Posts Tagged ‘fiom’

SINISTRA – QUEI SETTE MESI REGALATI A GRILLO E AL PD

29 Maggio 2012

di Ciuenlai

La sinistra ha perso un anno. L’alternativa ha perso un anno. La sollecitazione di Vendola e Di Pietro a Bersani è utile, doverosa, ma, rischia di arrivare fuori tempo massimo. Dopo Vasto ci sono state troppe esitazioni. E se Grillo ha avuto il successo che ha avuto, questo, si deve anche all’immobilismo della sinistra, che a forza di aspettare il Pd, è stata accomunata al sistema dei (more…)

“Il polo della sinistra di alternativa, l’unità e la Federazione della Sinistra”

5 marzo 2012

“Anche nella provincia di Perugia, a partire dal comune capoluogo di regione e dando seguito al congresso, occorre intraprendere un percorso politico comune che porti alla definizione della Federazione della Sinistra in tutto il territorio. Non è una mera questione organizzativa, bensì una precisa responsabilità politica di fase per aggregare un polo della sinistra di alternativa. In questo senso proprio da Perugia proponiamo l’avvio di questo percorso unitario. Avanziamo questa proposta a tutte le formazioni politiche della sinistra, così come alle compagne e ai compagni dei movimenti che, variamente organizzati, si pongono la necessità politica di costruire una sinistra ancora più forte ed incisiva nel nostro territorio Per questo ci poniamo anche l’obiettivo di allargare la Federazione stessa, qualificandone il lavoro politico sui contenuti. Pensiamo alle esperienze de “La Sinistra per Gualdo”, capace di rappresentare una forte ed efficace opposizione al governo delle destre locali, de “La Sinistra per Castello”, progetto che ha inteso unire la sinistra locale raccogliendo un ottimo risultato alle ultime elezioni comunali, de“La Sinistra per Todi”, un percorso di unità tra la Federazione della Sinistra, associazioni locali, sindacato che all’interno del centro-sinistra ha accettato la sfida delle primarie con un ottimo risultato del proprio candidato, de “La Sinistra per Castiglione” che sta iniziando a mettere insieme associazioni culturali, forze sociali, esponenti del mondo del lavoro. Anche e soprattutto nell’ambito della necessaria discussione su come la nostra regione possa affrontare la crisi e le misure antipopolari di Monti, partendo dal fatto che in Umbria la priorità resta il lavoro, ci rivolgiamo a tutte quelle forze della sinistra che saranno in piazza a Roma il 9 marzo e che si battono con la Fiom contro le scelte di Marchionne e del governo, che si sono confrontate a Napoli sui beni comuni, che difendono il sistema d’istruzione pubblico e di stato, che lottano per sottrarre i servizi pubblici locali alla mercificazione, non solo per far crescere nel paese l’opposizione a Monti, ma anche per definire una piattaforma unitaria di proposte per essere maggiormente incisivi nell’azione riformatrice del governo regionale”

Fabrizio Cerella

Scuola Nazionale di formazione politica Gc Sinistra Comunista

19 luglio 2011

24-28 agosto 2011 – Poggibonsi (SI)

Le lezioni e  il dibattito conclusivo avranno  un profilo di altissima qualità  grazie al coinvolgimento di relatori importanti che hanno mostrato un forte interesse al  progetto politico di Rifondazione Comunista.

Introdotti da Arianna Mussi – responsabile nazionale per la formazione e moderati da Daniele Maffione –  coordinatore nazionale Giovani Coministi, saranno presenti fra gli altri:

Giorgio Cremaschi –  Fiom, Luciano Della Vecchia – assessore provinciale trasporti Perugia, Katia Bellillo – già ministro della Repubblica,

NEVI, Cremaschi (Fiom) vuole una fabbrica di disoccupati?

13 Maggio 2011

Raffaele Nevi – Presidente gruppo PdL Regione Umbria

L’intervento di Cremaschi contro Gianni Letta è indecente perché se non fosse stata la paziente opera del Sottosegretario, l’AST oggi sarebbe chiusa. Se fossero prevalse le logiche di Cremaschi e “compagni” la TK-AST non avrebbe fatto gli investimenti che ha fatto e a Terni avremmo costruito una fabbrica di disoccupati. Sarebbe meglio dire che l’acciaieria oggi c’è nonostante Cremaschi e una parte (fortunatamente minoritaria) della FIOM. La cosa peggiore è che a dare voce a questo “signore” sia un partito di Governo determinante per la maggioranza di centro-sinistra in Comune, Provincia e Regione. Questa è l’ennesima dimostrazione che il centro-sinistra è allo sbando e su temi di questa rilevanza dice tutto e il contrario di tutto. E’ anche per questo che sarebbe ora che il Sindaco, il Presidente della Provincia e la Marini prendessero le distanze da chi – irresponsabilmente – mette a rischio il nostro futuro industriale con messaggi che vengono recepiti, da chi vuole investire a Terni, come un atto di guerra. Abbiamo bisogno esattamente del contrario e non si fa propaganda su questo perché stiamo parlando di cose serie.

FINALMENTE E DOPO TANTI ANNI DI SUBALTERNITA’ LA CISL RIALZA LA TESTA

23 febbraio 2011

Commento di ALFEO RINALDUCCI – Segretario nazionale Italia Federale

Dopo il Segretario Generale Bonanni, anche il Segretario Regionale Sbarra, in un articolo pubblicato su “Il Messaggero Umbria”, espone una lucida analisi politica ed economica sulla situazione dell’Umbria che ci sentiamo di condividere in toto. Mentre il segretario della CGIL Bravi, con una visione oramai arcaica continua a rincorrere l’unità sindacale come panacea di tutti i mali dei lavoratori, non vi nascondo la grande soddisfazione che provo nel sentire la CISL parlare di proposte concrete per lo sviluppo, l’occupazione, la produttività, la partecipazione dei lavoratori agli utili delle aziende, meglio se private. Alcune categorie della CISL, queste cose le dicevano circa 25 anni fà pretendendo per se, ma anche inutilmente per gli altri, l’incompatibilità fra cariche sindacali e quelle politiche, come fondamento per un approccio convincente all’unità sindacale. Purtroppo, oggi come allora, la CGIL è funzionale e subordinata alla sinistra, alla quale in questi ultimi anni, causa lo sbandamento della stessa sinistra, sembra indicargli la rotta e l’agenda politica; pare perfino superfluo ricordare quegli uomini che dalla “triplice sindacale” sono passati ai vertici dei partiti e delle Istituzioni, dopo aver doverosamente servito i partiti stessi di riferimento. Sotto la bandiera pseudo unitaria sono passati i provvedimenti legislativi più penalizzanti per i lavoratori subordinati, vedi ad esempio l’abolizione contingenza e scala mobile. L’unità sindacale tanto anelata oggi come ieri significherebbe per la CGIL, in particolar modo in Umbria, la supremazia sul movimento sindacale tutto avendo allora e oggi la maggioranza dei lavoratori tesserati. Tornando a Sbarra, per non rattristarci  troppo per quello che sarebbe potuto essere e non  è stato, vi riporto le sue affermazioni più significative: “La CGIL indica come traditore abbietto e fiancheggiatore tutti quelli che nell’immaginario FIOM  sono gli altri sindacati democratici. La Regione Umbria è imbalsamata da 50 anni in quello che è diventato un sistema di potere che da 20 anni si replica per cooptazione e si alimenta di spesa pubblica. Questo sistema non ha avuto stimoli, non c’è stato ricambio, si è garantito con le rendite e non  ha saputo cogliere le opportunità del terremoto dei fondi europei e della propensione al risparmio delle famiglie. La mobilità sociale? Impossibile se si è messo alla  dirigenza  degli Enti scegliendo, non i più bravi ma gli amici e se non si garantisce ai giovani un futuro che non sia basato sulla conoscenza giusta. Le Imprese? Ci vuole più coraggio, sono piccole, puntano all’aiuto pubblico e non cercano l’export ne l’innovazione del prodotto. Le Imprese hanno limiti strutturali come li ha la Pubblica Amministrazione, troppo grande e improduttiva. Non abbiamo sviluppato un sistema di sevizi privati, abbiamo unì’occupazione atipica  e precaria che penalizza donne e fasce scolarizzate di giovani, i salari sono più bassi d’Italia e non  aiuta più chi non ha lavoro neanche quel micro-cosmo economico che è la famiglia. Vi bastano quasi 25.000 posti di lavoro persi in 2 anni? Da soli abbiamo denunciato che era finito il modello Umbro dell’alta occupazione e della bassa produttività. Il sistema Regionale si deve riformare alla svelta se vuole agganciare, quando ci sarà, la ripresa economica.” Quelle di Sbarra, sono valutazioni di un uomo libero ed onesto, che speriamo sia ascoltato dai lavoratori che non vogliono essere più imbrogliati e strumenti del “potere”. Coraggio, abbiamo di fronte delle praterie sempre più verdi e sempre meno rosse!.

PD, I RACCONTI DEI DIVERSAMENTE CONCORDI

4 febbraio 2011

di Ciuenlai

Il Pd continua a parlare di alleanza costituente di Governi di unità nazionale, ma Berlusconi va avanti e supera ogni intoppo. La ragione è semplice. Continua ad avere i numeri in Parlamento dove esiste una minoranza (diversamente concorde), ma continua a non esserci una opposizione (div…ersamente alternativa). Eh si perché la più elementare delle regole è che, quando si vuol far cadere un Governo, l’azione parlamentare deve essere supportata da un movimento di massa che ogni giorno “combatte con qualcosa”. E’ il successo di questo movimento che cambia i rapporti di forza nel paese e permette a chi sta in Parlamento di dare la spallata, come è avvenuto nel 1994. Invece si è fatto l’inverso. la Fiom è stata lasciata sola, la Cgil è stata piegata alle logiche di partito (guai a parlare di sciopero generale), il movimento studentesco non è stato aiutato, ma solo strumentalizzato, il resto (leggi battaglia per l’acqua ed i servizi pubblici) letteralmente ignorato. Non meraviglia quindi che nei sondaggi Berlusconi  regga e il Pd diminuisca. Tutto è stato piegato alla logica delle alleanze a destra, sulla quale è stato indirizzato anche il “sedicente” progetto programmatico del Pd (niente patrimoniale e quindi niente redistribuzione del reddito, niente diritti civili, insomma niente sinistra e tanto Fioroni a partire dalle proposte del Forum delle famiglie). La verità è che questa è una classe dirigente nata, vissuta e cresciuta all’ombra del berlusconismo del quale ha imparato e praticato il “verbo”. La Fine dei Caimano rappresenta dunque un rischio da gestire con cautela. Per questo sono tutti uniti verso un obbiettivo comune : “buttare il bambino e tenersi l’acqua sporca”.

QUANTE COSE DENTRO QUELLA PIAZZA

17 ottobre 2010

di Ciuenlai

La piazza della Fiom ha messo un nudo un sacco di questioni politiche fino a ieri sottaciute per mancanza di iniziativa dell’opposizione parlamentare:
1) Il popolo della sinistra esiste ancora attorno alle piattaforme della Fiom e della Cgil e chiede a gran voce di avere quello che non ha oggi : una rappresentanza politica
2)La scomposta reazione della destra dimostra quanto tema l’opposizione sociale e come tenda ad equipararla all’estremismo per evitare che trovi anche una rappresentanza politica
3)Le contraddizioni del Pd sono esplose in maniera clamorosa non sulle questioni etiche ma su un tema di fondamentale importanza come il lavoro. L’immagine di questa disfatta l’ha fornita la Tv, mostrando, in mezzo alla marea di vessilli rossi una sparuta bandiera bianca dei democratici. Voleva essere una bandiera bianca di partecipazione è stata invece il simbolo di una resa. Abbiamo assistito al penoso spettacolo di un segretario che si defila, e manda un certo Fassina (che, tanto per evitare equivici, non è il compagno di Fassino, ma un dirigente del partito) a partecipare (in incognito), mentre i suoi compagni di partito Boccia e Dantoni sparavano bordate peggiori di quelle della destra sulla manifestazione. Ecco caro Bersani ieri hai avuto la risposta alla domanda di quando sei diventato segretario : “Un senso questa storia non ce l’ha”. Sei un capo fittizio di un partito che non può e non vuole essere e che per questa incapacità di scegliere in un solo giorno ha incassato il distacco dalla sua vecchia base scesa in piazza, l’elezione virtuale di Ventola a suo leader e il niet dell’agognato Casini che ha fatto sapere che “con quelli là, non faremo mai un’alleanza di Governo”. La canzone continua a ripetere “Ancora una volta hai rimasto solo….”.
4)Il precipitare della situazione economica impone di partire da quel corteo per riorganizzare una opposizione sociale in grado di contrastare le scelte neoliberiste dei Governi Italiani.

TESTIMONIANZA DI STEFANIA PIACENTINI

Suggestioni di una veterana

C’ero sabato 18 alla manifestazione indetta dalla FIOM, non potevo non esserci, in uno dei tre pulman partiti da Collestrada, pieni, con la sensazione che saremmo stati veramente in tanti, variegati, per censo, età ed appartenenza. Così è stato, e non era scontato, arrivati da ogni dove e infilatisi nel corteo alla spicciolata, disordinati e non solenni, arrabbiati si , ma senza eccessi folcloristici . Altra cosa la marea di soli giovanissimi arrivati in coorte compattissima, delimitata da una sorta di catena, a mo’ di servizio d’ordine, fatta in prevalenza di ragazze collegate da leggere aste di bandiere, si rosse, ma arrotolate, tutti compunti e compresi e senza alcun simbolo di partito, solo piccoli cartelli con l’articolo uno della costituzione, come a voler dire : ricominciamo da lì, da quell’ uno. Chissà se sanno a chi si deve quella stesura dell’articolo 1, se hanno contezza di quell’Amintore Fanfani di quell’antico partito sotto il cui regime in molti ci si augurava di non dover morire. C’era pure una solitaria bandiera del PD, tutti lo guardavano quell’ eroico militante imbandierato, come l’ultimo dei giapponesi che credevano la guerra non ancora finita ; di certo ce n’erano molti altri di piddini, a titolo personale : ” Le bandiere le doveva portare il partito, non i singoli. Ma quelli come Marino o la sottoscritta non dispongono delle bandiere del partito… le tengono sotto chiave! “ ha commentato il giorno dopo una militante del Pd umbro su FB…
Già sulle affollatissime scale mobili all’uscita della metro di Termini, un turista straniero stupito dalla folla, ci ha chiesto sussiegoso ” football ?” Risposta in coro : ” noooo, manifestazione politica, contro berlusconi ! ” Speriamo che lo dica in giro al paese suo che non siamo tutte capre in italia. Si, Bonanni e sodali han capito bene, era una manifestazione politica, di gente che chiede rappresentanza diversa dalla loro.
Un altro compagno m’ha poi raccontato : “a me sulle scale all’uscita dalla metro, uno spagnolo mi ha chiesto se eravamo tutti comunisti, io ho detto che erano presenti solo i dirigenti…i compagni iscritti partecipano solo alle manifestazioni più importanti…”
Orgoglio di esserci in quella grigia giornata d’autunno , caldo, cielo carico di nubi e di pioggia che solo a fine giornata s’è espressa in temporale liberatorio… che anche dio sia con noi !? Non è la prima e non sarà l’ultima…

FIOM. Mary Mancinelli replica a Paola Bianchi

16 ottobre 2010

Gentilissima sig.ra Paola Bianchi,
innazitutto non le ho detto che la piazza sia inutile, ma che è assurdo da parte sua strumentalizzare i fatti FIOM  facendo facili quanto insostenibili associazioni ai tagli di
assistenza sanitaria e o agli  aumenti assurdidei servizi dei TPL. Devo però evidenziare che quel che  sospettato da tempo ed è a questo che mi riferivo quale piazza” inutile”  o meglio un alibi disgustoso  per  l’attuale amministrazione comunale che stà facendo tagli a servizi cui
andavano beneficiarne ed usufruire soprattutto anziani, studenti, lavoratori commercianti..ecc ecc insomma proprio quelli più toccati dalla crisi, e in genere quindi quella fascia
medio bassa di reddito. Strano modo davvero per definirsi comunisti nel difendere tali strategie
Forse le sfugge che sono fra le prime aver denunciato il taglio “a mannaia” del  Governo inequivocabilmente  ad altre considerazioni sull’azione intrappresa unite ad argomentazioni di
tali azioni nefaste ricadenti solo verso  le fasce medie e basse della popolazione, idem dicasi per il settore imprenditoriale ( PMI/artigianato/ faconisti ecc) oltre ai noti dipendenti delle grandi imprese come da lei giustamente citati ai quali và tutta la mia solidarietà e non solo… e che nessuno strumentalizzi la LORO PIAZZA che pur di tutti ma che non faccia da discarica a tutti i poteri e vergogne locali.  L’indignazione scaturisce dalle modalità e l’arbitrarietà di cui una certa
politica e una ancor più “incerta” pubblica amministrazione adotta tesa a colpire  certuni nel tentativo di salvare altri e se stessi.
No cara, se si lotta contro inadeguatezza corrutela di un sistema marcio  non posso permettere si faccia strumentalizzazione di tale grave crisi sociale ed economica coprendo l’inadeguatezza o il sistema cientelare allo stesso modo gestito a livello centrale e locale convogliando oltretutto una situazione assurda sulle spalle dei cittadini perugini, da anni innescate cui oggi culminano con adozioni, in linea alle precedenti, ma se pur di minor grandezza di maggior disgusto
vista proprio la situazione e il pulpito da cui partono, non riescono passare….forse siamo proprio noi indignati più vicini alla FIOM…non chi li usa come spot.  La sig.ra Fucelli ha espresso un sentore diffuso da cittadino, io le dico che supporto quanto sopra accennatole avendone ruolo e conoscenza e potrei fare considerazioni nomi e fatti che al momento perseguo per vie concilianti perchè non credo che mettere  tutti contro tutti sia la più logica delle azioni e soprattutto per il bene pubblico, ma consto che nonostante tutto qualcuno ci stà marciando
nonostante come da lei stessa sottolineato la gravità della situazione. Forse  contando sulla disinformazione? Sulla devozione a prescindere? su protezioni? forse…e su gente ricattabile o annessi al sistema stesso oppure potrei pensare ad una strumentale  propaganda per le future
lontane/vicine elezioni? Mettere a disagio un anziano, un operaio, uno studente….nè colpisci uno ne ricadono 100… magari in piazza? e tutta la colpa anche quelle vecchie malefatte ricadono su un malgovernocentrale. Ma così gli fate una garanzia a vita!!! NO, non me ne voglia ma certi giochini stritolano la cittadinanza e nulla hanno che fare con il bene pubblico o la buona amministrazione… Sono sicura lei sia in buona fede, sicuramente motivata da sane ideologie, ma ignora diverse cose. Per quel che riguarda la mobilità e tutte le tematiche annesse ed appartenenti alla sicurezza stradale cui circostanziarle con fatti e norme che simili atteggiamenti amministrativi sono una grave dimostrazione di non volontà all’attuare nè norme nè destinazione dei fondi ad essi destinati e di tagli potremmo parlar per ore…  ma quelli ( i tagli) che il comune deve effettuare sono soprattutto legati al sistema clientelare e debiti di vincoli di voti e ad alcuni poteri forti locali le cui antiche ed attuali costi/ spese e deficienze non possono certo proprio in lei trovare una voce complice a che ricadino sulle spalle della cittadinanza tantomeno in periodo di crisi colpendo come i tagli denunciati all’unisono, sempre sugli stessi.
Carissima oggi il peggior nemico della Democrazia dei Diritti e della ripresa economica e civile è la strumentalizzazione cui è aduso un sistema inadeguato a rispondere alle esigenze attuali e alla dura realtà poichè troppo spesso solidificatosi grazie a quelle ormai a tutti note modalità.
Osservi i fatti in relazione a compiti norme mandati e fondi e non giudichi nè dagli abiti nè da facili e banali retoriche, si informi e non si renda complice e facile strumento.
Mi spiace, rispetto fortemente i sui ideali, ma certe azioni sono indifendibili. Così non fà del bene nè agli operai della FIOM nè alla cittadinanza perugina.
Viva la FIOM !

Mary Mancinelli
resp Fondazione Italiana per la Sicurezza della Circolazione Onlus

SCIOPERO FIOM: ADESIONE DI RIFONDAZIONE COMUNISTA DELL’UMBRIA ALLA MANIFESTAZIONE DI DOMANI A ROMA

15 ottobre 2010

“Ieri i lavoratori della Merloni hanno riproposto la questione che riguarda la vertenza  sulla loro azienda, mentre a Roma gli studenti manifestavano contro la riforma universitaria. E domani un milione di persone sono attese all’appuntamento principale della

Luciano Della Vecchia

protesta, a testimonianza che, al di là del dibattito politico ufficiale, il lavoro è la prima priorità per gli italiani e la Fiom è isolata dalle istituzioni ma non nella società. Noi siamo con l’Italia che non si piega”. Così il capogruppo di Rifondazione comunista in Consiglio regionale, Damiano Stufara, ha annunciato l’adesione allo sciopero di domani, sabato 16 ottobre, indetto dalla Fiom, nella conferenza stampa che si è tenuta stamani a Palazzo Cesaroni ed alla quale erano presenti il vicepresidente del Consiglio, Orfeo Goracci, i segretari provinciali del Prc di Perugia e Terni, Enrico Flamini e Angelo Morbidoni ed il responsabile regionale Lavoro, Luciano Della Vecchia.
“L’adesione allo sciopero di domani da parte del nostro gruppo consiliare è totale – ha detto Stufara – perché c’è la necessità di costruire una opposizione sociale alle politiche del Governo. Per contrastare la logica di Marchionne e di chi lo emula nello smantellare il contratto collettivo
nazionale di lavoro con la contrattazione individualizzata, dove l’unico soggetto che detta le condizioni è l’impresa e gli altri soccombono”. “Noi – ha spiegato Stufara – vogliamo fare come in Germania, dove una grande azienda  come la Siemens, con centinaia di migliaia di occupati,
rispetta il patto con il quale si impegna a licenziare solo in accordo con le organizzazioni sindacali. Oggi, in Italia, la questione sociale, quindi le problematiche legate al lavoro, e la questione democratica, vale a dire il rispetto della Costituzione, sono due facce della stessa medaglia”.

PDL, la maggioranza in Provincia trascina l’Istituzione su posizioni strumentali

30 settembre 2010

Nella odierna seduta del Consiglio Provinciale, la maggioranza del Presidente Guasticchi ha votato l’Ordine nel Giorno con il quale si impegna a partecipare e sostenere la manifestazione nazionale dalla Fiom-Cgil indetta per il 16 ottobre. Il documento presentato da Rifondazione Comunista, ha raccolto il voto del Partito Democratico, Socialisti Riformisti – Sinistra e Libertà e Italia dei Valori. Preso atto che la posizione della FIOM CGIL è minoritaria  tra i lavoratori, nel paese e anche all’interno degli stessi sindacati, e che le stesse forze politiche nazionali di centro sinistra hanno invece espresso diverso parere da quanto dichiarato in ambito locale, è evidente che queste siano ferme su posizioni vetero-comuniste.  Il gruppo del PDL esprime invece piena solidarietà ai lavoratori non condividendo una manifestazione che è palesemente contro i loro stessi interessi. Un atteggiamento gravissimo, da parte della maggioranza,  che trascina l’Istituzione, su posizioni che sono solo strumentali.

Gruppo PDL  Provincia di Perugia