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Il momento culminante della conversione di Francesco

9 ottobre 2009
tomba di San Francesco

tomba di San Francesco

la rinunzia in Assisi ai beni paterni nei primi mesi del 1207 (febbraio-marzo)

di Giambaldo Belardi

Storico ed esperto del territorio di Gubbio

La rinunzia ai beni fatta da Francesco al padre Bernardone nella piazza di Assisi rappresenta il momento culminante del processo della sua conversione: il ritorno da Spoleto, il bacio alla mano del lebbroso, “coperta d’ulcere e piaghe”, l’accorata preghiera al Crocifisso di San Damiano, la vendita del cavallo e delle merci nella piazza di Foligno nel 1206, evento celebrato nel corrente anno a Foligno, nella ricorrenza dell’ottavo centenario.

L’atto della rinuncia di Francesco da molti autorevoli studiosi viene collocato nei primi mesi del 1207. Tra gli altri ricordo: Papini, Mandic, Cresi, Gian Maria Polidoro, Giovanni Joergensen e soprattutto Arnaldo Fortini, podestà di Assisi, massimo conoscitore, attraverso studi su documenti d’archivio, della vita di S. Francesco. Nella sua famosa opera Nova Vita ricorda che il Santo “nella primavera del 1206 decise… di compiere la visita alle soglie dei santi Pietro e Paolo”. Dopo l’accenno al pellegrinaggio a Roma, a p. 279, afferma che “l’accusa che Pietro muove a Francesco è di ribellione e di dissipazione… gli statuti comunali consideravano con particolare severità il fatto del figlio disobbediente e dissipatore… era il caso di Francesco; e il giudice Egidio, che sedeva in quell’anno 1207, comandò al notaio Giovanni di stendere l’ordinanza per il nunzio… quel principio del 1207 rimase famoso per l’intenso freddo e la grande nevicata, come ricorda fra ’Salimbene il quale scrive che in tale anno fuit magna nix”.

A me sembra che questa circostanziata testimonianza di Arnaldo Fortini, unitamente agli studi di altri famosi esperti di cose francescane, costituisca una convincente prova dell’attendibilità della data dei primi mesi del 1207 (febbraio-marzo) e che si coordini perfettamente con la celebrazione in questo anno 2006, fatta a Foligno, dell’ottavo centenario della vendita delle merci e del cavallo da parte di Francesco.

Va ricordato, tuttavia, che diversi studiosi propendono, invece, per gli inizi del 1206 e tra questi va menzionato Lorenzo di Fonzo che ha pubblicato al riguardo una sua ricerca sulla rivista Miscellanea Francescana del 1982.

Per celebrare l’ottavo centenario della conversione di Francesco la data della rinuncia ai beni, a mio avviso, è importante, in quanto costituisce l’atto conclusivo più significativo di una serie di comportamenti che la preludono. Chiaramente è altresì importante il gesto della rinuncia, così straordinario e imprevedibile, denso di significato: con esso il Poverello ha voluto abbandonare gli ideali, gli idoli che avevano improntato sino ad allora la sua esistenza: ricchezza, amori, amicizie mondane, prospettive di affermazione sociale, ritenuti da lui ormai falsi, e così da ricco di beni materiali si fa povero, ma da povero si fa ricco nell’animo e nella sua spiritualità. In lui muore l’uomo vecchio e nasce l’uomo nuovo, che si manifesta, subito dopo la rinuncia, nel viaggio alla volta di Gubbio, lungo il sentiero francescano della pace Assisi-Valfabbrica-Gubbio: canta in francese le lodi di Dio; assalito dai briganti presso Caprignone, alla domanda chi egli sia risponde: “sono l’arando del Gran Re”; come un mendico bussa alla porta del monastero di San Verecondo de Spissis e sopporta pazientemente di essere messo come sguattero in cucina, di coprirsi con una vecchia e logora coperta, di indossare una misera veste e di patire la fame, lui, un tempo aitante giovane ricco, re delle feste; a Gubbio riceve dallo Spadalonga una misera tunica e inizia la sua opera di evangelizzazione, predicando al popolo e curando amorevolmente i lebbrosi.

La scelta del 1207 ha anche un aspetto pratico: allungare i tempi fino ai primi mesi del 2008 per preparare adeguatamente grandi eventi, anche a livello internazionale, sui temi della pace tra i popoli e della salvaguardia dell’ambiente, così tanto attuali.

Se poi non si vuole essere categorici nella scelta della data della conversione 1206-1207 o 1207-1208, per celebrare l’ottavo centenario si può tener esclusivamente conto del processo attraverso cui è avvenuta e assegnare agli eventi da organizzare il seguente titolo: Ottavo Centenario della Conversione di Francesco: 2006-2008.

*secondo un tradizione nell’area di Valfabbrica tale evento si sarebbe verificato il località Pioppo lungo il Rio Grande nei pressi dell’abitato di tale Comune