Posts Tagged ‘finanziario’

il Comune di Perugia sfiora per un soffio il dissesto

10 aprile 2015

logo movi 5 stelleIn occasione della seduta della seconda Commissione Consiliare Permanente, l’assessore al bilancio Bertinelli, la cui presenza è stata fortemente voluta dal Movimento 5 Stelle, è intervenuta sul dibattito relativo alla Spending Review, descrivendo il quadro critico in cui versano le casse comunali. L’amministrazione Romizi ha evitato per un soffio il dissesto, grazie ad un decreto interministeriale giunto in extremis che le permetterà di ammortizzare nei prossimi 30 anni i 35 milioni di euro di disavanzo creato dai crediti di dubbia esigibilità, ereditati dalla passata amministrazione. Il rendiconto finanziario del 2014 è stato “orgogliosamente” chiuso con una riduzione delle anticipazioni di cassa di 6 milioni, attestandosi a poco più di 16 milioni di euro. (more…)

Monti primo dittatore finanziario della Storia

21 gennaio 2013

di  Magdi Cristiano Allam

Per la prima volta nella Storia dell’Europa e della Democrazia un esponente politico rivendica la guida del Governo dello Stato, dà vita ad un proprio partito, partecipa attivamente alle elezioni ma rifiuta di sottoporsi al voto dei cittadini. Persino Hitler e Mussolini assunsero il (more…)

Il governo Monti è un colpo di stato finanziario

11 novembre 2011

di Magdi Cristiano Allam

I  poteri finanziari forti hanno realizzato un colpo di stato nel nostro Paese riuscendo a far dimettere Silvio Berlusconi e imponendo Mario Monti. E’ un colpo di stato che vede partecipi un’ampia coalizione di congiurati eccellenti: dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano al Presidente della Banca Centrale Europea Mario Draghi, dal Governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco al Presidente della Confindustria Emma Marcegaglia, dal Segretario nazionale del Partito Democratico Pier Luigi Bersani al leader dell’Udc Pier Ferdinando Casini, dal Corriere della Sera di Ferruccio De Bortoli a Michele Santoro resuscitato con “Servizio Pubblico”. La nostra Costituzione che dice che l’Italia è una Repubblica parlamentare è stata fatta a pezzi e Napolitano ha trasformato l’Italia in una Repubblica presidenziale dove ormai ha assunto nelle sue mani il potere esecutivo decidendo anticipatamente chi dovrà guidare l’Italia, nominando Monti arbitrariamente senatore a vita quasi si trattasse di una sorta di pizzo da pagare ai poteri finanziari forte per convincerli della sua determinazione ad accondiscendere alle loro richieste.

La scelta sovrana degli italiani, espressa alle urne liberamente attraverso le elezioni, è ormai carta straccia. Berlusconi che era stato investito della responsabilità di governare è stato costretto a dimettersi. La colpa è innanzitutto sua, si è rivelato un capo di governo incapace di gestire la sua stessa maggioranza e ad operare da statista per realizzare il suo stesso programma di riforme liberali, nonostante godesse della più ampia maggioranza parlamentare nella storia dell’Italia repubblicana. Ma è anche vero che è stato sottoposto al fuoco incrociato di tutti i poteri forti, Napolitano, la magistratura, la Confindustria, la grande finanza, i sindacati, i partiti del centro-sinistra, la stampa nazionale e persino la Chiesa. Non gli hanno dato tregua, giorno dopo giorno è stato colpito direttamente fino a logorarlo e a impedirgli di poter esercitare le proprie funzioni. Il colpo di stato finanziario si sta perpetrando mettendo alla guida del governo un economista gradito alla Banca Centrale Europea, al Fondo Monetario Internazionale e alla Commissione dell’Unione Europea, le tre centrali del potere finanziario che hanno messo sotto tutela l’Italia per dare il colpo di grazia al governo Berlusconi. Monti, che non è stato eletto dagli italiani e che soprattutto non dovrà rispondere del suo operato agli italiani, ha l’incarico di imporre agli italiani una manovra di almeno 400 miliardi di euro che si tradurrà nell’ulteriore impoverimento del ceto medio e nell’acutizzazione dei conflitti sociali. Sarà una manovra omicida ed irresponsabile di chi ritiene che pur di contenere l’indebitamento pubblico e conseguire il pareggio di bilancio sia assolutamente legittimo e doveroso imporre ai cittadini italiani che tutti i giorni si rimboccano le maniche e vivono con il sudore della propria fronte nuovi sacrifici. (…)