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Città di Castello. Passione ed impegno, cibo di qualità e musica di qualità, due binomi vincenti

21 settembre 2010

di Gianna Nasi

Due giovani sui trentanni, Pietro Rignanese ed  Emanuele Barili gestiscono un ristorante carino in un vicolo del centro storico di Città di Castello “Trattoria degli amici miei”. Gestire un ristorante “senza spalle coperte” come dicono loro, cioè senza disponibilità finanziarie immediate e qualche adulto o genitore che ti aiuta, non è cosa da poco. Sono andata a parlare con loro perché dopo tanta crisi e lamentele dei commercianti, ho saputo che il loro locale funziona.“Qual’è il segreto?” ho chiesto e Pietro ha immediatamente risposto “La passione”. Questa è sempre la chiave di volta di ogni attività. Crederci, lavorare cercando di fare il meglio. Rinunciare a quello che fanno tutti per seguire il proprio sogno. Questo accade in un mondo dove il sistema non funziona, il lavoro giovanile non è incentivato, a volte neanche apprezzato, perché vedere alla guida di un’attività persone che non hanno compiuto i 30 anni è per molti segno di poca stabilità e serietà. Invece due giovani cucinano puntando sulla qualità in nome di quella tradizione italiana che ci distingue nel mondo intero. “Quali sono gli aspetti negativi?”. Il primo immaginabile se si pensa al calcio Sono tutti Ct. E qual’è l’altro pilastro del mondo maschile italiano? Ma la mamma no? E dunque come contrastare i loro metodi culinari?Il calcio e la mamma, due icone incancellabili per cui tutti sono tecnici della nazionale ed esperti di alimentazione. Il secondo aspetto negativo vista la giovane età, sono gli orari e gli impegni. Ed allora da gennaio ad aprile il locale ospita ogni giovedì sera eventi musicali molto vari.

Un weekend di gennaio c’è stato anche un Festival Unplugged: chiunque poteva esibirsi con 3-4 pezzi acustici. Momento di grande aggregazione. Gratuito il concerto e con possibilità o meno di cenare. Ne è stato fatto anche un cd. Ci sono state poi varie serate a tema. Serata Bavarese con birra cruda, stinchi, cavolo e patate, cameriere con abiti bavaresi e canti bavaresi. Serata Skarnevale musica Ska (una specie di raggae un po’ veloce). Serata Irlandese con stufato di vitello, birra rossa  e musica tipica. Serata Tex-Mex con chili con carne, tacos di pollo e folk americano.

C’è stato poi un progetto di serate acustiche con strumenti particolari come vibrafono e arpa; folk americano e blues; dulciment dei monti Apalachi; luculela; slide guitar, chitarra di ferro che si suona con slide che può essere anche di vetro (nella cassa armonica ha dei coni che aumentano la portanza del volume rispetto alla chitarra acustica). Ci sono stati concerti jazz uno del duo Maurizio Marrani al pianoforte e Andrea Ambrosi al contrabbasso. C’è stata una serata di tributo a Paolo Conte e Baldo e Papero che hanno fatto cabaret. Al Festival delle Nazioni hanno cucinato un piatto russo il Glubzi, involtini di cavolo con carne mista, riso, sugo di verdure e panna acida. Al ristorante ha suonato il quartetto Savino. All’evento delle vetrine c’era in palio una cena gratis alla trattoria. Ci sono state anche alcune serate di degustazioni.

MUSE AL MUSEO, ALLA SCOPERTA DEL MUSEO DEL TABACCO E LA SUA STORIA

11 agosto 2010

di Gianna Nasi

Martedi 10 agosto al Museo Storico Scientifico del Tabacco di San Giustino si è tenuta la manifestazione “Muse al Museo”. Si trattava di un percorso teatralizzato che coinvolgeva e accompagnava il pubblico alla scoperta del museo e della sua storia.

Grazie ad Anna Martinelli e Clara Rebiscini, alle coreografie di Elena Bracalenti ed alle allieve della scuola “Studio danza” di Rita e Roberta Giubilei, gli spettatori hanno rivissuto le fasi della raccolta e della lavorazione del tabacco. Sono stati coinvolti personalmente, hanno annaffiato una pianta vera di tabacco, hanno visto i due diversi tipi di foglie, Kentucky e Virginia Bright.  Sono stati inseriti nel contesto storico, precedente all’invenzione della catena di montaggio, ed hanno vissuto il clima umano di enorme fatica fisica e rigidità da parte delle sorveglianti.

Infine Clara Rebiscini ha dato delucidazioni sulla nascita della coltura nella zona. Un vescovo di Sansepolcro alla fine del 1500 aveva avuto in dono dei semi di tabacco da Parigi e da questo dono è nata la storia. Il museo ha un percorso di stanze dove si svolgevano le varie fasi della lavorazione e una sala convegni. E’ dotato di una serie di cartelloni, foto e strumenti dell’epoca.

Il luogo, che vide per la prima volta la coltivazione de “l’erba torna buona”, rappresenta un luogo di incontro, divulgazione e ricerca per quanti vogliano entrare in contatto con l’immenso patrimonio che la cultura tabacchicola ha accumulato nel territorio.

Il percorso di lavorazione del tabacco oggi sembra cosi estraneo alla mentalità veloce e tecnologizzata. Ma oltre ad essere stato un esempio di organizzazione del lavoro anche per altri settori produttivi, ha caratterizzato una stagione di cambiamenti, di lotte di emancipazione e conquiste delle lavoratrici (le lavoranti erano soprattutto donne perché, come è stato sottolineato nelle varie fasi del percorso, le donne erano in grado di riconoscere più velocemente le foglie buone e dei due diversi tipi con il solo colpo d’occhio).

Il museo è un importante punto di riferimento per l’organizzazione di attività, iniziative, dibattiti corsi di formazione, e mostre attinenti alla filiera del tabacco. Un centro di esposizioni, documentazione e luogo di visita per conoscere la nostra storia ma anche strumento per connettere le diverse realtà che ruotano attorno a questo complesso mondo produttivo.

La Fondazione Museo Storico Scientifico del Tabacco è stata realizzata grazie all’azione sinergica di più istituzioni a partire dal Comune di San Giustino che ha acquistato i locali e al contributo fondamentale della Comunità Montana Alto Tevere Umbro messo a disposizione attraverso il “Patto Territoriale Dell’Appennino Centrale”

Muse al Museo è un progetto della “Poliedro Cultura” messo già in essere presso la Pinacoteca Comunale di Città di Castello.

Per info e visite Tel. 075 8618449 Fax 0758618444 Cell 338 9904349- 338 3156210

E-mail info@museotabacco.org Sito web: http://www.museotabacco.org