Llunedi 22 aprile, il Congresso per l’elezione del nuovo Segretario Regionale dell’Ugl Terziario. Ai lavori erano presenti: – Dr. Scolletta Antonio, Segretario UGL in rappresentanza della Segreteria Generale – Giancarlo Bergamo, Segretario Nazionale Ugl Terziario – Enrico Doddi, Segretario Nazionale Ugl Sicurezza Civile – Enzo Gaudiosi, Segretario Generale Regionale Ugl Umbria (more…)
Posts Tagged ‘flavio’
Perugia, incontro con Flavio Lotti per la Rivoluzione Civile
1 febbraio 2013Intreccio di Emozioni e Colori sulle tele di Flavio Rossi
7 giugno 2012Sarà ufficialmente inaugurata sabato 9 giugno alle ore 17,00, presso la galleria l’Arte Reale di Bettona, in provincia di Perugia, la mostra personale di Flavio Rossi. “Intreccio di colori e di emozioni” questo il titolo dell’esposizione di arte contemporanea curata dalla giornalista e critica d’arte Sonia Terzino. In mostra alcune opere del creativo che per la prima volta si propone al grande pubblico. “E’ un’esplosione di luce e di colori il tratto distintivo delle opere di Flavio Rossi – scrive Sonia Terzino– il creativo, nativo del capoluogo umbro, è stato prima allievo del Maestro Marco Giacchetti e poi del pittore di fama internazionale Fausto Minestrini. In modo particolare da quest’ultimo ha appreso la pulizia della forma e quel felice connubio di incontri cromatici. Ed è proprio il colore sapientemente diluito e poi impresso sulle tele il tratto distintivo della pittura del nostro creativo, che ha saputo (more…)
CRONACHE DAL WEB.1- LA SOLITA ITALIA
14 aprile 2012Ieri, in un pomeriggio uggioso e umido, mi trovavo a girovagare fra link e commenti, in una delle mie frequenti incursioni su Facebook, ed è stato lì che mi sono imbattuto nella storia che voglio raccontarvi…
Tra i miei molti contatti, spesso sconosciuti, mi capita di scambiare due battute con una ragazza, che dalle foto che mostra di sé, pare la protagonista dark di un film fantasy: capelli nero corvino corti, piercing qua e là, tatuaggi che fanno bella mostra su un corpo esile. Se ne esordisce con un “La politica fa schifo, quel giorno a Roma…”gli indignatos”! c’ero anch’io… dove erano tutti gli italiani?? … vado a fare l’immigrato anch’io… me ne vado da ‘sto stato di merda… comandato da bastardi e seguito da caproni!”. L’inizio non è dei migliori e vi confido che spesso la prima impressione non mi tradisce ma alla fine dovrò ricredermi: mi racconta la sua storia, mi racconta di come a 26 anni si viva da invalidi al 100% in un paese come l’Italia. Vive con i suoi: il padre, ad un anno dalla tanto attesa pensione è finito in cassa integrazione, la madre fa assistenza domiciliare agli anziani, il fratello minore studia. Manca il lavoro, così lei fa la stagione in riviera romagnola, in una delle tante gelaterie, mi dice di aver paura del futuro, la stessa che ho io, pensando a quale mondo sto lasciando a mio figlio; nelle sue parole affabili noto una voglia incredibile di non mollare, anche se la sua è una malattia degenerativa che colpisce 1 bambino ogni 20, negli anni ’50 le aspettative di vita non andavano oltre il primo anno, ma oggi grazie alla ricerca si vive discretamente anche fino a 60 anni, con una media italiana che comunque non supera i 40. Nonostante la ricerca nel nostro paese sia sottovalutata, porta comunque risultati migliori che in altri paesi in termini di durata e di qualità della vita. Mi dice: “Prima c’era una legge che davano tot per fare sperimentazione.. adesso il Sig. Monti…ha tolto quella legge..perchè secondo lui le malattie rare non sono da trattare, quindi tutte quelle patologie come epatite D o hiv o altre malattie rare non sono più prese in considerazione!”. Decido di vederci chiaro, seguo le sue indicazioni e mi leggo la legge 548/93. In effetti detta gli interventi che le regioni devono predisporre in ordine alla prevenzione, cura e riabilitazione della malattia, specificando che devono fornire gratuitamente materiale medico, tecnico, farmaceutico necessario per la cura e la riabilitazione a domicilio dei malati. Invece succede che nell’Italia di Monti accada di tutto e così scopro che nella discussione in corso sul nuovo Patto per la Salute 2013-2015, sarà considerata l’abolizione della quota di Finanziamento Finalizzato del FSN con messa a disposizione delle Regioni delle risorse dedicate nel fondo indistinto. In pratica quindi, le Regioni non avranno più nessun obbligo a trattare malattie del tipo Aids, Epatite D, Fibrosi Cistica, ecc. e potranno destinare altrove le risorse. La crisi si sente, questo è sicuro, ma non è solo economica! La crisi adesso è diventata di ideali, di valori, di dignità, di rispetto! Poi mi racconta un paio di aneddoti tutti italiani.
Il primo: con l’invalidità al 100% percepisce 260 euro al mese che diventeranno circa il doppio solo al compimento dei 65 anni, macabro da dire a chi sa di avere un’aspettativa di vita media di 40! Il secondo: il contrassegno d’invalidità per l’auto è rilasciato a discrezione delle regioni di residenza e permette l’esonero dal pagamento del bollo auto ma che, nella Rossa Toscana dalla quale vi scrivo, non viene concesso! Ci salutiamo, mi dice che almeno in riviera romagnola 4 mesi di stipendio sono sicuri e che continuerà a lottare per i suoi diritti. Che poi sono i diritti di tutti noi, di chi soffre e di chi gli sta accanto. Resto solo nei meandri del Web e mi sforzo d’immaginarla con un grembiule bianco e un gelato artigianale in mano. Sorrido, infondo siamo così diversi eppure così uguali… A lottare contro un governo trasversale che non fa gli interessi degli Italiani, contro un sistema che non ci piace, con determinazione e un pizzico di speranza per non arrendersi. Io ho un sogno: superare gli schemi, andare oltre le apparenze e riscoprirsi, per una volta, Italiani.
Flavio Sisi
La matita di Boccali, i “trinodirettori” della Marini e i Marroni del Pd
2 febbraio 2011Le pagelle di Ciuenlai
Wladimiro Boccali – Nelle migliori tradizioni della politica, rilascia una intervista nella quale, secondo la testimonianza di noti personaggi che lo frequentano assiduamente, su (alcune) cose e persone “dice in pubblico l’inverso di quello che pensa in privato”. Giudica fastidioso essere giudicato e si lamenta dei professori “che sanno dare solo voti con la matita rossa”. Se si riferisce a questa rubrica, ha sbagliato indirizzo. Noi la matita la usiamo blu 4
Katiuscia Marini – Riceve applausi a scena aperta per aver ridotto da 7 a tre i Direttori Generali. Continua la linea delle riforme a metà. Da che mondo e mondo sia negli enti che nelle aziende private il direttore generale è uno e uno solo. Se è uno e trino con il resto di 5 (i coordinatori) è un colonnello con la paga da generale. Dice che si tratta del postulato di una nuova teoria di finanza creativa : “triplicando la spesa si ottiene un risparmio”. E questo spiegherebbe perché tutti i nostri amministratori si siano messi a fare economia. 6 meno meno, film consigliato “Il coraggio”
Opposizioni – Mentre chi è al governo degli enti decide cose fondamentali (Dap, direttori, sanità, tariffe, servizi ecc.) loro continuano ad avere il disco incantato sulle radici cristiane. 5 perché “Non sanno più a che santo votarsi”
Maria Novelli – Il Consigliere di Norcia smentisce di aver aderito all’Udc, con la quale avrebbe avuto solo “una collaborazione”. Se è così bisogna stabilirne la natura. Se è a progetto è perdonata, ma se è coordinata e continuativa dovrà pagarci l’Iva. Precaria del Pdl 4
Flavio Lotti – Si ritira dalla primarie di Assisi perché (indovina) c’è anche un altro candidato. Per la serie “uno è poco e due en troppi”. 3
Paola Binetti – Antonio Lunghi dell’Udc va con Ricci, il terzo polo (quindi anche l’Udc) va con Bartolini, a metà dei Finiani piace l’attuale sindaco ecc. Così la Commissaria “Casiniana” si trova ad avere un vicesindaco col Pdl, un pezzo del partito con Ronconi, un pezzettino con la Monacelli e come la terra, due (terzi) poli, uno al nord e uno al sud. Se ne era andata dal Pd perché non voleva rappresentare solo se stessa. Passera solitaria 5
Unità d’Italia – Il Pd umbro festeggia i 150 anni dell’Unità d’Italia. “Il Pd è giovane – è stato detto – ma affonda le radici nella storia”. Da Palermo al Brennero, da Fighille a Ficulle un grido risuona nelle riunioni : “Qui si fa il Pd o si muore”. E giù tutti a toccarsi i marroni….