
Stefania Verruso
Strumentalizzare la data del 10 Febbraio, il GIORNO DEL RICORDO PER I MARTIRI DELLE FOIBE, è il comportamento più triste e scorretto che i cosiddetti politici politicanti possono fare per acquisire visibilità. Mentre sul sito internet ufficiale di Futuro e Libertà viene indicato col termine “surreale” manifestare contro i crimini del comunismo, mentre viene affermato che in tempi di grave crisi finanziaria “non è importante” porre l’attenzione a quei gravi fatti taciuti per anni, mentre, dunque, a livello nazionale si affermano siffatte sconsideratezze, nella nostra rossa Umbria si dà notizia della nascita di un COMITATO di FLI che coordinerà le iniziative del partito a livello locale in merito alla ricorrenza del 10 Febbraio, iniziative promosse dalla coordinatrice regionale Carla Spagnoli alla presenza del coordinatore nazionale Roberto Menia. La commemorazione delle Foibe è una giornata a cui tutti i cittadini italiani, anche quelli che si professano antifascisti, devono portare rispetto, perché finalmente anche gli eccidi perpetrati dai comunisti di Tito non sono più sconosciti. Sessant’anni di silenzio su fatti drammatici che hanno visto gli esuli italiani del Friuli, dell’Istria e della Dalmazia barbaramente “infoibati” fino a farne perdere la reale quantità numerica, impongono oggi attenzione e massima divulgazione della verità. Esigono a maggior ragione, però, deferenza da parte di chi, per tradizioni storico politiche, si è sempre dichiarato anticomunista. Pertanto, mentre plaudo alle iniziative volte alla divulgazione dei fatti e ad onorare i martiri, come stiamo facendo noi de LA DESTRA in buona parte d’Italia con presentazioni di libri, fiaccolate, gazebo oltre a interventi televisivi, nel contempo disapprovo l’uso indecoroso che ne stanno facendo i dirigenti umbri di Futuro e Libertà, che esorto ad astenersi dall’utilizzare il 10 FEBBRAIO ai fini di una sterile propaganda volta a tentare di giustificare le loro attuali discutibili e mistificanti posizioni politiche. Ma forse pretendere coerenza da FLI, almeno in questo caso, è chiedere troppo.
Stefania Verruso – Segretario regionale La Destra
Iniziative a Terni: Come ogni anno, anche questo 10 febbraio, La Destra ricorda i martiri delle FOIBE. Dal consueto gazebo in Corso Tacito, verrà distribuito materiale informativo riguardante una delle più grandi tragedie della storia italiana. “Non possiamo nè vogliamo dimenticare le vittime delle FOIBE, per troppi anni la storia non ha reso loro giustizia negando questo ignobile martirio. Lo scorso anno a Narni, è stata intitolata una via a Norma Cossetto, giovanissima vittima, violentata ed infoibata così com’è stata infoibata la sua memoria fino, appunto, al 2011. Sarebbe auspicabile che anche il Comune di Terni rendesse giustizia, sebbene solo simbolicamente, a questi martiri, per troppo tempo non considerati, ignorati e addirittura vilipesi, compiendo il nobile gesto dell’intitolazione di una via. Lo scorso anno – prosegue la coordinatrice de La Destra di Terni, Daniela Cirillo – il nostro gazebo commemorativo è stato accerchiato da gruppi di facinorosi i cui volantini erano firmati R.A.T., i quali, beffeggiando la verità delle foibe, hanno aggredito verbalmente le ragazze di Gioventù Italiana che sostavano all’interno della tensostruttura allestita, è vergognoso che, nonostante l’argomento sia entrato nei libri di storia e sia stato inserito tra i temi dell’esame di scuola media superiore, certe fronde della sinistra abbiano la sfrontatezza di negare ancora. Lo scorso anno chiesi al PD la presa di distanza da tali atteggiamenti ma non ebbi alcuna risposta, e allora mi torna alla memoria un vecchio detto: ‘a pensar male si fa peccato ma, a volte ci si indovina’…”