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Raccolta differenziata, a Città di Castello presentato il progetto “Porta a Porta” nord e sud

12 aprile 2012

A Città di Castello la raccolta differenziata dei rifiuti “porta a porta” funziona. Lo dicono i dati preliminari del 2011, che parlano del raggiungimento della percentuale del 66 per cento nelle zone servite (centro storico e quartieri periferici del capoluogo), grazie alla quale il parametro comunale si attesta alla quota del 37 per cento. I risultati sono stati illustrati in anteprima nella conferenza stampa organizzata stamattina da Comune di Città di Castello e Sogepu nella residenza municipale tifernate e hanno fatto da via-tico alla presentazione del progetto di estensione del servizio di raccolta differenziata “porta a porta” a nord e a sud del territorio comunale.

Da lunedì 16 aprile 2012 la raccolta differenziata verrà estesa alla zona nord del territorio comunale di Città di Castello e dal 14 maggio 2012 alla zona sud. Saranno 10.506 i cittadini coinvolti, i 4.137 residenti nella zona nord a Cerbara, Titta, Badiali, Lerchi, Piosina e Giove (oltre 1.500 utenze) e i 6.369 residenti nella zona sud a Trestina, San Secondo, Promano, Cinquemiglia, Santa Lucia, Cornetto, Fabbrecce, San Maiano e Garavelle (oltre 2.400 utenze).

In coincidenza con l’avvio del progetto di estensione della raccolta differenziata “porta a porta”, i cittadini sperimenteranno una novità nel  conferimento degli imballaggi in plastica.

Dal 1 maggio 2012nei cassonetti stradali per la raccolta di questa tipologia di rifiuto dovranno essere gettati anche i piatti e i bicchieri in plastica usa e getta. Finora tali stoviglie dovevano essere conferite nei contenitori per il rifiuto non recuperabile, dove però dovranno continuare ad essere smaltite le posate in plastica usa e getta, che la direttiva non classifica come imballaggi.

Imprenditori della Chimica visitano il nuovo stabilimento di Umbertide della Lucy Plast

16 marzo 2011

Fiorenzo Luchetti, Paolo Bazzica, Susanna Duranti, Sandro Fiorucci, Antonio Campanile e Oliviero Meniconi.

Quando ancora in Italia di riciclaggio si parlava solo tra ambientalisti convinti, a Pietralunga nasceva un’azienda che sul recupero di materie plastiche da scarti industriali ha fondato e sviluppato la sua attività. Nata nel 1977 dall’idea di tre soci Sandro Fiorucci, Bruno Duranti e Oliviero Meniconi, la Lucy Plast si è specializzata nel riutilizzo di quei materiali che altrimenti non avrebbero avuto altra funzione se non quella di inquinare l’ambiente. Oggi l’azienda conta 60 dipendenti ed è leader in Italia e in Europa nella produzione di granuli rigenerati, ovvero ricavati da plastica riciclata, che costituiscono la materia prima per la produzione di imballaggi e di applicazioni per l’edilizia e la meccanica automotive. L’azienda, inoltre, ha diversificato le sue attività produttive dedicandosi alla realizzazione di imballaggi per l’industria, per il settore agro-alimentale e di alcuni articoli per la segnaletica e la sicurezza stradale. Oggi Lucy Plast può contare su due stabilimenti: uno a Pietralunga, in cui si svolgono le attività di riciclaggio e di produzione di granuli e l’altro, ad Umbertide, in cui vengono realizzati tutti gli altri prodotti. Complessivamente l’azienda opera su circa 12 mila metri coperti posti su un’area di circa 45 mila metri La sede di Umbertide è stata la destinazione della visita aziendale organizzata dal Sindacato della Chimica di Confindustria Perugia guidato dal presidente Paolo Bazzica a cui hanno partecipato più di 20  imprenditori del settore, oltre al presidente di Confindustria Perugia Antonio Campanile e a quello della Sezione Alta Valle del Tevere Fiorenzo Luchetti. “Con prodotti riciclati facciamo prodotti brevettati, è questo lo slogan che mi piace usare – ha spiegato Sandro Fiorucci – per descrivere l’attività della nostra azienda. La nostra ultima creazione, frutto di un’approfondita ricerca, è il pallet estensibile in plastica”. Si tratta di un sistema di imballaggio per trasportare le bobine di film, e cioè sono grossi rotoli di pellicola di plastica che costituiscono la materia prima per tutte le aziende che producono imballaggi. “Se la bobina si ammacca – ha sottolineato Fiorucci – diventa inutilizzabile, per questo è fondamentale che durante il trasporto sia adeguatamente protetta. L’obiettivo del sistema che abbiamo messo a punto – unici in Europa se si esclude un’azienda tedesca – è proprio quello di proteggere il rotolo da urti e ammaccature. Questo sistema di imballaggio viene normalmente recuperato e riutilizzato diverse volte”.

Fiorucci mostra uno dei pezzi che compongono il pallet estensibile per trasportare i film di pellicola in plastica.

Prima di visitare gli stabilimenti produttivi, gli imprenditori che hanno preso parte all’iniziativa si sono confrontati sulla situazione economica e sulle questioni più strettamente legate al settore della chimica. Il gruppo di imprenditori, quindi, ha potuto osservare – accompagnato dai tre soci di Lucy Plast – le varie fasi di lavorazione che avvengono nello stabilimento di Umbertide. Dopo aver ringraziato i titolari dell’azienda per essersi resi disponibili ad aprire le proprie sedi produttive e per la grande ospitalità dimostrata, il presidente del Sindacato della Chimica Bazzica ha sottolineato l’utilità di iniziative come queste “che – ha detto – sono indispensabili per approfondire la conoscenza tra imprenditori e rappresentano occasioni per scambiare informazioni, consigli e suggerimenti tra imprenditori che operano in ambiti, anche se non identici, almeno contigui”.

Alla visita hanno partecipato, inoltre: Angelo Azzalini e Cinzia Santuari (Arte), Angelo Barreca (Genikem), Luca Bianconi (Gran Plast-Polycart), Ezio Vescovi (Icr), Roberto Ottavi (Oroplast), Michele Sisani (Prolabin & Tefarm), Fabio Riccini (Riccini), Luigi Tittarelli (Sirci Gresintex) e Veronica Albergotti (Umbra Control).