Posts Tagged ‘foibe’

POLITICA: “IO CI SARÒ AL TANTO CONTESTATO CONVEGNO ‘MARCIARE SU ROMA’ PERCHÉ È SOLO UN INCONTRO DI STUDI STORICI, SENZA ALCUNA APOLOGIA” – VALENTINO (PDL) ANNUNCIA LA SUA PRESENZA AL ‘BRUFANI’ IL 27 E 28 OTTOBRE

26 ottobre 2012

 

“Il prossimo 27 e 28 ottobre prenderò parte al tanto contestato convegno ‘Marciare su Roma’ che si terrà all’Hotel Brufani in occasione del novantesimo anniversario della marcia che partì da Perugia nel 1922”. È quanto fa sapere, attraverso una nota, il consigliere regionale Rocco (more…)

Martiri delle foibe, polemica botta e risposta fra Stefania Verruso e Carla Spagnoli

9 febbraio 2012

Vedo che la Sig.ra Verruso, Segretario Regionale della Destra, lancia accuse e definisce triste e scorretto strumentalizzare la data del 10 febbraio, il Giorno del Ricordo dei Martiri delle Foibe. Non si rende conto che è lei stessa a cadere nella strumentalizzazione quando speciosamente usa questa tragica ricorrenza per una odiosa e vergognosa “polemichetta” per procurarsi un po’ di visibilità e rompere l’ annoso e totale silenzio che caratterizza il suo impegno politico. Ribadisco con forza e convinzione la nostra dolorosa e sentita partecipazione al ricordo dei Martiri di quell’immane tragedia e ricordo alla signora Verruso che è stato proprio l’on. Roberto Menia, Coordinatore Nazionale di Futuro e Libertà, il promotore della Legge che ha istituito il Giorno del Ricordo. Io ero nella Destra di Storace quando ci presentammo con “Santanchè Presidente” contro il PDL gridando forte contro Berlusconi ed il berlusconismo. C’era anche la signora Verruso. Io sono uscita. Lei e La Destra oggi affiancano il PDL ed inciuciano con Berlusconi. Voglio ricordarlo alla signora Verruso e a La Destra. Ma forse pretendere coerenza da La Destra e dalla signora Verruso, è pretendere troppo!

Carla Spagnoli

LE FOIBE e LE INCONGRUENZE di FLI, LA DESTRA dell’Umbria si risente.

8 febbraio 2012

Stefania Verruso

Strumentalizzare la data del 10 Febbraio, il GIORNO DEL RICORDO PER I MARTIRI DELLE FOIBE, è il comportamento più triste e scorretto che i cosiddetti politici politicanti possono fare per acquisire visibilità. Mentre sul sito internet ufficiale di Futuro e Libertà viene indicato col termine “surreale” manifestare contro i crimini del comunismo, mentre viene affermato che in tempi di grave crisi finanziaria “non è importante” porre l’attenzione a quei gravi fatti taciuti per anni, mentre, dunque, a livello nazionale si affermano siffatte sconsideratezze, nella nostra rossa Umbria si dà notizia della nascita di un COMITATO di FLI che coordinerà le iniziative del partito a livello locale in merito alla ricorrenza del 10 Febbraio, iniziative promosse dalla coordinatrice regionale Carla Spagnoli alla presenza del coordinatore nazionale Roberto Menia. La commemorazione delle Foibe è una giornata a cui tutti i cittadini italiani, anche quelli che si professano antifascisti, devono portare rispetto, perché finalmente anche gli eccidi perpetrati dai comunisti di Tito non sono più sconosciti. Sessant’anni di silenzio su fatti drammatici che hanno visto gli esuli italiani del Friuli, dell’Istria e della Dalmazia barbaramente “infoibati” fino a farne perdere la reale quantità numerica, impongono oggi attenzione e massima divulgazione della verità. Esigono a maggior ragione, però, deferenza da parte di chi, per tradizioni storico politiche, si è sempre dichiarato anticomunista. Pertanto, mentre plaudo alle iniziative volte alla divulgazione dei fatti e ad onorare i martiri, come stiamo facendo noi de LA DESTRA in buona parte d’Italia con presentazioni di libri, fiaccolate, gazebo oltre a interventi televisivi, nel contempo disapprovo l’uso indecoroso che ne stanno facendo i dirigenti umbri di Futuro e Libertà, che esorto ad astenersi dall’utilizzare il 10 FEBBRAIO ai fini di una sterile propaganda volta a tentare di giustificare le loro attuali discutibili e mistificanti posizioni politiche. Ma forse pretendere coerenza da FLI, almeno in questo caso, è chiedere troppo.

Stefania Verruso – Segretario regionale La Destra

Iniziative a Terni: Come ogni anno, anche questo 10 febbraio, La Destra ricorda i martiri delle FOIBE. Dal consueto gazebo in Corso Tacito, verrà distribuito materiale informativo riguardante una delle più grandi tragedie della storia italiana. “Non possiamo nè vogliamo dimenticare le vittime delle FOIBE, per troppi anni la storia non ha reso loro giustizia negando questo ignobile martirio. Lo scorso anno a Narni, è stata intitolata una via a Norma Cossetto, giovanissima vittima, violentata ed infoibata così com’è stata infoibata la sua memoria fino, appunto, al 2011. Sarebbe auspicabile che anche il Comune di Terni rendesse giustizia, sebbene solo simbolicamente, a questi martiri, per troppo tempo non considerati, ignorati e addirittura vilipesi, compiendo il nobile gesto dell’intitolazione di una via. Lo scorso anno – prosegue la coordinatrice de La Destra di Terni, Daniela Cirillo – il nostro gazebo commemorativo è stato accerchiato da gruppi di facinorosi i cui volantini erano firmati R.A.T., i quali, beffeggiando la verità delle foibe, hanno aggredito verbalmente le ragazze di Gioventù Italiana che sostavano all’interno della tensostruttura allestita, è vergognoso che, nonostante l’argomento sia entrato nei libri di storia e sia stato inserito tra i temi dell’esame di scuola media superiore, certe fronde della sinistra abbiano la sfrontatezza di negare ancora. Lo scorso anno chiesi al PD la presa di distanza da tali atteggiamenti ma non ebbi alcuna risposta, e allora mi torna alla memoria un vecchio detto: ‘a pensar male si fa peccato ma, a volte ci si indovina’…”

Perugia: Nasce il comitato umbro “10 febbraio” per le iniziative di Futuro e Libertà in ricordo dei Martiri delle Foibe

8 febbraio 2012

E’ stato costituito anche in Umbria, in seguito alla nascita di quello nazionale, un comitato che coordinerà tutte le iniziative di Futuro e Libertà in merito alla ricorrenza del 10 febbraio “Giorno del Ricordo dei Martiri delle Foibe e dell’esodo istriano, fiumano, dalmata”. “Il Comitato umbro “10 febbraio”– spiega Francesco Siciliano – Coordinatore Provinciale di FLI – “sarà presieduto dal coordinatore nazionale di FLI On. Roberto Menia, promotore della legge che ha istituito il “Giorno del Ricordo”, e composto da Carla Spagnoli, Coordinatore Regionale di FLI Umbria e da altri 10 componenti rappresentativi del territorio regionale (Francesco Siciliano, Gianluca Procaccini, Cristiano Paggi, Francesco Mignani (Assessore Comunale di Assisi), Lorenzo Mattioni, Massimo Antonini, Wolfgang Bernelli (Consigliere Comunale di Spoleto), Giangiacomo Galassi, Antonio Aiello, Daniele Moriconi,)”.

Tra le iniziative delle quali Futuro e Libertà Umbria si farà promotore sono previste, nel corso del 2012, richieste ufficiali di intitolazione di una via “Martiri delle Foibe” in tutti i Comuni dell’Umbria dove ancora oggi non è stata realizzata; l’allestimento di una mostra sulle Foibe e la presentazione di uno spettacolo teatrale in ricordo dei Martiri.

FOIBE, storia di una inutile mattanza

6 febbraio 2012

Costanza Bondi

di Costanza Bondi

La guerra era finita, dopo cinque lunghi anni di feroci combattimenti. Eppure, invece che deporre le armi, iniziò una vera e propria guerra civile che in Italia perdurò esattamente dal maggio 1945 alla fine del 1947. Esecuzioni sommarie, rappresaglie, omicidi indiscriminati, vendette, sparizioni, fucilazioni a sfondo di faida e condanne a morte sommariamente emesse da Tribunali cosiddetti speciali che continuarono la loro immorale opera anche a guerra finita. Questo lo scenario in cui le stragi avvenute al confine orientale d’Italia e perpetrate sin dal ’43 si dipanarono, rimanendo però tabù e disegnando una delle vicende più scabrose della nostra storiografia: le foibe. Da considerarsi ancora più tabù alla luce della “sentenza Piskuliç” e di molti altri esempi che potremmo annoverare. Oscar Piskuliç, croato ottantaduenne, nell’inchiesta-farsa sulle foibe era stato accusato di aver ucciso nel’44 l’attivista italiano Giuseppe Sinchic. La Cassazione, per difetto di giurisdizione, rigettò il ricorso della parte civile contro la sentenza della Corte d’Assise d’Appello di Roma che l’anno precedente ne aveva formalizzato l’autorizzazione. Sentenza questa appunto presa ad esempio, dicevamo, che non fa che riconfermare come la questione delle foibe, nonché la violenza di regime che ne conseguì, fosse motivata da ragioni di politica interna (insediamento del nuovo potere socialista nel territorio occupato) e internazionali (rivendicazioni territoriali sulla regione in questione). Ecco quindi che la questione delle foibe prese la sua natura intransigente su un doppio binario: da una parte per colpire il fascismo e i triestini legati alla precedente amministrazione fascista, dall’altra per colpire coloro che si opponevano all’annessione di Trieste e del resto della Venezia Giulia alla Jugoslavia. I comunisti infatti sin da subito posero la popolazione di fronte alla difficile scelta, che poi si sarebbe risolta in una questione di vita o di morte: essere pro o contro il comunismo. Ma resta di fondo una questione lapalissiana: l’Italia e gli italiani costituivano per i comunisti il “nemico del passato, del presente e del futuro”. Ossia, nemico del passato per l’annessione di Vittorio Veneto, del presente per l’opposizione all’annessione della Venezia Giulia, del futuro perché l’Italia sarebbe rimasta uno stato legato agli Stai Uniti: e quindi una minaccia capitalista per la vicina Jugoslavia socialista e territorialmente rivendicativa. E il mondo di fronte a Basovizza, Plutone, Vines (conosciuta anche come foiba dei colombi), Monte Nero, Tarnova e Gargaro… rimase a guardare.

Terni, una via ai martiri delle foibe?

27 febbraio 2011

Istallazione di una targa nei pressi di piazza Dalmazia o intitolazione di una via, una piazza o un parco ai Martiri delle Foibe; questo l’oggetto della mozione presentata ieri dal consigliere  Forzanti durante il consiglio della II Circoscrizione Nord tenutosi a palazzo Spada, come anticipato nella conferenza stampa da Matteo Bressan, Coordinatore Provinciale della Giovane Italia, movimento giovanile di cui Forzanti è coordinatore comunale. Atto questo, molto importante ai fini del ricordo di un momento storico tragico vissuto dai connazionali fiumani e istriano-dalmati.

Matteo Bressan – Coordinatore Provinciale Giovane Italia Terni

Francesco Forzanti – Coordinatore Comunale Giovane Italia Terni

Foibe, il 10 Febbraio Giornata del Ricordo per tutti?

8 febbraio 2011

di Matteo Bressan

A due giorni dal 10 febbraio, data in cui si ricorda il dramma delle foibe e dell’esodo, molti si interrogano su come e quanto le celebrazioni istituzionali di questi drammatici eventi abbiamo realmente cambiato l’impostazione di molti manuali di storica contemporanea. A giudicare dall’esiguo numero di studenti che hanno optato per il tema di maturità sulle vicende del confine orientale e il dramma delle foibe viene da pensare che poco sia stato fatto nelle sedi preposte a studiare e a spiegare la storia dei nostri connazionali. Non deve quindi stupire se i migliori prodotti della storiografica sulle foibe, l’ esodo, i prigionieri di guerra italiani in Unione Sovietica restano lavori isolati e, nella maggior parte dei casi, considerati storia minore. La sensazione che alcuni settori del mondo accademico, per non parlare di coloro che si sono scagliati contro i lavori di Pansa, siano indifferenti, se non proprio restii a rivedere alcuni assiomi della storiografia italiana è molto forte.
Nonostante ciò molto si è fatto e molto ha contribuito anche la televisione che sicuramente può essere più incisiva sul grande pubblico rispetto ad un manuale di storia, ma certamente è necessario che le giovani generazioni possano comprendere sin dalla giovane età quali e quante sfaccettature ci possano essere nell’interpretare la storia. Si potrà obiettare che non tutto può essere scritto su un manuale e che pertanto si è costretti ad operare delle cesure ma molte volte anche dei singoli spunti, possono fare molto soprattutto se si parla della nostra storia, della storia del nostro Paese.