Posts Tagged ‘giornalisti’

Perugia, per il festival, giornalisti in minimetrò

5 aprile 2016

La Società Minimetrò S.p.A. comunica, in accordo con l’Amministrazione comunale, che in occasione del Festival Internazionale del Giornalismo 2016 (6-10 aprile) prolungherà l’orario di esercizio del minimetrò per i giorni di venerdì 8 e sabato 9 aprile fino alle ore 00.15 (ultima corsa).

I prolungamenti sopra richiamati tengono conto di un auspicabile utilizzo del minimetrò in occasione dell’evento “Gazebo Live!” che si terrà venerdì 8.04 alle ore 22.00 presso la Sala dei Notari e dell’evento “Tra Musica, Parole, Social e Attivismo: incontro con Fedez” che si terrà sabato 9.04 alle ore 21.00 presso il Teatro Morlacchi.

Per i restanti giorni del Festival il minimetrò effettuerà il previsto orario di esercizio dei giorni feriali e festivi:

Mercoledì 6 – Giovedì 7 aprile: 7.00 – 21.05 (ultima corsa)

Domenica 10 aprile: 9.00 – 20.45 (ultima corsa)

Solidarietà ai giornalisti del Giornale dell’Umbria

27 gennaio 2016

il giornaleCon la chiusura del Giornale dell’Umbria se ne va un faro dell’informazione della nostra regione.

Esprimo pertanto solidarietà all’intera redazione con l’auspicio che possa essere trovata una soluzione a vantaggio sia dei lavoratori sia del pluralismo dell’informazione, colonna portante di una società democratica.

Il Capogruppo di Forza Italia Massimo Perari

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Francesco La Rosa e gli amici di Goodmorning Umbria si associano e si augurano di rivedere presto in edicola Il Giornale dell’Umbria

Il Movimento Cinque Stelle vuole vederci chiaro sulla Scuola di Giornalismo di Perugia.

20 novembre 2013

logo_rai3Il Presidente della Commissione di vigilanza RAI Roberto Fico ha diramato una nota: a Perugia una “ scuola aziendale“?

Il Movimento Cinque Stelle di Perugia intende portare all’attenzione dell’opinione pubblica locale la nota diramata da Roberto Fico, Presidente della Commissione di vigilanza RAI.

La nota evidenzia l’anomala assunzione di 35 giornalisti tutti provenienti (more…)

IL GURU CI ILLUMINA ANCORA

20 novembre 2012

LETTERA A GOODMORNINGUMBRIA

Mentre ogni giorno sprofondiamo ancor di più e nessuno è pronto a prendersi realmente le proprie responsabilità, il nuovo guru italiano Grillo detta legge alla sua setta ( M5S). Ai grillini (more…)

“Nel tempo delle menzogne universali dire la verità è un atto rivoluzionario” (Orwell)

5 novembre 2010

di Mary Mancinelli

Mary Mancinelli

Per chiarire meglio come e quali quotidiani non forniscono una vera informazione, basterebbe sfogliarne alcuni e si coglie innanzitutto un altissimo livello di allarme (giusto ma in notevole ritardo): a caratteri cubitali troneggiano titoli su truffe, corruzione, mafia, ecc., del tipo “Nel governo fascisti e amici dei mafiosi” (in copertina). Tuttavia, le colpe di tutti questi eventi nefasti vengono addossate quasi tutte, in un modo o nell’altro, all’attuale governo, a membri del Pdl o a Berlusconi. (lungi da me il beatificarlo!!) stesso gioco fanno amministratori e politici, ma ..allora…mandato a casa Mister B è tutto risolto?

Quindi prima di Berlusconi e del Pdl non esisteva la corruzione e la mafia. Dunque, si grida al “corrotto” non per capire chi è il corruttore e poter estirpare il male comprendendolo appieno, ma soltanto per criminalizzare una parte politica, additandola come responsabile di tutto o quasi. Ovviamente, il criminalizzare una parte politica serve ad avvantaggiarne un’altra., e gli italiani? Inoltre, anziché lavorare seriamente, i politici e i giornalisti si occupano, seppure in modo diverso, della lotta tra fazioni contrapposte, non risparmiando nemmeno i gesti più meschini e riprovevoli. Con curiosità e particolari scabrosi che nulla hanno da invidiare allo stile “berlusconiano” e  ….Intanto il Paese va in rovina, gestito da personaggi da cui non vorremmo nemmeno farci allacciare le scarpe. Questo modo di fare informazione rappresenta senza dubbio un insulto ai veri giornalisti indipendenti,  che non sono scesi mai a compromessi, continuando a fare informazione anche quando veniva a galla qualcosa che non veniva pubblicato da nessuno, questi non hanno rinunciato ad informare su cose “scomode” alla ricerca della verità e non di un “patrocinio” per questo probabilmente non godranno mai della popolarità di altri noti.. Basti pensare che  nessun giornalista dei canali ufficiali italiani  si permette di fare domande scomode alle autorità italiane, ad esempio sulle guerre estere e sul sistema bancario.