
Quasi sempre un incontro è un illusione ottica, è un procedere fianco a fianco e pure per poco tempo: subito ci si perde di vista. Certo, è una mia opinione dettata dall’esperienza e da cui si può dissentire, ma come definire l’incontro svedese di papa Francesco con gli esponenti della comunità luterana di quel paese? Se è stata una visita di conoscenza, allora il viaggio sembrerebbe inutile: gli attori si conoscevano benissimo, a memoria direi, da secoli. Un copione tragico, ricco di drammatici scontri ed efferatezze in ambo i lati, in cui interpreti sempre nuovi, hanno di continuo recitato parti antiche, diverse, incomprensibili.
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