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IL GRILLO PARLANTE “HABLA” SOLO CON GIORNALISTI STRANIERI

4 marzo 2013
Mariolina Savino

Mariolina Savino

L’opinione

di Mariolina SAVINO

La vecchia favola dove il Grillo è il saggio, colui che svela all’italico Pinocchio i misteri della vita, non si confà al Grillo nazionale che a quanto pare, è attratto solo dalla stampa straniera.

E sì, lui spiega con fare da capo e padrone, tutti i punti del Movimento 5 Stelle, e parla a nome di tutti quei (more…)

“Nel tempo delle menzogne universali dire la verità è un atto rivoluzionario” (Orwell)

5 novembre 2010

di Mary Mancinelli

Mary Mancinelli

Per chiarire meglio come e quali quotidiani non forniscono una vera informazione, basterebbe sfogliarne alcuni e si coglie innanzitutto un altissimo livello di allarme (giusto ma in notevole ritardo): a caratteri cubitali troneggiano titoli su truffe, corruzione, mafia, ecc., del tipo “Nel governo fascisti e amici dei mafiosi” (in copertina). Tuttavia, le colpe di tutti questi eventi nefasti vengono addossate quasi tutte, in un modo o nell’altro, all’attuale governo, a membri del Pdl o a Berlusconi. (lungi da me il beatificarlo!!) stesso gioco fanno amministratori e politici, ma ..allora…mandato a casa Mister B è tutto risolto?

Quindi prima di Berlusconi e del Pdl non esisteva la corruzione e la mafia. Dunque, si grida al “corrotto” non per capire chi è il corruttore e poter estirpare il male comprendendolo appieno, ma soltanto per criminalizzare una parte politica, additandola come responsabile di tutto o quasi. Ovviamente, il criminalizzare una parte politica serve ad avvantaggiarne un’altra., e gli italiani? Inoltre, anziché lavorare seriamente, i politici e i giornalisti si occupano, seppure in modo diverso, della lotta tra fazioni contrapposte, non risparmiando nemmeno i gesti più meschini e riprovevoli. Con curiosità e particolari scabrosi che nulla hanno da invidiare allo stile “berlusconiano” e  ….Intanto il Paese va in rovina, gestito da personaggi da cui non vorremmo nemmeno farci allacciare le scarpe. Questo modo di fare informazione rappresenta senza dubbio un insulto ai veri giornalisti indipendenti,  che non sono scesi mai a compromessi, continuando a fare informazione anche quando veniva a galla qualcosa che non veniva pubblicato da nessuno, questi non hanno rinunciato ad informare su cose “scomode” alla ricerca della verità e non di un “patrocinio” per questo probabilmente non godranno mai della popolarità di altri noti.. Basti pensare che  nessun giornalista dei canali ufficiali italiani  si permette di fare domande scomode alle autorità italiane, ad esempio sulle guerre estere e sul sistema bancario.

 

 

 

IL PARADISO DELLE BUGIE

24 settembre 2010

di Ciuenlai

Siamo avanti, ma non è consolante. Oggi gran parte dei giornali segnalano, quello che abbiamo discusso alcuni giorni fa nella nota “Giochi di Potere”, dedicata ai perché della rottura Veltroniana e alla famosa commissione per le candidature alle elezioni. Vi faccio una breve rassegna stampa che conferma quelle tesi e quelle notizie che del resto, venivano da attendibilissime fonti romane:

Corriere della Sera
– “Ecco che si arriva al sodo, ossia le liste, che si stanno già preparando. Ed è su questa materia che il Pd si avviterà e si dividerà”.

Il Fatto Quotidiano
– L’oggetto del contendere sembra quello della protezione delle proprie posizioni, leggi cariche e di quelle dei rispettivi sostenitori, mentre la legislatura precipita verso elezioni ravvicinate e posizionamenti in vista delle ricandidature”.

Il Foglio – “Veltroni, così come Fioroni potrà partecipare al tavolo delle candidature, dicono vari dirigenti del Pd, che è l’unica vera posta in gioco”. Il lingotto, la vocazione maggioritaria, il partito che non sfonda. Balle!
Alla riunione tutti canticchiavano in coro : “la vita è un paradiso di bugie quelle mie , quelle tue…..”Intanto La Repubblica parla di Bonanni come traghettatore dei cattolici e dell’area nel terzo polo e il Manifesto riporta, in una intervista a Tal D’Ubaldo uomo di Fioroni, il senso della vicinanza di questa parte alla Cisl, contro la Cgil : “non si può tornare a definire il confronto tra le parti sociali con il vecchio vocabolario della lotta di classe”. Politichese che però uno degli …”oni” (Gentiloni) spiega su Repubblica “Non dobbiamo essere il partito della Cgil contro Confindustria” e per questo propone su suggerimento di quel collaboratore politico della Marcegaglia che va sotto il nome Ichino “la contrattazione libera per le aziende”. Mi spiegate che ci azzeccano questi con la sinistra? Se ne vogliono andare? Aria!