Posts Tagged ‘katiuscia’

M5S, Laura Alunni: “In Umbria è in atto un tentativo di auto-conservazione della casta”

9 marzo 2015

movimento 5 stelleAnche il Corriere della Sera, con un articolo a firma Giovanni Belardelli, ha denunciato alla pubblica opinione nazionale la legge elettorale -vergogna umbra.

Una legge tutta da riscrivere, in quanto è in palese violazione della Costituzione (articoli 3, 48, 121) e dei più elementari principi di rappresentatività di organi elettivi già sottolineati nella sentenza n.1/2014 della Corte Costituzionale.

In Umbria è in atto un tentativo di auto-conservazione della casta politica al potere. (more…)

Spese eccessive a Todi, i dipendenti comunali dovranno rimborsare il comune, ecco la gestione Marini!

5 novembre 2013

Vergogna, presidente Marini! La Corte dei Conti ha rilevato che negli anni 2003-2007 il comune di Todi, di cui lei era allora primo cittadino, ha subìto un danno erariale quantificato in 630.420 euro, cifra che adesso il comune deve recuperare. Chi ha provocato questo danno? Stando (more…)

Il Partito Democratico di Deruta risponde al vice sindaco Battistelli

1 giugno 2012

Dopo la prima seduta del consiglio comunale il vice sindaco Battistelli ha voluto esprimere chiaramente il suo punto di vista attaccando il capogruppo di Uniti per Deruta, Katiuscia Papi, esponente del Partito Democratico e quindi “grigia e rancorosa”, sempre a parer suo. Per puntualizzare vogliamo segnalare che: (more…)

Assalto all’ambasciata britannica e razzi contro Israele dal Sud del Libano: due messaggi mirati

1 dicembre 2011

di Matteo Bressan

Il protrarsi della crisi siriana assieme alla corsa al nucleare da parte dell’Iran sta producendo un’accelerazione della tensione senza precedenti, nel già complesso scenario mediorientale. Partendo dagli attentati dello scorso maggio al contingente italiano dell’UNIFIL, seguiti poi da quelli al contingente francese, si è assistito ad una pericolosa concatenazione di eventi riconducibili in qualche modo a quanto avveniva in Siria e Iran. All’epoca dell’attentato all’UNIFIL la comunità internazionale si apprestava ad inasprire le sanzioni contro il regime di Assad e molti hanno intravisto un possibile collegamento tra i due eventi. Più complesso da analizzare risulta invece il lancio di alcuni razzi contro Israele, partiti dal Sud del Libano due notti fa. Nonostante che l’attacco sia stato rivendicato da un gruppo islamico ritenuto vicino ad Al Qaida, le Brigate di Abdallah Azzam, molti sostengono che sia quasi impossibile compiere simili azioni nel Sud del Libano senza il consenso di Hezbollah. Cercando però di trovare una spiegazione a questa azione militare si possono provare a seguire due strade: una di politica interna e una di politica internazionale. Proprio ieri infatti il Premier libanese Mikati, sorprendendo molti osservatori, ha annunciato di aver versato i finanziamenti necessari al funzionamento del Tribunale Speciale che indaga sull’omicidio Hariri. Hezbollah infatti, che sostiene il Governo Mikati, aveva manifestato a più riprese la propria contrarietà al sostegno economico del Tribunale, facendo presagire una possibile crisi di Governo. Il lancio di razzi quindi potrebbe rappresentare un avvertimento non solo per ricordare a tutti i partiti libanesi i rapporti di forza all’interno del paese dei cedri, ma anche una prova di forza nei confronti dello stesso Mikati. Anche i razzi utilizzati questa volta, non più i Katiuscia ma i Grad, potrebbero essere considerati più come un avvertimento ad Israele, che non una vera e propria provocazione. Un messaggio per ricordare, al nemico storico di Hezbollah, che l’arsenale questa volta, rispetto al 2006, annovera razzi ben più potenti dei Katiuscia. Un messaggio quindi, più che una vera provocazione magari tesa a scatenare un conflitto che non gioverebbe ad Hezbollah e che esporrebbe l’intero Libano ad una ben più consistente reazione israeliana rispetto a quella del 2006. Negli ultimi giorni però altri messaggi sono arrivati e ben più inquietanti. In Iran, da quello che viene riferito da dissidenti iraniani, dietro all’assalto all’ambasciata britannica ci sarebbe dell’altro. Il regime infatti, nonostante l’inerzia della comunità internazionale, starebbe vivendo una fase di lenta ma pericolosissima implosione. Addirittura si ipotizza che l’assalto all’ambasciata britannica sia stato architettato per far passare in secondo piano l’esplosione che ha interessato gli impianti di arricchimento dell’uranio nella città di Isfahan. Il Times, ha diffuso delle immagini che testimonierebbero, la distruzione di alcuni edifici ma ad oggi non risulterebbero registrate fughe di radioattività né è possibile provare un coinvolgimento della CIA o del MOSSAD nei fatti accaduti. In questo scenario, con la Siria che minaccia ritorsioni contro l’occidente e l’Iran che promette di scatenare Hamas ed Hezbollah in caso di attacco israeliano, l’Italia si appresta a riprendere il comando della missione UNIFIL dal prossimo gennaio. Il contesto però è notevolmente cambiato rispetto ai tempi del Generale Claudio Graziano e alcune dichiarazioni provenienti dall’Iran meritano la massima attenzione, se non addirittura un ripensamento della missione UNIFIL. La scorsa settimana infatti Yahya Rahim Safavi, Consigliere militare della Guida suprema e già comandante delle guardie rivoluzionarie iraniane, ha fatto riferimento ad una esercitazione congiunta tra la Nato e Israele, svoltasi a largo delle coste della Sardegna, con il contributo dell’Italia. C’è da chiedersi a questo punto, se Hezbollah, che in passato aveva espresso importanti apprezzamenti sul contingente italiano, guarderà con maggiore diffidenza il nuovo comando italiano.

 

 

Ospedale di Todi, Floriano Pizzichini replica alla presidente Marini

28 febbraio 2011

“Bene ha fatto la Presidente della Giunta Regionale, Catiuscia Marini, a puntualizzare che  la gestione e le scelte sulla struttura dell’Ospedale di Porta Romana sono in capo alla Regione e non al Comune di Todi. Tale intervento chiarisce infatti  come la struttura, proprio per una  scelta politica di Catiuscia Marini, allora Sindaco di Todi, oggi sia nella disponibilità di essere venduta dalla Regione dell’Umbria, diversamente, ad esempio, da quanto previsto per la struttura di Marsciano”. È quanto afferma Floriano Pizzichini, Presidente del Consiglio Comunale di Todi, che nei giorni scorsi aveva promosso un incontro fra Regione, Asl, Comune di Todi e conferenza dei Capigruppo per definire il futuro della struttura ospedaliera. “Faccio  rilevare , che tale mia iniziativa è nata con la condivisione della  Conferenza dei capigruppo, alla presenza di esponenti di maggioranza ed opposizione, con l’obiettivo di portare un contributo positivo e propositivo ad una questione di grande interesse per la città. È del tutto evidente, infatti, come lo spostamento dell’ospedale dall’attuale struttura di Porta Romana a Pantalla, determinerà l’impoverimento di quella zona e la necessità di porre in essere soluzioni nel più breve tempo possibile. Certamente tale proposito nulla toglie all’autonomia della Regione, ne si frappone  ad  iniziative che prevedano la partecipazione dei Sindaci del comprensorio. In  tal senso – prosegue Pizzichini – l’invito  non ha carattere esclusivo, bensì partecipativo, così come chiesto più volte dalle forze politiche presenti in consiglio comunale rispetto numerose questioni di interesse cittadino. Pertanto è mia intenzione proseguire su questa strada, convocando l’annunciato incontro nei prossimi giorni, al quale auspico la partecipazione della Regione e di tutti i soggetti invitati”. Il presidente  Pizzichini conclude la nota stigmatizzando la posizione del Pd di Todi sulla vicenda: “E’ incomprensibile come il Pd tuderte abbia ricusato le scelte della conferenza dei capigruppo e il costruttivo atteggiamento  tenuto dagli esponenti del centrosinistra  in quell’incontro, nel quale, la mia proposta  era  stata unanimemente condivisa,  tanto nel  metodo quanto nel  merito. Ricordo inoltre che a nulla valgono le accuse di sovrapposizione con l’amministrazione Comunale, che già di per sé, da mesi chiede incontri alla Regione su tale materia, senza ottenere risposta”.

LE TRE (IN)COERENZE DELLA PRESIDENTE MARINI PRESENZA FEMMINILE, INCARICHI RICCHI A RICCHI PENSIONATI E LA SANITA’ ” UNIVERSITARIZZATA “

16 febbraio 2011

di Luigi Bori Coordinatore  regionale di Sinistra Ecologia Libertà Umbria

Dove sono finiti tutti i buoni propositi di cambiamento? Speriamo di sbagliare, ma questo dubbio viene alimentato proprio dal comportamento recente della Presidente della nostra Regione, che sembra avallarne il sospetto.

Sono TRE i punti incriminati.

PRIMO: LE DONNE – Alla manifestazione di Roma di domenica scorsa, Catiuscia Marini  dal palco ha affermato che le Istituzioni dovrebbero obbligatoriamente (e, per noi, auspicabilmente) avere il 50% di presenza femminile. Ci domandiamo allora: come mai  la sua Giunta è al 20% e il “listino” delle elezioni, quello di sua competenza, conteneva solo uomini? Se ha quella convinzione la dimostri tornando indietro, per quanto possibile, sulle nomine fatte e agendo di conseguenza su quelle che deve ancora fare.

SECONDO: GLI INCARICHI – Dopo aver nominato i vertici dirigenziali regionali, ha premiato, alla faccia del risparmio, alcuni neo “pensionati di lusso” con contratti da 120 mila euro l’anno per tre anni (intanto!). E questo mentre non si parla, né si fa niente per i precari della Regione, ai quali si sta prospettando la ricetta “Provincia di Perugia”, una ricetta che rischia di mandarli a casa dopo anni e anni di lavoro senza alcuna garanzia. Non ci sembrano esempi di buone politiche per il lavoro, né segnali di discontinuità con il passato.

TERZO:  IL ” REPARTINO PSICHIATRICO ” PERUGINO – L’annoso problema è stato risolto, ma a Terni. A Perugia la sistemazione e soprattutto la riorganizzazione di questa eccellenza sanitaria, (di questo fondamentale pezzo di storia della civiltà umbra), è di là da venire. Nonostante le promesse e gli annunci nella duplice veste di Presidente nonché di Assessore alla Sanità. Evidentemente ciò che interessa marginalmente l’Università, desta marginale interesse anche per la Regione.

Ci sarebbero infine da aggiungere diverse incongruenze presenti nel Dap, ma, non volendo infierire, si auspica che la Presidente si fermi un po’ a riflettere. Favorendo, magari, una riflessione collettiva con l’intera coalizione per stabilire un percorso che mostri davvero ai cittadini l’inizio di un’epoca di cambiamento e non quella, con la conservazione, della fine del centrosinistra.

LE PAGELLE DI CIUENLAI – LA MARINI E LE “DONNE” DEL LISTINO, IL MORICONI SCONOSCIUTO E IL LIEVITO DI ROSSI

16 febbraio 2011

LE PAGELLE di Ciuenlai

Katiuscia Marini – Nel mezzo della manifestazione del 13 dichiara che tutti i consessi pubblici debbono avere il 50% di donne. Ma i sei del suo listino sembravano tutti uomini? Dubbio atroce! Chi sono i tre che sono stati a Casablanca? Chirurga 5

Nilo Arcudi – Il Vice Sindaco di Perugia chiede l’azienda unica per acqua e rifiuti. I Sindaci di Foligno e Spoleto non ci stanno. Bisognerebbe sciogliere la Vus e sarebbe una catastrofe di proporzioni bibliche. Il National Geographic si è già prenotato per girare un documentario dal titolo “Foligno dopo la Vus”, ultima puntata della serie “la terra dopo l’uomo”. Non si scoraggi e faccia come Cesare, passi il Tevere. 6 e mezzo

Mario Bravi – Il segretario regionale della Cgil benedice la sgangherata riforma delle Comunità Montane (quella che taglia il nome e raddoppia il numero) rimettendo in funzione l’antica “cinghia di trasmissione”. Meccanico senza Metal 4

Riforme 1 – Gli accorpamenti non piacciono ai ternani. Nel sito di Umbria Tpl “Terni” risulta presidente della Società Sbardella, mentre di Moriconi (il vero capo dell’azienda) non c’è traccia. Per la serie “Giovanni si è fermato a Sangemini”. 3

Riforme 2 – Se non piacciono gli accorpamenti fatti, figuriamoci quelli da fare. 8 Consiglieri comunali di Terni hanno presentato, in difesa dell’autonomia dell’azienda Sanitaria (che dovrebbe sparire), un atto di indirizzo. Di indirizzo? Si sta in viale Tristano de Joannuccio e lì rimane. 5

Santi – La vicenda sta ormai coinvolgendo Regione, Province e Comuni. L’ultimo arrivato è Spoleto, dove è stata chiesta l’ennesima modifica dello statuto. Sarà per questo che nella vicina Trevi, per evitare noie, il centrosinistra, alle elezioni, punta su Sperandio?

Tesseramenti – C’è chi dice che le iscrizioni all’Udc siano aumentate del 50% in una sola notte. Visto che quelle del Pd, invece, sono diminuite del 50% in un intero anno, Andrea Rossi, per pareggiare le cose, avrebbe chiesto a Ronconi il nome del lievito che ha usato. Pasticcere 5 e mezzo

La raffica – Una recente indagine rileva che in Umbria i bambini e i segretari di partito soffrono di problemi di “peso” ,  “I cattolici democratici si incontrano a Todi” quelli fascisti non si sa. A Nocera Umbra torna in campo l’ex sindaco del Pci Walter Ruggiti perché “la politica può essere modificata”, le persone no!;  I circoli del Pd di Città della Pieve “scommettono su donne e giovani”, la Snai su Giovagnola e Fallarino,
Per il Pd di Assisi il prossimo è “il direttivo della verità”, i precedenti quelli delle bugie per Cianetti;  Castelluccio sogna la funivia e Norcia una stazione spaziale.