I Giovani comunisti/e della provincia di Perugia aderiscono alla “Brigata Kalimera” una “spedizione in Grecia”, come la definisce il manifesto, che dal 22 al 25 Gennaio chiama raccolta tutti/e i/compagni in solidarietà e appoggio della sinistra Greca, di “SYRIZA” e del popolo greco che dopo le lacrime, il sangue e le umiliazioni subite in forza della difesa di interessi di classe come quelli dei banchieri, dei finanzieri e dei lobbisti vede nella radicalità di un europeismo sociale, sostenibile e che rifiuta senza se e senza ma le politiche neo-liberiste di austerità, la possibilità e l’occasione di un riscatto e di una dignità da riconquistare. (more…)
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Ferroni/GC Perugia:”Dal 22 Gennaio saremo in Grecia, aderiamo alla “Brigata kalimera”
13 gennaio 2015Rifondazione comunista e i giovani comunisti di Perugia il 18 febbraio con la Fiom a Roma
11 febbraio 2012Rifondazione comunista e i Giovani Comunisti di Perugia aderiscono e partecipano alla Manifestazione Nazionale indetta dalla Fiom per il prossimo 18 febbraio a Roma. Partiremo da Perugia alla volta della capitale perchè crediamo che quello che sta accadendo in Fiat sia di una gravità inaudita, con il rischio aggiuntivo che possa rappresentare per il capitalismo italiano un modello generalizzato da estendere a tutte le imprese metalmeccaniche e all’intero mondo del lavoro. Il “modello Marchionne” infatti sta determinando che le lavoratrici e i lavoratori non potranno più eleggere i loro rappresentanti sindacali. Così la Fiom, il più grande sindacato metalmeccanico, non potrà più rappresentare le lavoratrici e i lavoratori, indire assemblee, svolgere la sua democratica azione sindacale. E tutto questo perchè la Fiom si è opposta ai ricatti e ai diktat di Marchionne contro il contratto nazionale e il diritto di sciopero. Nello stesso tempo il governo Monti sta continuando, in perfetta continuità con le politiche di Berlusconi, a scaricare la crisi del liberismo e della speculazione finanziaria su lavoratori, giovani, precari, artigiani, pensionati: dalla controriforma sulle pensioni all’aumento dei carburanti, dalla reintroduzione dell’ICI alle nuove privatizzazioni dei servizi. Non solo. Il governo si accinge ad attaccare nuovamente l’articolo 18 e a proporre la drastica riduzione degli ammortizzatori sociali. In altri termini, mentre il 2012 sarà per il paese un anno di recessione con il rischio di una nuova ondata di licenziamenti, il governo sta continuando a mettere in campo le stesse politiche che hanno prodotto la crisi. Saremo dunque in piazza con la Fiom il 18 febbraio non solo contro Marchionne, ma anche contro Monti, con l’auspicio che da questo appuntamento di lotta si possa anche iniziare un percorso unitario della sinistra politica capace di proporre al paese una seria e credibile alternativa prima che i “tecnici” nostrani completino l’opera di distruzione dei diritti dei lavoratori.
Enrico Flamini – Segretario Provinciale Prc-FdS Perugia
Andrea Ferroni – Coordinatore Provinciale Giovani Comunisti Perugia
Congresso provinciale Prc di Perugia – Flamini rieletto segretario
1 dicembre 2011Si è svolto venerdì 25 e 26 novembre scorsi al Park Hotel di Ponte San Giovanni l’VIII congresso provinciale di Rifondazione comunista di Perugia. Il congresso ha visto la partecipazione di 114 delegati in rappresentanza dei 31 circoli della provincia di Perugia e ha definito, con 83 voti favorevoli, 1 contrario e 2 astenuti i compagni e le compagne che parteciperanno al congresso nazionale del Prc, che si terrà a Napoli il 2, 3 e 4 dicembre.
I delegati sono 12: Fabio Amato, responsabile esteri del Prc, Enrico Flamini, segretario provinciale, Amedeo Babusci, tesoriere provinciale, Marta Cardoni, del consiglio nazionale della Federazione della Sinistra, Marta Melelli, del coordinamento nazionale dei Giovani comunisti, Andrea Ferroni, coordinatore provinciale dei Giovani comunisti, Fabrizio Cerella, segretario del circolo di Perugia Centro, Oscar Monaco, segretario del circolo di Castiglione del Lago, Maura Coltorti, segretaria del circolo di Spoleto, Elisabetta Sgrignani, segretaria del circolo di San Giustino, Carlotta Fattorini, segretaria del circolo di Città della Pieve e Stefano Meacci, in rappresentanza del documento 2. Il congresso ha poi definito i 37 partecipanti al congresso regionale che il Prc dell’Umbria terrà entro i primi di marzo 2012 e gli 80 componenti il Comitato politico provinciale di Perugia. Al termine del congresso, si è riunito immediatamente il comitato politico che ha eletto segretario provinciale il compagno Enrico Flamini con 53 voti a favore e 4 astenuti e tesoriere provinciale Amedeo Babusci, con 57 voti a favore. La larghissima maggioranza ottenuta è frutto di un congresso provinciale caratterizzato da oltre 30 interventi e che ha visto approvare un unico documento conclusivo condiviso dalle due posizioni congressuali a confronto, con 87 voti favorevoli, 8 astenuti e nessun contrario.
Dal congresso del Prc è scaturita una proposta politica che mette al centro l’uscita a sinistra dalla crisi economica, finanziaria, produttiva e della democrazia, nella direzione di un’alternativa di società che si coniuga chiaramente con la riproposizione della “questione morale”. Per il Prc è ora il momento di passare da un generico antiberlusconismo che ha caratterizzato l’opposizione fino all’insediamento del governo Monti ad una chiara battaglia per l’eguaglianza e la giustizia sociale, e quindi una opposizione forte e cristallina contro tutti i provvedimenti che ripropongono le ricette neoliberiste che hanno causato la crisi. Dopo il fallimento delle politiche neoliberiste i governi sono intervenuti per salvare le banche e le finanziarie, contro tutti i dogmi del liberismo che ripugna l’intervento statale in economia. Adesso gli stesi tecnocrati neoliberisti chiedono un nuovo intervento dei governi per scaricare i costi del debito sui soliti noti: lavoratori dipendenti, pensionati, precari, ceti subalterni. Rifondazione comunista dice no a questo ricatto, e anche in provincia di Perugia si opporrà alle privatizzazioni dei servizi pubblici , al restringimento degli spazi democratici nelle assemblee elettive e alla cancellazione dei diritti del lavoro che l’UE ci vuole imporre. Per questo Rifondazione comunista avanza a tutte le formazioni politiche della sinistra e ai movimenti che, variamente organizzati, si pongono la necessità politica di costruire una sinistra ancora più forte ed incisiva nel nostro territorio, la proposta della costruzione di un polo della sinistra di alternativa. Per il Prc è necessario, infine, rafforzare a livello provinciale la Federazione della Sinistra pensandola come luogo di incontro e relazione, come leva di unità di azione tra tutti quei soggetti politici, sociali e di movimento che sono disposti a opporsi alle politiche neoliberiste imposte dalla BCE e dai tecnocrati dell’Unione europea, mettendo in campo un movimento di resistenza al tentativo in atto di svuotare la democrazia e le istituzioni locali, di creare un mercato liberalizzato dei servizi pubblici locali, di cancellare i diritti dei lavoratori.
Rifondazione comunista Perugia: Stamattina abbiamo contestato la Marcegaglia
14 settembre 2011Ci siamo stati perchè cogliamo un elemento positivo nella mobilitazione della Cgil contro l’articolo 8 della manovra del governo che manomette di fatto lo Statuto dei diritti dei lavoratori. In Umbria e nella nostra provincia le ricadute della crisi sui lavoratori, sul sistema d’istruzione, sull’Università e sull’apparato produttivo stanno determinando un allargamento pesante della povertà. Dopo lo sciopero generale e alla vigilia della grande mobilitazione del 15 ottobre, Rifondazione comunista e i Giovani Comunisti di Perugia insieme alla Cgil e ai lavoratori hanno “accolto” la Marcegaglia con un sit-in improvvisato contro la manovra e contro la manomissione dello Statuto dei diritti dei lavoratori.
Enrico Flamini, Segretario Provinciale Prc-FdS Perugia
Andrea Ferroni, Coordinatore Provinciale Giovani Comunisti Perugia