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Domenica 28 dicembre torna la grande dancehall all’ Urban di Perugia

27 dicembre 2014

loop-mr-vegasIn consolle un ospite delle grandi occasioni, per la prima volta a Perugia, direttamente dalla Jamaica MR. VEGAS!

Prima e dopo il concerto ad animare l’Urban ci saranno le formazioni locali i-shence e masada foundation…. Ad accompagnare mr.vegas direttamente da new york dj starr.

A devastare il palco una serie di dancers a partire dalle wine gyals , la dancehall school perujah, fino ad arrivare a woody helen.

Il 28 dicembre 2014 MR VEGAS approderà per la prima volta a Perugia, all’URBAN insieme ad I-SHENCE, dove presenterà il frutto della sua ultima fatica, il suo ultimo album, uscito nell’autunno del 2014 dal titolo “Reggae Euphoria” , in uno show di quelli che solo un artista del suo calibro può offrire, e a cui nessun amante della musica reggae e dancehall può resistere!

LA MARTIN’S GUMBO BLUES BAND al Bad King di Perugia

7 ottobre 2014

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Domenica 12 ottobre
La Martin’s Gumbo Blues Band prende il suo nome dal fondatore, Fabrizio Martin e dal Gumbo, tipica pietanza del Delta del Mississippi, luogo di nascita del Blues. Il piatto è un ottimo mix di sapori e culture così come il Blues della Martin’s Gumbo BB: fiero, sincero e puro, ricco di influenze e sfaccettature grazie anche all’uso di strumenti tipici quali Cigar Box, Washboard, Slide-Guitar e percussioni che portano la band a spaziare dal Chicago Blues al Down-home Blues del Delta.

ore 22:30 (dopo la partita) al Bad King, via fosso Infernaccio 1

 

Vitale: è ora di sperimentare i trasporti collettivi non di linea notturni per il fine settimana

21 Maggio 2014

Riceviamo a pubblichiamo

sinistra per perugiaAderendo al Manifesto per la Mobilità Nuova a Perugia intendo adoperarmi sul fronte dei trasporti collettivi per raggiungere e rientrare dai luoghi di divertimento notturni (discoteche, locali notturni, concerti).

A tutti, in particolare ai giovani, quando si va in un locale fa piacere partecipare al divertimento ed accompagnare i momenti di socialità con qualche bevanda. (more…)

M5S Perugia – “E’ ARIVATO PENSECE”: CONSIDERAZIONI SULLA PROPOSTA DI TOMMASO BORI PER LE LICENZE AI LOCALI DEL CENTRO STORICO

11 marzo 2014

logo m5s perugiaRICEVIAMO  E PUBBLICHIAMO

“E’ arivat’ pensece” è un’espressione dialettale perugina usata  quando qualcuno suggerisce in extremis una soluzione affrettata e banale per risolvere un problema complesso, magari creato da lui stesso. Questo dovrebbe essere lo slogan del PD perugino per questo assurdo  periodo pre-elettorale.
Fra gli iperbolici progetti, le pompose inaugurazioni e le dichiarazioni di buoni intenti, è spuntata una proposta che ha il sapore amaro della beffa, tanto per gli addetti ai lavori, quanto per i normali fruitori della vita notturna del centro storico.
Si Tratta della proposta del consigliere Tommaso Bori, giovanissimo rampollo del PD, sui nuovi parametri per (more…)

MUSICA E BAGNO NOTTURNO AL PATTOL CLUB DI PERUGIA

12 giugno 2012

PATTOL CLUB, via Amendola 147

SABATO 16 GIUGNO ORE 21,30

Ancora un bagno di musica al Pattol Club in compagnia de ICORONA una delle band emergenti più interessanti del panorama perugino. INGRESSO GRATUITO

UGL TRASPORTI E L’ACCORDO CHE NON C’E’

9 febbraio 2012

La Segreteria regionale UGL TRASPORTI Tpl smentisce l’articolo pubblicato dal Giornale dell’Umbria in merito all’accordo sugli stipendi dei lavoratori di Umbria Mobilità. Dispiace dover smentire il cronista del Giornale dell’Umbria, ma ad oggi non vi è nessun accordo, le Segreterie di tutte le sigle sindacali si incontreranno il prossimo venerdì pomeriggio al fine di trovare una posizione unitaria in merito all’argomento dell’unificazione dei trattamenti economici e normativi, e quindi, poi recarsi alla convocazione in Regione, del lunedì successivo presso gli uffici dell’Assessore ai trasporti Silvano Rometti. L’articolo sopracitato è viziato da alcune notizie infondate che precisiamo di seguito:

L’incontro di lunedì 13 febbraio in Regione è il tentativo di un accordo, che vede coinvolto anche l’Assessore Rometti, come garante di impegni precisi che prenderanno Azienda e Sindacati. E’ bene precisare che l’azienda per l’anno 2011, ha risparmiato sulla voce di bilancio relativa al costo del personale oltre 2.500.000 (due milioni cinquecentomila) euro, quindi la cifra che trova d’accordo tutti di 1.000.000 (un milione ) di euro non è un costo in più, ma sono risorse recuperata dai pensionamenti e riduzione dell’organico di guida. Il Sindacato non fa “buon viso e cattivo gioco” nei confronti dei lavoratori, come racconta il cronista, coerentemente abbiamo chiesto l’immediata erogazione all’atto della firma, ma visto che il documento che si discuterà in Regione, prevede solo l’individuazione delle risorse necessarie, e impegna l’Azienda e Sindacati ad un confronto in tempi certi, in merito al successivo tavolo aziendale, per definire il nuovo accordo normativo ed economico unico dei lavoratori di Umbria Tpl e Mobilità, per tale ragione si può prevedere l’effettiva erogazione slittata di qualche mese. La scrivente sigla ha già manifestato le proprie perplessità, in merito alla proposta aziendale che vede come erogazione l’anno 2013, ritenendo che nell’ultimo periodo i salari abbiano perso parte del potere di acquisto, rispetto al 2011, anche a causa delle ultime manovre economiche correttive del bilancio dello stato, da parte dei governi che si sono succeduti.

 Roberto Perfetti –  Segreterio Regionale

 

 

Assegno di cura ai disabili, la Regione si muove, è la volta buona?

11 gennaio 2012

La Regione ha già chiesto alle Aziende sanitarie locali di provvedere all’erogazione degli assegni di sollievo per i malati di ‘Sla’, per la quale sono necessari criteri inoppugnabili che garantiscano equità e soddisfacimento dei bisogni effettivi in ogni ambito territoriale”. È quanto sottolinea la Direzione regionale Salute e Coesione sociale, ricordando di aver provveduto, con atti deliberativi e varie note indirizzate alle Asl a definire le tipologie di assegno e i criteri valutativi da adottare da parte delle Unità di valutazione multidisciplinare per l’individuazione dei soggetti affetti da malattie dei motoneuroni ed in particolare da “Sla” beneficiari dell’assegno di sollievo. “Con l’ultima nota inviata ai Direttori generali delle Asl – si rileva – in attesa dell’effettiva ripartizione dell’annualità 2011 del Fondo per la non Autosufficienza, già accreditata alla Regione Umbria dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, si è chiesto di provvedere immediatamente all’erogazione degli assegni di sollievo, secondo i criteri di valutazione individuati, il cui rimborso avverrà da parte della Regione alle Asl su rendicontazione trimestrale, e di fornire i dati relativi all’erogazione dei primi tre mesi perché siano orientativi per l’individuazione dei criteri di ripartizione”.

nota di redazione: Bene, aspettiamo una  sollecita risposta dalle Aziende Sanitarie Locali

PRIVILEGI – Ora la “Casta” va all’attacco del “popolino”.

3 agosto 2011

L’Opinione di Stelio Bonsegna

 

Un “popolino” che si lamenta da decenni, della troppa disinvoltura della classe politica nella gestione della cosa pubblica e l’indifferenza con cui la classe politica affronta questa crisi internazionale. Ma soprattutto, disturba il modo con cui i nostri rappresentanti politici tendono a salvaguardare i loro stretti interessi, privilegi, oltre a comparire spessissimo in scandali vergognosi.
I nostri politici hanno dimenticato che sono stati eletti dal “popolino”, per essere da loro rappresentati al parlamento italiano e per tenere sempre in primo piano gli interessi del popolo e non i loro. Un attacco generico alla: ANTIPOLITICA dilagante tra gli italiani e che qualche partitello cerca di cavalcare, per poi poterla imbrigliare a suo favore e smorzare con calma, quando diventa troppo pericolosa. Quindi il “popolino” è avvisato: Nessun cambiamento nei loro privilegi, ma solo ritocchi di facciata. Il “popolino” non conta più niente, sono solo dei servitori che debbono essere solo governati da, non uno, ma più padroni. Famose le parole di Indro Montanelli: “In Italia, a fare la dittatura, non e’ tanto il dittatore, quanto la paura degli italiani e una certa smania di avere un padrone da servire.  Lo diceva Mussolini: “Come si fa a non diventare padroni di un paese di servitori?”
Quanto emerge dalle misure prese recentemente dai due rami del Parlamento, dalla Presidenza della repubblica, da qualche Ente locale e da qualche raro Burocrate di Stato, danno già un’idea dell’andazzo. Misure, che se controllate con la lente d’ingrandimento, daranno l’idea dell’inghippo o per meglio definire il tutto, “la fregatura” che ci stanno propinando. Sono stati presi solo alcuni privilegi, raramente utilizzati dai parlamentari, gli è stato dato un valore (esagerato) e quindi moltiplicato per il numero dei parlamentari della corrispondente camera, ed ecco il risultato dei milioni di risparmio che ci vogliono dare a bere.
Quindi non si sono colpiti veramente gli stipendi (esosi) ed i veri privilegi dei burocrati di stato.
Se veramente fossero politici responsabili, avrebbero colpito i loro benefit, compreso il loro stipendio, a colpi di scure.

Queste responsabilità dovevano venire anche dagli enti locali, Regioni, Province, Comuni, Municipalizzate, enti limitrofi, oltre che da altri poteri dello stato.
Avrebbero dovuto fare tagli veri, per non aggravare ulteriormente la già delicata situazione delle famiglie italiane.

Questo si sarebbero aspettati i cosiddetti “ANTIPOLITICI”, che hanno ragione a lamentarsi di questo losco modo di amministrare e gestire la cosa pubblica.
Il popolo italiano non è contro la Politica, quella “vera e seria”, ma contro le Sanguisughe che stanno depredando l’Italia, riducendola ad un popolo di mendicanti ed indigenti.

Quindi, signori “rappresentanti” del popolo italiano, smettetela di offendere chi vi ha votati in buona fede, altrimenti rischiate uno scontro pericoloso, un vero e proprio cortocircuito con il “popolino”, cioè il popolo degli elettori che hanno a maggior ragione di dire che: LO STATO SIAMO NOI.

Varie sono le iniziative che stanno prendendo piede tra il popolo dei cosiddetti “indignati” e spero che trovino presto la quadra ed il modo di sincronizzarsi e far venir fuori un’unica voce di pretesa di cambiamento nella politica italiana.

Anche a suon di drastiche modifiche, dell’attuale vetusta Costituzione Italiana.
Un avvertimento ai politicanti:
Non cercate di mettere i bastoni tra le ruote a queste iniziative popolari e non partitiche (che fanno onore ad una vera Italia Democratica e Liberale), altrimenti ne pagherete lo scotto alle prossime elezioni politiche.

Riforme – Quel “Tesorone” sotto le poltrone

16 luglio 2011

di Ciuenlai

I nostri amministratori continuano a piangere miseria. E non gli si può dare torto. I tagli del Governo sono irricevibili per le finanze degli enti. Su questo hanno ragione da vendere, ma quando dicono che si è raschiato il fondo del barile, non gli credete. E’ stato raschiato il fondo del barile che c’è, non di quello che bisognerebbe avere e costruire attraverso le famose riforme. Quali? Provo ad indicarne alcune che si riferiscono all’ente più grande : La Regione :

Sanità – Una sola Asl (o al massimo due). Si cancellerebbero di colpo 5 strutture, 5 direttori generali, 5 direttori sanitari, 5 direttori amministrativi ecc (o 4 nel caso di due). L’agenzia unificata per gli acquisti diventerebbe superflua e le integrazioni e unificazioni di spesa, la razionalizzazione dei magazzini (che qualcuno, non so se a torto o a ragione, denuncia come un vero e proprio pozzo degli sprechi) potrebbero garantire consistenti risorse da destinare al potenziamento dei servizi e alla esenzione dagli stessi dei meno abbienti.

Agenzie – Ammesso e non concesso che queste strutture siano indispensabili l’unificazione e la riorganizzazione delle stesse produrrebbe significativi risparmi.

Enti intermedi – In attesa di sapere che fine faranno le Province, abolizione di tutto ciò che non è elettivo (Ati, Atc, Comunità Montane, Consorzi e tutto quanto fa solo poltrone)

Costi della politica – Parificazione dei compensi (che vorrebbe dire dimezzamento) a quelli delle equivalenti istituzioni europee (Regioni francesi, lender ecc.) o a quelle degli stati americani, abolizione dei vitalizi e limitazione delle spese di presidenza, assessorati e gruppi a quelle strettamente necessarie per il corretto funzionamento degli stessi, tenendo conto anche della prossima diminuzione del 30% del numero dei consiglieri e dei componenti delle Giunte.

Personale – Blocco decennale del turn over per dirigenti e per le posizioni organizzative. Equiparazione, in prospettiva, delle dotazioni di queste figure a quelle private. (La Nestlè non ha 100 dirigenti). Unificazione, per quanto possibile, delle figure di Direttore generale e segretario generale in attesa che qualche legge dichiari l’evidente inutilità di una delle due.

Servizi – Creazione di una unica azienda regionale dei servizi (Trasporti, Acqua, rifiuti ecc.). Eliminando le decine e decine di aziende pubblico – private oggi esistenti. Se, come è scritto nei documenti relativi alla creazione di Umbria Tpl, questa prima operazione di unificazione ha permesso, di colpo e da sola, un risparmio di 2/3 milioni di euro, pensate a quanto soldini si potrebbero ricavare da una operazione di “eliminazione totale”.

Potrei citare altri rimedi (uno su tutti l’accorpamento dei comuni più piccoli, l’eliminazione delle presidenze dei Consigli ecc.), ma basterebbe che l’operazione per la Regione venisse ripetuta in tutti i 95 enti locali che esistono in Umbria per scoprire che alla fine avremmo non un “tesoretto”, ma un “tesorone” formato da qualche decina, forse qualche centinaio di milioni di euro da utilizzare per investimenti, sostegni all’economia, infrastrutture, lavori pubblici e potenziamento dei servizi. Esperti di finanzia pubblica mi informano che con 50 milioni all’anno a disposizione, ci si può accendere un mutuo quarantennale di oltre un miliardo di euro. Una cifra che permetterebbe di “sbancare” (in tutti i sensi) l’Umbria. Questa è la “ciccia” sulla quale si dovrebbe operare. “Interessa l’oggetto?”. Macchè, meglio tenersi le poltrone.

 

URBAN LIVE MUSIC CLUB

14 ottobre 2010

Giovedì 14 ottobre parte all’Urban il nuovo appuntamento che ogni due settimane si alternerà alle sonorità hard rock di Headbangers Hall: siamo orgogliosi di presentare


 

Arawak

Stop that train è il nome della serata, organizzata in collaborazione con i ragazzi di Mtj promotion (già dal 2003 attivi nella promozione e diffusione della black music), che proporrà all’ Urban due giovedì al mese musica live con artisti nazionali ed internazionali della nuova e vecchia scena reggae mondiale.

Si parte con il concerto degli ARAWAK, gruppo sardo che propone roots reggae dal 2003. Gli Arawak, attualmente composti da Empress Elèna (voce, cori), Forelock (voce+tastiere+dub master),Bush Master (chitarra ritmica), Iron (tastiere, organo), Magno (Batteria,cori), Mampy (basso), Di Big Masta (chitarra solista,Cori, trombone), hanno l’occasione di aprire i concerti a gruppi come Radici nel cemento, Villa ada, e ad un notissimo gruppo ska catalano: gli Obrint Pas.

Venerdì 15 ottobre Friday I’m in rock si trasformerà ancora una volta con un dj set che ormai è diventato un classico degli appuntamenti dei venerdì dell’Urban.

Due decenni musicali l’un contro l’altro armati che si daranno battaglia all’ultima canzone, all’ultimo ricordo…

In consolle la battaglia 80s VS 90s…insieme ai nostri dj e con le proiezioni video di Ink  ripercorreremo i brani che hanno reso famosi ed indimenticabili questi due decenni…chi vincerà tra Cure e Nirvana, tra Smiths e What is love? Non mancate e lo scoprirete…

In consolle:

ANNI ‘ 90: HOBIE BUCHANNON & JIM WALSH

ANNI ’80: PEO COLOMBO & ANDREA BERGONZONI

Sabato 16 ottobre on stage un concerto assolutamente da non perdere:

ONE DIMENSIONAL MAN is back!

 

One Dimensional Man

 

Giulio Ragno Favero (produttore de Il Teatro degli Orrori, Zu e One Dimensional Man) e Pier Paolo Capovilla (front man della rock band italiana più apprezzata del 2010) tornano insieme per suonare dal vivo uno dei dischi più accattivanti di One Dimensional Man: YOU KILL ME, ridando vita al gruppo che ha segnato gli anni novanta della musica rock indipendente italiana. Non era un mistero, la ricomparsa della band, che tanti, forse tutti, avevano pensato come definitivamente trascorsa. Pierpaolo più volte ne aveva accennato nelle interviste: “aspettatevi sorprese”. E la sorpresa è arrivata. Un breve tour in Ottobre: per ritrovarsi, fans della prima e dell’ultima ora, riascoltare YOU KILL ME e una manciata di canzoni nuove di zecca, per guardare oltre il giardino, verso il futuro. 8 date, da metà ottobre, riproporranno la miscela esplosiva di noise, rock, indie de “L’uomo a una dimensione”, che viene resuscitato da Giulio e Pier Paolo con la complicità di Luca Bottigliero, già batterista dei Mesmerico.