Posts Tagged ‘maddalena’

CASTIGLIONE DEL LAGO: I TURISTI INVITATI A VEDERE UN’ACQUARIO CHE NON C’È E UNA PISTA CICLABILE CHE NON C’È PIÙ

26 luglio 2014

progetto democraticodi Maddalena Mazzeschi

L’estate 2014, si sta caratterizzando amministrativamente, per una imponente casistica di ritardi, inadempienze e “furbatine” nell’esecuzione e nella gestione delle opere pubbliche e nella promozione del territorio.

La più eclatante di tutte è senza dubbio la vicenda legata alla pista ciclabile nel tratto Castiglione del Lago – Badiaccia che dal Febbraio 2014 è in parte sommersa. È bene (more…)

PROGETTO DEMOCRATICO CASTIGLIONE DEL LAGO: NO ALLA SVENDITA DI ISOLA POLVESE

26 giugno 2014

polveseRiceviamo e pubblichiamo

La Provincia di Perugia con delibera di Giunta del marzo 2014, ha approvato un progetto riguardante la concessione del servizio di gestione dell’isola Polvese ad un unico soggetto per 21 anni.

A sua volta il Comune di Castiglione del Lago, ha espresso parere di conformità con gli strumenti di pianificazione generale al progetto della Provincia in una prima Conferenza di Servizi. (more…)

Castiglione del Lago – “NESSUNA SCISSIONE, MA OGNUNO GIOCA CON LE SUE FIGURINE”

18 febbraio 2014

progetto democraticoChe c’è di meglio prima delle elezioni di un po’ di fango e gossip? Incuranti di programmi (radicalmente differenti da parte di coloro che per cinque anni hanno votato, clericalmente allineati, tutte le delibere di giunta) l’attenzione è ora al gossip e alle “teorie scissionistiche” derivanti da una lettera data alle stampe da una allora componente del direttivo di Progetto Democratico, anzi descritta dalla  stampa come “una delle fondatrici e principali animatrici di Progetto Democratico”. (more…)

INCONTRI: MADDALENA MENGARETTI E L’ANTICA ARTE DELLA RILEGATURA A MANO

18 novembre 2013

di Benedetta Tintillini

ma

Maddalena Mengaretti

Un’arte che si perde nella notte dei tempi, addirittura il mestiere di rilegatore potrebbe risalire al I secolo a.C., quando per la prima volta furono cucite insieme semplici tavole di legno. Tale “volume” così composto veniva chiamato dai Romani “codice”.

Di quella antica arte Maddalena è abile depositaria. Nata ad Umbertide, risiede a Todi, dove lavora e dove tramanda una competenza ormai quasi del tutto scomparsa, soppiantata dalle nuove tecniche e dai nuovi macchinari, ma dal valore ineguagliato. Per questo ancora più ricercata e preziosa, sia per realizzare nuovi oggetti che per la conservazione ed il recupero di volumi usurati dal tempo e dall’uso. (more…)

PROGETTO DEMOCRATICO E LE PRIMARIE DEL CENTRO SINISTRA

19 novembre 2012

L’Associazione Politico Culturale Progetto Democratico invita tutti i cittadini che hanno a cuore le sorti dell’Italia e del centrosinistra, a partecipare al voto “elezioni primarie” di domenica 25 novembre di impegnarsi in questi ultimi giorni a far sì che tanti altri cittadini possano aderire a questa importante iniziativa democratica. E’ un’occasione per recuperare parte del legame perso tra partiti e cittadini.

Il Presidente Maddalena Mazzeschi

PERUGIA ROCCA PAOLINA: ARTICITY per FESTARCH un nuovo modo di essere artigiani nella città

4 giugno 2012

Artigiani del centro storico di Perugia:  comunicare la manualità colta

Inaugurazione giovedì 7 giugno 2012  ore 19.00

venerdì, sabato, domenica: 10.00 / 13.30 e 14.30 / 18.00
Sala Cannoniera Rocca Paolina
Piazza Italia 11, Perugia info: 338-9676939    347-4962697

Articity, costituita da artigiani, artisti, designers con le loro attività di tradizione ed innovazione situate nel centro storico di Perugia, è nata con l’intento di dare impulso, tutelare, diffondere le arti e i mestieri. In quest’ottica propone eventi per comunicare e promuovere la cultura artigianale e valorizzare l’unicità delle creazioni di ciascuno. (more…)

CASTIGLIONE DEL LAGO, L’ASSOCIAZIONE POLITICO CULTURALE PROGETTO DEMOCRATICO È FORSE ILLEGALE O ANTICOSTITUZIONALE?

10 dicembre 2011

Al di là di qualunque considerazione partitica che non mi compete in quanto non iscritta (se fossi un iscritto farei giungere forte e chiara la mia opinione nei riguardi di metodi così antidemocratici), come comune cittadino reputo ormai superfluo ogni commento alla situazione, tanto in basso mi sembra caduta la dirigenza del PD provinciale con il suo modo di operare.

Ho però un dovere nei riguardi degli iscritti all’Associazione politico-culturale Progetto Democratico di cui sono Presidente. È infatti inaccettabile che la motivazione dell’espulsione di quattro iscritti al PD della zona di Castiglione del Lago sia “la loro appartenenza all’Associazione Progetto Democratico”. La nostra non è un’associazione a delinquere, non è un’associazione mafiosa, camorristica, anarchica, non siamo legati a massoneria, P3 o qualsivoglia forma di aggregazione illegale o anticostituzionale. Preghiamo i “Signori del PD” di prenderne atto perché il loro atteggiamento è molto offensivo nei riguardi di tutti i nostri associati non solo di quelli da loro “epurati”. È chiaro che il PD ha problemi ad accettare al proprio interno persone con opinioni diverse. Si vorrebbe sempre e solo la cosiddetta “votazione bulgara”, ma grazie ad anni di impegno e al sacrificio di tanti uomini (in Italia e nel mondo) essa non è più riconosciuta come atto ammissibile democraticamente e in genere coloro che la pretendono sono considerati “dittatori” e non “dirigenti” e vengono richiamati ad una corretta gestione del loro ruolo. Speriamo che anche il PD regionale si decida a farlo smettendola di restare nascosto dietro le quinte in attesa di vedere come va a finire e quindi di come conviene di più comportarsi. Questo metodo si chiama invece “opportunismo” che può essere considerato meno grave ma resta politicamente inaccettabile. La nostra Associazione può dare in questo senso, senza falsa modestia, lezioni importanti su come si può trasformare la diversità in ricchezza. È un fatto che noi viviamo nel nostro interno fin dall’inizio, ma che durante questi due anni e mezzo di legislatura invece che essere di ostacolo ci ha aiutato a fare scelte più consapevoli e articolate con un progetto politico a lunga scadenza e una visione più ampia dei problemi reali della nostra gente. In un momento tanto difficile non possiamo e non vogliamo vedere i politici alle prese con questo tipo di “problemi” invece che con quelli veri. Le porte della nostra Associazione sono sempre state aperte, e lo restano anche oggi, al confronto e al dialogo per la soluzione dei problemi, ma solo con chi non da aut aut, ma mostra di credere nella democrazia e di voler davvero lavorare insieme per il bene della nostra terra come noi abbiamo fatto finora e continueremo a fare perché è questo l’obiettivo prioritario, non le beghe interne ai partiti, nemmeno di quelli che sono parte integrante dell’Associazione.

Maddalena Mazzeschi -Presidente Associazione Politico-Culturale Progetto Democratico

Nota di redazione: articolo pubblicato l’8 dicembre scorso  PD di Castiglione del Lago, espulsi dal partito Caterina Bizzarri, Rosanna Ghettini, Ivano Lisi, Giancarlo Parbuono.

Castiglione del Lago, INCONTRO SUL TEMA: GENITORI – FIGLI “IN AUTUNNO TUTTI A SCUOLA”

18 luglio 2011

“Sono felice di essere qui perché finalmente la Piazza è tornata ad avere il suo ruolo originario cioè quello di essere centro di aggregazione, confronto, dialogo. Da ora in poi chissà quante volte racconterò l’esperienza di questa sera che mi sta dando grande emozione”. Così ha esordito la dottoressa Fausta Ciotti – psicologa dell’età evolutiva – nella sua relazione di apertura all’incontro organizzato dall’Associazione Politico Culturale “Progetto Democratico” dal titolo: “GENITORI E FIGLI: TORRE DI BABELE DI LINGUAGGI DIVERSI?”.

In Piazza Mazzini a Castiglione del Lago erano presenti circa 80 persone  per ascoltare, ma anche per chiedere, approfondire, confrontarsi su un tema che tocca tutti per la sua complessità, ma anche perché – come ha detto la dottoressa Ciotti – “dobbiamo riscoprire la meraviglia del fatto che abbiamo affidati dei figli da crescere”.

Al termine dell’incontro Maddalena Mazzeschi – in qualità di Presidente dell’Associazione – ha proposto di invitare la dottoressa Ciotti ad organizzare una scuola per genitori anche a Castiglione del Lago. La proposta sembra essere stata accettata, se ne riparlerà in autunno, ma i genitori presenti erano entusiasti dell’idea.

 

Gubbio, una chiacchierata con Maddalena Vantaggi tra arte, lavoro, studi e passioni….

11 gennaio 2011

 

 

Inauguro oggi una nuova sezione del mio blog  http://www.luciarosati.wordpress.com

di Lucia Rosati

Maddalena Vantaggi


Più che una rubrica di interviste, questa sezione vuole essere uno spazio informale  per conoscere  o riscoprire nuovi amici che hanno qualcosa di interessante da dirci.

Credo fermamente che il potere della rete stia proprio in questo: nella possibilità di farci conoscere, scoprire e apprezzare ogni giorno nuovi compagni di strada.

Come prima intervista pubblico con piacere una chiacchierata con Maddalena Vantaggi, giovane designer eugubina reduce del successo della mostra di(af)fetti

Ciao Maddalena, ti abbiamo appena visto all’opera con la mostra di(a)ffetti, come nasce questa iniziativa?

Ho iniziato a lavorare a di(af)fetti nell’aprile 2010, quando mi chiamarono ad esporre al Festival dell’Artigianato di Firenze con un progetto di design autoprodotto. Da tanto volevo realizzare una nuova linea di ceramiche ma invece di produrle ex-novo, pensai che poteva essere interessante – e più sostenibile – recuperare quelle difettose che le botteghe buttano via. Sapevo infatti che si deve pagare una tassa a peso per smaltirle, poiché la ceramica è un rifiuto speciale. Quindi “affezionandomi” proprio ai difetti (il nome di(af)fetti è un gioco di parole tra “affetti” e “difetti”) di questi pezzi recuperati dalle botteghe eugubine (Ceramiche Rampini e Ceramiche Cerbella), ho creato una linea di oggetti in cui è proprio il difetto, l’asimmetria, l’imperfezione che generano nuova bellezza. Queste ceramiche quindi ci ricordano che un difetto, se rielaborato, può diventare una potenzialità. E ci rincuorano un po’ in un mondo patinato, che punta alla perfezione, soprattutto estetica. Infine, come la maggior parte dei miei progetti, di(af)fetti ha anche un risvolto ecologico poiché diminuisce, seppur in piccola parte, la quantità di rifiuti da smaltire e promuove la pratica del riciclo e del riuso. Inaspettatamente il progetto a Firenzae ha avuto successo. L’ho quindi riproposto al Multimedia Art Festival di Fermo e con Gabriele Tognoloni anche a Gubbio. E proprio in questi giorni il Design Boom Mart li ha selezionati per il Salone del Mobile di Stoccolma. Quindi a febbraio volerò in Svezia per presentare il progetto. Mi piacerebbe fare di di(af)fetti un format in cui coinvolgere di volta in volta artisti e designer diversi, pronti ad affezionarsi ai difetti delle ceramiche…

Ma chi è Maddalena Vantaggi?Raccontaci di te

Da quando sono nata sono artisticamente iperattiva. Ho sperimentato un po’ tutte le forme d’arte, compresa la danza e il teatro. Esprimermi creativamente è il mio unico modo di trovare un posto nella società. E cerco sempre di non prendere la cosa alla leggera, di riconoscere la mia responsabilità di progettista. Io dico che la creatività è uno strumento potentissimo che va maneggiato con cura poiché permette di introdurre nella realtà nuove entità che possono apportare cambiamenti nelle dinamiche sociali. E’ inoltre chiaro che Maddalena è ciò che crea. La mia vita è fonte di ispirazione dei miei progetti, ma me ne accorgo solo a posteriori! Solitamente quando creo o progetto infatti vado molto d’istinto…

Sei abituata da anni a studiare e lavorare girando il mondo. Che significa, per te, esporre a Gubbio?

Esporre a Gubbio è un po’ come “partorire” in pubblico. A Gubbio non ci sono segreti e tutto quello che fai ti rimane appiccicato addosso. A volte è stressante, soprattutto la parte della “preparazione”. Poi, una volta presentato il lavoro al pubblico, succede qualcosa di stupendo: amici, parenti e anche qualche sconosciuto (non facile da trovare a Gubbio) mi ringrazia per l’emozione che sono riuscita a suscitare o per la riflessione che ho stimolato. Gubbio è una città piena di paradossi, meravigliosa per quanto complicata, soprattutto per chi lavora nel mio settore, quindi la soddisfazione di riuscire a dialogarci mi rende sicuramente felice. Ed è una indubbia palestra di vita…  a volte infatti credo sia più facile scappare in una grande città dove già il tuo linguaggio è codificato. Gubbio, soprattutto nel mio caso, è un “terreno vergine”. Ostico sì ma anche tutto da esplorare.

In cosa consiste il tuo lavoro?

Il mio lavoro è stato definito dagli “esperti” concept design oriented. Ovvero progetto oggetti non tanto per la loro funzione quanto per il messaggio concettuale che essi introducono una volta inseriti nel contesto sociale. In questo modo posso lavorare in contesti ibridi,  esplorare i limiti tra design, grafica e arti visive, discipline che mi permettono di arricchire il mio progetto andando oltre la semplice funzionalità. Inoltre ho fondato con le mie colleghe Maria Zanchi e Roberta Bruzzechesse, un collettivo artistico Publink, con il quale realizziamo progetti di arte pubblica tra cui Rifiuto Con Affetto che mi ha dato moltissimo (www.rifiutoconaffetto.it). Per esprimere anche la mia parte più intima e soggettiva, lavoro da 5 anni anche nel campo della video arte, soprattutto grazie al supporto della curatrice romana Manuela Pacella che ha creduto subito in me e nella mia “schiettezza”, portandomi ad esporre in contesti quali il Festival di Ravello con Bonito Oliva. Infine lavoro anche nel campo della grafica, sia editoriale che coordinata… diciamo che cerco di mettere a frutto a 365 gradi le mie potenzialità creative.

Basta parlare pochi minuti con te per comprendere che a muovere tutto c’è una grande passione. Ma la passione da sola basta?Quanto è importante per te?

La passione è indispensabile ma non sufficiente. E’ un po’ come in una storia d’amore: si può vivere una attrazione smisurata verso una persona ma poi, quando devi viverci e confrontarti nelle piccole cose della quotidianità, le cose cambiano e la storia rischia di non dare frutti. La passione secondo me è il punto di inizio, è la spinta che ti indica la direzione da prendere. Poi quella direzione va mantenuta… e ci vogliono tanti compromessi.

Che consigli daresti ad un giovane che vuole iniziare a muoversi nel mondo del design?

Guardarsi intorno, viaggiare ma non ripudiare le proprie radici. Essere aperti a tutto ma non diventare relativisti (come accade spesso a me…). Prendere il buono anche dalle esperienze più negative che ci aiutano ad essere più forti e a capire come dare il meglio. E trovare un campo nel quale ci si sente a proprio agio. Il design oggi ha mille sfaccettature. Io ad esempio ho capito subito che non mi interessava disegnare macchine o ferri da stiro e ho preso subito una direzione abbastanza precisa. Questo è importante. Ovviamente però, bisogna continuare a dare un occhio anche a tutto il resto…

Secondo la tua esperienza, cosa è indispensabile, oggi, per realizzarsi nel mondo del lavoro?

Lottare per creare le condizioni per cui sia possibile fare ciò che si adatta alle nostre potenzialità. Io dico sempre che un lavoro per me non esisteva e me lo sono inventato. Di sicuro non sguazzo nell’oro, ma per ora vado avanti e senza rimpianti, perché so che sto facendo ciò che desidero, che meglio mi si adatta e col quale posso dare il massimo. Poi si vedrà…