Posts Tagged ‘immigrati’

QUELLO CHE NON VI HANNO DETTO SUL CASO DELLA NAVE DICIOTTI

29 agosto 2018

diciottiSul caso della nave Diciotti c’è stata molta disinformazione e bisogna fare un po’ chiarezza con alcune domande.
PRIMA DOMANDA
La prima, che si ripropone ad ogni tentato sbarco, è questa: se – come dice Boeri e con lui tutta la sinistra e i media – questi migranti vengono qui da lontani paesi dell’Asia e dell’Africa smaniosi di poterci pagare le pensioni e farci vivere nel lusso, perché nessuno dei paesi europei sgomita per accaparrarseli?
Perché non approfittano di questa straordinaria opportunità per assicurare il futuro dei loro pensionati? Perché fanno il fuggi fuggi?
Perché oppongono un rifiuto totale e vogliono ad ogni costo regalare all’Italia e alla sola Italia, questo privilegio? Possibile che siano così masochisti? Rischiano di far saltare la UE pur di costringere l’Italia ad accettare questo straordinario regalo: un caso estremo di altruismo, si direbbe.
SECONDA DOMANDA (more…)

Profughi, Flamini – Prc: L’Umbria dei comuni e di San Francesco faccia la propria parte

7 settembre 2016

Quello che sta succedendo in Umbria rispetto all’emergenza profughi sta dentro una situazione generale di carattere nazionale: gran parte dei richiedenti asilo sono gestiti tramite le prefetture e solo una percentuale minima con il sistema Sprar (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati)  in cui sono i comuni a decidere. La dice lunga il fatto che su 8000 comuni solo un decimo ha accettato di avere uno o più Sprar. Anche (more…)

PERUGIA. SCOMODE VERITA’

21 settembre 2015

mario albiA Perugia è un continuo fiorire di comitati di cittadini che con esposti, appelli, petizioni, denunciano lo stato di degrado o di insicurezza esistenti praticamente in tutti i quartieri della Città.

Di fronte al moltiplicarsi delle denunzie dei cittadini, alla loro richiesta di interventi risolutivi, gran parte della classe politica perugina, si preoccupa, più che di dare risposte credibili, di coltivare il proprio consenso, agendo semplicemente da megafono dei comitati, strumentalizzando quanto da loro richiesto, prospettando soluzioni demagogiche, quasi tutte di tipo securitario. (more…)

Sindaco Claudio Ricci e Giunta di Assisi: gli Immigrati Verranno Utilizati per Lavori Utili nei Servizi Operativi Comunali

12 giugno 2015

immiCome anticipato dal Sindaco di Assisi Claudio Ricci, durante la trasmissione televisiva nazionale Agorà (di Gerardo Greco), la Giunta Comunale ha approvato oggi (Relatore Assessore Moreno Fortini) una “delibera convenzione” con la quale saranno utilizzati sei immigrati alla volta per attività di pubblica utilità legate ai servizi operativi e manutenzioni del Comune di Assisi.

Un atto “importante” che tende a utilizzate bene tali risorse umane, migliorare l’accoglienza delle persone e l’armonica integrazione con i residenti, attendendo l’iniziale diffidenza. (more…)

Crimini orrendi commessi da immigrati, non è ora di dire basta?

13 marzo 2015

forza_italia_ logoRiceviamo e Pubblichiamo

Tutti noi leggiamo spesso queste notizie, e oggi le leggiamo nei quotidiani della nostra città!
Un risveglio triste tragico amaro.
Sara razzismo e/o non politicamente corretto indignarsi, e dire basta se quotidianamente veniamo a sapere della mole immensa di crimini compiuti da immigrati in Italia?
Se le istituzioni (nessuna esclusa) fossero in grado di liberarci una volta per tutte da chi è ospite e delinque, e contemporaneamente avessimo tutte le forze politiche, sindacali, e le varie associazioni, (more…)

Terni: le case popolari agli immigrati

20 febbraio 2015

immigrati1Riceviamo e pubblichiamo

Esprimiamo solidarietà all’Assessore Malafoglia per essere stata oggetto di una polemica priva di senso.

Se ha una colpa non è certamente quella di “dare i numeri” che corrispondono al vero ma che il suo atteggiamento è invece fin troppo educato e prudente.

Noi riteniamo che la risposta da dare sia politica.

Gli stranieri regolarmente presenti esprimono un bisogno abitativo maggiore dei cittadini italiani.

Quindi, semplicemente ne hanno più bisogno.
E va detto che “l’elevato disagio abitativo espresso dagli stranieri è assai meno soddisfatto di quello espresso dagli italiani”; quindi gli stranieri chiedono un alloggio più spesso degli italiani.
Questo si può spiegare col fatto che la maggioranza degli italiani è già padrona di casa e con le maggiori difficoltà economiche in cui si trovano gli immigrati. Infatti hanno subito maggiormente gli effetti della crisi.

Essi, come ci dicono i dati, contribuisco ad oltre il 10% della formazione del PIL nazionale ricevendo indietro meno del 3%. Sono i meno pagati, i meno tutelati i più sfruttati. Si occupano di lavori che in Italia pochi farebbero.

Ne citiamo uno per tutti che riguarda oggi la maggior parte delle famiglie italiane e ternane: l’assistenza agli anziani.

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Varasano (Pdl): “Una raccolta firme per dire ‘no’ all’abrogazione del reato di clandestinità”

14 ottobre 2013

riceviamo e pubblichiamo 

Le drammatiche stragi di migranti – sostiene Varasano (Pdl) – non possono lasciarci indifferenti, il Mediterraneo sempre più insanguinato scuote la nostra sensibilità di uomini, di cristiani e di italiani. Ma di fronte alle tragedie dei viaggi (more…)

Avis e immigrati, unione vincente

27 agosto 2013

Continua senza sosta la collaborazione tra l’Avis Comunale di Perugia e la Consulta degli Immigrati. Il Torneo tra le squadre rappresentanti le varie nazioni presenti nella nostra città non si è fermato neanche per il caldo torrido del ferragosto, così come gli esempi di volontariato e vicinanza alla collettività che, in questo caso si concretizza con la presenza di una rappresentanza dei giocatori presso il Servizio Immuno Trasfusionale dell’Ospedale di Perugia per effettuare la loro prima donazione di sangue.

Agli atleti arriva il plauso della sede comunale dell’Avis di Perugia che, proprio dalla sinergia con la Comunità degli Immigrati ha deciso di dare il suo contributo attivo non solo alla promozione della donazione del sangue, ma anche e soprattutto in appoggio alla integrazione ed approfittano dell’occasione per invitare chi ancora non lo fosse a diventare donatore di sangue periodico e diventare portatori del messaggio dell’Avis. Donare è bello, passate parola

 

Boldrini: “Alloggi popolari? Precedenza agli immigrati”

17 luglio 2013

“L’immigrazione non va gestita con logiche di difesa. Costituisce un pericoloso anacronismo che una legge sulla cittadinanza non prenda atto che in Italia vivono quattro milioni di immigrati ai quali sono preclusi diritti civili. Ciò (more…)

Anche San Francesco s’imbarcò clandestinamente

9 luglio 2013
Lampedusa

Lampedusa

Lampedusa, luogo ormai famoso, di cui molti, fino a pochi anni fa, conoscevano tutt’al più il nome. A renderla famosa non sono stati attori e attrici, veline o superpalestrati in vacanza, ma poveri cristi sballottati dalle onde, che si ritengono fortunati quando riescono ad approdare sull’isola più morti che vivi, perché allora vuol dire che il mare non li ha inghiottiti prima. Perché Papa Francesco vi si è recato oggi? Semplice, perché lì Cristo è (more…)

L’Italia lentamente muore e voi non ve ne accorgete neppure…

9 aprile 2013
Laura Boldrini a Civitanova Marche

Laura Boldrini a Civitanova Marche

LETTERA APERTA ALLA PRESIDENTE DELLA CAMERA LAURA BOLDRINI

di Marinella Tomasi

Presidente Boldrini, apprendo come la maggior parte degli Italiani che in passato non lontano ebbe a dire di essere nata nel paese sbagliato , quindi mi domando: come può lei (more…)

“Tessere di cittadinanza, La Destra rilancia con la “Preferenza Nazionale”

8 ottobre 2012

La Provincia di Terni le propone la Tessera di Cittadinanza per favorire gli immigrati.

Prima gli stranieri e poi gli italiani?

“Integrazione socio-culturale”. Questa è la questione posta in essere il 5 ottobre presso la sala del (more…)

Quando la politica non si vergogna di indignarsi !!!

25 aprile 2012

Abbiamo ancora sotto gli occhi le espressioni indignate, le grida di “vergogna”, con le quali tanta parte della politica ha commentato le immagini dei tunisini imbavagliati che venivano rimpatriati a bordo di un aereo diretto a Tunisi. Oggi emerge che la misura è stata adottata dagli agenti che li accompagnavano per proteggere i passeggeri e loro stessi dagli sputi carichi del sangue che quelle “brave persone” facevano fuoriuscire dopo essersi morse le labbra. Siamo stanchi del buonismo fuori tempo e fuori luogo di certi politici, pronti sempre a spalleggiare i delinquenti che minacciano la nostra sicurezza, che seminano terrore e morte fra i nostri giovani. Censurano il comportamento delle Forze dell’Ordine che compiono il proprio dovere a difesa del nostro vivere civile e che quotidianamente sono vittime di gesti analoghi da parte di chi viene in Italia, non per lavorare onestamente, ma per spacciare, per rubare e rapinare. Se le nostre città patiscono un crescente degrado, se l’insicurezza aumenta di pari passo con l’aumentare della criminalità, lo si deve anche e soprattutto al clima di lassismo, di compiacenza, di tolleranza, che certe espressioni di “solidarietà” verso chi delinque determina. Un crescente e mal interpretato spirito di accoglienza ha fatto del nostro Paese un luogo dove chi è dedito al malaffare trova l’habitat favorevole per praticare le proprie illecite attività. Gli spacciatori la fanno da padroni. L’integralismo islamico può reclutare sul web adepti per l’addestramento alla jihad e per propagandare il terrorismo islamico: oggi a Cagliari, ieri anche nella nostra Regione. I campi rom proliferano con tanto di garanzie di sostegno ed assistenza a carico del contribuente italiano. Poi si scopre che a Roma (e certamente non è un caso isolato) sono pieni di Suv, auto e moto di grossa cilindrata; ne sono stati sequestrati cinquemila intestati a prestanome. Con quali soldi li hanno potuti acquistare se non con i proventi derivanti da illecite attività? Ufficialmente sono nulla tenenti, serviti e riveriti a carico delle famiglie italiane che però vengono tartassate oltre ogni limite di sopportazione da tasse e balzelli vari. La prostituzione fiorisce e dilaga. Un moralismo ottuso e becero impedisce di prendere atto che il fenomeno non può essere eliminato e quindi dovrebbe almeno essere riconosciuto e regolato. Se le “signorine” vogliono esercitare questo mestiere, che mestiere venga considerato con tanto di imposizione fiscale sugli introiti: si calcola un giro di “affari” fra i 5 e gli 8 miliardi di euro all’anno che sfugge al fisco. Ai nostri governanti poco importa….tanto ci sono sempre i “ricchi” pensionati e i lavoratori dipendenti da tosare o le piccole e medie imprese da mettere in crisi; è questo ad essere immorale! Di fronte a simile sfascio alcune forze politiche stanno a guardare, non sono preoccupate. Lasciano che a protestare ed a chiedere ferme e dure condanne per i loro connazionali che delinquono siano gli appartenenti alle comunità straniere che vivono in Italia nella legalità, per lavorare onestamente e che noi rispettiamo profondamente e per la cui sempre più veloce e piena integrazione ci battiamo. I politici nostrani, tolleranti e buonisti, si indignano per il bavaglio messo ai tunisini che sputacchiano gli agenti di scorta ed i passeggeri di un aereo. Si vergognino! Non delle Forze dell’Ordine che fanno il loro dovere, ma della propria ignavia, delle proprie debolezze, delle ruberie e degli intoccabili privilegi di cui godono e che difendono con le unghie e con i denti di fronte ad un Paese che diventa sempre più povero !

Carla Spagnoli –  Coordinatore Regionale di Futuro e Libertà

LAMPEDUSA E “I PROFESSIONISTI DELL’IMMIGRAZIONE”

6 ottobre 2011

Fino a due settimane fa, lo spettacolo pressoché quotidiano a Lampedusa e dintorni era il seguente. Le navi della nostra Marina avvistano il barcone carico di disperazione. A differenza di quanto sarebbe accaduto se si fosse trovata in acque maltesi, greche o spagnole, la carretta viene scortata in porto. I profughi sbarcano. La Protezione civile li rifornisce di acqua, cibo, coperte. Alcuni operatori salgono a bordo per prendersi cura di donne e minorenni, che vengono assistiti per primi. Gli agenti di polizia individuano lo scafista che aveva tentato di mimetizzarsi tra i fuggiaschi: sono loro a indicarlo alle forze dell’ordine. I migranti vengono portati al centro di prima accoglienza di Lampedusa per il riconoscimento fotosegnaletico. A quel punto subentra l’attesa per conoscere quale destino li attende: l’asilo, il permesso temporaneo di soggiorno, il rimpatrio.
A un certo punto della trafila, si inserisce un elemento particolare. È il presidio delle Onlus, le associazioni umanitarie presenti in forze a Lampedusa. La loro non è un’attività clandestina: ogni organizzazione agisce in base a un progetto approvato dal ministero dell’Interno. E ciascuna Onlus è dotata di un cospicuo fondo spese per pagare, tra l’altro, vitto e alloggio non agli africani, ma ai drappelli di volontari. Cosa che ha fatto felici albergatori e ristoratori dell’isola disertata dai turisti.
L’impegno dello Stato italiano per fronteggiare l’emergenza, valutabile in un miliardo di euro, non basta. Occorre l’intervento delle associazioni umanitarie. Il cui compito non è procurare prima assistenza ai profughi, ma inserirli in un circuito di protezione. Spiegare loro quali diritti hanno. Fare loro conoscere mediatori culturali, interpreti, avvocati. Organizzare la permanenza nell’isola. Aiutarli a sfruttare ogni piega della legge per poter restare in Italia. Metterli in contatto con i familiari, perché devono sapere che in Italia c’è posto per tutti.
Appena sbarcati, i nordafricani ignorano dove si trovano, non conoscono la lingua e le leggi del posto, sono stralunati. Eppure in pochi minuti hanno già firmato un plico di moduli in cui si mettono nelle mani di un avvocato sconosciuto ma garantito dalla provvidenziale Onlus. La formula è standard: «Io Tal dei Tali attualmente trattenuto presso l’ex base Nato Loran a Lampedusa dal giorno X nomino mio avvocato di fiducia Pinco Pallino, presso il cui studio eleggo domicilio, affinché svolga le pratiche necessarie per porre fine al mio trattenimento e richieda per mio conto un permesso di soggiorno. Ai sensi delle norme vigenti in materia di autocertificazione autorizzo ai trattamenti dei miei dati personali». Spesso la firma è una sigla incerta ma certificata da un funzionario del comune di Lampedusa sulla base del numero identificativo dello sbarco.L’emergenza nordafricani è un sacrificio per gli automobilisti, che pagano più cari i carburanti. È un aggravio ragguardevole per il bilancio dello Stato. Ma è anche un’occasione di business. Per il 2011 il Fondo europeo per i rifugiati ha stanziato all’Italia 7.740.535,42 euro, più altri 6.850.000 straordinari per le «misure d’urgenza». Ulteriori 6.921.174,29 euro arrivano tramite il Fondo europeo per i rimpatri. Con questi soldi il Viminale finanzia progetti presentati dai soggetti più vari (enti locali e pubblici, fondazioni, organizzazioni governative e non, Onlus, cooperative sociali, aziende sanitarie, università) selezionati attraverso concorsi pubblici. Si tratta di 21 milioni e mezzo di euro complessivi.
Molti dunque sfruttano l’emergenza per ottenere visibilità, rivendicare ideologie, attaccare il governo, e anche per fare soldi. Ogni carretta del mare approdata a Lampedusa mette in movimento un complesso apparato. I direttori operativi delle Onlus si precipitano, dettano appelli scandalizzati e li diffondono tramite solerti uffici stampa chiedendo interventi, trasferimenti, soldi, chiaramente in tempi improrogabili. Gli avvocati, tutti attivi nel campo dei diritti umani e spesso difensori di pacifisti e no-global (la genovese Alessandra Ballerini, legale segnalata da Terres des Hommes, si candidò con la sinistra alle regionali 2010), redigono denunce ed esposti. I parlamentari di opposizione presentano interrogazioni allarmate in cui si parla di «prigionieri», «reclusione», «condizioni indegne di un Paese civile».
Il business dei diritti umani contagia perfino il mondo dell’arte. La scorsa settimana è stato presentato a Roma il progetto di trasformare le imbarcazioni abbandonate a Lampedusa in opere d’arte. «Un modo per dire che un relitto è tragica testimonianza – fanno sapere gli ideatori – ma anche porta verso il futuro». A ciò si aggiunge «la valenza epocale del fenomeno immigrazione», cui l’arte offre «un segno di solidarietà». Peccato che per la regione Sicilia le carrette siano rifiuti tossici perché verniciate da sostanze contenenti piombo. Altro che opere d’arte messe in vendita a beneficio dell’Alto commissariato Onu per i rifugiati: dovrebbero essere smaltite con mille precauzioni. Assieme a tanta retorica assistenziale.

LETTERA A GOODMORNINGUMBRIA

11 aprile 2011

Arrivano in Umbria gli immigrati e quelli che governano la regione e amministrano gli Enti locali non hanno  avuto ancora la sensibilità di dire agli umbri dove e come verranno allocati questi immigrati. Il comportamento desta più di un sospetto ed è segno di una concezione padronale delle istituzioni che tende a mettere ai margini i cittadini che potranno giudicare solo a cose avvenute. Un comportamento inaccettabile che dovrà essere dovutamente approfondito in ogni suo aspetto, anche finanziario, nelle sedi opportune.

Maurizio Ronconi