di Geraldina Rindinella
Mettete una domenica a Misano di inizio estate e conditela con gli elementi tipici di questa stagione: il sole, il mare e la spendida cornice della riviera romagnola. Fin qui, apparentemente, tutto bene. Peccato che, a rovinare una giornata per così dire normale, ci si siano messi i “topi d’auto” che hanno fatto incetta di refurtiva di ogni genere, proprio nel parcheggio in cui centinaia di vetture erano posteggiate, di fronte al mitico locale “Bobo”. Finestrini rotti, bagagliai aperti e sapientemente richiusi da cui sono stati prelevati borse, oggetti di valore, navigatori e cellulari. Il tutto senza lasciare alcuna traccia, se non quella dei cristalli in frantumi sparsi tra le erbacce del campo-parcheggio e, ancora peggio, il tutto sotto gli occhi delle pattuglie di vigili urbani che costantemente presidiavano la zona. Sgomento da parte delle persone che, facendo ritorno all’automobile dopo una giornata trascorsa in relax, si sono rese conto di quanto accaduto, come ad Alfonso B., perugino in trasferta domenicale, che racconta: “Sono arrivato a Misano in tarda
mattinata e ho lasciato la macchina in sosta fino al pomeriggio, ovviamente senza lasciare nulla in vista. Nonostante ciò, al ritorno ho trovato ad attendermi una brutta sorpresa: orologio da polso, gps satellitare e tv portatile erano spariti. E quello che più mi fa rabbia, è che le forze dell’ordine mi hanno confermato che sono a conoscenza di questa situazione da un po’ di tempo, ma nessuno prende provvedimenti seri. E mi rimane solo una certezza: dopo un’esperienza del genere, non metterò mai più piede qui”. Dello stesso parere anche Chiara M., umbra: “Avevo lasciato la borsa nel vano bagagli di una mia amica, hanno spaccato il finestrino anteriore e l’hanno prelevata.
All’interno avevo alcune banconote, il bancomat e un telefonino, ma quello che è peggio sono le chiavi di casa e tutti i documenti che dovrò rifare. Davvero un bel guadagno qui a Misano, in cui non ritornerò”. Queste sono solo un paio delle tante testimonianze di persone che si sono recate una domenica qualsiasi in una parte di Romagna, apparentemente tranquilla e rilassante, in cui invece hanno dovuto fare i conti con alcuni farabutti che traggono i loro profitti dai furti. La domanda sorge spontanea: quante altre volte si dovrà assistere ad un penoso spettacolo di questo genere?