alla popolazione straniera deve essere pari alla percentuale di presenza degli stessi sul territorio rispetto alla popolazione italiana, es. 10% della popolazione straniera sul totale, avrà diritto al 10% delle case popolari disponibili. Quindi una graduatoria per gli italiani e una graduatoria per gli stranieri.” Lo stesso criterio vale per l’assegnazione dei posti negli asili nido. Al Consigliere Cirignoni, vista le genericità dell’affermazione e considerate alcune ambiguità del suo partito Lega Nord, così come va di moda adesso rivolgiamo alcune domande:
Sulle case popolari e gli Asili è d’accordo con Maroni, con Alemanno o con chi?
Considerate le varie scivolate di Bossi, Zaia, il Sindaco di Adro e tanti altri leghisti sulla bandiera, sull’unità di’Italia, sull’inno di Mameli, sulla liberazione e secessione della Padania a cui inneggiava lo stesso Cirignoni con manifesti affissi in tutte le sedi di riunioni della Lega a Perugia e altre amenità del genere, il Cirignoni è ancora convinto che i cittadini dell’Umbria possano trarre vantaggio dal votare per detto partito?.
Che cosa pensa del nepotismo imperante nelle istituzioni governate dai leghisti e degli sprechi assurdi di cui ormai sono piene le cronache?
Quand’è che la Lega Nord farà conoscere il suo programma di sviluppo per l’Umbria, visto che prima delle elezioni amministrative ha ritenuto che ciò fosse superfluo in quanto il partito avrebbe tirato lo stesso?
Quale proposta ha fatto per risolvere il problema dell’immigrazione clandestina e del malaffare che ormai in Umbria ha assunto una dimensione insopportabile?
Nel caso in cui il consigliere Cirignoni non dovesse rispondere a queste domande, come si usa fare di questi tempi, noi speriamo che gli Umbri siano in grado di valutare da soli e sappiano aiutare chi è nato per sbugiardare i faccendieri e i poltronari operanti a desta e a sinistra.
LE OPINIONI DI GIAMPAOLO PANSA
2 ottobre 2010
di Alfeo Rinalducci – Segretario Nazionale Italia Federale
Il 29 settembre, Pansa in una intervista trasmessa dalla RAI durante lo svolgimento del dibattito parlamentare, faceva delle considerazioni che ritengo di poter condividere appieno. Ricordo, per la cronaca, che Pansa è uno storico e scrittore di area di sinistra, recentemente autore di testi riguardanti le vicende dell’ultima guerra e d’intorni, in particolare sulla nostra “Resistenza” e sugli eccidi dei nostri connazionali nelle Foibe del Carso. Circa poi un giudizio generale sulla resistenza, nell’intervista di cui sopra, sosteneva che questa è stata una vera guerra civile, dove una parte voleva mantenere il regime NAZIFASCISTA al potere e l’altra voleva trasformare l’Italia in una regione nell’orbita della vecchia RUSSIA STALINISTA. Da allora sona passati 65 anni e quindi è ora di abbassare vessilli e bandiere inneggianti all’eroismo e al primato della democrazia degli uni sugli altri. In questo momento, un po’ per burla e un po’ sul serio, è messa in discussione l’Unità d’Italia, la nostra Bandiera Tricolore e l’Inno Nazionale, abbattiamo gli steccati e lavoriamo tutti per un’Italia unita, più solidale, più sviluppata, più civile e più democratica.
LA LEGA NORD CRESCE …? Finalmente la Lega Nord ha fatto il salto di qualità che gli elettori, che gli hanno dato fiducia, si aspettavano!!!. Dalla stampa del 1° Ottobre scorso apprendiamo che DAVID CODOGNOTTO, Assessore Comunale di San Michele al Tagliamento (TREVISO) della Lega Nord, è stato arrestato in flagrante per avere intascato una mazzetta da 15.mila euro ed atri 20 mila in arrivo. Dopo il Commissariamento dell’Umbria, della Emilia Romagna e della Toscana, ci aspettiamo quello del Veneto e poi chissà….”da cosa nasce cosa”!. Avvertite Bossi e Maroni che i ladroni non stanno solo a Roma, ma anche vicino a loro. L’Italia è più unita di quanto si possa immaginare……!!!
LA STAZIONE FERROVIARIA “CAPITINI” NON SARA’ PIU’ FANTASMA?
20 settembre 2010Alfeo Rinalducci – Segretario Nazionale Italia Federale
Dalla stampa del 18 settembre u.s. apprendiamo che il Comune di Perugia ha comunicato che la stazione in questione è adatta alla fermata dei treni ed è fruibile sia per il traffico veicolare che pedonale. Non avremmo mai immaginato che la nostra segnalazione su goodmorningumbria.it , corredata da foto, interrogazioni e considerazioni, avrebbe avuto un effetto così immediato e risolutivo. Apprendiamo che Trenitalia ha comunicato alla Direzione Regionale il nulla-osta per la messa in servizio, professori e genitori degli studenti dell’Istituto Capitini hanno costituito un Comitato, presieduto dalle Professoresse Giovagnoni e Ercolani , per spingere le Istituzioni a concretizzare l’apertura della stazione. L’Assessore Liberati, chiamato in causa, ha subito assicurato il suo interessamento per una rapida soluzione del problema. Permetteteci di essere un po’ scettici, conoscendo i “manovratori”, temiamo che cessato il clamore tutto tornerà nel dimenticatoio, con buona pace dei cittadini-contribuenti. E intanto le forze d’opposizione continuano a non avere occhi e orecchie, e carta e inchiostro, per denunciare gli sperperi e le disfunzioni. Da parte nostra, anche se la stampa nostrana, eccetto questo giornale sul web che ci ospira, continua ad ignorarci, noi faremo ogni sforzo per combattere questo sistema non più tollerabile.
NON SIAMO NEL VECCHIO WEST AMERICANO, MA ANCHE A PERUGIA C’E’ UNA STAZIONE FERROVIARIA FANTASMA
21 agosto 2010di Alfeo Rinalducci, segretario nazionale Italia Federale
Strada di accesso, parcheggio, sottopasso, pensiline, palazzina servizi e binario morto. Tutto perfetto se non fosse stata abbandonata da quando è stata costruita, circa 3 anni ed è in pieno degrado. Non ci troviamo nel deserto del Texas o dell’Arizona ma davanti all’Istituto Tecnico “Capitini”, appena dietro al distributore dalla parte opposta della strada. Fortunatamente adesso qualcuno si è accorto del degrado dovuto al tempo ed atti
vandalici ed ha fatto installare dei cancelli che ne impediscono l’ingresso, ma i male intenzionati riescono ugualmente ad entrare e i segni sono evidenti. Per la verità non ne conosciamo le finalità e neppure chi l’ha finanziata, il Comune? la Provincia? le Ferrovie delle Stato di cui porta il
simbololo? o chi altro? Ci piacerebbe saperlo e già che ci siamo anche quanto è costata, ma in fondo poco cambia tanto a pagare sono sempre i contribuenti! Perché davanti alla Facoltà di Ingegneria solo delle precarie pensiline e lì tanta grandiosità? Se per caso i nostri amministratori avessero dimenticato il motivo per cui è stata costruita, noi una idea ce l’avremmo. Che fine ha fatto il secondo tratto del Minimetrò, dal Centro Storico a Monteluce? Non se ne sente più parlare ma non vorremmo che fosse il preludio al lancio definitivo, visto che Berlusconi aveva promesso un consistente contributo e l’opposizione non si esprime; solo qualche accenno, al percorso alternativo dalla Stazione FFSS di Fontivegge all’Ospedale Silvestrini.
Noi, come altri che si sono già espressi siamo nettamente contrari a questi due progetti. La nostra proposta da inesperti e ignoranti delle pubbliche faccende è la seguente: visto che è stato costruito un secondo binario fino al Capitini, viste le Stazioni già esistenti, Università, Capitini e Ospedale, perché non prolungare la costruzione del secondo binario fino alla Stazione dell’Ospedale e da qui con un tappeto mobile collegare detta Stazione con l’ingresso dell’Ospedale medesimo, qualcuno la potrebbe chiamare “metropolitana di superficie”.
Forse questa opera costerebbe troppo poco e sarebbe troppo utile rispetto alle opere faraoniche e costose che danno lustro ai nostri amministratori, già i nostri antenati dicevano: “il guadagno sta nello smercio”! A proposito di Minimetrò, qualcuno che vede i lavori di manutenzione da vicino, dalla finestra di casa, ci ha informati che oltre ai soliti consistenti interventi ordinari agostani, si è provveduto inaspettatamente, dopo solo 2 anni e mezzo, alla sostituzione della fune di traino. Non era forse quella chiacchierata e causa principale del rumore? Forse no, perché ci dicono che ne è stata montata un’altra dello stesso tipo! E noi ricordiamo ancora il ritornello caro a Totò ”… e io pago…”!