Non conosco il sinistro ammontare, in un anno qualunque, del numero di volte in cui un cane sbrana un bambino, so solo che non se ne può più. In estate ma anche in inverno, all’aperto in un lussuoso giardino, ma anche al chiuso di un garage o peggio, dentro un confortevole salotto, si verificano questi tremendi episodi, evocatori di truculente faide medievali o di gravi mancanze nei confronti di un’infanzia abbandonata o di strada. A poco servono tutti gli argomenti accampati dai cinofili più esagitati circa eventuali episodi attenuanti, odiosi distinguo, criteri di eccezionalità, la verità è che per impedire che questi barbari episodi abbiano a ripetersi occorre evitare che siano consentite vicinanze (more…)