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Giorgio Carlini e l’albero di Natale in ferro con saldatura con elettrodo più grande del mondo

26 novembre 2014
Giorgio Carlini

Giorgio Carlini

Realizzerà l’Albero di Natale più grande del mondo, in ferro a saldatura con elettrodo. E’ questo il suo ennesimo e personale obiettivo. E’ questa la sua distinzione tra gli Artisti: ad oggi nessuno ha realizzato un così grande albero natalizio con un metodo di costruzione sicuramente innovativo. (more…)

Divisione dei Movimenti dei Forconi uniti per uno stesso scopo

21 febbraio 2012

Floriana Cutini

di Floriana Cutini

In Sicilia è chiaro abbiamo due Movimenti dei Forconi, uno di Mariano Ferro e Giuseppe Scarlata, l’altro di Morsello, entrambi ne rivendicano l’ufficialità. Sono partiti assieme,oggi sono divisi, non è sulla lotta ma sull’ ideologia, Martino Morsello “tradizionalista e socialista” appoggiato da Forza Nuova, l’altro di Giuseppe Scarlata e Mariano Ferro si può definire quasi “progressista”… Due modi di vedere la politica che sono diversi con Morsello appoggiato da Forza Nuova, e gli altri Scarlata e Ferro, contrari a qualsiasi atto di “speculazione politica”. All’inizio, non erano certo centomila, e la costituzione del movimento non è nemmeno tanto recente, come i giornali vorrebbero farci credere; I Forconi non hanno avuto, nessun partito dalla loro parte, ormai la politica è impegnata ad appoggiare “la nuova dittatura bancaria”, non hanno nessun sostegno, eppure hanno dimostrato, una notevole capacità organizzativa e di controllo,e soprattutto autocontrollo, non è facile coordinare tanta gente, tante categorie di persone esasperate per giorni senza tragedie. Per molto tempo il silenzio mediatico è stato assoluto, l’oscurantismo del potere, o la volontà di eclissare un fenomeno che si stà affermando sotto lo sguardo disattento di tutta la politica, ha tenuto la gente lontana dalla verità dei fatti. La valenza sociale, anche dottrinaria (conducono una protesta antisistema), non è affatto da sottovalutare; contadini, autotrasportatori,si sono mossi per primi come categorie, ad essi immediatamente si sono affiancati “corpi sociali naturali”come i Pastori Sardi, e gli studenti, tutti uniti nel gridare contro l’inganno dei sindacati e della partitocrazia attuale, che sembra ridotta all’ “autocelebrazione” e al sostegno di un regime bancario”.Ormai è chiara, la netta contrapposizione che ne è nata, tra coloro che rappresentano interessi corporativi nazionali, e quelli che invece sostengono la massificazione bancaria-burocratica. Il silenzio, il distacco dalla realtà di questa politica, pronta a sostenere anche contro voglia un Governo fatto di Banchieri, ci fà chiedere quanto fino ad oggi per amore del potere si abbia abusato della parola popolo, i signori del potere si ricordino che non è in atto una lotta di classe ma di popolo, quello a cui inneggiano durante il periodo elettorale per farsi eleggere al potere!

 

I Forconi Siciliani diventano un Movimento Politico “ufficializzato”

18 febbraio 2012

Il Movimento Dei Forconi Siciliani, ha presentato il proprio Statuto per la registrazione, erano presenti a rappresentare il movimento, due dei capi fondatori: Mariano Ferro e Giuseppe Scarlata, che si sono recati per il deposito dell’atto presso un notaio, affinchè il movimento fosse ufficializzato, e regolarmente registrato assieme al simbolo “della rivoluzione”del Sud…Mancava Giuseppe Morsello, fuoriuscito dal movimento, che sembra riorganizzarsi a parte, dopo le ultime polemiche che lo rappresenterebbero come appartenente a Forza Nuova, quindi schierato politicamente…

Il giorno 11 marzo 2012, a Chianciano Terme è in programma un incontro tra i vari movimenti italiani, per dicutere delle varie future iniziative, sarà presente anche   il Movimento dei Pastori Sardi.

Le “Cinque giornate della Sicilia”, Movimento dei Forconi, come nasce e chi lo manovra?

17 gennaio 2012

Allo scattare della Mezzanotte del 16  sino a giorno 20  in Sicilia è stato dato il via ad una grande blocco stradale di protesta dei mezzi pesanti. Il blocco nasce dalla volontà di un gruppo di Autotrasportatori denominato “i Forconi”, senza apparente collocazione politica, capitanato da Mariano Ferro (ex Mpa vicino a Lombardo) del quale fanno parte agricoltori, artigiani, allevatori, pastori e autotrasportatori. Il Movimento, pur continuando a dichiarare di non avere una particolare collocazione politica sembra che abbia ricevuto il pieno appoggio da Roberto Fiore, segretario nazionale di Forza Nuova, dal MRN di Scilipoti nonché dal presidente del Palermo Calcio Zamparini. La decisione di protestare è scaturita dal sensibile aumento del costo dei carburanti, dalla mancanza di regolamentazione dei pagamenti della committenza, al cartello imposto dalle compagnie assicurative e ad una rete infrastrutturale inadeguata. Per le stesse ragioni, assieme a loro, protesteranno anche gli autotrasportatori dell’Aias, con a capo Giuseppe Richichi, fermato oggi pomeriggio dalla Polizia di Stato con l’accusa d’interruzione di pubblici servizi essenziali. Il fermo è avvenuto ad Augusta (SR), dove Richichi avrebbe tentato di bloccare i mezzi di alcuni camionisti non aderenti allo sciopero. La protesta, che sta bloccando le principali arterie di collegamento regionali, sta producendo i primi disservizi in quanto inizia a scarseggiare il carburante. Vedremo nei prossimi giorni se verranno a mancare anche i rifornimenti delle derrate alimentari. Intanto a Catania si segnalano  blocchi stradali e grande confusione nelle principali arterie del capoluogo compreso il casello autostradale di San Gregorio a quelli in entrata e in uscita di Messina, fino alla statale Palermo-Sciacca e agli ingressi delle raffinerie di Priolo e Gela  e le strade che collegano la città all’aeroporto di Fontanarossa , i distributori di benzina chiusi quasi tutti stanno provocando gravi disagi alla popolazione.

“L’iniziativa in atto – commenta il presidente di Confagricoltura Sicilia Gerardo Diana – ha pesanti conseguenze sulle aziende agricole siciliane, sia in relazione alla deperibilita’ delle merci, sia ai problemi contrattuali derivanti dalla mancata consegna dei prodotti ortofrutticoli verso i mercati nazionali ed europei”. La protesta dilaga anche sui social media dove si grida al complotto oscurantista dei media nazionali e  dove vengono diffuse notizie di un blocco totale di strade e aeroporti che non viene confermato da nessuna agenzia di stampa. Intanto i disagi e le tensioni fanno già  registrare  un ferito a coltellate in una lite a Lentini, nel siracusano.

DALLA PAUSINI A FERRO FINO A CROZZA E BRIGNANO GRANDI NOMI PER LA STAGIONE D’AUTORE 2012

14 gennaio 2012

Dodici grandi nomi anche per la prossima Stagione d’Autore promossa dalla Musical Box Eventi di Sergio Piazzoli. Dopo il grande successo di pubblico riscosso dalle anteprime con i concerti di Zucchero, Negramaro e I soliti idioti, il ricco cartellone parte lunedì 16 gennaio con la musica d’autore di Ivano Fossati, al teatro Morlacchi di Perugia, per proseguire con i Negrita (data zero al Pala Paternesi di Foligno il 28 gennaio), Caparezza (al PalaEvangelisti di Perugia il 2 marzo), seguito da Mario Biondi (all’Auditorium San Domenico di Foligno il 3 marzo), Laura Pausini (al PalaEvangelisti il 21 marzo) e Antonello Venditti (al PalaEvangelisti il 12 aprile). A maggio, infine, chiuderanno la Stagione Fiorella Mannoia (al teatro Lyrick di Assisi il 7), Tiziano Ferro (al PalaEvangelisti il 16) e Biagio Antonacci (al PalaEvangelisti il 30). Spazio anche al teatro e alla comicità con gli spettacoli di e in “Tutto suo padre” (al PalaEvangelisti il 26 gennaio), Rocco Papaleo in “Una piccola impresa meridionale” (al teatro Pavone di Perugia il 16 marzo) e Maurizio Crozza con una tappa del suo nuovo tour (al PalaEvangelisti il 30 marzo). Fiore all’occhiello di questa nuova edizione, poi, è la versione italiana dell’opera moderna “Notre dame de Paris”, prodotta da David Zard (al PalaEvangelisti dal 18 al 21 aprile), che torna a Perugia a dieci anni dalla prima. Infine con gli statunitensi Dream Theater (al PalaEvangelisti il 22 febbraio) la rassegna musicale si apre alla musica internazionale.

Quest’anno, inoltre, torna anche la rassegna “Gli Incantevoli” dedicata ai giovani cantautori, artisti emersi a livello radiofonico, da manifestazioni quali il Premio Tenco, Musicultura, Il Premio Ciampi e altre vetrine importanti dedicate alla musica italiana emergente. La rassegna si apre con Dente, che si esibirà stasera, sabato 14 gennaio, all’Urban club di Perugia. Nuova location che ospiterà anche Cristina Donà (giovedì 8 marzo), Nobraino (sabato 17 marzo), e che, insieme al Contrappunto di Perugia, si annovera tra i nuovi spazi che accoglieranno gli artisti emergenti dell’edizione 2012 de Gli Incantevoli. Il Contrappunto, in particolare, ospiterà cinque cantanti, tra cui Cesare Basile (giovedì 1 marzo), Tony Campo (sabato 10 marzo), Colapesce (giovedì 15 marzo) Amycanbe (giovedì 22 marzo) e Dino Fumaretto (giovedì 29 marzo). Brunoris Sas e Be Forest invece si esibiranno ad aprile rispettivamente al teatro Pavone e al Serendipity di Foligno.

Monte Tezio: meraviglie di archeologia e natura.

3 dicembre 2010

Francesca Romana Plebani

di Francesca Romana Plebani

Abbracciato da sentieri che si snodano attraverso querceti naturali, boschi misti di roverella e leccio, pinete il cui profumo si stempera in quello di ginepri, biancospini e ginestre, il Monte Tezio (961m s.l.m.), preziosa oasi naturalistica del Comune di Perugia, conserva la testimonianza di un abitato protostorico. Il Tezio, infatti,  si inserisce in una catena di rilievi che taglia longitudinalmente la valle del Tevere da nord-ovest a sud-est, dal Monte Acuto (926m s.l.m.) al Monte Civitella (634m s.l.m.),  posizione geografica strategica di difesa e controllo, che ne ha favorito la sua occupazione già in tempi antichissimi geografica.

È la cima del monte, in apparenza simile ad una naturale distesa verdeggiante intercalata da qualche discontinuità, ad essere sede di antiche occupazioni antropiche, le cui tracce risultano in prevalenza evidenti  attraverso la documentazione fotografica dal cielo. Difatti, nel corso del tempo, l’abbandono del sito, la conseguente perdita di consistenza e di volume degli alzati e dei loro dislivelli, uniti all’inesorabile sgretolarsi sul terreno degli stessi hanno determinato una sorta di apparente recupero dell’originaria conformazione dell’ambiente naturale, che ne cela ad un occhio non esperto le tracce da terra[1].

Esattamente, l’artificiosa configurazione dell’area sommitale del Tezio ha fatto sì che si desse il via alle prime ricerche archeologiche. Le operazioni di scavo, attualmente in corso, sono, a partire dal Maggio 2007, sotto la direzione scientifica del Prof. Maurizio Matteini Chiari dell’ Università degli Studi di Perugia[2] (che ringrazio per le informazioni documentarie).

Già durante la prima campagna di scavo è stato riscontrato, l’ormai noto, recinto perimetrale[4] di delimitazione, delineato sul terreno da un doppio terrapieno concentrico con fossato intermedio in forma di ellisse[5]. Tale recinzione era posta a protezione dell’abitato, sorto non a caso proprio sulla cima di un monte che garantiva, grazie alla sua posizione strategica, il controllo di un’amplissima estensione territoriale, e principalmente dell’asse tiberino[6]. L’insediamento, ascrivibile ad un orizzonte cronologico che va dalla fase finale dell’Età del Bronzo alla  Prima Età del Ferro, occupa come già detto l’area sommitale del Tezio. I materiali rinvenuti, quasi esclusivamente ceramici e più raramente bronzei allo stato frammentario (con l’unica eccezione di uno spillone), hanno infatti permesso di fissarne estremi cronologici così determinati.

Le ultime campagne di scavo (2009-2010) hanno ribadito e confermato la fase di presenza e di occupazione prolungata della cima del monte, testimoniando una frequentazione estesa  nell’arco di più generazioni. Tale continuità di vita risulta  parimenti rimarcata dai materiali rinvenuti: notevole la quantità di frammenti ceramici d’impasto, spesso decorati e associati a congerie cospicue di reperti ossei animali – prevalentemente ossa di ovini – .

L’area del Tezio è inoltre oggetto di numerose e diversificate iniziative tese al recupero ed alla valorizzazione e salvaguardia dell’ambiente. Ne sono validi esempi l’organizzazione del parco naturale, di proprietà comunale e la realizzazione di una vasta area faunistica “polifunzionale”, prima in Italia nel suo genere. Inoltre, l’intera superficie del parco è attrezzata per ogni genere di escursioni: vasta la gamma di itinerari percorribili, dai più distensivi a quelli più adatti ad escursionisti esperti.
Le tabelle disposte lungo i punti di accesso distinguono infatti i sentieri in Turistici (contrassegnati da una T) ed Escursionistici (contrassegnati da una E), per i quali, diversamente dai primi, viene consigliato un abbigliamento adeguato (scarponcini ed equipaggiamento da trekking).

Il patrimonio archeologico e ambientale del Parco del Tezio lo rendono una tra più interessanti itinerari naturalistici e culturali – seppur ancora tra i meno noti –  da percorrere attraverso il territorio rurale  del Comune di Perugia.

 

Per ulteriori approfondimenti sul sito archeologico e sul parco del Monte Tezio:

http://www.fastionline.org/micro_view.php?fst_cd=AIAC_2390&curcol=main_column

http://turismo.comune.perugia.it/canale.asp?id=197

http://www.montideltezio.it/sentieri_nel_parco.htm

aC. (numerose le statuine in bronzo a figura umana o animale rinvenute) e posti più a valle, i quali oltre a fornire un’idea della continuità di vita di questa zona e della sua importanza – naturale linea di demarcazione tra regioni etrusche ed umbre –, restituisce uno spaccato della popolazione del tempo che viveva in questi territori: di non elevate condizioni economiche, dedita all’agricoltura ed alla pastorizia, orientata ad una forma di culto di tipo agro-pastorale legato alla fertilità della terra.

 


[1] Le foto da terra in condizioni ottimali (ad esempio in fase di disgelo con la neve che si accumula nelle superfici concave e protette del fossato perimetrale) restituiscono gli esatti contorni di strutture e sezioni.

[2] Lo scavo è in concessione alla Fondazione Ecomuseo dei Colli del Tezio, con la Direzione scientifica e operativa dell’Università degli Studi di Perugia, Dipartimento di Scienze Storiche, Sezione di Scienze Storiche dell’Antichità, Cattedra di Urbanistica del Mondo Classico (http://dipartimenti.unipg.it/scienzestoriche/sezioni/85-monte-tezio-descrizione-dettagliata).

[4] La recinzione risultava nota da tempo e apprezzabile sia da terra quanto, e soprattutto, dal cielo.

[5] Durante la campagna di scavo 2009, che ha ancora interessato il settore occidentale della cima del  Monte Tezio, è tornato in luce un lungo tratto di una sorta di paramento in grandi lastre di calcare infisse a terra e disposte di taglio, destinate a fungere, con tutta probabilità, da contenimento alla muratura retrostante, edificata a secco.

[6] Situazione analoga a quella del prospiciente Monte Acuto. Si segnala, in proposito, come recenti indagini effettuate nell’area tra il Tezio e Monte Acuto abbiano rimesso in luce numerose tracce di insediamenti umani, databili al V sec. aC. (numerose le statuine in bronzo a figura umana o animale rinvenute) e posti più a valle, i quali oltre a fornire un’idea della continuità di vita di questa zona e della sua importanza – naturale linea di demarcazione tra regioni etrusche ed umbre –, restituisce uno spaccato della popolazione del tempo che viveva in questi territori: di non elevate condizioni economiche, dedita all’agricoltura ed alla pastorizia, orientata ad una forma di culto di tipo agro-pastorale legato alla fertilità della terra.