di Mary Mancinelli

Mary Mancinelli
Per chiarire meglio come e quali quotidiani non forniscono una vera informazione, basterebbe sfogliarne alcuni e si coglie innanzitutto un altissimo livello di allarme (giusto ma in notevole ritardo): a caratteri cubitali troneggiano titoli su truffe, corruzione, mafia, ecc., del tipo “Nel governo fascisti e amici dei mafiosi” (in copertina). Tuttavia, le colpe di tutti questi eventi nefasti vengono addossate quasi tutte, in un modo o nell’altro, all’attuale governo, a membri del Pdl o a Berlusconi. (lungi da me il beatificarlo!!) stesso gioco fanno amministratori e politici, ma ..allora…mandato a casa Mister B è tutto risolto?
Quindi prima di Berlusconi e del Pdl non esisteva la corruzione e la mafia. Dunque, si grida al “corrotto” non per capire chi è il corruttore e poter estirpare il male comprendendolo appieno, ma soltanto per criminalizzare una parte politica, additandola come responsabile di tutto o quasi. Ovviamente, il criminalizzare una parte politica serve ad avvantaggiarne un’altra., e gli italiani? Inoltre, anziché lavorare seriamente, i politici e i giornalisti si occupano, seppure in modo diverso, della lotta tra fazioni contrapposte, non risparmiando nemmeno i gesti più meschini e riprovevoli. Con curiosità e particolari scabrosi che nulla hanno da invidiare allo stile “berlusconiano” e ….Intanto il Paese va in rovina, gestito da personaggi da cui non vorremmo nemmeno farci allacciare le scarpe. Questo modo di fare informazione rappresenta senza dubbio un insulto ai veri giornalisti indipendenti, che non sono scesi mai a compromessi, continuando a fare informazione anche quando veniva a galla qualcosa che non veniva pubblicato da nessuno, questi non hanno rinunciato ad informare su cose “scomode” alla ricerca della verità e non di un “patrocinio” per questo probabilmente non godranno mai della popolarità di altri noti.. Basti pensare che nessun giornalista dei canali ufficiali italiani si permette di fare domande scomode alle autorità italiane, ad esempio sulle guerre estere e sul sistema bancario.