Posts Tagged ‘lucia’

BCsicilia contraria all’ennesimo trasferimento del capolavoro di Caravaggio “Il seppellimento di S. Lucia”

27 Maggio 2020
Caravaggio Il seppellimento di S. Lucia (1608) (1)

Caravaggio, sepoltura di santa Lucia

L’Associazione BCsicilia è contraria all’ennesimo trasferimento del capolavoro di Caravaggio “Il seppellimento di S. Lucia” ospitato nella Chiesa di S. Maria alla Badia a Siracusa.
Non vogliamo mettere in dubbio la buonafede di coloro che hanno promosso questa “operazione” o dato il proprio nulla osta per la partenza dell’opera del Merisi.
Ma perché siamo l’unica regione “costretta” a mandare i propri capolavori fuori per essere restaurati, in cambio dell’esposizioni in qualche mostra?
Considerato che l’opera versava in così grave stato di conservazione e da diverso tempo, perché non si trovavano i fondi da parte del Fec (Fondo Edifici di Culto), proprietario dell’opera o da parte della Regione? E’ legittimo pensare che l’opera sia particolarmente danneggiata anche perché è stata troppo spesso portata in giro per mostre e rassegne? (more…)

Non lasciamo solo il popolo curdo. Fermiamo l’attacco turco in Siria

21 ottobre 2019

La-guerra-dimenticata-del-Kurdistan-turcoIL CONSIGLIO COMUNALE DI PERUGIA:
Esprime la sua solidarietà al popolo curdo e una ferma condanna dell’aggressione turca nella Siria settentrionale.
E chiede al governo italiano:
Di attivarsi in tutte le sedi, con particolare riferimento all’Unione Europea, al Consiglio
d’Europa e alla NATO, per far si che vengano avviati immediatamente tutti i canali diplomatici per fermare l’attacco turco contro i curdi nel Nord della Siria e creare da subito una “no fly zone” nell’area interessata, che impedisca quindi all’aviazione turca di bombardare l’area in questione, bombardamenti devastanti soprattutto per la popolazione civile. (more…)

ASSISI, LA BEFANA PORTA L’11° CORSO DI RICAMO

6 gennaio 2017
lucia-smurra

Lucia Smurra

di Gilberto Scalabrini

Anche quest’anno, nel sacco della Befana, c’è il prestigioso corso di ricamo della maestra Lucia Smurra. Giunge alla sua XI^ edizione e saranno più di venti le mani di donna che, su ordite trame di tele di lino, disegneranno con l’ago e fili colorati la raffinata eleganza della tecnica del punto pittura. A differenza degli altri anni, il corso si terrà presso la Parrocchia di santa Maria degli Angeli, dove l’ospitalità del parroco, padre Marco Vianelli, è stata squisita. Peccato che il Comune di Assisi, anzi la nuova Amministrazione guidata dal sindaco Stefania Proietti, se lo sia fatto sfuggire dopo due grandi lustri, perché nell’ambito del volontariato è un vero fiore all’occhiello. (more…)

LA METROPOLITANA DI GAZA

24 luglio 2014
Maurizio Molinari

Maurizio Molinari

Ieri sera per la prima volta RaiNews24 ha mandato in onda un servizio sulla Guerra a Gaza non fazioso, non il solito servizio di propaganda a favore di Hamas che ci propina od ogni ora Lucia Goracci. Ha mandato in onda una intervista a quello che senza dubbio è il miglior giornalista italiano in Medio Oriente, Maurizio Molinari.

Molinari, con la sua solita pacatezza, ha (more…)

Lucia Mezzopera del Centro Nuoto Bastia neo primatista italiana nei 50 dorso

5 marzo 2014

lucia mezzoperaEra tempo che arrivasse, erano almeno due anni che Lucia lo inseguiva. E domenica 2 marzo finalmente è accaduto: con una splendida gara, disputata a Viterbo in occasione del 12esimo trofeo Larus Master a Viterbo, Lucia Mezzopera, una delle più forti atlete del Centro Nuoto Bastia, ha migliorato il primato nazionale dei 50 dorso.

“La gara è stata ben condotta – dichiara la forte nuotatrice Lucia Mezzopera – volevo il record. E tuttavia  qualche sbavatura rimane e mi fa sperare di poter presto ritoccare questa importante prestazione”.

Così Lucia ha messo in collezione un altro formidabile risultato: dopo il titolo mondiale ottenuto con la staffetta mista due anni fa a Riccione, dopo quattro titoli italiani vinti la scorsa estate ai nazionale di Trieste, giunge ora questo bel primato a inorgoglire lei e tutto i team del Centro Nuoto Bastia. (more…)

Giardini del Frontone, spazzatura e Flower Show

29 Maggio 2013

frontonericeviamo e pubblichiamo

Queste sono alcune visioni dei Giardini del Frontone, 3 giorni dopo la strombazzata manifestazione del Flower Show. Forse i cittadini avrebbero dovuto dimostrare più generosità, nei confronti dell’ Organizzatrice e del Comune, magari pagando spontaneamente qualche euro di più, piuttosto che (more…)

Flower show Perugia, lettera aperta all’assessore Pesaresi

25 Maggio 2013

Gentile Assessore Pesaresi

Faccio  seguito al breve colloquio che ho avuto con lei nei giorni scorsi in merito al Flower show e sul mio intervento d’interrogazione sulla stampa; questa mattina ho incontrato Lucia Broccolini, (organizzatrice Flower show) alla quale ho gentilmente chiesto se poteva dare una risposta, alle mie (more…)

AMORE PER L’ARTE DEL RICAMO: GIOVEDI’ 16 MAGGIO PRESENTAZIONE AD ASSISI DEL LIBRO DI LUCIA SMURRA

14 Maggio 2013

luc«Amore per l’arte del ricamo». Questo il titolo del libro di Lucia Smurra, la maestra del ricamo, che sarà presentato giovedì pomeriggio, alle 17, nella sala della Conciliazione del comune di Assisi.

Saranno il sindaco Claudio Ricci e l’assessore Moreno Massucci ad esporre la trama e far conoscere le 100 pagine che raccontano questa antica arte.

Non è un libro solo per addetti ai lavori o esperte, anche se non mancano i consigli per le tecniche dei manufatti, ma per tutti quelli che amano creare con le proprie mani qualcosa di unico ed originale. Lucia Smurra insegna la passione in punta d’ago. Ricama da quando era bambina e da sei anni mette al servizio di chi ama il ricamo la sua esperienza. Ricamare sul telaio o dipingere su tela di lino con fili colorati, è (more…)

Seminario: “Anatocismo ed Usura: come affrontarli?”.

10 Maggio 2013

Mercoledì 8 maggio 2013, presso il Cinema Teatro “Cesare Caporali” di Castiglione del Lago, si è tenuto un Seminario Informativo dal titolo: (more…)

SUL PRESIDENZIALISMO IL PDL HA FRETTA, BERSANI E CASINI NICCHIANO

31 Maggio 2012

La palla è in campo ma ancora non è chiaro se e chi è disposto a giocare la partita. La proposta del Pdl c’è, dall’altra parte dopo il refrain “è tutto un bluff” qualcosa si muove. Ma almeno per ora siamo ai tatticismi. La linea tracciata dal Cav. e da Alfano segna lo spartiacque del capitolo riforme: adesso nessuno può bipassare il confronto sul presidenzialismo. Bersani apre con (more…)

Donne protagoniste del corso di ricamo a Santa Maria degli Angeli

27 aprile 2012

Si conclude venerdì 18 maggio il quarto corso di ricamo organizzato dal Comune di Assisi..ed in particolare dal’ assessore Moreno Massucci e da Lucia Smurra di Tullio! Il corso iniziato il12 gennaio si svolge con incontri settimanali nella sede della sala delle Associazionia Santa Maria degli Angeli. La tecnica insegnata quest’anno é il Punto Pieno! Le 35 allieve provenienti da Foligno, Narni , Montecarlo, Trevi , Spello e Assisi hanno realizzato una coppia di asciugamani con cifra. Lo scopo dei nostri corsi di formazione per ricamstrici é la rivalutazione di questa antica e nobile arte nonché quello della socializzazione fra persone di età ed estrazione varia e differente che hanno però in comune la passione per il ricamo e le cose belle oltre alla voglia e alla curiosità di imparare tecniche nuove e farle proprie. Come sempre il corso, tenuto gratuitamente dalla signora Lucia di Tullio, si conclude con la consegna degli attestati di partecipazione alle allieve da parte del Sindaco Ricci e del’assessore Massucci e con la certezza di ritrovarsi nel 2013!

Filippo Timi al Morlacchi per lo spettacolo in vernacolo “Giuliett’e Romeo m’engolfi l’core, amore”

7 novembre 2011

Filippo Timi, foto studio Trabalza

di Geraldina Rindinella

Filippo Timi torna a Perugia portando sulle scene la più famosa tragedia di Shakespeare. “Giuliett’e Romeo m’engolfi l’core, amore” è il titolo dell’originale lettura in vernacolo degli innamorati più famosi d’Italia. Dopo il successo ottenuto lo scorso luglio al Festival dei Due Mondi di Spoleto lo spettacolo, prodotto dal Teatro Stabile dell’Umbria, sarà al Morlacchi da mercoledì 9 novembre fino a domenica 13 novembre (doppia recita alle 17 e alle 21), con replica all’Auditorium San Domenico di Foligno lunedì 14 novembre, alle 21. Un gradito ritorno alle proprie origini per l’attore e per lo Stabile umbro che ha accompagnato con attenzione e interesse la crescita di Filippo Timi fin dal 1998, quando, ancora sconosciuto al grande pubblico, è stato tra gli interpreti de “Il Processo”, l’anno dopo de “La Tempesta”, e nel 2001 del “Woyzeck” con una formidabile prova di recitazione, tutti spettacoli diretti da Barberio Corsetti. Senza dimenticare, poi “Il popolo non ha il pane? Diamogli le brioches”, del 2009, una riscrittura, originale e grottesca dall’Amleto che Timi, divenuto ormai popolare, ha interpretato e diretto, ottenendo un successo clamoroso. E ora, una rivisitazione in dialetto perugino de la famosa storia di du’ giovani innamorati, perché, come spiega nelle sue note Timi: “Con l’aiuto del volgare, l’amore diventa terreno, carnale, vivace e totale. Il dialetto sporca di vita la poesia, rendendola primaria, suscettibile all’umano. L’amore non si può tradurre, si può solo tradire, abbandonare, esibire, divorare. Il dialetto tradisce la bella lingua, gli strappa il pizzo della forma, la lascia in mutande. Irriverente? Assolutamente, sì! Viva le cosce nude della lingua scalza!”. In scena, con Filippo Timi nel ruolo inventato di Cupido, Lucia Mascino (la Balia), Vittoria Chiacchella (Giulietta), Luca Rondolini (Romeo), Mauro F Cardinali (Mercuzio).

Assisi, Lucia Smurra Di Tullio: i ricami aiutano la ricerca

31 Maggio 2011

Lucia Smurra Di Tullio ed il sindaco di Assisi Claudio Ricci

Pezzi unici, raffinati disegni elaborati da mani sapienti di esperte ricamatrici, è questa l’offerta di Lucia Smurra  Di Tullio all’Airc, Associazione Italiana per la Ricerca su Cancro nella mostra di autunno in occasione della festa della Madonna dedicata al ricamo presso la Sala delle Logge del Palazzo Comunale di Assisi.

I soggetti sono assolutamente originali e prendono spunto da immagini che la natura ci regala quando andiamo in giro per ammirare gli aspetti più affascinanti delle zone di Assisi  pur sapendo che praticare l’antica arte del ricamo a nessuna sarà mai ripagata la fatica e la pazienza di chi esegue questi lavori. “Il ricamo mi ha affascinata da quando ero bambina – dice Lucia – ma il momento più importante è stato il periodo della gravidanza, infatti ho ripreso a ricamare per mio figlio che stava per nascere e non mi sono più fermata, e ancora oggi cerco di trasmettere le mie conoscenze a chi desidera accostarsi a questa tradizione.”

Lucia, calabrese trapiantata ormai da tempo in Umbria e legata profondamente al volontariato cerca di realizzare la sua “mission” anche grazie ai corsi di ricamo che anche quest’anno saranno proposti a titolo assolutamente gratuito alle prime 30 persone che si prenoteranno.

Il corso sarà tenuto a Santa Maria degli Angeli nella Sala delle Associazioni messa gentilmente a disposizione dal Comune di Assisi attraverso il sindaco Claudio Ricci e l’assessore al bilancio ed alle politiche sociali Moreno Massucci.

 

Non avevo capito in pieno  la portata la portata di questo corso – dice Massucci – il vero significato e l’obiettivo di questo corso non è soltanto trasmettere un’arte che scompare, diventa un importante elemento di socializzazione fra le  persone che partecipano, per certi aspetti direi quasi una terapia del benessere, infatti le signore riescono a lasciare a casa i problemi e l’incontro con altre allieve diventa davvero un aiuto importante contro la depressione, senza trascurare lo sviluppo delle capacità creative di ciascuna e l’intima soddisfazione di dire “questo l’ho fatto io”.

Lucia e Moreno Massucci assessore alle politiche sociali

“…la società ideale non è di questo mondo, eppure tutta la vita è fatta di fili, sono loro a tenere insieme ogni cosa, basta saperli annodare, si può ricamare la propria gioia ma si può ricamare anche la gioia degli altri, la vita è fatta di fili, fili che ci proteggono e ci caratterizzano come quello della speranza, del dialogo, del legame degli intrecci del bandolo della matassa…” Gilberto Scalabrini

informazioni sul corso:

periodo: gennaio/ febbraio 2012

la prenotazione vale per le prime 30 persone che si iscrivono.

Lucia Smurra Di Tullio – tel 333 248 16 66

 

 

Elezioni la campagna elettorale ai tempi di Facebook

13 aprile 2011

di Lucia Rosati

http://luciarosati.wordpress.com/

In periodo di campagna elettorale assistiamo ad un fenomeno sempre più diffuso: lo sbarco dei candidati ( di ogni schieramento ed ideologia)  sui sociale network ed, in particolare, su Facebook Il fenomeno, ovviamente, non è solo di casa nostra. La campagna elettorale su Facebook portata avanti da  Obama ha fatto storia, ma per restare in Italia basi pensare a Nichi Vendola, che grazie ad un progetto di comunicazione integrato e  lungimirante e ad una presenza onesta e strategica sui social network è riuscito, non solo a vincere le elezioni, ma anche a posizionarsi come il primo politico in Europa per presenza sui social network. Cerchiamo di capire, brevemente, le ragioni di tanto successo e i motivi che spingono ( o dovrebbero spingere) i politici ad essere presenti sul web: Innanzitutto Facebook si configura non come semplice moda (come qualcuno ama definirla) ma come fenomeno trasversale che cambia la modalità di comunicare, di informarsi e creare/ condividere conoscenza. Facebook è ormai ovunque. Dati ufficiali parlano di 18 milioni di utenti in Italia (Facebook è il terzo paese più popolato al mondo). Facebook  ( ma anche Twitter, o Youtube) parla il linguaggio dei giovani. I social network sono, anche, i  canali di informazione  privilegiati da una larghissima fascia di utenti ( non solo giovanissimi) . Facebook, per sua stessa natura, favorisce la condivisione e la produzione di contenuti e valori, in perfetto stile web 2.0. ed in linea con una moderna concezione di comunicazione bidirezionale e collaborativa. Detto questo appare evidente come sia importante, direi indispensabile, per ogni attore politico valutare e programmare una strategia di presenza su tali canali. Alcuni consigli utili: Non improvvisarsi, qualsiasi campagna di comunicazione richiede pianificazione ed individuazione/ analisi di target e obiettivi. Definire quali canali usare ( Facebook?, Twitter?, Youtube? Il blog?) Integrare i vari canali tra loro. Prestare attenzione costante ai contenuti da pubblicare e condividere. Dimostrare coerenza, nello stile comunicativo e nel messaggio. Aggiornamento costante di tutti i vari canali, i social ne work non vanno abbandonati. Favorire il confronto, la discussione, anche quella “difficile”. Rispondere sempre e a tutti. Evitare le censure. Evitare le finzioni e le forzature, la rete premia la verità.

 

Cannara, prende il via la nuova Stagione Teatrale

29 gennaio 2011

Domenica 30 gennaio prende il via la XIII Stagione Teatrale Città di Cannara; la Stagione organizzata dall’Amministrazione Comunale in collaborazione con UILT Umbria e l’Associazione Culturale Progetto Teatro Italiano di Foligno prevede sette spettacoli che si svolgeranno la domenica pomeriggio alle ore 17.30 presso il Teatro Comunale E. Thesorieri. La Stagione si inaugura domenica 30 gennaio con lo spettacolo “Storie moderne?!” di autori vari a cura del gruppo “L’altra gioventù”, gruppo teatrale sostenuto dal Sindacato Pensionati SPI CGIL di Perugia con la regia di Mehdi Kraiem. Tre episodi che trattano in chiave umoristica temi di attualità: la smania di rincorrere il modernismo, una vacanza ecologica e le disavventure che produce il Grande Fratello ambientato in un allevamento con mucche e vitellini. L’Associazione Culturale Progetto Teatro Italiano, associata alla UILT, nasce nel 2006 con la finalità di allestire spettacoli e promuovere iniziative culturali che tendano a stimolare sul territorio una più approfondita conoscenza degli autori del teatro classico ma anche dei giovani autori

Marusca Gubbini, Anna Lucia Fuso, Emanuela Fuso

contemporanei che spesso incontrano difficoltà a farsi rappresentare. Il secondo spettacolo in programma è previsto per domenica 6 febbraio con l’Accademia Teatrale degli InQuieti di Spello che porta in scena “Tre di picche”una commedia noir di Alberto e Barbara Perrini per la regia di Claudio Carini. “ L’Amministrazione Comunale sostiene con convinzione ed entusiasmo queste iniziative culturali che presentano anche un forte risvolto sociale –spiega l’Assessore alla Cultura Federica Trombettoni- proseguendo nella collaborazione con Progetto Teatro Italiano che nel corso degli anni ha garantito qualità e rappresentazioni che hanno incontrato il gradimento del pubblico. Siamo in grado di poter dire che dal prossimo anno il nostro teatro sarà ancora più accogliente in quanto in primavera prenderanno il via i lavori per la ristrutturazione del manto di copertura dell’immobile e per la realizzazione di camerini e servizi indispensabili per una migliore fruibilità dello spazio teatrale.”

 

 

 

Teatro a Spello: Tre di Picche – Niente è come sembra

17 gennaio 2011

di Viviana Picchiarelli

Marusca Gubbini, Anna Lucia Fuso, Emanuela Fuso

Debutto di successo per l’Accademia degli InQuieti di Spello con la commedia noir “Tre di Picche” di Alberto Perrini.
Domenica 16 Gennaio presso il teatro del Subasio la due atti diretta da Claudio Carini ha saputo coinvolgere lo spettatore in un crescendo di suspence inframmezzato da momenti di pura commedia.
Per 90 minuti alle tre protagoniste, Suor Castigata (Anna Lucia Fuso), Suor Irene (Emanuela Fuso) e Suor Bibiana (Marusca Gubbini), è vietato uscire dalla cabina della nave che le sta portando in missione se non per essere interrogate dal commissario di bordo in merito alla scomparsa della Madre Superiore.
La convivenza forzata e la drammaticità dell’evento sono occasione per le tre donne, dal carattere profondamente diverso, per interrogarsi prima sulla misteriosa scomparsa della Madre Superiora cercando di ricostruirne gli ultimi movimenti e quindi, quando su di loro incombe il fondato sospetto di aver ucciso la consorella, per accusarsi a vicenda, cambiando spesso l’alleanza di due di esse contro l’altra
Così conosciamo la ex trapezista Suor Castigata “che si occupa solo di futilità”, la timorata di Dio, Suor Irene detta anche “Suor Lacrimetta” e la scontrosa Suor Bibiana “Saggia e Posata”. Se all’inizio i loro personaggi sono delineati in maniera distinta, il secondo atto, incentrato su un accanimento rabbioso che sottende i crescenti battibecchi, mette in luce tratti impensabili del loro modo di essere rimescolando le carte fino alla clamorosa conclusione per dimostrarci che niente è come sembra.
Grazie ad una recitazione che fa dell’esagerazione e dell’esasperazione di certi tratti il punto di forza della caratterizzazione dei personaggi e ad una regia che sa come dare respiro ad ambientazioni “claustrofobiche”, lo spettacolo riesce ad avvolgere lo spettatore e a farlo entrare in quella cabina.

Gubbio, una chiacchierata con Maddalena Vantaggi tra arte, lavoro, studi e passioni….

11 gennaio 2011

 

 

Inauguro oggi una nuova sezione del mio blog  http://www.luciarosati.wordpress.com

di Lucia Rosati

Maddalena Vantaggi


Più che una rubrica di interviste, questa sezione vuole essere uno spazio informale  per conoscere  o riscoprire nuovi amici che hanno qualcosa di interessante da dirci.

Credo fermamente che il potere della rete stia proprio in questo: nella possibilità di farci conoscere, scoprire e apprezzare ogni giorno nuovi compagni di strada.

Come prima intervista pubblico con piacere una chiacchierata con Maddalena Vantaggi, giovane designer eugubina reduce del successo della mostra di(af)fetti

Ciao Maddalena, ti abbiamo appena visto all’opera con la mostra di(a)ffetti, come nasce questa iniziativa?

Ho iniziato a lavorare a di(af)fetti nell’aprile 2010, quando mi chiamarono ad esporre al Festival dell’Artigianato di Firenze con un progetto di design autoprodotto. Da tanto volevo realizzare una nuova linea di ceramiche ma invece di produrle ex-novo, pensai che poteva essere interessante – e più sostenibile – recuperare quelle difettose che le botteghe buttano via. Sapevo infatti che si deve pagare una tassa a peso per smaltirle, poiché la ceramica è un rifiuto speciale. Quindi “affezionandomi” proprio ai difetti (il nome di(af)fetti è un gioco di parole tra “affetti” e “difetti”) di questi pezzi recuperati dalle botteghe eugubine (Ceramiche Rampini e Ceramiche Cerbella), ho creato una linea di oggetti in cui è proprio il difetto, l’asimmetria, l’imperfezione che generano nuova bellezza. Queste ceramiche quindi ci ricordano che un difetto, se rielaborato, può diventare una potenzialità. E ci rincuorano un po’ in un mondo patinato, che punta alla perfezione, soprattutto estetica. Infine, come la maggior parte dei miei progetti, di(af)fetti ha anche un risvolto ecologico poiché diminuisce, seppur in piccola parte, la quantità di rifiuti da smaltire e promuove la pratica del riciclo e del riuso. Inaspettatamente il progetto a Firenzae ha avuto successo. L’ho quindi riproposto al Multimedia Art Festival di Fermo e con Gabriele Tognoloni anche a Gubbio. E proprio in questi giorni il Design Boom Mart li ha selezionati per il Salone del Mobile di Stoccolma. Quindi a febbraio volerò in Svezia per presentare il progetto. Mi piacerebbe fare di di(af)fetti un format in cui coinvolgere di volta in volta artisti e designer diversi, pronti ad affezionarsi ai difetti delle ceramiche…

Ma chi è Maddalena Vantaggi?Raccontaci di te

Da quando sono nata sono artisticamente iperattiva. Ho sperimentato un po’ tutte le forme d’arte, compresa la danza e il teatro. Esprimermi creativamente è il mio unico modo di trovare un posto nella società. E cerco sempre di non prendere la cosa alla leggera, di riconoscere la mia responsabilità di progettista. Io dico che la creatività è uno strumento potentissimo che va maneggiato con cura poiché permette di introdurre nella realtà nuove entità che possono apportare cambiamenti nelle dinamiche sociali. E’ inoltre chiaro che Maddalena è ciò che crea. La mia vita è fonte di ispirazione dei miei progetti, ma me ne accorgo solo a posteriori! Solitamente quando creo o progetto infatti vado molto d’istinto…

Sei abituata da anni a studiare e lavorare girando il mondo. Che significa, per te, esporre a Gubbio?

Esporre a Gubbio è un po’ come “partorire” in pubblico. A Gubbio non ci sono segreti e tutto quello che fai ti rimane appiccicato addosso. A volte è stressante, soprattutto la parte della “preparazione”. Poi, una volta presentato il lavoro al pubblico, succede qualcosa di stupendo: amici, parenti e anche qualche sconosciuto (non facile da trovare a Gubbio) mi ringrazia per l’emozione che sono riuscita a suscitare o per la riflessione che ho stimolato. Gubbio è una città piena di paradossi, meravigliosa per quanto complicata, soprattutto per chi lavora nel mio settore, quindi la soddisfazione di riuscire a dialogarci mi rende sicuramente felice. Ed è una indubbia palestra di vita…  a volte infatti credo sia più facile scappare in una grande città dove già il tuo linguaggio è codificato. Gubbio, soprattutto nel mio caso, è un “terreno vergine”. Ostico sì ma anche tutto da esplorare.

In cosa consiste il tuo lavoro?

Il mio lavoro è stato definito dagli “esperti” concept design oriented. Ovvero progetto oggetti non tanto per la loro funzione quanto per il messaggio concettuale che essi introducono una volta inseriti nel contesto sociale. In questo modo posso lavorare in contesti ibridi,  esplorare i limiti tra design, grafica e arti visive, discipline che mi permettono di arricchire il mio progetto andando oltre la semplice funzionalità. Inoltre ho fondato con le mie colleghe Maria Zanchi e Roberta Bruzzechesse, un collettivo artistico Publink, con il quale realizziamo progetti di arte pubblica tra cui Rifiuto Con Affetto che mi ha dato moltissimo (www.rifiutoconaffetto.it). Per esprimere anche la mia parte più intima e soggettiva, lavoro da 5 anni anche nel campo della video arte, soprattutto grazie al supporto della curatrice romana Manuela Pacella che ha creduto subito in me e nella mia “schiettezza”, portandomi ad esporre in contesti quali il Festival di Ravello con Bonito Oliva. Infine lavoro anche nel campo della grafica, sia editoriale che coordinata… diciamo che cerco di mettere a frutto a 365 gradi le mie potenzialità creative.

Basta parlare pochi minuti con te per comprendere che a muovere tutto c’è una grande passione. Ma la passione da sola basta?Quanto è importante per te?

La passione è indispensabile ma non sufficiente. E’ un po’ come in una storia d’amore: si può vivere una attrazione smisurata verso una persona ma poi, quando devi viverci e confrontarti nelle piccole cose della quotidianità, le cose cambiano e la storia rischia di non dare frutti. La passione secondo me è il punto di inizio, è la spinta che ti indica la direzione da prendere. Poi quella direzione va mantenuta… e ci vogliono tanti compromessi.

Che consigli daresti ad un giovane che vuole iniziare a muoversi nel mondo del design?

Guardarsi intorno, viaggiare ma non ripudiare le proprie radici. Essere aperti a tutto ma non diventare relativisti (come accade spesso a me…). Prendere il buono anche dalle esperienze più negative che ci aiutano ad essere più forti e a capire come dare il meglio. E trovare un campo nel quale ci si sente a proprio agio. Il design oggi ha mille sfaccettature. Io ad esempio ho capito subito che non mi interessava disegnare macchine o ferri da stiro e ho preso subito una direzione abbastanza precisa. Questo è importante. Ovviamente però, bisogna continuare a dare un occhio anche a tutto il resto…

Secondo la tua esperienza, cosa è indispensabile, oggi, per realizzarsi nel mondo del lavoro?

Lottare per creare le condizioni per cui sia possibile fare ciò che si adatta alle nostre potenzialità. Io dico sempre che un lavoro per me non esisteva e me lo sono inventato. Di sicuro non sguazzo nell’oro, ma per ora vado avanti e senza rimpianti, perché so che sto facendo ciò che desidero, che meglio mi si adatta e col quale posso dare il massimo. Poi si vedrà…


Spello, InQuieti a Teatro, quando la creatività irrequieta calca le scene

4 gennaio 2011

Viviana Picchiarelli

di Viviana Picchiarelli

Esiste un’inquietudine che è sinonimo di passione, creatività, tensione verso il bello e l’arte, voglia di sperimentare e di mettersi in gioco, un’inquietudine che si fonde allo stesso tempo con l’esperienza e la sperimentazione, un’inquietudine che alimenta un progetto ambizioso: restituire alla città di Spello una compagnia teatrale.

Con questi presupposti nasce nel 2010 l’Associazione culturale Accademia degli InQuieti per volontà di sei soci fondatori che già da anni calcano i teatri della zona e che hanno affinato le proprie tecniche nel laboratorio La Melagrana, inserito nel progetto di attività affidato dal Comune di Spello alla Fontemaggiore,

Teatro Stabile di Innovazione, per il teatro Subasio. Ed è proprio la storia di questo teatro a fornire ispirazione per la scelta del nome dell’Associazione. Se nel 1789, infatti, con il consenso di 15 consiglieri comunali su 18,  i fondi per la costruzione del nuovo luogo d’incontro degli intellettuali della città, vennero affidati all’Accademia dei Quieti, nel 2010 sono gli “InQuieti” a rendere omaggio ai fondatori del teatro calcandone le scene e dando vita ad una compagnia che intende esternare e condividere la propria “irrequietezza”ossia “la gran voglia di fare teatro”.

Il debutto è previsto per Domenica 16 Gennaio ore 17.30 con la commedia noir Tre di Picche di Alberto Perrini con la regia Claudio Carini.

Protagoniste tre suore, Castigata, Irene e Bibiana, in viaggio su una nave per dirigersi in terra di missione che, chiuse in cabina, si interrogano sulla misteriosa scomparsa della madre superiora nonché del denaro che le quattro religiose avrebbero dovuto consegnare al Vescovo per la costruzione di un edificio scolastico….

Emanuela Fuso

Tre di picche,  rappresentata per la prima volta  al Teatro Vinohrady di  Praga nel 1977 è  una  commedia- noir in due atti,  divertente e coinvolgente in cui le tre protagoniste, suore dal velo che richiama la strana forma del seme dei picche, restano chiuse nella cabina di una nave, e solo una per volta si allontanano per essere interrogate dal commissario di bordo, che indaga sul mistero che le coinvolge.  La prospettiva, dunque, è sempre quella delle tre monache per cui il pubblico non viene a conoscenza del reale stato delle indagini ma si lascia completamente “avvolgere” dal connubio tra i toni della commedia, con le piccanti debolezze delle tre monache, che si scambiano reciproche accuse per tutto il viaggio, e la struttura del giallo, grazie alla suspense crescente che raggiungerà l’apice solo nell’ultimo incalzante scambio di battute tra le interpreti.

Interpreti:

Suor Bibiana – Marusca Gubbini

Suor Castigata  – Anna Lucia Fuso

Suor Irene – Emanuela Fuso

Regia di Claudio Carini

Scenografia e luci: Giacomo Bistocchi

Assistente tecnico: Tommaso Tardioli

Direttore di scena: Domenico Barone

Relazioni esterne: Ilaria Coresi

Realizzazione costumi: Carmela Vellutini

Studio grafico: Marcello Masci e Andrea Tucci

Realizzazione grafica e stampa: Tipografia Recchioni

Foto di scena: Fabio Rosichetti

LUCIA CRUCCOLINI ALLA GUIDA DELL’AIS DI PERUGIA

23 novembre 2010

Si è svolta venerdì 19 novembre  nella sede dell’Associazione Italiana Sommelier dell’Umbria (www.aisumbria.it) in via Antimo Liberati, 49 a Perugia la presentazione ai soci AIS, da parte del Presidente Regionale somm. prof. Sandro Camilli,  della nuova responsabile della Delegazione di Perugia somm. prof. Lucia Cruccolini. Nata a Perugia è Sommelier da circa 10 anni e dal 2004 ha insegnato presso alcuni Istituti Alberghieri umbri per l’AIS Umbria. Sommelier Professionista dal 2004 e degustatore ufficiale dal 2006 si è sempre occupata di enogastronomia promuovendo eventi, degustazioni e turismo di qualità. Lucia Cruccolini, visibilmente emozionata, nel suo breve discorso di saluto, ha dichiarato di assumere con grande gioia e grande senso di responsabilità il suo nuovo ruolo all’interno dell’AIS Umbria, guardando al futuro dell’Associazione per contribuire ad elevare ulteriormente l’immagine e il prestigio dei Sommelier umbri.

Dall’Umbria arriva l’olio bio-organico, ricco di polifenoli e spremuto a freddo entro 4 ore

16 novembre 2010

Premiato ieri sera all’Hotel Cavalieri Hilton di Roma con 5 gocce “ll Fontanaro” dell’azienda agrituristica eco-biologica della famiglia Pinelli.

alina e lucia pinelli

L’azienda nasce  nel 1976, con un’esperienza alle spalle di agricoltori di olive di oltre 3 generazioni caratterizzate da un fedele rispetto della tradizione e delle cultivar previste dalla zona DOP  di appartenenza (Colli del Trasimeno). Produce anche olio, miele e zafferano e l’olioFontanaro è biologico, certificato da ICEA, N.L. 579 dal 2001.

L’Olio del Fontanaro è un olio prodotto con olive Moraiolo, Leccino, Frantoio, Pendolino, e Dolce Agogia coltivate nelle colline del Trasimeno a 400 m s.l.m. Tutti gli uliveti sono iscritti nei registri della DOP.

Per raggiungere l’eccellenza nella produzione dell’olio, nel 2009, l’azienda agrituristica, guidata da Lucia Pinelli Verdacchi ed ora anche dai figli Giovanni ed Alina Pinelli ha ritenuto indispensabile controllare l’intera filiera produttiva acquistando un frantoio della Toscana Enologica Mori, azienda leader nei mulini di piccola e media dimensione.  Avere il mulino all’interno dell’azienda ha permesso  di lavorare le olive entro 4 ore dalla raccolta ad una temperatura massima di 25°C, controllando la velocità di frangitura la gramolazione  e l’estrazione. Il  frantoio  con gramole verticali ha una capacità di circa 3 quintali l’ora.  E’ caratterizzato dal ciclo a 2 fasi denominato “Integrale” perché non utilizza l’aggiunta di acqua di diluizione, al fine di evitare il dilavamento dell’olio, preservando le sue parti aromatiche di maggior pregio. Tali operazioni consentono di ottenere la massima qualità,  la minima acidità e la più alta percentuale di polifenoli. Inoltre l’olio viene filtrato immediatamente dopo la spremitura con un filtro pressa con strati di cellulosa che garantisce un ottimale mantenimento delle caratteristiche di fragranza e freschezza nel tempo.

Così racconta  Lucia Pinelli Verdacchi: “Quest’anno abbiamo iniziato una prima frangitura il 18 ottobre insieme con il nostro oleologo Giorgio Mori con l’obiettivo di valutare le qualità dell’olio con una raccolta molto precoce. La campagna produttiva è terminata il 5 Novembre ed  insieme al nostro Oleologo abbiamo  realizzato  un cru  monocultivar  di Frantoio e di Moraiolo. I risultati delle analisi chimiche e organolettiche della Camera di Commercio di Firenze  ci confermano di aver ulteriormente migliorato i risultati già lusinghieri dell’anno 2009.

Tutte le ulteriori info nel sito: www.fontanaro.it

Famiglia Pinelli – Il Fontanaro, via Montanaro, 64 – 06060 Paciano, Pg  Italy

cell  + 39 338 7338869    +39 338 7408884 – alina@fontanaro.it  lucia@fontanaro.it

LUCIA PIPPI E CRISTIANO ROSCINI AD UMBRIA LIBRI

9 novembre 2010

LA COPERTINA DI UMBRIA MISTERIOSA, IL PRIMO LIBRO

SCRITTO DA LUCIA PIPPI E DA CRISTIANO ROSCINI ED EDITO

DA GRAMMA EDIZIONI. SARA’ DISPONIBILE AD

UMBRIALIBRI, PRESSO LA EX BORSA MERCI DI PERUGIA IN

VIA MAZZINI, FINO AL 14 NOVEMBRE!

SARA’ DISPONIBILE DA VENERDI MATTINA

Casa Famiglia Santa Lucia, un punto di riferimento per la città di Gubbio

21 ottobre 2010

Madre Dorotea Mangiapane

Nella Casa Famiglia S. Lucia sono passati oltre 2.000 bambini. Se li ricorda bene e tutti Madre Dorotea Mangiapane, da anni direttrice della stessa. Gestita dalla Congregazione delle Suore Domenicane Missionarie di San Sisto, che attuano gli insegnamenti della propria fondatrice Madre Lalia, la “Casa Famiglia Santa Lucia” assolve a tre importanti funzioni nel territorio: l’assistenza ai minori in difficoltà, con problematiche familiari e comportamentali; assistenza a ragazze madri; attività scolastica nella scuola primaria paritaria “Santa Lucia”. Un’attività ad ampio raggio, che vede impegnate quattro suore e altre 26 persone; 13 insegnanti, 7 educatori e 6 collaboratori. “Sono tutti sempre pronti a dare il loro contributo – racconta Madre Dorotea – è un lavoro che viene vissuto con la massima disponibilità”. E non potrebbe essere altrimenti, trattandosi di bambini e madri in difficoltà. Non solo l’aiuto pratico, ma anche e in massima parte, il recupero dal punto di vista affettivo e comportamentale. Lo scopo principale è quello di reintegrare i minori nella famiglia di origine e quando questo non è possibile, l’affido e l’adozione rappresentano una necessaria alternativa. Dietro ogni storia un volto, e li ricorda tutti madre Dorotea, vero punto di riferimento della Casa Famiglia. Senza sosta proprio come una madre, pensa solo al bene dei suoi figli ed è difficile dirle di no. “Tutto quello che faccio è pensato per loro”. Non solo il cardine della Casa Famiglia, ma anche un punto di riferimento per la città, che con gli anni ha compreso l’importanza di avere una Casa di accoglienza sul territorio e che non si è tirata indietro quando c’è stata necessità di dare il suo contributo.

La comunità, a ciclo residenziale, è caratterizzata da una dimensione di vita di tipo famigliare, con un progetto educativo pensato per ogni bambino e per il reinserimento di ogni ragazza madre. Percorsi predisposti dalla responsabile della Casa Famiglia, dagli educatori professionali ed animatori dipendenti della struttura con l’ausilio dei servizi sociali competenti, in collaborazione se necessario con professionisti esterni. Tante sono le occasioni culturali e ricreative in cui la Casa si apre alla cittadinanza. Il complesso edilizio, che da sempre ospita la “Casa”, è stato oggetto di importanti interventi strutturali dopo i danni prodotti dal terremoto del 1997. Negli ultimi  anni sono stati realizzati il reparto per le ragazze madri, il parco giochi e il campo di calcio.

Rasiglia, un piccolo borgo ricco di storia, arte e tradizioni popolari

30 settembre 2010

Luciana Fattorini Tonti al telaio

RASIGLIA è un agglomerato di antiche case che ha conservato il suo aspetto medievale. Le case sono arroccate fra loro quasi a volersi difendere dalla torre minacciosa. L struttura dell’abitato che di raccoglie ad anfiteatro sembra voglia nascondere un dono prezioso, un tesoro che madre natura le ha regalato, una sorgente d’acqua. La Via della Spina era diventata nel basso medioevo via di importanti traffici per l’Adriatico ed il Tirreno, per cui i Trinci, signori folignati a difesa del tratto loro spettante nel secolo XIV fecero costruire lungo la dorsale alcune fortificazioni tra cui il castello di Spina.

Telai fine ‘800 ( cotone, lana, canapa)

Era un sogno di mia suocera quello di andare alla ricerca di cose antiche e mantenere la tradizione dei telai e del lanificio,

Ponticello di Rasiglia

ha avuto inoltre la sensibilità di fissare in un video quella manualità e gestualità che si praticava 150 anni fa, fermando così il procedimento dell’orditura. Ha lasciato anche un detto ‘”la tela avviata la tesse la capra”, stando a significare che la cosa difficile è avviare un telaio poi viene tutto facile. E’ stata allestita una mostra in una casa privata, aperta al pubblico in occasione della settimana della cultura ma ha creato inevitabili problemi di accoglienza per gli ospiti.

La signora Luciana Fattorini Tonti, insegnante di scuola media, è l’erede nonché la depositaria di questa tradizione che ogni anno si rinnova in questo piccolo borgo