Posts Tagged ‘illuminati’

Salvador de Madariaga:”ASFALTAR NO ES GUBERNAR”

30 giugno 2016

bastigliaRICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

Perdonerete, cari lettori, una piccola citazione castigliana di Salvador de Madariaga, di questo intellettuale e politico spagnolo morto una quarantina d’anni or sono: la traduzione è immediata, quindi avrete compreso benissimo quel che vorrei dire in merito ad un nuovo ed impellente bisogno che il popolo (ma forse dovrei dire ogni popolo del pianeta Terra?) sembra aver scoperto in questo scorcio del XXI secolo. Più democrazia diretta! Meno bubbole parlamentaristiche, meno privilegi ai soliti noti, meno corruzione, meno compromessi sottobanco, meno caste, meno ruberie in nome della democrazia, insomma: W il populismo referendario e nazionalista! (more…)

Teatro: “Il gioco dell’amore e del caso” a Città di Castello

28 dicembre 2012

teatro1Al Teatro degli Illuminati di Città di Castello, sabato 5 gennaio, alle 21, va in scena il gioiello della drammaturgia settecentesca di Marivaux Il gioco dell’amore e del caso con un cast d’eccezione formato da Paolo Briguglia volto noto de I Cento Passi di Marco Tullio Giordana, Baarìa di Giuseppe Tornatore e del più recente Basilicata coast to coast di Rocco Papaleo, Antonia Liskova protagonista della famosa serie Tutti pazzi per amore al suo debutto assoluto in teatro, Francesco Montanari già con Albertazzi e Salveti in teatro e il Libanese della serie tv Romanzo (more…)

Grande Oriente d’Italia, la Fratellanza Massonica e il conflitto di civiltà

12 aprile 2012

Lo scorso fine settimana, mentre il Presidente del Consiglio Mario Monti interveniva sul Corriere della Sera per l’ennesima picconata morale al sistema dei partiti, i lavori della Gran Loggia del Grande Oriente d’Italia hanno rilevato una realtà che emerge e si rafforza da anni. Nella crisi della nazione, l’unica agenzia etica in grado ancora di proporsi come costruttrice d’un quadro di principî e valori condivisi è la maggiore comunione massonica italiana. Essa, infatti, resta il principale luogo materiale, dei sentimenti e spirituale, cioè la pressoché unica “comunità”, ad essere un quadro di riferimento nella società “profana”, al di fuori del contesto fideistico dogmatico delle chiese, chiuso alla proposizione valoriale degli “infedeli”, della famiglia il più delle volte precaria se non disciolta, dei partiti indispensabili in democrazia ancorché “di parte” ma che oggi, per lo più, non sanno nemmeno loro da che parte stanno. Questa Gran Loggia è stata un momento di riflessione per andare oltre questa crisi, con una bussola rivolta verso l’essere umano. A partire dal talk show diretto da Alessandro Cecchi Paone in cui, prima dell’apertura rituale dei lavori, Claudio Bonvecchio, Gian Mario Cazzaniga, Dino Cofrancesco, Aldo Masullo, Antonio Panaino e Valerio Zanone si sono confrontati sul tema: “La sfida delle scelte: non numeri ma Uomini per restituire l’Italia all’Europa e l’Europa a se stessa”. Si può dire che il Grande Oriente d’Italia abbia tirato le somme d’un anno speso in giro per il Paese non tanto a celebrare il secolo e mezzo d’unità nazionale, quanto a riproporre una spiritualità civile che possa far da cemento in un contesto sociale “profano” caratterizzato sì da pluralità di valori, il ché è un punto di forza, ma anche da contraddittorietà di sentimenti e comportamenti e da fugacità dei risultati, che è il punto di debolezza dell’attuale vivere comune. Intendiamoci, suscita ammirazione a qualunque spirito non superficiale il mondo antico, in cui forse per millenni si sono ritualizzati i Misteri eleusini ma di cui nulla si sa, in quanto nessun iniziato ha mai proferito verbo. Questa stessa ammirazione, però, ispira i veri maestri massoni, che nulla debbono dire dei lavori rituali in cui si temprano alla battaglia costante per la libertà, l’uguaglianza e la fraternità, ed a cui, tuttavia, proprio l’intuizione del mistero dell’essere umano nel cosmo fa sentire una fratellanza senza distinzioni per ogni essere intelligente e senziente. Tanto spiega come, a margine dei lavori interni, essi abbiano sentito bisogno di esporre ai profani alcuni significativi documenti custoditi dal servizio biblioteca, che coprono il periodo dal XVIII secolo ad oggi. In un mondo in cui le divisioni politiche e religiose sembrano talora degenerare nel “conflitto di civiltà”, il Gran Maestro ha ammesso gli stessi “profani” tra le colonne del Tempio. A chi fantastica di congiure d’illuminati questa è la risposta: una d’esse forse vi è, ma è quella di chi si sforza d’illuminare il mondo contro le tenebre dell’oscurantismo e delle sue ideologie, ed evitare che prevalgano le porte degli inferi dell’intolleranza, della miseria materiale, morale e spirituale che ogni giorno rischiano di spalancarsi sotto i piedi di noi tutti.

Riccardo Scarpa –  opinione.it

Il governo degli illuminati, del passato, di oggi e prossimi venturi

16 dicembre 2011

“La mente intuitiva è un dono sacro e la mente razionale è un fedele servo. Noi abbiamo creato una società che onora il servo e ha dimenticato il dono”. (A. Einstein)

Ragionando sugli “insegnamenti” dei Grandi Uomini, mi chiedo come ci si possa appassionare, in questa delicata fase, prima alle escort e poi alle lacrime, come si possa continuare negli “ismi”, come si possa insistere nella “cultura apotropaica” e cosa debba ancora accadere per tornare ad appassionarsi alle sorti del Paese. Condividendo il pensiero secondo cui: “L’adulazione non viene mai dalle anime grandi; è appannaggio degli spiriti meschini che riescono a rimpicciolirsi ancor di più per stare nella sfera vitale della persona intorno a cui gravitano”, mi auguro semplicemente che il nuovo Governo lavori bene. Leggendo i fatti che hanno portato alla formazione del nuovo “Governo Tecnico” mi torna in mente un pensiero di De Gasperi: “Vi è in Italia un quarto Partito, che può non avere molti elettori, ma che è capace di paralizzare e di rendere vano ogni nostro sforzo, organizzando il sabotaggio del prestito e la fuga dei capitali, l’aumento dei prezzi o le campagne scandalistiche. (…) i rappresentanti di questo quarto Partito, sono del partito di coloro che dispongono del denaro e della forza economica”. Penso che l’unica via d’uscita da questo triste stato di cose possa essere rappresentata dalla trasformazione del “quarto partito” da soggetto dispotico in soggetto illuminato. La crisi, prima di essere politica ed economica, è culturale. Il nostro Paese, a causa del diffondersi di un insieme di “novità” vive in una sorta di analfabetismo che sul piano politico si traduce in una “deminutio capitis” della democrazia. E’ necessario che la società civile raggiunga una maturità e una consapevolezza che oggi ancora manca, perché le lobby hanno “peccato” di disumanità, è necessario che i poteri forti rinsaviscano e comprendano che possono ugualmente rimanere potenti senza la necessità di affamare le popolazioni. La Storia ci ricorda che, a volte le masse, se esasperate, perdono la capacità dell'”indignazione responsabile”. Non è pensabile che un sistema democratico non sia capace di garantire le alternanze.

Maria Squillaci –  opinione.it

http://www.italia.politica.it

 

 

IL DONO

29 novembre 2009

akasha

E’ possibile costruire una nuova identità mondiale attraverso il pensiero…

un dono per chi vive realtà estreme di dolore e di paura.

Sedotti da un epoca che non ha mantenuto le sue promesse e che ci ha inaspettatamente rivelato il volto più primitivo e bestiale dell’uomo, l’umanità è  chiamata ad affrontare l’ennesimo passaggio iniziatico della sua storia… come reagire?

di Maria Giovanna Amu

Ripercorrendo l’assioma” l’energia segue il pensiero” è possibile utilizzare una grande sacca immaginaria ma sostanzialmente reale in cui far confluire la forza di una nuova etica mondiale e attraverso questa comunicare energia e speranza a chi vive ogni giorno una follia sanguinaria, la perdita di sé e della misura umana.

Esiste un grande serbatoio della coscienza umana: l’Akasha dove sono riportati gli Annali del Tempo. Nella cultura esoterica rappresenta l’Enciclopedia Cosmica in cui è impressa la storia dell’umanità. Essa viene individuata da Jung come” inconscio collettivo”. Da esso attingiamo le nostre radici genetiche e spirituali poichè vi è scritta la storia di ognuno di noi: chi eravamo, chi siamo, chi saremo. E’ forse da questo punto che l’umanità ferita potrà rincominciare a tracciare una nuova identità, come è già stato altre volte in passato.

La nostra si è rivelata un epoca di decadenza in cui i vecchi valori crollano e si sgretolano davanti ad avvenimenti che mettono in discussione il significato della parola progresso e futuro. Verrebbe a questo proposito da domandarsi:… quali saranno le possibili  conseguenze psicologiche sulle  persone che vivono il dramma del terrorismo, gli orrori della guerra, le mutilazioni,le decapitazioni, le violenze di massa? Individui persi in un oblio di dolore.

Si può ancora parlare di depressione? O di stress ?..i bambini nella guerra …il ruggito della violenza… il muto urlo d’orrore di un umanità atterrita…  un cemento sociale chiamato paura che dilaga anche nel nostro mondo. Migliaia di esseri umani..  come riusciranno domani a integrarsi, con quali risorse?.. E come aiutarli…? Analisi, psicoanalisi…un orpello in un contesto dove la scommessa è riuscire ad essere vivi. Essa rappresenta il gingillo d’oro che nessuno può più esibire davanti a realtà che scandiscono il ritmo dell’angoscia collettiva: lo sgomento di gruppo… la paura di gruppo.  Immagini e notizie riflettono orrore… il dolore che diventa il nostro dolore vissuto da anime che diventano le nostre anime. Quale rifugio cercare ora che il futuro non sembra più la terra promessa ma un pianeta mostruoso e sconosciuto.

“Il pensiero segue l’energia”, ciò che riusciremo a produrre con le nostre menti rappresenterà il nostro futuro e lo strumento con il quale recuperare chi si è smarrito nel caos di un era decadente per aiutarlo a ritrovare una luce dentro di sé, grazie alle migliaia di luci che possiamo accendere con l’energia dei nostri pensieri. Illuminare le menti che hanno subito il corto circuito del dolore e sono rimaste al buio è quindi possibile…Come? Lavorando su di noi, in questo modo lavoreremo per gli altri e con gli altri. Attivando intenzioni costruttive che abbiano valori profondi, è così che  ogni pensiero concreto potrà raggiungere chi si sta perdendo.  Migliaia di esseri umani in silenzio già operano perché questo avvenga, applicando nel proprio microcosmo personale un etica potente e valida. L’intento collettivo e lo sforzo di gruppo da parte degli uomini di buona volontà produrrà risultati a beneficio di tutti. Da questo sforzo si potrebbero finalmente applicare norme e regole che, a prescindere da culti o ideologie, siano costruttive: secondo la legge dei” giusti rapporti umani” si potrebbe finalmente riuscire a sviluppare una politica che sia al servizio del bene comune, un progetto economico che si evolva nell’interesse di tutti, è così che dal potere d’acquisto di tanti e non di pochi  nascerebbe un benessere più diffuso. Basterebbe un granello da parte di ciascuno di noi per costruire un Governo Mondiale che liberi dal bisogno e dalla paura. Pensare e vivere un etica che sia l’espressione dei più alti principi e valori e che conduca all’Amore è sinonimo di guarigione sociale. Sarebbe un modo per contagiarci a vicenda con un nuovo germe: quello della fiducia. Facciamo in modo che  il Natale, simbolo del ” percorso di vetta dell’iniziato” che ritroviamo nel segno del Capricorno, porti a quella parte di umanità che soffre un dono: l’energia del nostro pensiero. L’inconscio infatti gitano e vagabondo, sa dove andare a cercare ciò che gli occorre e lo utilizzerà in situazioni estreme per aiutare esseri umani disperati a sopravvivere, infondendo loro fiducia ed energia. Essi non ne saranno consapevoli coscientemente ma si scopriranno più forti. Cerchiamo di scrivere una ennesima pagina della grande Enciclopedia Cosmica da cui potrebbe scaturire una rigenerazione adeguata a una nuova umanità, che potrebbe trovare la sua rinascita proprio attraverso l’energia del” pensiero intelligente”.