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A Deruta il Movimento Nazionale per la Sovranità appoggia la lista “Identità e Futuro”.
7 Maggio 2017
Mostra/itinerario alla scoperta di Assisi umbro-romana e medievale
22 marzo 2013La Confcommercio di Assisi promuove congiuntamente a BAC Assisi winebar e art gallery la manifestazione ACROPOLI/1, una mostra/itinerario alla scoperta dell’Assisi umbro-romana di Properzio e dell’Assisi medievale ed in particolare dell’area tra le attuali via Porta Perlici, via Comune Vecchio, vicolo Bovi e piazza S.Rufino.
ACROPOLI/1 è la prima iniziativa del laboratorio di divulgazione confronto e idee PASSATOchiamaFUTURO promosso da BAC Assisi e Confcommercio di Assisi al fine di valorizzare il patrimonio archeologico, artistico ed antropologico del territorio assisano. Il laboratorio in (more…)
FUTURO E LIBERTA’ UMBRIA: Agenda elettorale di Carla Spagnoli
15 febbraio 2013Sabato 16 febbraio:
ore 9,30 a Perugia incontra i cittadini al Mercato del Bove;
ore 11 a Perugia sarà presente Mercato di Pian di Massiano;
Carla Spagnoli trascorrerà il pomeriggio a Gubbio dove alle ore 16,30 avrà un incontro con Associazione Sportiva, alle 17,30 un appuntamento (more…)
Comune di Perugia: attribuzione del bonus benzina ai consiglieri approvato all’unanimità
31 gennaio 2013Siamo in piena campagna elettorale, le forze politiche polemizzano fra loro, si lanciano accuse, si ribaltano addosso le comuni responsabilità. Ma come d’incanto ogni lite, vera o strumentale, cessa quando si tratta di difendere i vergognosi privilegi a cui la “casta” si tiene saldamente attaccata: tutti i partiti, di maggioranza e di minoranza, presenti nel Consiglio Comunale di Perugia si sono trovati d’accordo nel votare l’attribuzione del bonus benzina ai consiglieri comunali per la partecipazione alle sedute del Consiglio e delle Commissioni. E i cittadini pagano! Sono proprio senza pudore !
Carla Spagnoli – Candidata alla Camera dei Deputati di Futuro e Libertà
Spagnoli: pesanti ripercussioni sull’occupazione in Umbria se viene annullato il progetto F35
28 gennaio 2013Per la sinistra, da Bersani a Vendola, sembra che la crisi economico-finanziaria che vive l’Italia e la stessa possibilità di superarla dipenda dal mantenimento o meno del programma degli F 35; ne chiedono insistentemente la soppressione, accecati da un malinteso “antimilitarismo”, senza minimamente preoccuparsi dei pesanti risvolti che una tale decisione comporterebbe sull’economia nazionale e sui livelli occupazionali. Il progetto F 35, pur con la riduzione operata dal Governo di 41 apparecchi sui 131 inizialmente previsti, garantisce la (more…)
Evviva…brindiamo ai Maya e al nostro futuro
13 dicembre 2012LETTERA A GOODMORNINGUMBRIA
In un’ Italia che sta sprofondando per effetto di questa grande crisi, ci si mettono pure le profezie dei Maya. Antico e rispettabile popolo millenario!! Tra profezie e superstizioni gli italiani cosa fanno? Semplice… si preparano : a chi non importa nulla, a chi si sta preparando addirittura (more…)
I perugini non sentono il bisogno della Smart Cup !
4 settembre 2012Per il Vice Sindaco Arcudi “sarebbe una grande occasione per la città ospitare alcune gare del campionato italiano GP Smart Cup”. Il Comune di Perugia che “piange miseria” quando si tratta di garantire servizi essenziali ai propri cittadini, però si impegna per l’organizzazione di (more…)
Amministrative, il centro destra faccia tesoro di questa sconfitta
8 Maggio 2012Il risultato delle elezioni comunali, molto negativo, deve essere preso come monito per il PDL e per tutto il centro- destra. E’ meglio che sia maturato oggi, in una consultazione amministrativa, perché se vi sarà la capacità di analizzarlo attentamente e di farne tesoro, vi sarà anche lo spazio per elaborare una presenza politica capace di porsi al fianco dei cittadini e di interpretarne le effettive esigenze in vista delle politiche del prossimo anno. Se il centro-destra esce sconfitto da questa consultazione elettorale, neppure il PD può cantare vittoria anche se – come sempre – è restio ad ammettere le proprie sconfitte. La disfatta del PDL è sotto gli occhi di tutti: anche un Sindaco che ha ben amministrato, come Antonino Ruggiano a Todi, ha pagato pesantemente “l’etichetta” PDL. Il candidato del centro-sinistra Rossini – per quanto sbiadito – ha ottenuto un risultato inaspettato ai più, per l’appoggio incondizionato e potente della Presidente della Regione. Il risultato è ancora aperto. Vedremo se Claudio Serafini con la sua “Aria Nuova per Todi” e Alberto Leoni dell’Unione di Centro, al ballottaggio, si vorranno assumere la responsabilità di consegnare di nuovo Todi nelle mani della “sinistra”. Per contro, registriamo con enorme soddisfazione il grande successo ottenuto a Deruta dal Sindaco Alvaro Verbena che abbiamo convintamente sostenuto.
Carla Spagnoli – Coordinatore Regionale di Futuro e Libertà Umbria
Quando la politica non si vergogna di indignarsi !!!
25 aprile 2012Abbiamo ancora sotto gli occhi le espressioni indignate, le grida di “vergogna”, con le quali tanta parte della politica ha commentato le immagini dei tunisini imbavagliati che venivano rimpatriati a bordo di un aereo diretto a Tunisi. Oggi emerge che la misura è stata adottata dagli agenti che li accompagnavano per proteggere i passeggeri e loro stessi dagli sputi carichi del sangue che quelle “brave persone” facevano fuoriuscire dopo essersi morse le labbra. Siamo stanchi del buonismo fuori tempo e fuori luogo di certi politici, pronti sempre a spalleggiare i delinquenti che minacciano la nostra sicurezza, che seminano terrore e morte fra i nostri giovani. Censurano il comportamento delle Forze dell’Ordine che compiono il proprio dovere a difesa del nostro vivere civile e che quotidianamente sono vittime di gesti analoghi da parte di chi viene in Italia, non per lavorare onestamente, ma per spacciare, per rubare e rapinare. Se le nostre città patiscono un crescente degrado, se l’insicurezza aumenta di pari passo con l’aumentare della criminalità, lo si deve anche e soprattutto al clima di lassismo, di compiacenza, di tolleranza, che certe espressioni di “solidarietà” verso chi delinque determina. Un crescente e mal interpretato spirito di accoglienza ha fatto del nostro Paese un luogo dove chi è dedito al malaffare trova l’habitat favorevole per praticare le proprie illecite attività. Gli spacciatori la fanno da padroni. L’integralismo islamico può reclutare sul web adepti per l’addestramento alla jihad e per propagandare il terrorismo islamico: oggi a Cagliari, ieri anche nella nostra Regione. I campi rom proliferano con tanto di garanzie di sostegno ed assistenza a carico del contribuente italiano. Poi si scopre che a Roma (e certamente non è un caso isolato) sono pieni di Suv, auto e moto di grossa cilindrata; ne sono stati sequestrati cinquemila intestati a prestanome. Con quali soldi li hanno potuti acquistare se non con i proventi derivanti da illecite attività? Ufficialmente sono nulla tenenti, serviti e riveriti a carico delle famiglie italiane che però vengono tartassate oltre ogni limite di sopportazione da tasse e balzelli vari. La prostituzione fiorisce e dilaga. Un moralismo ottuso e becero impedisce di prendere atto che il fenomeno non può essere eliminato e quindi dovrebbe almeno essere riconosciuto e regolato. Se le “signorine” vogliono esercitare questo mestiere, che mestiere venga considerato con tanto di imposizione fiscale sugli introiti: si calcola un giro di “affari” fra i 5 e gli 8 miliardi di euro all’anno che sfugge al fisco. Ai nostri governanti poco importa….tanto ci sono sempre i “ricchi” pensionati e i lavoratori dipendenti da tosare o le piccole e medie imprese da mettere in crisi; è questo ad essere immorale! Di fronte a simile sfascio alcune forze politiche stanno a guardare, non sono preoccupate. Lasciano che a protestare ed a chiedere ferme e dure condanne per i loro connazionali che delinquono siano gli appartenenti alle comunità straniere che vivono in Italia nella legalità, per lavorare onestamente e che noi rispettiamo profondamente e per la cui sempre più veloce e piena integrazione ci battiamo. I politici nostrani, tolleranti e buonisti, si indignano per il bavaglio messo ai tunisini che sputacchiano gli agenti di scorta ed i passeggeri di un aereo. Si vergognino! Non delle Forze dell’Ordine che fanno il loro dovere, ma della propria ignavia, delle proprie debolezze, delle ruberie e degli intoccabili privilegi di cui godono e che difendono con le unghie e con i denti di fronte ad un Paese che diventa sempre più povero !
Carla Spagnoli – Coordinatore Regionale di Futuro e Libertà
Dramma del credito negato: suicidio o “omicidio” ?
19 aprile 2012Nel 2011, 187 imprenditori si sono suicidati; altri 23, nei primi mesi del 2012, hanno avuto la stessa drammatica sorte, nel silenzio di chi dovrebbe capire le motivazioni che spingono tanti piccoli titolari di impresa a compiere questi gesti estremi. Invece chi dovrebbe capire – e soprattutto porvi rimedio – fa finta di non capire! In Italia paghiamo l’energia il 40% in più che nel resto d’Europa; il 20% in più ci costano i trasporti; una burocrazia soffocante rallenta ogni iter; le nostre aziende aspettano dallo Stato e dagli Enti 70 miliardi, 30 miliardi per rimborsi fiscali. L’ironia della sorte, anche se non c’è niente da ridere, è che la gente si spara perché ha crediti e non debiti! Le banche non concedono finanziamenti; se chiedi 1, vogliono il doppio come garanzia e non mollano i cordoni della borsa; soldi ne hanno con le loro Fondazioni…… Dove sono finiti i 200 miliardi “regalati” dalla BCE alle Banche italiane? A sostegno dell’economia reale o della finanza? Nulla si fa per la crescita! Occorre allentare la tenaglia della burocrazia per le imprese; Non si può pensare alla ripresa economica se le famiglie vengono costantemente tartassate con una pressione fiscale in continua crescita che le priva dei soldi per far fronte perfino all’indispensabile; E’ necessario operare perché le banche sostengano le imprese allentando la stretta creditizia; Le risorse, ripetiamo, ci sono. Il problema è come vengono spese e dilapidate. Si taglino gli elefantiaci apparati burocratici, tutti gli Enti inutili ed i relativi Consigli di Amministrazione che rispondono solo alle esigenze clientelari dei partiti, mentre fanno a pugni con l’efficienza. L’economia italiana può ripartire solo se si sostiene la piccola e media impresa, il mondo artigiano; categorie sempre nominate, ma altrettanto dimenticate da chi fa le “riforme”! In Italia c’è chi ha preso provvedimenti tangibili. La regione Veneto ha stanziato 36 milioni di euro come fondo di garanzia per sostenere il credito da concedere alle piccole e medie imprese. E’ un esempio da imitare anche per la nostra Regione se davvero si vuole intervenire nel concreto e non soltanto con vuote parole di circostanza! La folla di piccoli imprenditori, stipata lunedì 16 aprile nella Sala Convegni dell’Hotel Giò, per ascoltare le scuse ed i giochi di parole dei vari esponenti del mondo bancario, mi ha toccato profondamente. L’Umbria è disperata, il tessuto artigianale e piccolo industriale è a terra. Cosa rispondono questi “illustri bancari”? Nulla. Ed invece di risposte vi è necessità. Subito. Non si può più aspettare! Non possono essere solo i piccoli imprenditori, insieme ai pensionati ed ai lavoratori dipendenti a pagare il prezzo di una crisi che stanno subendo senza averla provocata!
Carla Spagnoli – Coordinatore Regionale di Futuro e Libertà Umbria
Todi: Futuro e Libertà appoggia la candidatura del Pdl Ruggiano
10 marzo 2012A conclusione di un confronto, basato in maniera prioritaria e preponderante sulle problematiche concernenti il territorio tuderte, Futuro e Libertà ha deciso di appoggiare la candidatura a sindaco di Antonino Ruggiano convergendo sul programma che lo stesso presenterà e sulla lista del candidato a sindaco della quale entreranno a far parte i candidati di FLI. In piena assonanza con la politica che caratterizza FLI nella sua azione sul territorio, la decisione di sostenere Ruggiano nasce da un’attenta valutazione sulla persona che – a differenza di altri amministratori, non soltanto di sinistra – ha sempre agito correttamente, improntando la propria attività al buon governo. Futuro e Libertà è in perfetta sintonia con il programma che il Sindaco Ruggiano propone e darà il proprio contributo in particolare sui temi del ripopolamento e della valorizzazione del centro storico, della sicurezza, della legalità, della trasparenza nella pubblica amministrazione, della razionalizzazione della spesa pubblica, della valorizzazione delle attività turistiche, degli interventi sull’artigianato legati alla formazione ed alla tradizione. Tutti punti programmatici pienamente condivisi da FLI e che FLI intende portare avanti anche a Todi.
Carla Spagnoli – Coordinatore Regionale di Futuro e Libertà
Francesco Siciliano – Coordinatore Provinciale di Futuro e Libertà
FLI lancia l’allarme: siamo impreparati al peggio!
7 marzo 2012L’insicurezza domina nella nostra Regione ed a Perugia in particolare. E’ una amara constatazione. Basta parlare con le persone, sentire non solo gli umori spesso legati alla contingenza dei sempre più numerosi truci episodi di criminalità che interessano la nostra terra, ma le ansie e le preoccupazioni della gente comune. Ragazze scippate in pieno giorno. Aggressioni a volte neppure denunciate per lo schock o per paura. Un’escalation di violenza inaudita che desta vera preoccupazione e che ha messo in risalto la nostra impreparazione al peggio. E’ un clima che riteniamo non possa più essere sostenuto né tantomeno tollerato. Siamo allarmati ma risoluti nel chiedere, subito, un intervento delle Istituzioni e di tutte le forze politiche in campo. Un fenomeno – quello della criminalità – ed un problema – quello della sicurezza dei cittadini – che merita non solo un approfondimento corale ma anche un confronto che conduca a proposte serie e concrete. Facciamo noi la prima mossa, chiedendo a tutti quanti di dimostrare come la Politica possa tornare ad essere vicina ai cittadini intervenendo a loro tutela soprattutto nei momenti più difficili. Chiediamo un tavolo di confronto che affronti di petto il problema per risolverlo una volta per tutte.
Francesco Siciliano – Coordinatore Provinciale FLI Perugia
Commento di Catia Ficarelli (Segreteria Provinciale FLI) – Purtroppo questa escalation di episodi criminali sta coinvolgendo non solo le grandi città, ma anche i piccoli Paesi. Porto l’esempio della mia cittadina, Cannara, ove da oltre tre anni assistiamo quotidianamente a furti con scasso, avvenuti ormai in tutte le abitazioni. In ultimo anche il furto avvenuto nel piccolo asilo “Don Bosco”, in cui le vittime scelte sono state le nostre amate Suore Salesiane che si sono viste derubare del poco che avevano. L’impotenza di fronte a questi episodi si sovrappone alla rabbia, poiché alle proposte concrete avanzate dall’opposizione cannarese l’Amministrazione Comunale ha fatto finta di nulla. Veramente stiamo ancora aspettando…
LIBRI. Recensione: “La Medicina del Futuro” di Giorgio Mambretti
24 febbraio 2012di Diego Antolini – Thexplan.net – Los Angeles
Il libro in se stesso va letto come uno strumento di terapia e non come mero veicolo informativo. L’autore, in modo consapevole, ha scelto un linguaggio colloquiale e spontaneo, dove ogni singola frase e’ studiata per raggiungere la maggior parte delle persone di ogni strato sociale e culturale. Il “pretesto” della storia di Pierino (così familiare nell’immaginario collettivo degli Italiani) e’ in realtà un viaggio attraverso i momenti chiave della vita di un individuo. La scelta dei genitori. Un tema controverso soprattutto per le “formiche” conservatrici (per usare il familiarissimo assioma formica/cicala presente nel libro), e che solleva più di un quesito etico e religioso: sono davvero le nostre anime a scegliere i futuri genitori? E’ forse il bambino la proiezione terrena degli angeli? E’ al momento della nascita che si attivano tutta una serie di meccanismi inconsci che formeranno l’individuo adulto: tali meccanismi non sono isolati ma si intersecano nella fitta ragnatela delle generazioni passate (un’eredita’ genetico/spirituale che ha radici tanto nel DNA quanto nell’inconscio) e delle vicende presenti nei primi anni di vita del bambino. L’inconscio, che rappresenta il tema centrale del libro, e’ chiamato “Lupo Mannaro” dall’autore, un termine forse un po’ impietoso vista la tremenda responsabilità che ha questa componente così misteriosa nella nostra esistenza. L’inconscio sembra essere un “Vaso di Pandora” mai completamente chiuso, che racchiude tutti i segreti dell’individuo, che parla un linguaggio sconosciuto che solo in parte viene tradotto – e compreso – dal più limitato mondo del cosciente.
Mente, razionalità’, fisiologia e biologia dell’individuo sono membrane che vibrano in base alle tonalità che scivolano fuori dall’apertura del vaso. E’ l’inconscio – ci spiega l’autore – che attiva le compensazioni simboliche cui il cervello e il sistema nervoso reagiscono con precisione matematica. Tutti i nostri conflitti interiori, i nostri shock infantili, le nostre paure e i nostri dubbi, nutrono l’inconscio vorace, e si riflettono sul nostro corpo attraverso i sintomi. La malattia quindi non e’ altro che lo specchio dell’inconscio, e come uno specchio, può permetterci di vedere la nostra immagine solo in un caso: se apriamo gli occhi. Troppo spesso la società moderna e tecnologica, super farmaceuticizzata, ci induce a cercare nei medicinali la soluzione alla malattia. Lo sforzo che le industrie hanno prodotto nel tempo nella ricerca di nuovi composti per debellare virus e batteri non e’ stato bilanciato da un eguale sforzo di comprendere la natura di essi e il loro vero ruolo nel ciclo della vita. Questo disequilibrio e’ tangibile nella nostra società e non aiuta certamente il singolo individuo che, in media, possiede una conoscenza minima del funzionamento del corpo e della mente. Nell’ultima parte del volume L’autore ci descrive un mondo utopico dove i medicinali diminuiscono e aumenta invece la consapevolezza del terapeuta a svolgere una funzione di guida e di supporto per il paziente che – ed ecco il nodo fondamentale – sceglie da solo il percorso a lui più adatto per risolvere i propri conflitti. […]
La recensione integrale può essere letta su:
http://www.thexplan.net/rubriche/recensioni/unoinfinito_medicinafuturo.htm
Futuro e Libertà Umbria plaude alle brillanti operazioni delle Forze dell’Ordine e della Magistratura
23 febbraio 2012Gli uomini della narcotici di Terni si sono resi protagonisti di una brillante operazione che ha portato all’arresto di tre albanesi mentre tornavano dalla Puglia con un carico di 180 chili di marijuana. Oggi apprendiamo dai media che, sempre a Terni, la squadra della Digos ha smantellato una organizzazione legata al gruppo terroristico turco Hezbollah che agiva sotto la copertura di Kebab aperti in diversi regioni italiane. Esprimiamo la nostra riconoscenza alle Forze dell’Ordine ed alla Magistratura per l’azione incessante di contrasto alla criminalità che con umiltà, dedizione e professionalità svolge per la sicurezza della collettività ed a tutela del valore irrinunciabile della legalità. Ancora una volta l’Umbria è al centro di vicende legate allo spaccio ed al terrorismo. Pare evidente che criminali e terroristi hanno individuato nella nostra regione l’habitat più tranquillo dove porre le basi operative delle loro attività. Probabilmente per la rete di complicità che riescono ad instaurare e sulle quali occorre esercitare la massima attenzione, non solo da parte delle Forze dell’Ordine che – come dimostrano i brillanti successi conseguiti anche in questi giorni – fanno pienamente il loro dovere, ma anche e soprattutto dalle altre Istituzioni che devono attuare forme stringenti di vigilanza sulle attività commerciali che insistono nel territorio e che spesso si rivelano “coperture” per azioni criminali. Particolare attenzione va dedicata anche al controllo sulla veridicità dei contratti di lavoro che vengono esibiti per l’ottenimento dei permessi di soggiorno e che sovente si scopre essere frutto di vergognoso commercio illegale teso a “sanare” posizioni di clandestinità. E’ su questa rete di complicità che occorre intervenire con determinazione se si vuole fare terra bruciata intorno a chi ha “scelto” la nostra regione quale sede per le proprie attività criminose. Attività che vanno colpite con durezza, cercando di contrastare anche l’uso disinvolto degli escamotage che le norme sulla Giustizia consentono a chi, arrestato, può beneficiare di facili scarcerazioni sol perché, non essendo ancora arrivato al terzo grado di giudizio, risulta “formalmente incensurato”. Sappiamo che su questo aspetto vi è un impegno encomiabile del Giudice per le indagini preliminari di Terni, Dott. Maurizio Santoloci che vuole adottare la linea dura contro quelli che lui definisce “i criminali giuridici”, quelli cioè che “sfruttano ampiamente buchi neri e maglie procedurali interpretative delle regole processuali per sfuggire di fatto al sistema giudiziario e continuare a delinquere tranquillamente sul territorio come se nulla fosse”. Nell’esprimere al Giudice Santoloci tutto il nostro apprezzamento, ci auguriamo che il suo esempio faccia scuola, perché, se è giusto tutelare i diritti degli imputati, è ancora più giusto e doveroso garantire il diritto alla sicurezza che i cittadini onesti rivendicano.
Carla Spagnoli – Coordinatore Regionale di Futuro e Libertà
Arresti “eccellenti” a Gubbio, un sistema di potere in frantumi?
15 febbraio 2012La notizia dell’arresto del Vice Presidente del Consiglio Regionale ed ex Sindaco di Gubbio Goracci è un’autentica bomba che cade sulla nostra Regione e mette in luce il metodo di governo delle sinistre in Umbria. Il fatto che sia stato colpito non solo l’ex Sindaco, ma quasi un’intera giunta , evidenzia come ad agire non siano stati singoli personaggi ma un autentico sistema di potere che per decenni ha paralizzato la nostra Regione. Non si può certo parlare di un fulmine a ciel sereno. Scricchiolii del “sistema” già si erano avvertiti con lo “scandalo” che ha colpito la ASL 3 di Foligno. Noi siamo garantisti e perplessi in merito alla custodia cautelare che è uno strumento da usare con estrema cautela. Abbiamo fiducia nell’operato della Magistratura e delle Forze dell’Ordine, autentico baluardo a difesa di uno dei principali valori in cui Futuro e Libertà si riconosce: la legalità. Ora attendiamo fiduciosi che la Giustizia faccia il proprio corso, ma ciò che è accaduto è di una gravità inaudita, come terribili sono le accuse che vengono mosse all’ex Sindaco Goracci. E’ la denuncia di una gestione “criminale” del potere tesa a piegare i diritti dei cittadini ai propri interessi personali. Se il fatto odierno fosse accaduto con la Giunta Goracci ancora in carica, oggi ci troveremmo di fronte ad un Comune di Gubbio commissariato. Ci auguriamo che ciò che sta finalmente emergendo nella nostra Regione serva di riflessione e motivo di ravvedimento per quanti hanno per decenni affidato il proprio consenso ad una sinistra impegnata esclusivamente a gestire e consolidare il proprio asfissiante potere infischiandosene dei cittadini e dei loro diritti !
Carla Spagnoli – Coordinatore Regionale di Futuro e Libertà Umbria
Fondo prima casa in Umbria, giovani presi in giro?
11 febbraio 2012L’Umbria dei miracoli sembra esser diventata l’Umbria delle bufale: dopo i ritardi nell’erogazione del prestito sociale d’onore, la Regione Umbria ha registrato un altro mezzo flop sull’ennesima iniziativa sociale male organizzata. L’assessore Vinti e tutta la stampa vicina alla giunta Regionale avevano infatti presentato in pompa magna il contributo a fondo perduto per le giovani coppie under 35 con il pagamento del 30% del valore dell’immobile. Un importo massimo a fondo perduto comunque di 30.000 euro, una grande cifra se si considera che mediamente rappresenta l’esborso iniziale da dover pagare ad agenzia immobiliari o costruttori prima dell’erogazione del mutuo. Erano state coinvolte società creditizie, agenzie immobiliari e società edilizie con la promessa che la Regione Umbria avrebbe aiutato da una parte il settore immobiliare a riprendere fiato, dall’altro le giovani coppie a poter acquistare finalmente la prima agoniata casa. Ma l’entusismo con cui è stata presentata l’iniziativa si è subito ridimensionato dal momento in cui le domande sono arrivate ben al di sotto delle aspettative e con molte lamentele già pervenute all’ente e pubblicate sui giornali. In pratica il bando è risultato troppo selettivo e alla fine dei conti le domande sono state appena un centinaio con un avanzo nel fondo accantonato dalla Regione di circa 1 Milione di Euro. I maligni già pensano che sia stato un modo per la Regione di poter far cassa con una iniziativa che da una parte metteva sotto una luce positiva la Giunta Marini che si “spendeva per trovare alle giovani coppie una casa”, dall’altro però alla fine dei conti avrebbe avuto dei soldi in più “insperati”. Altri esclusi dal bando ora vogliono vederci chiaro e vedere la lista pubblicata di chi è riuscito a passare le strette maglie della selezione del fondo.
Michael Surace – Coordinatore Provinciale Generazione Futuro Perugia
Perugia: Nasce il comitato umbro “10 febbraio” per le iniziative di Futuro e Libertà in ricordo dei Martiri delle Foibe
8 febbraio 2012E’ stato costituito anche in Umbria, in seguito alla nascita di quello nazionale, un comitato che coordinerà tutte le iniziative di Futuro e Libertà in merito alla ricorrenza del 10 febbraio “Giorno del Ricordo dei Martiri delle Foibe e dell’esodo istriano, fiumano, dalmata”. “Il Comitato umbro “10 febbraio”– spiega Francesco Siciliano – Coordinatore Provinciale di FLI – “sarà presieduto dal coordinatore nazionale di FLI On. Roberto Menia, promotore della legge che ha istituito il “Giorno del Ricordo”, e composto da Carla Spagnoli, Coordinatore Regionale di FLI Umbria e da altri 10 componenti rappresentativi del territorio regionale (Francesco Siciliano, Gianluca Procaccini, Cristiano Paggi, Francesco Mignani (Assessore Comunale di Assisi), Lorenzo Mattioni, Massimo Antonini, Wolfgang Bernelli (Consigliere Comunale di Spoleto), Giangiacomo Galassi, Antonio Aiello, Daniele Moriconi,)”.
Tra le iniziative delle quali Futuro e Libertà Umbria si farà promotore sono previste, nel corso del 2012, richieste ufficiali di intitolazione di una via “Martiri delle Foibe” in tutti i Comuni dell’Umbria dove ancora oggi non è stata realizzata; l’allestimento di una mostra sulle Foibe e la presentazione di uno spettacolo teatrale in ricordo dei Martiri.
Se 350.000 euro vi sembran troppi per la sicurezza della cittadinanza.
2 febbraio 2012In tempo di austerity i tagli sono un atto dovuto e soprattutto necessario. Tuttavia Futuro e Libertà ha sempre denunciato lo “strabismo” degli organi di governo delle Istituzioni, a tutti i livelli, che intervengono operando tagli in maniera indiscriminata. La notizia dei tagli approvati a maggioranza dal Consiglio regionale per quanto concerne il rifinanziamento delle politiche locali di sicurezza, non solo ci preoccupa ma ci indigna profondamente. Le risorse che il Consiglio regionale umbro ha previsto per il biennio 2011-2012 ammontano a soli 350.000 euro. E’ stato deciso un taglio netto di 150.000 euro rispetto al biennio precedente. Proprio un bel segnale. Come dire che la sicurezza, specie in questo periodo dove l’incolumità dei cittadini nella nostra Regione e in tutte le diverse città, è continuamente messa a repentaglio, è qualcosa che per i vertici regionali può anche passare in secondo piano. Futuro e Libertà ha sempre fatto della sicurezza dei cittadini umbri un punto cardine del suo programma. Il nostro auspicio è che il Consiglio regionale ritorni al più presto sui suoi passi e recuperi in extremis il grave errore commesso. Specie se si considera che il contributo regionale copre soltanto il 50% del costo complessivo del progetto, il resto dovrebbe gravare sui Comuni. Si, ma su quali risorse? La Regione ci ripensi e decida di intervenire su ben altre spese e su altre voci di bilancio che non vadano ad intaccare i beni pubblici di tipo primario.
Sia chiaro: la sicurezza dei cittadini vale molto di più di 350.000 euro!
Francesco Siciliano – Coordinatore Provinciale – Futuro e Libertà Perugia
Cascia, il neo comitato Civico: pretendiamo diritti e un futuro migliore
13 gennaio 2012Il neonato COMITATO CIVICO di Cascia, dopo l’incontro con il vicepresidente della provincia di Perugia, ha deciso di invitare TUTTE, (ma proprio TUTTE) le forze politiche dell’Umbria a dialogare per il bene del territorio. “E’ auspicabile l’avvio di una stagione in cui l’intero territorio del Comune di Cascia sia posto sotto una grande lente d’ingrandimento, per verificare l’ effettiva esistenza di piani di sviluppo sostenibili, che sappiano coniugare crescita e soddisfacimento delle richieste di tutti i cittadini utenti. Chiediamo una immediata convocazione, per valutare gli effetti della crisi sull’economia del territorio e quali saranno gli innumerevoli ritorni negativi sul sociale, sul lavoro e sullo sviluppo della nostra terra.” Il COMITATO CIVICO invita tutte le forze politiche provinciali e regionali ad un tavolo che deve essere convocato con immediatezza, per valutare congiuntamente le azioni da intraprendere per lo sviluppo della nostra Cascia. “Dobbiamo superare logiche meramente partitiche, che fino ad ora non hanno portato a niente! DIALOGO, DIALOGO, DIALOGO! tutti compatti per difendere ed acquisire i nostri diritti! pretendiamo un futuro! Non ci possiamo nutrire di nostalgia! Ci auspichiamo per il bene della nostra terra, che questo invito venga accolto da tutti ( e che non venga inghiottito da logiche di partito), e non fatto sparire nei meandri dell’indifferenza!”
Il COMITATO CIVICO
Umbria, il principale titolo di merito per trovare collocazione nel mondo del lavoro, in particolare nel “pubblico”, è costituito dall’appartenenza partitica?
11 novembre 2011Sanitopoli alla ASL 3 del folignate, permute dei terreni delle Opere Pie su cui sorgerà Ikea a Perugia ed ora Gubbio con le indagini sull’amministrazione “Goracci”. Non appaiono come episodi scollegati, ma sembrano configurarsi come anelli di un’unica catena che strangola il diritto dei cittadini a vivere in una comunità regolata dai valori della legalità, della giustizia sociale e della meritocrazia. Finalmente si apre uno squarcio sul sistema clientelare di gestione del potere della sinistra nella nostra Regione e nella nostra città. Non ne siamo sorpresi. Ciò di cui anche le pietre parlavano, magari sottovoce, sta venendo a galla e ci auguriamo che la Giustizia saprà fare piena chiarezza e colpire quanti si siano resi responsabili della realizzazione di una società regionale e comunale bloccate, dove il principale titolo di merito per trovare collocazione nel mondo del lavoro, in particolare nel “pubblico”, è costituito dall’appartenenza partitica. Non siamo neppure sorpresi dai silenzi con cui le sedicenti opposizioni eugubine stanno “osservando” la vicenda. Nulla di diverso c’era da attendersi dall’attuale PDL. E’ ancora vivo in noi il ricordo di come Forza Italia, sia nel 2001 che nel 2006, si comportò ed agì “favorendo” di fatto l’affermazione dell’ex Sindaco Goracci. Contro l’arroganza della sinistra che governa la città ed i complici silenzi della fatiscente “opposizione”, Futuro e Libertà eugubina saprà essere, con il proprio impegno e con la propria azione, un valido punto di riferimento per quanti, stanchi di subire vessazioni ed umiliazioni, intendono ribellarsi e vorranno contribuire ad abbattere questo perverso sistema di potere instaurato dalle sinistre.
Futuro e Libertà – Circolo di Gubbio
PERUGIA. La Giunta di sinistra torchia anziani e disabili !
13 ottobre 2011Destano sconcerto, ma non sorpresa, le misure che la Giunta Boccali intende varare per far quadrare il bilancio. Dimezzamento dei servizi per anziani e disabili come se queste categorie appartenessero ad una casta di privilegiati che gode di comprimibili risorse. Una scelta inaccettabile che colpisce gli ambiti più disagiati e deboli della nostra società. Avrebbero bisogno di attenzione e sostegno. Vengono drammaticamente privati dei servizi di cui necessitano. Mancano i fondi? Perché il Sindaco Boccali non opera i tagli sulla elefantiaca macchina comunale e sulle posizioni dirigenziali (le più alte in Italia)? Perché non si dedica a far emergere l’enorme sommerso degli affitti in nero che oltre a garantire flussi di denaro alla casse comunali porterebbe maggior sicurezza nella nostra città? Perché non revoca l’ICI di vantaggio che ha regalato ai costruttori? Si preferisce colpire i deboli che non possono difendersi. E’ una autentica vergogna che fa passare in secondo ordine tutte le altre misure – assurde e penalizzanti per lo sviluppo – che intende adottare. Dalla tassa sui turisti degna di chi ha sposato la via della recessione, all’aumento dell’IRPEF che farà diminuire i consumi ed aggraverà la crisi di tante attività commerciali. Dalle rette degli asili alla “vendita” ai privati del trasporto pubblico notturno. A proposito della quale poniamo una domanda: come mai il passaggio di questo servizio al privato comporterà un risparmio di 100 mila euro? Noi la risposta l’abbiamo: il “pubblico”, nella nostra città e nella nostra regione è gestito in modo clientelare ed è perciò fonte di enorme sperpero del denaro della collettività. E i cittadini pagano!
Carla Spagnoli – Vice Commissario di Futuro e Libertà Umbria
Amministrative di Assisi: incontro con Roberta Raspa
3 marzo 2011Sabato 5 Marzo 2011, alle ore 16, presso l’Hotel Valle di Assisi a Tordandrea, si svolgerà un incontro-dibattito con la candidata Roberta Raspa per il settore economico-sociale.
Siete tutti invitati a partecipare ed invitare all’evento imprenditori e professionisti o chi fosse interessato alle materie dell’incontro.
150 ANNI UNITA’ D’ITALIA. ZAFFINI: “PRETESTUOSO ECLISSARE LE CELEBRAZIONI. AUSPICO LA PARTECIPAZIONE DEI GIOVANI”
28 febbraio 2011“Una ‘borgheziata’ dietro l’altra è ciò a cui ci sta abituando il giovane leghista catapultato in Consiglio Regionale all’ultima tornata elettorale: speriamo che non arrivi a dare del ‘porci o maiali’, emulando il trombonesco mentore piemontese, a chi ritiene di avere una sola bandiera in cui riconoscersi, a chi contribuisce allo sviluppo dell’intera nazione oppure a chi – in senso molto più nazionalpopolare – tifa gli azzurri”. E’ quanto replica il consigliere di Futuro e libertà per l’Italia, Franco Zaffini, a margine del comunicato con cui la lega rende noto che non sarà presente in aula in occasione della seduta celebrativa del 150° anniversario dell’Unità d’Italia calendarizzata per il 16 marzo p.v. “data scelta – precisa Zaffini – perché un decreto legge del Governo Italiano ha stabilito che il 17 marzo 2011 in Italia sarà un giorno festivo e non per fare ‘ponte’ come sostenuto dalla Lega nostrana”. “Volevo tranquillizzare, inoltre il collega, – dice ancora Zaffini – che della sua assenza ce ne faremo una ragione e, seppur a malincuore, non indosseremo il cilicio per espiare la colpa di voler ricordare e celebrare l’unificazione di una terra che per cultura, lingua, storia e tradizione è sempre stata un’unica nazione, seppur divisa in tanti Stati. Ironie a parte – prosegue – è mia intenzione sottolineare che anche la Lega, seppur per breve periodo, ha ricevuto benefici dal sistema partitico della prima repubblica, proprio da quelle forze politiche che adesso il ‘carroccino’ dell’Umbria addita come responsabili del debito pubblico in Italia, senza considerare che lo stesso partito di Bossi è da oltre vent’anni, a fasi alterne, forza di Governo dell’Italia, mica della Padania!”. Secondo il consigliere Zaffini è assolutamente pretestuoso invocare la crisi economica per non festeggiare i 150 anni dell’unità, a maggior ragione in un anno in cui le aziende si fermeranno meno del solito, vista la concomitanza di giorni festivi e domeniche. “E’ stato un tentativo maldestro e pregno della più becera ideologia – afferma sempre il consigliere – quello di voler eclissare le celebrazioni che, mai come in questo momento, ritengo siano doverose e utili a ricordare come e perché l’Italia, pur nelle sue contraddizioni e differenze, sia diventata e continui ad essere una Nazione. Per tale motivo – chiosa Zaffini – auspico che alla seduta consiliare celebrativa del 16 marzo vi sia la più ampia partecipazione possibile da parte dei cittadini umbri, con particolare riferimento alle giovani generazioni e agli istituti scolastici che si occupano della formazione dei futuri Italiani”.
FLI: ZAFFINI, CONFERMATO COORDINATORE REGIONALE, RIBADISCE L’ANCORAGGIO AL CENTRO – DESTRA SOSTENENDO LE POSIZIONI DI URSO
16 febbraio 2011Franco Zaffini è stato confermato coordinatore di Futuro e libertà Umbria dalla costituente nazionale di Milano dello scorso fine settimana. A renderlo noto è lo stesso consigliere regionale che conferma l’intenzione di procedere quanto prima e comunque entro la fine dell’anno con i congressi a livello regionale, provinciale e comunale per eleggere coordinatori e coordinamenti, in base a quanto previsto dallo statuto del partito.
“La stella polare di Fli – afferma Zaffini- deve essere la linea politica di dettata da Ginafranco Fini nel suo discorso di chiusura alla costituente nazionale, ossia quella di un partito ancorato nel centro-destra che nasce come alternativa alla sinistra, un partito che vuole arrivare lì dove il Pdl non è riuscito, attuando la vera ‘rivoluzione liberale’, ritrovando quei valori della destra calpestati dall’arrivismo e dai personalismi del Pdl. Futuro e libertà nasce per quei milioni di italiani delusi che come noi avevano creduto nel tentativo fallito del Pdl di creare una grande aera dei moderati sul modello del Partito popolare europeo (Ppe), è a quegli italiani che dobbiamo una risposta. Concetti chiaramente espressi dal coordinatore nazionale del comitato promotore di Futuro e Libertà, Adolofo Urso, che ha parlato di un ‘partito nuovo, un movimento politico che si prepara a dare rappresentanza al centro destra che verrà, un partito aperto, moderno, laico, riformista, innovatore, che non è contro Berlusconi ma che è già oltre Berlusconi’. Futuro e libertà – prosegue Zaffini parafrasando le parole di Urso – non è nato per fare il partitino ago della bilancia ma per creare un nuovo polo che sostituisca quello attuale di centro destra all’insegna di un vero bipolarismo maturo e concreto, un polo che sappia ricostruire l’asse dei moderati dalle ceneri di ciò che ne rimane”.
Il coordinatore regionale esprime, inoltre, l’analoga preoccupazione ravvisata dagli europarlamentari di Fli e dal gruppo dei Senatori: “Le nomine, decise a costituente chiusa – conclude Zaffini – sembrano contraddire il necessario spirito di unitarietà ma, soprattutto, la linea politica tracciata ed emersa dai lavori della costituente e condivisa dalla stragrande maggioranza della dirigenza e dei militanti di Fli. Per quanto riguarda l’Umbria, auspichiamo che Gianfranco Fini sappia prontamente ricostruire il necessario percorso di condivisione restituendo ad Adolfo Urso il ruolo che merita per l’ottimo lavoro svolto e, dal punto di vista della politica locale, staremo decisamente nel solco già tracciato a cominciare dalle prossime amministrative: alternativi alla sinistra, dialoganti, ma del tutto autonomi dal Pdl, dentro un quadro di alleanze e stretto coordinamento con quelle formazioni politiche che in ambito nazionale hanno dato vita al “Polo degli italiani”.
ARTE “HOME MY SWEET HOME” – Paolo Mirmina (MIR) IN MOSTRA DA ARREDAMENTI MANDARINI
3 dicembre 2010Inaugurazione: sabato 11 dicembre, ore 17.30 Associazione Culturale Città del Futuro, c/o Arredamenti Mandarini v. Ferriera 52/54 – TORGIANO (PG)
Andrea Cernicchi – Assessore alla Cultura e Politiche Sociali del Comune di Perugia Mimmo Coletti – Critico d’arte e Giornalista
Home my sweet home mette in scena una vera e propria scomposizione del luogo dove l’artista crea le sue opere, ovvero la propria abitazione, nella quale si fa fatica a distinguere un’opera da qualcosa di funzionale alla vita di tutti i giorni; la dolce casa, allestita nello spazio espositivo dell’Associazione Culturale Città del Futuro, presso l’atelier Arredamenti Mandarini, rappresenta un viaggio nell’universo più intimo e quotidiano di Mirmina, e infatti, ciò che per il visitatore potrà sembrare nell’immediato una esposizione d’arte per Mir rappresenta la normalità di un’esistenza che non può prescindere dall’uso spregiudicato del collage e del colore. Mirmina in questa occasione pone soprattutto l’accento sull’unicità delle sue creazioni nell’ambito del design e dell’oggettistica da interni, andando decisamente controcorrente rispetto alla serialità e alla standardizzazione che sempre più frequentemente affollano le nostre abitazioni, evidente sintomo della sindrome da consumismo low-cost che caratterizza il nostro tempo. La sottile linea che sta tra originalità e conformismo, dunque, diviene qui la protagonista, il convitato di pietra non espresso ma pienamente percepito dal visitatore.
E così che sarà possibile ammirare oggetti d’uso comune divenuti oramai celebri, entrati a far parte del nostro immaginario collettivo, oltre a elementi di più recente ideazione prodotti da famose multinazionali dell’arredamento, il tutto rielaborato da Mirmina con il suo personalissimo stile. Ciò che ne deriva risulta essere un qualcosa a metà strada tra un complemento d’arredo e una opera d’arte nel vero senso della parola, ovvero quello che consente di interrompere, anche solo per un attimo, la routine quotidiana, fornendo un punto di vista altro e facendo scaturire una riflessione che non pretende di essere destinata a pochi, ma nella quale tutti possono facilmente riconoscersi.
“LE LINEE GUIDA PER L’UTILIZZO DELLA PILLOLA ABORTIVA NECESSITANO DI UN APPROFONDIMENTO DA PARTE DEL CEAS”
11 novembre 2010Zaffini replica a Stufara
“Male, molto male le linee guida recepite dalla Giunta in merito all’utilizzo della pillola abortiva
che prevedono l’espulsione del feto in regime domiciliare. Male perché questo tipo di interruzione di gravidanza non rispetta né il principio di libertà della donna, né tantomeno ne tutela salute”. Franco Zaffini, firmatario di una mozione sulla Ru 486, replica alle dichiarazioni di Stufara che plaude all’adozione delle linee guida recepite dall’esecutivo. “La libertà delle donne – dice Zaffini- non si può ridurre alla possibilità di interrompere la gravidanza a casa, senza supporto medico e psicologico, a scapito e a rischio della loro stessa salute. Ne abbiamo fatti di passi avanti- prosegue- da quando gli aborti avvenivano in casa per nascondere una colpa, oggi pur di strumentalizzare ideologicamente la presunta emancipazione femminile si torna al passato e si torna lasciare sola la donna nel suo percorso, già di per se doloroso, di interruzione di gravidanza. Tutto questo ha poco a che vedere con la tutela della privacy o dell’intimità, rappresenta soltanto l’ennesima azione pilatesca delle istituzioni nei confronti delle maternità controverse, in violazione dei principi della 194 con cui si dovrebbe comunque tentare di tutelare le gravidanze e la salute delle donne”. Il consigliere di Futuro e libertà ricorda che il documento da lui presentato e discusso in aula nell’ultima seduta di Consiglio prendeva le distanze da qualsiasi posizione ideologica o moralistica, chiedendo all’assemblea legislativa che le linee guida, prima di essere recepite dalla Giunta, fossero sottoposte al Ceas (comitato etico delle aziende sanitarie dell’Umbria). “L’adozione della Ru 486 in Italia – spiega Zaffini- è conseguente al principio di mutuo riconoscimento della Comunità Europea secondo cui la reciproca fiducia tra stati membri implica l’accettazione di prodotti fabbricati in altri stati membri. In osservanza di tale affinità – dice ancora Zaffini- anche l’Italia ha avviato un percorso di introduzione della pillola abortiva sottoponendo il farmaco al parere dei più importanti soggetti competenti in materia”.
A tal proposito, l’esponente futurista, cita i pareri del Consiglio superiore della sanità e dell’Aifa (agenzia italiana del farmaco). “In entrambi i casi – afferma- i vincoli di percorso di utilizzo indicano nel ricovero ospedaliero, dal momento dell’assunzione del farmaco al momento dell’espulsione del feto, l’unica via praticabile per l’aborto farmacologico. Per queste ragioni – chiosa Zaffini – non c’è da plaudire all’adozione delle linee guida regionali che, al contrario, lasciando che l’espulsione del feto avvenga tra le mura domestiche, espongono a gravi rischi la salute e il benessere psicologico delle donne”.
Bocchino: “Tu, Gianfranco, sei il protagonista della Terza Repubblica”
8 novembre 2010“Tu, Gianfranco, sei il protagonista della Terza Repubblica”. Così sabato Italo Bocchino, dal palco di Perugia ha incoronato Fini. Ma se quella che è uscita dalle parole del discorso di ieri di Fini è la Terza Repubblica, ci tenevamo la prima.
di Giorgio Stracquadanio
Dopo aver promesso traguardi “oggi impensabili”, ieri Fini si è espresso secondo la peggior logica partitocratica. Ha chiesto la “crisi al buio”, ha proposto una “nuova formula” con l’ingresso dell’Udc nella maggioranza in una tardiva versione a quattro della Casa della Libertà, ha invocato un “nuovo programma”, ha evitato soltanto di evocare un diverso presidente del Consiglio solo perché ha voluto evitare una provocazione tanto sfacciata. Ma i nostalgici non disperino: se si seguisse la strada proposta da Fini, un minuto dopo le dimissioni di Berlusconi inizierebbe il pressing sull’opportunità di un cambio di premiership. Ed è per questo che Silvio Berlusconi fa bene a respingere la polpetta avvelenata della “proposta” partorita da Fini. Non tanto perché Palazzo Chigi sia proprietà del Cavaliere, ma per il fatto ineludibile che è stato il popolo, in libere elezioni, a incoronare capo del governo Silvio Berlusconi, e se qualcuno deve mandarlo a casa è, guarda un po’, ancora una volta il popolo in altrettanto libere elezioni. Fini, invece, figlio naturale della Prima Repubblica – l’unica che conosce veramente avendo egli rinunciato da tempo a fondare la Seconda solo perché ansioso di entrare nell’arco costituzionale con il beneplacito degli ex-comunisti – ha parlato ieri un linguaggio che non sentivamo dagli anni 80 dello scorso secolo e che pensavamo avesse come ultimo epigono quel Marco Follini, passato da vicepremier di un governo Berlusconi a senatore di Veltroni, Franceschini e Bersani. Nel discorso di Fini di domenica il voto del 2008 è definitivamente archiviato, Futuro e Libertà – come scrive oggi Pierluigi Battista sul Corriere della Sera – diventa “una forza politica vera, proiezione di un’anima autentica del centrodestra italiano” anche se non ha mai preso un voto che sia uno nelle urne, il programma approvato dagli elettori è ridotto ad un pezzo di carta da mandare al macero e gli accordi con cui ci si è presentati alle elezioni considerati alla stregua di parole da marinaio. Gianfranco Fini è oggi l’espressione più compiuta del vecchio trasformismo italiano, del più elitario parlamentarismo da Casta, perché almeno i partiti della prima Repubblica i voti – anche se pochini in qualche caso – li avevano presi. Mentre Gianfranco Fini ha preso un po’ di parlamentari dal centrodestra – eletti per sostenere un leader, un programma, una coalizione – e li sta portando a spasso per le praterie del gioco partitocratico del “ritiro della delegazione” in cui ministro e sottosegretari “rimettono il mandato nelle sue mani”, per poi percorrere i meandri di un “appoggio esterno” al governo, nei cui confronti si avrebbero poi le “mani libere”. È evidente quali siano i ghost writer di Fini: Aldo Moro, Enrico Berlinguer, Arnaldo Forlani, Giulio Andreotti e i loro epigoni. Con il suo discorso Fini ha voluto ergersi a impresario del purtroppo mai chiuso “teatrino della politica”. Siamo alle comiche Finali grazie ai saltimbanchi di Futuro e Libertà, pronti – appunto – a saltare dal banco in cui li aveva collocati il popolo, a quelli di chi le elezioni le aveva perse.
Destra e sinistra possono essere ancora le bussole, i marcatori del discorso politico?
8 novembre 2010di Mary Mancinelli
Oggi in Italia mi sembra più discriminante un’altra alternativa: quella tra populismo e liberalismo, tra “liderismo” salvifico e democrazia partecipativa, tra libertà intesa come identificazione mistica col capo e quotidiano esercizio di un potere di controllo, tra ‘reductio ad unum’ del potere e rispetto delle autonomie sia istituzionale che sociali e civili. In quali corni dei dilemmi collocare Fini non è poi così evidente, come invece è evidente la sua rotta di collisione col Berlusconi. Nell’area del centrosinistra si guarda ora con stupore ora con sospetto l’evoluzione di Fini, ma in ogni caso sempre con distacco come se le posizioni del presidente della Camera fossero una vicenda tutta interna alla Destra. Potrebbe non essere così. Si ha l’impressione, cito Girgensi, che Fini abbia potuto vedere negli occhi la Medusa e, come Perseo, ne abbia colto l’abisso devastante senza risultarne pietrificato. E invece di aspettare paziente il suo turno, all’ombra della Medusa, abbia cercato di ridurre i danni, di alzare muri di contenimento, che rallentassero lo straripamento del mostro. Ne denuncia il progetto, ma scommette ancora oggi sul logoramento per calcolo pensando di raccogliere l’eventuale eredità nel campo della destra? In realtà il punto cui è arrivato il contrasto tra Berlusconi e Fini è tale che un compromesso è impossibile. I fatti potrebbero precipitare rapidamente. Fino a quando Fini potrà resistere sui principi quando agli stessi non condivisi pone resistenza? Così disse Barbara Spinelli: “la politica attuale di Fini come ispirata alla logica del male minore, cioè sta cercando di ridurre i danni. Puntare ad ottenere sempre minori mali rischia di far dimenticare la realtà del Paese diventandone complice”, ma forse proprio per evitare questa complicità e al contempo non “staccare la spina” azione che potrebbe produrre crolli come a Pompei nel mondo paleolitico politico che Fini ieri ha parlato di “oltre Berlusconi, oltre il PDL”. Ma parliamoci senza ipocrisie, forse solo i politici di “vecchia forma” non si sono accorti che al punto in cui siamo, la posta che c’è in gioco è la democrazia, lo stato di diritto,la salvaguardia delle istituzioni, in sintesi: l’affrontare la realtà per il bene comune e non di poche cerchie che anemizzano sempre più lo Stato, bisognerebbe osare di più come disse ancora la Spinelli e avere parole nette contro “il male”, ma perchè non tradurre l’insofferenza politica del Paese al declino del Paese che indubbio sia “male” per tutti? E il Pd? Cosa dice il Pd? Può continuare ad assistere compiaciuto al contrasto tra Berlusconi e Fini pensando di goderne alle prossime elezioni o invece chiedere a Fini di tirare tutte le conseguenze dalla sua analisi e insieme puntare alla salvezza della repubblica? Stà già accadendo? Troppo lenti per gli interessi della Nazione che oggi dovrebbero essere convergenti visto sullo stato di cose. E se con coraggio proponesse a Fini una fase costituente, un patto di ‘Catarsi’ come quello greco di qualche anno fa, per neutralizzare le derive populiste e riscrivere insieme alcune nuove regole costituzionali di riassetto delle forme dello stato e di aggiornamento delle garanzie, finite le quali tornare eventualmente a dividersi secondo vocazioni e interessi? Una democrazia ha bisogno di diverse componenti politiche che si scontrino su posizioni nette, ma oggi siamo al paradosso e per il passaggio alle urne è necessario e decisivo ripristinare la possibilità degli elettori di scegliere i propri rappresentanti al parlamento, scelta fondamentale ma perchè sia quanto più responsabile e consapevole e non “pilotata” e calata dall’alto per non cadere nei vecchi errori, si deve garantire una libera informazione e che si aprano senza timori arene politiche di scontro e confronto. Si abbandonino i modelli di marketing finora programmati e calati dall’alto poichè non reggono più nemmeno nel mercato da call center: la gente chiede coinvolgimento e chiarezza, basta toccare la pancia o antichi ancestrali debolezze con uso di squallide tecniche persuasive da piazzisti della politica o dialettiche puramente filosofiche dei migliori teatranti. Il salto di qualità politica e morale devono adeguarsi a rappresentare il nuovo: capacità politiche di concretezza e coerenza, verità e informazione, innovazione e merito, razionalizzazione e progettualità. C’è un problema di leadership ma non solo per una questione anagrafica, i vizi sono una scorciatoia da cui pure i giovani sono attratti e purtroppo educati dagli stessi baroni della politica e dell’economia. Salviamo Pompei ma non le forme antiquate e inadeguate della leadership italiana. Prendere atto della realtà è l’unica via d’uscita, nonostante i canti delle sirene che ancora resistono, ma che in questa fase di passaggio suonano estremamente patetici ed egoistici, visto come hanno costoro da anni lavorato solo ipotecando il non futuro, a tutela delle proprie e sole esistenze.
Politica, Ronconi guarda con interesse a Futuro e Libertà
6 novembre 2010Rispetto, attenzione ed anche un pizzico riconoscenza a Fini e ai “futuristi” per aver scelto l’Umbria per la loro manifestazione fondativa. Con la convention di Bastia Umbra si apre una fase politica nuova, con tante incognite ma anche con il pregio di increspare le acque stagnanti della politica nazionale. Fini sa che comunque ha guadagnato non solo il rispetto ma anche l’attenzione interessata dell’UDC e l’auspicio è che a questa convention fondativa di Futuro e Libertà ne possa seguire un’altra sempre in Umbria, più grande ed anche più importante, che rilanci un progetto ancora più ambizioso.
Maurizio Ronconi
IL DONO
29 novembre 2009E’ possibile costruire una nuova identità mondiale attraverso il pensiero…
un dono per chi vive realtà estreme di dolore e di paura.
Sedotti da un epoca che non ha mantenuto le sue promesse e che ci ha inaspettatamente rivelato il volto più primitivo e bestiale dell’uomo, l’umanità è chiamata ad affrontare l’ennesimo passaggio iniziatico della sua storia… come reagire?
di Maria Giovanna Amu
Ripercorrendo l’assioma” l’energia segue il pensiero” è possibile utilizzare una grande sacca immaginaria ma sostanzialmente reale in cui far confluire la forza di una nuova etica mondiale e attraverso questa comunicare energia e speranza a chi vive ogni giorno una follia sanguinaria, la perdita di sé e della misura umana.
Esiste un grande serbatoio della coscienza umana: l’Akasha dove sono riportati gli Annali del Tempo. Nella cultura esoterica rappresenta l’Enciclopedia Cosmica in cui è impressa la storia dell’umanità. Essa viene individuata da Jung come” inconscio collettivo”. Da esso attingiamo le nostre radici genetiche e spirituali poichè vi è scritta la storia di ognuno di noi: chi eravamo, chi siamo, chi saremo. E’ forse da questo punto che l’umanità ferita potrà rincominciare a tracciare una nuova identità, come è già stato altre volte in passato.
La nostra si è rivelata un epoca di decadenza in cui i vecchi valori crollano e si sgretolano davanti ad avvenimenti che mettono in discussione il significato della parola progresso e futuro. Verrebbe a questo proposito da domandarsi:… quali saranno le possibili conseguenze psicologiche sulle persone che vivono il dramma del terrorismo, gli orrori della guerra, le mutilazioni,le decapitazioni, le violenze di massa? Individui persi in un oblio di dolore.
Si può ancora parlare di depressione? O di stress ?..i bambini nella guerra …il ruggito della violenza… il muto urlo d’orrore di un umanità atterrita… un cemento sociale chiamato paura che dilaga anche nel nostro mondo. Migliaia di esseri umani.. come riusciranno domani a integrarsi, con quali risorse?.. E come aiutarli…? Analisi, psicoanalisi…un orpello in un contesto dove la scommessa è riuscire ad essere vivi. Essa rappresenta il gingillo d’oro che nessuno può più esibire davanti a realtà che scandiscono il ritmo dell’angoscia collettiva: lo sgomento di gruppo… la paura di gruppo. Immagini e notizie riflettono orrore… il dolore che diventa il nostro dolore vissuto da anime che diventano le nostre anime. Quale rifugio cercare ora che il futuro non sembra più la terra promessa ma un pianeta mostruoso e sconosciuto.
“Il pensiero segue l’energia”, ciò che riusciremo a produrre con le nostre menti rappresenterà il nostro futuro e lo strumento con il quale recuperare chi si è smarrito nel caos di un era decadente per aiutarlo a ritrovare una luce dentro di sé, grazie alle migliaia di luci che possiamo accendere con l’energia dei nostri pensieri. Illuminare le menti che hanno subito il corto circuito del dolore e sono rimaste al buio è quindi possibile…Come? Lavorando su di noi, in questo modo lavoreremo per gli altri e con gli altri. Attivando intenzioni costruttive che abbiano valori profondi, è così che ogni pensiero concreto potrà raggiungere chi si sta perdendo. Migliaia di esseri umani in silenzio già operano perché questo avvenga, applicando nel proprio microcosmo personale un etica potente e valida. L’intento collettivo e lo sforzo di gruppo da parte degli uomini di buona volontà produrrà risultati a beneficio di tutti. Da questo sforzo si potrebbero finalmente applicare norme e regole che, a prescindere da culti o ideologie, siano costruttive: secondo la legge dei” giusti rapporti umani” si potrebbe finalmente riuscire a sviluppare una politica che sia al servizio del bene comune, un progetto economico che si evolva nell’interesse di tutti, è così che dal potere d’acquisto di tanti e non di pochi nascerebbe un benessere più diffuso. Basterebbe un granello da parte di ciascuno di noi per costruire un Governo Mondiale che liberi dal bisogno e dalla paura. Pensare e vivere un etica che sia l’espressione dei più alti principi e valori e che conduca all’Amore è sinonimo di guarigione sociale. Sarebbe un modo per contagiarci a vicenda con un nuovo germe: quello della fiducia. Facciamo in modo che il Natale, simbolo del ” percorso di vetta dell’iniziato” che ritroviamo nel segno del Capricorno, porti a quella parte di umanità che soffre un dono: l’energia del nostro pensiero. L’inconscio infatti gitano e vagabondo, sa dove andare a cercare ciò che gli occorre e lo utilizzerà in situazioni estreme per aiutare esseri umani disperati a sopravvivere, infondendo loro fiducia ed energia. Essi non ne saranno consapevoli coscientemente ma si scopriranno più forti. Cerchiamo di scrivere una ennesima pagina della grande Enciclopedia Cosmica da cui potrebbe scaturire una rigenerazione adeguata a una nuova umanità, che potrebbe trovare la sua rinascita proprio attraverso l’energia del” pensiero intelligente”.