Poco meno di 1,3 milioni di euro per promuovere il vino umbro sui mercati dei Paesi extraeuropei: è la dotazione finanziaria che la Giunta regionale, su proposta
dell’assessore all’Agricoltura, ha ripartito avviando le procedure necessarie per la presentazione delle domande di aiuto a valere sulla campagna 2019/2020 della “Organizzazione Comune Mercato Vitivinicolo – Promozione sui mercati dei Paesi terzi”. (more…)
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Vino: 1,3 mln euro all’Umbria per la promozione sui mercati extraeuropei.
13 Maggio 2019Incontro Pd: “Riforma della politica e finanziamento dei partiti”
28 gennaio 2014E’ questo il titolo dell’iniziativa, organizzata dal Pd Umbria, che si svolgerà venerdì 31 gennaio, a partire dalle 17.30, presso la sala del Consiglio provinciale di Perugia (piazza Italia). Ospite d’onore il tesoriere nazionale Pd Francesco Bonifazi. A fare gli onori di casa il responsabile dei dipartimenti del Pd Umbria Valerio Marinelli. Sul tema, di scottante attualità e al centro del dibattito politico sui costi della politica e la riforma delle istituzioni, si confronteranno i candidati alla segreteria regionale Juri Cerasini, Stefano Fancelli e Giacomo Leonelli.
Bocciato alla camera l’emendamento con il quale si voleva rendere obbligatorio il Codice Etico Antimafia
25 Maggio 2012Scandaloso! Ieri, alla Camera, è stato vergognosamente bocciato l’emendamento, sostenuto da Futuro e Libertà e dall’IDV, con il quale si voleva rendere obbligatorio il Codice Etico Antimafia, prevedendo il blocco dell’erogazione del finanziamento pubblico per quelle forze politiche che portano in Parlamento corrotti e mafiosi. PD, PDL e UDC hanno votato contro, la Lega si è (more…)
CARLA SPAGNOLI (FLI): L’IPOCRISIA SUI FINANZIAMENTI PUBBLICI
3 Maggio 2012Da quando gli scandali Lusi e Belsito hanno travolto Lega e API e tempestato il cielo apparentemente sereno della politica, tutti i leader politici sono stati unanimi nel dire che i finanziamenti pubblici ai partiti dovevano essere profondamente rivisti: le forze politiche che sostengono l’attuale governo tecnico (la famosa “maggioranza ABC”) hanno proposto una legge con le “misure per garantire la trasparenza e il controllo dei bilanci dei partiti” senza però parlare di abolire il finanziamento pubblico (pudicamente chiamato “rimborso elettorale”), come invece ha ipotizzato l’IDV, annunciando una campagna popolare di raccolta firme volta a “cancellare il finanziamento pubblico mascherato da rimborso elettorale”; Futuro e Libertà, invece, per bocca del suo leader Gianfranco Fini, ha proposto di dimezzare da subito le rate del rimborso elettorale, arrivate a 100 milioni di euro all’anno. L’argomento ha interessato anche le realtà territoriali e in particolare le regioni; ad esempio, in Umbria i “rimborsi elettorali” della campagna per le regionali del 2010 costituiscono una torta di oltre tre milioni e mezzo di euro, equivalente a circa 5 euro per ogni elettore, divisa da sette partiti in tutto. Leggendo certe cifre astronomiche, si può vedere in tutta la sua sfacciataggine l’ipocrisia delle parole dei politici, delle proposte o delle campagne popolari dei partiti, di qualsiasi colore politico. Per carità, tutte iniziative condivisibili e apprezzabili, ma perché nessuno ha il coraggio di agire subito con coerenza, senza aspettare la discussione o l’approvazione di una legge nuova, dando il buon esempio e rinunciando da subito ai contributi in un periodo in cui la crisi sconvolge il futuro delle famiglie italiane? Perché le forze politiche non si impegnano a restituire i rimborsi ricevuti fino al 2011 per la campagna elettorale della XV Legislatura, conclusasi in anticipo ben tre anni prima? L’ IdV, che vuole l’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti, perché non mette già da ora in pratica i suoi propositi rinunciando ai rimborsi elettorali per le campagne regionali del 2010, rimborsi che nella sola Umbria ammontano a 300.000 euro. Dato che, nelle intenzioni, le forze politiche sono unanimi, non sarebbe difficile trovare un’ampia convergenza circa la destinazione che questi soldi, una volta tornati nelle casse dello Stato, potrebbero avere. Ad esempio, si potrebbe pensare di impegnare queste risorse per finanziare l’abbattimento delle tre rate annuali dell’IMU per le famiglie con un reddito medio-basso, in modo da alleggerire una pressione fiscale ormai insostenibile (alcune stime prevedono che nel 2014 si arriverà al 45%, record di sempre). Questo è quello che i cittadini si augurano dalla politica: è arrivato il tempo di coniugare l’iter legislativo delle proposte di legge con una rapida e istantanea azione politica dei partiti su alcuni temi, come il finanziamento pubblico ai partiti e i costi della politica. I partiti politici, a partire da quelli umbri, accetteranno la sfida?
Carla Spagnoli – Coordinatore Regionale Futuro e Libertà Umbria