di Francesco La Rosa
CHIEDIAMO LA SOSPENSIONE IMMEDIATA DI QUESTO BUSINESS ED Il BOICOTTAGGIO DI TUTTI I PRODOTTI DERIVATI DALLA BILE.
Appello di Dawn Lam, Penny Penrose e Bruno Tomassi residenti a Bevagna, per richiedere la sospensione dei crudeli prelievi quotidiani di bile agli orsi cinesi tenuti in cattività, addirittura in gabbie di soli due metri quadrati. I prelievi fatti con cateteri metallici inseriti nella cistifellea rischiano di portare i poveri malcapitati orsi alla paralisi.
Ma perché questi prelievi violenti di bile? Per i cinesi la bile è da sempre considerata importante in medicina perché è alla base di molti farmaci prodotti per la cura delle malattie del fegato degli occhi, e calcoli alle vesciche urinarie. Di fatto i quasi 7200 orsi tenuti in cattività sono una autentica catena di montaggio per la produzione di questa sostanza. Nell’Asia sud orientale come conferma una ricerca WSPA gli orsi bruni vengono catturati e venduti agli allevamenti, autentiche “Fattorie della Bile” ed il commercio di prodotti con base estratta dagli orsi ha posto di fatto una taglia sulla testa di ogni esemplare vivente.
La maggioranza dei cittadini cinesi di Pechino Shangai e Hong Kong è al corrente che gli animali sono sottoposti e resistono a livelli terribili di crudeltà e di abbandono, e si è dichiarata contraria a tale uso, ma i tentativi di migliorarne gli standard di vita effettuati presso due strutture governative non hanno ottenuto alcun beneficio per gli orsi. L’unica consolazione è che per fortuna che i panda sono pochi e super protetti, altrimenti anche loro avrebbero fatto la stessa fine.