I Giovani comunisti/e della provincia di Perugia aderiscono alla “Brigata Kalimera” una “spedizione in Grecia”, come la definisce il manifesto, che dal 22 al 25 Gennaio chiama raccolta tutti/e i/compagni in solidarietà e appoggio della sinistra Greca, di “SYRIZA” e del popolo greco che dopo le lacrime, il sangue e le umiliazioni subite in forza della difesa di interessi di classe come quelli dei banchieri, dei finanzieri e dei lobbisti vede nella radicalità di un europeismo sociale, sostenibile e che rifiuta senza se e senza ma le politiche neo-liberiste di austerità, la possibilità e l’occasione di un riscatto e di una dignità da riconquistare. (more…)
Posts Tagged ‘grecia’
Ferroni/GC Perugia:”Dal 22 Gennaio saremo in Grecia, aderiamo alla “Brigata kalimera”
13 gennaio 2015Nulla è eterno, finiremo davvero cosi?
13 febbraio 2013di Mariolina Savino candidata alla Camera con Intesa Popolare
Siamo al bivio fra la modernizzazione, la mondializzazione e la fame dell’occidente, che si scopre fragile ed esposto. Triste sorte quella della Grecia che oggi, rappresenta lo spauracchio non solo per noi, ma per tante nazioni, una volta fortissime dell’area EURO. Dove abbiamo sbagliato? Io non sono una economista ma posso dire, che ho cresciuto tre figli da sola essendo all’epoca separata, in mezzo ad un mare di difficoltà con un lavoro di giornalista precaria e ce l’ho fatta. Ma oggi riuscirei più a garantire ai miei figli la tranquillità economica, la (more…)
Germania, “l’euro e l’oro dei nibelunghi”, rinasce Sigfrido?
14 giugno 2012di Giuseppe Vullo
L’altro giorno mio figlio che voleva chiedere un prestito od un mutuo e mi ha detto: papà se non mi fai da garante le banche non mi prestano i soldi. In conseguenza di questo aneddoto di economia familiare,vorrei tentare di fare una riflessione generale, da comune cittadino, della difficile situazione dell’euro e la pericolosa involuzione dell’Europa! (more…)
Export Italia 2011: la Troika bara come l’URSS ?
18 febbraio 2012L’articolo di Dicembre del Sole24ore decanta infatti l’ottimo risultato per i dati sull’export italiano, dopo aver finalmente cambiano questi arcaici valori…. si antediluviani e chissà perché li hanno cambiati in piena crisi economica con la nazione sull’orlo del default !?
Sarà che Monti viene suo malgrado dalla Troika UE che un po’ come l’URSS ci ha abituato a questi giochetti statistici mentre la nazione sprofondava verso il baratro ?
Eppure solo il mese precedente, lo stesso Sole24ore forniva una dettagliata analisi statistica sul crollo dell’export in Italia che vede il settore dei beni strumentali ( manifatturiero ) in recessione di ben -21,8%. In altre parole anche le nuove serie “truccate” dell’Istat confermano che l’industria generica è al collasso. E non vediamo del resto come potrebbe essere diverso con le massive delocalizzazioni e outsourcing aggravate enormemente dalla concorrenza sleale, per non parlare del crollo della domanda a fronte dei sostegni più o meno di stato che hanno portato sovrapproduzione e innalzamento del debito privato delle imprese balzato dal 60% al 100%.
Quei pochi miglioramenti che ci sono derivano essenzialmente dalla svalutazione dell’Euro che è quello di cui abbiamo un disperato bisogno come la Grecia del resto… La sola industria del lusso che ha visto aumentare la domanda e l’export, e del turismo che però è da riformare in quanto poco competitivi e troppo costosi, si veda invece la Francia, riuscirà ad assorbire l’intera manodopera ? E nel frattempo gli operai del settore metalmeccanico e manifatturiero, settori a forte orientamento dell’Italia, che fine faranno ? E che fine faranno le loro imprese ? E le miriadi di PMI che ne costituiscono l’indotto ?
E infatti di oggi la notizia che l’Italia entra ufficialmente in recessione tecnica… anzi a dire il vero a guardare i dati reali e non valori artefatti, il nord Italia più ricco entra in recessione tecnica, perché il resto del paese è alla fame.
Vediamo cosa porta l’aumento di pressione fiscale e la mancanza di una politica decisa in termini di liberalizzazioni, nonché la mancanza di sviluppo di un programma concreto e sostenibile per il successivo calo delle tasse. Il governo annuncia che dalla lotta all’evasione sarà detratto l’Irpef. Una parte di questi fondi, 10 miliardi di euro ( senza contare gli aumenti della pressione fiscale ), saranno sottratti agli sconti fiscali per poi restituirli sotto forma di sconto IRPEF. In altre parole le tasse escono dalla porta e rientrano dalla finestra, un bel gioco di prestigio non c’è che dire.
Ci chiediamo come questo possa davvero dare fiducia agli investitori. Le carte sono scoperte signori, la BCE sta emettendo moneta, la dà alle banche ed esse poi acquistano debito visto che la BCE non può darla direttamente agli stati per statuto. Per evitare l’inflazione serve l’oro italiano che però ci serve per darlo in garanzia sul debito o per emettere una moneta italiana stabile… Essenzialmente è probabilmente questo il motivo per cui Draghi è alla BCE ossia per usare l’oro italiano su cui la Germania da tempo ha messo gli occhi e con esso comprare il debito italiano dalla Germania tramite il fondo del MES e/o dell’ESFS, un pericolo di cui avevamo già parlato in passato. Senza contare la penetrazione cinese nell’economia Europea a cominciare dalle esportazioni, impianto di aziende cinesi, e acquisto del debito dell’Eurozona che ovviamente non sarà a gratis…
Questo fa ridurre lo Spread per mero effetto tecnico, che però è lì nuovamente a risalire da un momento all’altro, con gli investitori pronti a scappare a gambe levate dall’Eurozona a meno che appunto USA o Cina intervengano nel debito Europeo. Ecco perché la volatilità in Europa è estrema e molto altalenante, del resto e come il sottoscritto denunciava già 3 anni fa fra altisonanti dichiarazione in merito la solidità dell’euro, invero l’Eurozona è fragile e piena di debiti. Né la vendita del patrimonio immobiliare Italiano, per quanto ci riguarda, risolve niente di per sé. Prima di tutto perché dovrebbero esserci dei compratori, potenzialmente ci sarebbero poichè c’è grande interesse nel mondo verso l’Italia, ma il mercato immobiliare, e non solo, Italiano è nettamente in contrazione, poiché la gente non compra più case e le aziende chiudono e con la fuga dei capitali e degli investimenti il crack immobiliare è alle porte anche in Italia, tanto più se una massa così grande di immobili viene immessa su un mercato in contrazione; in seconda analisi non serve fare cassa senza risolvere gli squilibri strutturali o i problemi torneranno con la differenza che per allora non avremo più niente da vendere. Del resto la gallina dalle uova d’oro dell’emissione di moneta sta ingrassando le banche piene di debiti e investimenti sbagliati e uccidendo la cittadinanza in piena recessione. Perché ? Perché quella che dovrebbe essere un’azione transitoria per dare respiro e agire in concreto sugli squilibri strutturali, sta diventando come l’assuefazione ad una droga. Attenti che stiamo andando in overdose….! Ci sono già i primi segnali: vedi Grecia e Portogallo.
Domenico Galardo
CARO MONTI …QUANT’E’ BELLA RECESSIONE…..
16 febbraio 2012di Ciuenlai
Monti va a Strasburgo e tra gli applausi di banchieri, finanziari e colleghi della Ue. annuncia “Stiamo uscendo dal cono d’ ombra”. Lo ha detto confortato dagli strepitosi, che dico… impressionanti, dati dell’economia italiana :
1) Nell’ultimo trimestre il Pil è diminuito dello 0,7% (notizia rigorosamente relegata e nascosta da tutti i giornali nelle pagine interne, in prima c’è Celentano, vuoi mettere?). Le previsioni di un calo di circa il 2% nel 2012 sono state confermate; N. B. – L’Italia è l’unico paese in recessione tra le principali nazioni europee;
2) Il debito pubblico è aumentato di 55 miliardi;
3) Lo spread è tornato a salire verso i 400 punti.
Lui ha annunciato che non ci sarà una manovra correttiva (correttiva di che? Di quella che ha fatto due giorni fa?). Si accontenterà di quella da 50 miliardi che, per effetto dei suoi accordi capestro, saremo costretti ad “onorare” e pagare ogni anno, per 20 anni.
E’ un film che a Bruxelles hanno già girato, un film che si chiama Grecia. Il remake si chiamerà Italia? Sarà per questo che Bersani si è affrettato a esprimere sostegno verso quella nazione. Dice che si sta allenando a solidarizzare con l’Italia.
P.S. Ah la poesia, riveduta e corretta da Monti, dice che fa così :
Quant’è bella recessione,
Che non fugge per la via!
Chi vuol esser Grecia, sia:
Dello spread non v’è certezza
Incredibile, Ue preoccupata ripone le speranze su Monti
23 novembre 2011E’ bastata un’asta di Bund tedeschi disastrosa per mandare in crisi Germania, Francia, Spagna e la Grecia sempre più ai margini della zona euro. Alla vigilia della riunione di Strasburgo, che si svolgera’ nel palazzo della prefettura sotto forma di colazione di lavoro, la cancelliera tedesca ha detto ancora una volta ‘no’ sia all’idea di arrivare al lancio di Eurobond che a quella di fare della Banca centrale il pagatore di ultima istanza per i Paesi del’Eurozona. Intanto anche la Francia e’ sempre piu’ sotto pressione dopo che l’agenzia di rating Fitch ha avvertito che Parigi potrebbe perdere la tripla A se la situazione dovesse aggravarsi. ‘O ne usciremo insieme oppure ognuno di noi morira’ ha avvertito oggi il preoccupato inquilino dell’Eliseo. E’ in questo contesto che si viene a inserire il ruolo che puo’ essere giocato da Monti, che oggi ha incassato un apprezzamento particolarmente significativo dalla Merkel. La quale ‘ si compiace di Monti e della sua visione delle cose’, ha detto il portavoce del governo di Berlino Steffen Seibert.
nota di redazione: speranze su Monti? Beh l’uomo è riconosciuto capace in ambito internazionale, ma se per l’UE è il salvatore della patria vuol dire che in Europa siamo davvero messi male.
LA CRISI E L’ORDINE NUOVO DEL NUOVO REICH
10 novembre 2011di Ciuenlai