Posts Tagged ‘madonna’

Francesco La Rosa consiglia: PRIMO PIATTO e le bellezze culturali delle Marche

28 dicembre 2018

no al progresso gastronomico (1)A cura di Francesco La Rosa

Con l’apertura della direttrice Foligno-Civitanova, la statale 77 Val di Chienti, e la conseguente drastica riduzione chiometrica e di tempi di percorrenza, si è finalmente rializzato un corridoio turistico tra Umbria e Marche di grande importanza economico-sociale in ambo le direzioni. Nello specifico per gli umbri si è creata l’opportunità di avere a disposizione per le classiche gite fuori porta nuove mete balneari e culturali. I territori maceratesi ed anconetani pullulano di ricchezze artistiche meritevoli della nostra conoscenza. Per la rubrica “Francesco La Rosa consiglia” ho voluto per voi, amici e lettori di Goodmorningumbria, scovare e segnalare una ristorazione dall’ottimo rapporto qualità-prezzo ed i limitrofi possibili itirerari turistici di valore spirituale, culturale ed intelletuale; spero in tal modo di regalarvi nuove idee per i vostri momenti di riposo e spensieratezza.

foto articolo (1)PRIMO PIATTO è il nome di tre ristoranti a Civitanova Marche e Macerata che mi hanno colpito per la loro qualità e la loro filosofia. “No al progresso gastronomico” è il motto presente nell’insegna che esprime appieno lo spirito dei loro piatti ovvero non cucina molecolare ma tradizionale, genuina, basata sugli antichi sapori, le tipiche materie prime ed i tradizionali metodi di cottura e preparazione delle pietanze. Il proprietario Paolo, imprenditore della pasta fresca, ha deciso di relizzare locali che potessero servire la massima qualità a prezzi contenuti per contrastare fast food e franchising delle multinazionali della ristorazione ed offrire a qualunque tasca una cucina genuina. Ad aiutarlo nel progetto Marcello, soprannominato Marcellotto, chef ed artista (ex Mabò Band del Maurizio Costanzo Show), autore geniale di tutti i sughi e i condimenti. I locali che si contraddistinguono per i prezzi imbattibili ( uno dei pochi ristoranti dove non si paga il servizio), rapporto qualità-costi altissimo, porzioni oltremodo abbondanti e rapidità nelle comande rappresentano a mio avviso i ristoranti ideali per viaggiatori e vacanzieri. Il menù estemamente vario spazia dai primi alla pizza, dalla carne al pesce. Il progetto, oggettivamente vincente, è destinato ad allagarsi nel 2019 con nuovi probabili punti ristorazione ad Ancona e Porto Sant’Elpidio. Unica pecca è il fatto che non è possibile prenotare il tavolo ed essendo ristoranti molto e molto gettonati, negli orari di punta e nei giorni festivi, nonostante un servizio rapidissimo, è possibile attendere qualche minuto in più per trovare posto.

Individuato il posto dove mangiare con immenso piacere faccio una panoramica su luoghi di interesse artistico  da visitare in senso assoluto per la valenza culturale ed estetica che espimono. A seguito di ogni luogo ho segnalato la distanza chilometrica dai tre ristoranti sopramenzionati. (more…)

Società:L’UMBRIA NON E’ UN PAESE PER GIOVANI

2 Maggio 2016

571px-Madonna_del_parto_piero_della_FrancescaA pochi chilometri dal confine nord della nostra regione, in direzione tosco-romagnola, c’è una piccola frazione abbarbicata sopra un piccolo rilievo dell’Alta Valle Tiberina detto mons Herculis (il monte di Ercole) donde il nome Monterchi, in provincia di Arezzo (fino al 1939 in provincia di Perugia).

Questo borgo, a ridosso del più noto Borgo San Sepolcro, ospita, in un piccolo museo di campagna, uno dei più celebri affreschi di Piero della Francesca e, per la sua inconfondibile iconografia credo, di tutta la storia dell’Arte italiana. (more…)

Eremo della Madonna della Stella a Borgo Cerreto, il trionfo del sacro femminile

8 marzo 2016

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Dopo Pupaggi, continua con questo articolo il racconto del sacro femminile in Umbria, destinato a diventare guida pubblicata  per un turismo spirituale nei luoghi più sconosciuti della nostra regione, in onore del Giubileo della Misericordia di Papa Francesco.

La scelta del luogo e le  foto sono di Francesco La Rosa

Il santuario della Madonna della Stella nel corso della sua lunga storia ha conosciuto diverse fasi di alterna fortuna ed ha visto avvicendarsi tra le sue mura numerosi personaggi, che hanno passato in questo luogo parte della loro vita.

Sorto nel VII secolo come cella eremitica benedettina col nome di San Benedetto in Faucibus o in Vallibus entrò ben presto a far parte della giurisdizione dell’Abbazia di San Pietro in Valle di Ferentillo, che allora dominava su gran parte di questo territorio.

Quando l’Abbazia entrò in crisi e i suoi beni furono ceduti al Capitolo Lateranense di Roma da papa Bonifacio VIII, due eremiti agostiniani, Andrea Casotti da Mucciafora e Giovanni da Norcia, nel 1308, lo ebbero in dono e lo riedificarono col nome di Santa Croce. (more…)

Torna a Montefalco la preziosa Pala della “Madonna della Cintola” di Benozzo Gozzoli

14 luglio 2015
tesei paolucci

Donatella Tesei, sindaco di Montefalco e Antonio Paolucci direttore dei Musei Vaticani

19 luglio – 30 dicembre 2015

Complesso museale di San Francesco, Montefalco (Pg)

Inaugurazione sabato 18 luglio 2015, ore 18

Dopo 167 anni la preziosa Pala della “Madonna della Cintola” torna a Montefalco per ricongiungersi al prezioso ciclo degli affreschi che il Maestro Benozzo Gozzoli realizzò nella Chiesa di San Francesco. Sarà inaugurata sabato 18 luglio alle ore 18, nel Complesso museale di San Francesco, la mostra “Benozzo Gozzoli. La Madonna della Cintola”, visitabile dal 19 luglio al 30 dicembre 2015. (more…)

CRONACA DI UNA GIORNATA INDIMENTICABILE

4 settembre 2014

colonnatoDedico queste povere riflessioni frutto di meravigliosi ricordi a Papa Francesco ; al “mio amatissimo santo Padre“ come ha detto la Beata Vergine Maria a Medjugorje il 17 agosto di quest’anno ad uno dei veggenti. Le dedico anche a tutti i sapienti di questo mondo  che nella loro stoltezza, accusano il Papa di scarso coraggio, di stravaganza e di incoerenza alla luce dei suoi comportamenti. Non credo sia necessario indicare chi siano costoro, di certo fanno parte anche della Chiesa, e nell’affermare ciò, non provo alcuna preoccupazione, perché nella contraddizione Gesù ha vissuto, è morto ed è risorto, e nella contraddizione tornerà.V.L.G. (more…)

SPIRITUALITA’ :LA MIA VITA PRIMA E DOPO MEDJUGORJE

13 agosto 2014

MariaSono già trascorsi ben trentatrè anni dal momento in cui l’umanità è venuta a conoscenza che in uno sperduto villaggio della Bosnia Erzegovina , si era manifestata in visione , a sei giovanissimi ragazzi del posto , la Madonna .

Il passare inesorabile del tempo , non ha offuscato i miei ricordi su questo avvenimento accaduto il 24 giugno 1981 a Medjugorje , e riportato dalla stampa nazionale non tanto come notizia , ma più come curiosità e per questo passarono diversi giorni prima della pubblicazione rispetto alla data dell’apparizione .

La notizia era contenuta in poche righe di un importante quotidiano nazionale , e appariva alla lettura senza una grande visibilità e con poca dovizia di particolari . Eppure la scorsi e, immediatamente ,catturò la mia attenzione ; subito dopo, però , tornai alle mie faccende giornaliere che da sole bastarono ad oscurare l’effetto che aveva suscitato in me quella strana notizia ed a riportare la mia attenzione a faccende più concrete , più terrene, e per ben ventinove anni mi sono ritrovato abbandonato in un letargo spirituale dal quale mi rendo conto che non sarei riuscito a destarmi da solo ; serviva un aiuto , una spinta per uscire da quel torpore in cui vivevo ormai da troppo tempo . (more…)

Cultura: Esposizione della Madonna di Foligno per pochi intimi

20 gennaio 2014

La sciatteria non ha limiti

MadonnaDiFolignoSolo l’insipienza di chi ha organizzato la straordinaria esposizione della Madonna di Foligno poteva immaginare una inaugurazione ufficiale a porte chiuse, ad invito, con inviti non si sa fatti da chi e a chi. A Palazzo Trinci sono entrati solo gli invitati mortificando così tanti folignati che si sono visti sbarrare l’ingresso.

Un inizio davvero da dimenticare per una manifestazione dalla valenza storica che purtroppo viene gestita da dilettanti. Quello che stupisce è che lo sponsor principale, l’ENI, azienda di Stato perché proprietà del Tesoro, abbia condiviso modalità organizzative davvero singolari che vietano, invece di incoraggiare, la partecipazione popolare. (more…)

THE SHRINE OF MADONNA DEI BAGNI

24 aprile 2013

altareA PRECIOUS JEWEL, HIDDEN IN THE HEART OF ITALY celebrated 350 years of life

Father Antonio Santantoni a.santantoni @ tin.it

photo and English version by Benedetta Tintillini

Millions of people have seen it (or glimpsed) passing by, but few, very few know about it. Thousands of people read its name every day, passing quickly on the large E 45 highway, from Rome to Venice and Ravenna, but only few stop, yielding to an impulse of curiosity. The name raises some amazement – Madonna dei Bagni means Our Lady of the Bath – but then everyone can think that it should be one of thousands of small churches that dot the Italian countryside, the Umbrian one in particular. Tens, hundreds of times people switch and go by, without taking the time to go to see what lies (more…)

IL SANTUARIO DELLA MADONNA DEI BAGNI

23 aprile 2013

altareUN GIOIELLO PREZIOSO, NASCOSTO NEL CUORE VERDE DELL’UMBRIA E D’ITALIA ha festeggiato i 350 anni di vita

di padre Antonio Santantoni a.santantoni@tin.it

In milioni lo han visto (o intravisto) passando, ma pochi, molto pochi, lo conoscono. A migliaia ne leggono ogni giorno il nome, passando velocemente sulla grande arteria della E 45 che da Roma sale verso Ravenna e Venezia,  ma solo in pochi si fermano, cedendo a un moto di curiosità. Il nome desta qualche stupore –dei bagni – ma poi si conclude che in fondo sarà una delle migliaia di piccole chiese che punteggiano il paesaggio italiano, (more…)

PELLEGRINAGGIO ad ASSISI del GRAN PRIORATO di ROMA del Sovrano Militare Ordine di Malta

7 settembre 2012

sabato 8 settembre 2012

Il tradizionale Pellegrinaggio ad Assisi alla Basilica S. Maria degli Angeli per venerare l’Icona di Nostra Signora del Monte Fileremo, protettrice del Sovrano Ordine avrà  luogo sabato 8 settembre ore 11, come sempre in occasione della festa della Natività della B.V. Maria, alla presenza di S.E. il Gran Priore di Roma Frà Giacomo Dalla Torre del Tempio di Sanguinetto

Montefalco: 150° Anniversario dalle Apparizioni della Madonna della Stella a Righetto Cionchi

4 settembre 2012

RAI 1 Trasmetterà la Santa Messa del 9 Settembre 2012

di R.M.G.

Presso il Santuario Mariano e Passionista della Madonna della Stella (Montefalco) dal 30 Agosto all’8 Settembre 2012 è in programma un importante Anniversario, quello delle Apparizioni della Madonna della Stella al fanciullo Federico (o Righetto) Cionchi.

A suo tempo (con precisione nell’Autunno del 1862) il buon “Righetto” (come viene popolarmente chiamato) di soli anni cinque risultò essere (more…)

23 ª Camminata della Speranza “Insieme per l’inclusione sociale delle persone disabili”

24 Maggio 2012

Domenica 27 maggio 2012 torna l’appuntamento solidale con la 23ª Camminata della Speranza organizzata dal Centro Speranza di Fratta Todina – servizio riabilitativo diurno e ambulatoriale per bambini e ragazzi con gravi disabilità – e dall’Associazione Madre Speranza Onlus, in collaborazione con il comune ospitante di Deruta. 8,5 km di tragitto per rompere le (more…)

IL NOSTRO PAESE HA PERSO LA BUSSOLA?

24 ottobre 2011

Forse ha ragione, ancora una volta, Papa Benedetto: i nostri tempi sono caratterizzati da una sorta di degrado antropologico che si manifesta, agli inizi, con l’attaccare la Chiesa e il cristianesimo, per poi giungere a corrodere la pacifica convivenza e i valori fondamentali di una intera civiltà.  Il pensiero corre naturalmente ai gravi incidenti avvenuti a Roma sabato 15 ottobre, nell’ambito della manifestazione dei cosiddetti “Indignados”, all ‘interno della quale gruppi di anarchici, anarco insurrezionalisti, centri sociali, black bloc, antagonisti (tutti riconducibili all’estrema sinistra extraparlamentare) hanno devastato il centro della capitale.  Al di la’ della mera contabilita’ comunicata dalla Questura (135 feriti, soprattutto tra gli appartenenti alle forze dell’ordine; 13 arrestati, 8 denunciati; 5 milioni di euro di danni complessivi), l’impressione e’ che si sia consumato uno sfregio pesante, non solo per Roma, ma per l’intera comunità italiana, segnali inquietanti dei tempi che stiamo attraversando.  Emblemi del “sacco” di Roma sono diventati, plasticamente, le immagini del ragazzo a torso nudo che scaglia l’estintore verso i poliziotti (solo per un miracolo si e’ evitata la strage), e la statua della Madonna del Labicano fatta a pezzi; il tutto contornato da episodi di violenza inaudita contro sedi istituzionali, forze dell’ordine, banche, vetture ed abitazioni di semplici cittadini, una delle quali, incendiata, e’ stata fatta evacuare appena in tempo, salvando da morte certa una anziana coppia di coniugi malati.  L’odio verso i simboli religiosi richiama alla mente episodi propri dei totalitarismi di sinistra del ventesimo secolo (in primis Unione Sovietica e Spagna anarco-comunista della guerra civile).  Peraltro, la furia devastatrice di questi criminali ricorda, per analogia, gli altri sfregi subiti dalla città eterna nel corso dei secoli (dalle varie devastazioni barbariche al sacco dei lanzichenecchi, dalla breccia di Porta Pia alle ferite della seconda guerra mondiale), ma un paragone mi sembra che calzi meglio di altri: il sacco inferto a Roma dai Visigoti di re Alarico, nel 410 d.C. Per tre giorni, dal 24 al 27 agosto, la capitale dell’Impero fu saccheggiata e distrutta da questi barbari, in un crescendo di violenze descritte mirabilmente da S. Agostino nella “Città di Dio”: quell’episodio rappresentò plasticamente la fine di una civiltà, quella romana, che peraltro già da tempo mostrava ineluttabili segni di cedimento, decadenza e degrado.  Degrado che sembra marchiare in modo indelebile anche i nostri tempi.  Se i black bloc sono i nuovi barbari, sintomo ed espressione di un malessere profondo che rischia di decapitare la nostra convivenza, quali i possibili rimedi?
Come ricorda Papa Ratzinger, da tempo la civiltà occidentale non crede più  in sé, alle proprie , nobili radici giudaico-cristiane, ma sembra pervasa da una sorta di sfiducia, di ripiegamento, attraversata com’e’ dalle insidie del relativismo avaloriale e da venature di un neopaganesimo d’accatto.  Si aggiunga poi che nel nostro Paese queste crisi si amplificano a causa di una lotta politica che raggiunge, anche a causa della persistenza di grumi di estremismo di sinistra e di un’opposizione di irresponsabili, vette di violenza sconosciute ad altri Paesi ( si pensi alle tragedie causate dal post 68 con la lunga scia di sangue che ha caratterizzato i cosiddetti “anni di piombo”).
Inutile nascondercelo: il nostro Paese, persa la bussola della fede, si e’ progressivamente sfrenato, incattivito, ed e’ ripiegato su se stesso.
Fino a quando ne pagheremo le conseguenze?

Vincenzo Merlo

Ecco l’immagine della grande tela rubata al Santuario delle Fontanelle

4 ottobre 2011

dipinto eseguito nel 1593 da autore ignoto, raffigurante  Santa Maria Assunta con Santi Francesco e Bonaventura

Il ritrovamento di opere d’arte trafugato dalle chiese, molto spesso eseguito su commissione e spesso con un acquirente già pronto, è sempre molto difficile ma un grande deterrente è certamente la conoscenza dell’opera rubata. Per questo l’Amministrazione comunale di Magione intende dare ampia diffusione della foto del quadro rubato lo scorso 26 settembre dal Santuario Madonna delle Fontanelle di Montecolognola a Magione, così che chiunque ne venga in possesso, qualora l’opera venga immessa sul mercato antiquario, non possa dire di ignorarne la provenienza. Inoltre il quadro, eseguito nel 1593 da autore ignoto, raffigurante una Santa Maria Assunta con Santi Francesco e Bonaventura, per le sue grandi dimensioni, circa un metro e mezzo per due e mezzo di altezza, non può passare di certo inosservato. Purtroppo, al momento della ricognizione effettuata a seguito del furto, che lo ricordiamo è stato scoperto casualmente durante un sopralluogo richiesto dall’assessore alla cultura del Comune Giacomo Chiodini, per una verifica dello stato di conservazione di alcuni monumenti del territorio, è stata rilevata anche la mancanza di un’acquasantiera del Settecento ed il tentativo di rubare anche la tela a destra dell’altare. Forse i ladri sono stati disturbati, visto che la zona è molto frequentata da cacciatori, per cui hanno lasciato incompiuto il furto. Per evitare che il quadro venisse trafugato in un secondo momento la Curia diocesana, proprietaria dell’immobile e delle opere che sono conservate all’interno, sono state messe in sicurezza dall’ufficio diocesano per i beni culturali ed ecclesiastici di Perugia . Una modalità di tutela resa indispensabile dal particolare isolamento dell’edificio che ne rende impossibile un controllo continuo. «Ci auguriamo che la tela venga ritrovata – è il commento dell’assessore Chiodini – per quello che ci riguarda cercheremo di dare massima diffusione alla conoscenza dell’opera con l’augurio che possa servire alla sua identificazione. Rimane la difficoltà a proteggere questo ricchissimo patrimonio artistico che è, non solo espressione della devozione religiosa di un luogo, ma testimonianza storica della bellezza e ricchezza di questi monumenti».

MAGIONE: Rubata una delle tele del Santuario delle Fontanelle

27 settembre 2011

Rubato uno dei dipinti  del Santuario della Madonna delle Fontanelle in località Montecolognola a Magione. La scoperta del furto è avvenuta questa mattina durante un sopralluogo, richiesto dall’assessore alla cultura del Comune Giacomo Chiodini, per una verifica dello stato di conservazione di alcuni monumenti del territorio. Il gruppo di lavoro, costituito da Roberto Minelli, della Soprintendenza ai Beni architettonici e paesaggistici dell’Umbria; Giovanna Bacoccoli, della Soprintendenza Archeologica; don Augusto dell’Arcidiocesi di Perugia-Città della Pieve; Stefano Picciafuoco, Comitato per Montecolognola, dopo aver effettuato il sopralluogo alla chiesa di Montecolognola, pregevole edificio che conserva al suo interno affreschi di Gerardo Dottori in gravi condizioni di degrado a causa di infiltrazioni provenienti dal tetto; ha proseguito, senza l’assessore Chiodini, il giro per l’accertamento dello stato di conservazione di alcuni monumenti del territorio comunale, raggiungendo la seconda tappa della visita: il Santuario delle Fontanelle. La porta, con evidenti segni di scasso, ha subito allertato gli studiosi che, entrati nell’edificio, hanno visto che uno dei due grandi dipinti, realizzati nel Settecento ai lati dell’altare e incorniciati da una ricca edicola di stucco, era stato tagliato e rubato. Il giro di ricognizione, che doveva toccare anche Collesanto ed Agello, dove altri edifici religiosi necessitano di interventi, è stato quindi interrotto ed i presenti si sono recati presso la locale stazione dei carabinieri per sporgere denuncia.

Il santuario, edificato nel Cinquecento, in un luogo di grande suggestione, è stato sempre oggetto di grande culto. Come altri edifici del Comune anche questo necessita di lavori di restauro, da qui le ricognizioni volute dall’Assessore Chiodini di cui la prima, effettuata nel mese di marzo di quest’anno, aveva visto la presenza dell’allora soprintendente Vittoria Garibaldi.

«Il furto del dipinto – fa sapere l’assessore Giacomo Chiodini – rappresenta una gravissima perdita per il patrimonio artistico del nostro territorio e conferma la necessità di una maggiore tutela non solo per quanto riguarda la manutenzione ma, anche, per la sua sicurezza».

Montemelino, Il Rotaract Club Perugia Est ed il Sovrano Militare Ordine di Malta insieme per sostenere il Progetto Gemma del Movimento per la Vita

14 giugno 2011

Massimiliano Crusi, fra' Giacomo dalla Torre del Tempio di Sanguinetto, Luciano Valentini di Laviano

Sabato 28 maggio la Delegazione di Perugia – Terni dell’Ordine di Malta ha accompagnato i Signori Assistiti nel consueto pellegrinaggio presso il Santuario della Madonna di Lourdes a Montemelino (PG). La tradizione si ripete ormai da dieci anni e proprio in occasione di questo anniversario il Gran Priore di Roma fra’ Giacomo dalla Torre del Tempio di Sanguinetto ha voluto partecipare personalmente. La S. Messa celebrata al mattino è stata officiata dall’arcivescovo di Perugia S.E. mons. Gualtiero Bassetti, le cui parole hanno commosso i cuori dei presenti: i Cavalieri e le Dame, i rappresentanti del CISOM e gli anziani della Casa di Riposo Sodalizio di San Martino, assistiti dai volontari dell’Ordine. I membri dell’Ordine, vestiti con gli abiti da chiesa, e gli altri pellegrini hanno aperto in processione l’ingresso dell’arcivescovo nel santuario, guidati dalla bandiera e dal crocifisso. Al termine della funzione il Gran Priore ha voluto ringraziare, non senza una sincera commozione, mons. Bassetti per le amorevoli parole dell’omelia, “ispirate dallo Spirito e dal cuore”, ed ha infine rivolto i suoi saluti a tutti i partecipanti, in special modo al Delegato Luciano Valentini di Laviano; quindi l’arcivescovo si è diretto verso la grotta, abilmente ricostruita all’interno della chiesa, e dopo aver pregato insieme ai cavalieri ed al popolo dei fedeli ai piedi della Nostra Signora di Lourdes, ha impartito la benedizione solenne. Oltre a profondo raccoglimento e preghiera non sono mancati motivi di festa: il Gran Priore ha infatti consegnato il diploma di ammissione nell’Ordine alla Donata di Devozione Patrizia Giuliodori ed ha ricevuto una donazione da parte del presidente del Rotaract Club Perugia Est dott. Massimiliano Crusi, il cui gruppo di giovani si è fortemente impegnato a raccogliere fondi, riuscendo a consegnare nelle mani di S.E. fra’ Giacomo dalla Torre un assegno di euro 1000 per sostenere il Progetto Gemma del Movimento per la Vita. I pellegrini si sono poi trattenuti per condividere un momento conviviale: i cavalieri e i Signori Assistiti accompagnati dai volontari hanno pranzato assieme presso il santuario, conversando come cari amici, mentre un caldo sole primaverile carezzato talvolta da candidi veli, osservava curioso dall’alto.

Magione, Festa della Madonna delle Fontanelle

1 giugno 2011

santuario Madonna delle fontanelle

DOMENICA 5 GIUGNO

Realizzato grazie alle elemosine degli abitanti di Magione, della piccola frazione di Montecolognola e di tutti coloro che appresero dei miracoli che in questo luogo avvenivano, in conseguenza di un’immagine della Madonna dipinta su un muro in prossimità di una fonte in cui si recava a prendere l’acqua, il Santuario della Madonna delle Fontanelle, edificato nelle forme attuali nel 1498, è stato sempre oggetto di un grande culto. Una tradizione antichissima vede gli abitanti di Magione e di Montecolognola recarsi in pellegrinaggio in occasione dell’Ascensione di Gesù per la tradizionale della Festa delle Fontanelle. Il luogo di grande suggestione, la presenza del Santuario, dove, sotto il transetto sinistro dell’edificio, vi è una piccola grotta dotata di una sorgente d’acqua dove, sopra una roccia verde di muschio e di felci, è posta una piccola statua della Madonna molto venerata, hanno reso questa occasione momento di grande partecipazione per le famiglie del posto in cui, fino a trenta anni fa, al momento religioso, quello della processione, faceva seguito un pranzo al sacco sul prato circostante. L’Amministrazione comunale di Magione, la Pro Loco di Magione il comitato di Montecolognola e la Parrocchia di Magione hanno inteso riproporre questa antica tradizione ritenendolo uno dei momenti religiosi e collettivi più significativi del territorio. La processione partirà alle ore 9 da Magione e da Montecolgnola per incontrarsi all’incrocio della strada sterrata che porta al Santuario. Dopo la celebrazione della messa ci sarà un pranzo tradizionale da consumare tutti insieme.

STORIA DEL SANTUARIO

Il santuario fu edificato nel 1498, probabilmente sui resti di una chiesetta preesistente. La leggenda legato ad esso narra infatti l’esistenza di un’immagine della Madonna dipinta su un muro e ritenuta miracolosa. Nei primi anni del secolo XVI, la chiesa passò all’ordine francescano e ciò generò contrasti con la comunità di Montecognola circa l’amministrazione dei beni spettanti ad essa. Nel corso del secolo XVIII, fu restaurata nella prima metà Ottocento da Don Vincenzo Agostini, nativo di Magione, che demolì il colonnato del chiostro, su cui si trovavano le camere dei frati, e sistemò l’abitazione del sacerdote. Realizzato in pietra arenaria, il santuario ha pianta a croce latina a navata unica. La facciata, molto semplice, presenta un portale ligneo delimitato da una trabeazione in pietra sorretta da due pilastri. Al di sopra è una finestra rotonda a mo’ di rosone. All’interno l’elemento più caratteristico e appariscente è l’enorme dossale in pietra arenaria che fa da sfondo all’altare, dividendo la zona absidale e assegnandole la funzione di sacrestia. Ai lati dell’altare si trovano due grandi dipinti incorniciati da una ricca edicola di stucco.


 

Conferenza stampa restauro Madonna col Bambino Luca della Robbia

4 Maggio 2011
venerdì 6 maggio · 11.00 – 12.00
Città di Castello – Ex Sala S. Stefano Palazzo Vescovile
Saranno presenti: Domenico Cancian, Vescovo, Giuliana Falaschi sindaco e
Don Paolo Martinelli Parroco Comune di Citerna
Coordina Catia Cecchetti

Paciano, Il museo “Don Aldo Rossi”: la collezione

4 dicembre 2010

A cura dell’Assessorato alla Cultura Comune di Paciano

Scheda sul museo di Alessandra TiroliSoprintendenza ai Beni Storici ed Artistici dell’Umbria

Crocifissione

Il museo odierno, sezione di Paciano del sistema Museo diffuso dell’archidiocesi di Perugia- Città della Pieve, cofinanziato dai lasciti di don Aldo Rossi, dalla comunità parrocchiale di sala della confraternita del Santissimo Sacramento dove Francesco da Castel della Pieve, pittore proveniente dalla stessa città di Pietro Vannucci detto il Perugino, nel 1452 affrescò una grandiosa Crocifissione dietro commissione del priore Andrea di Giovanni Paciano e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, nasce, in collaborazione con la Soprintendenza ai Beni Storici ed Artistici dell’Umbria, dalla volontà di valorizzare e conservare pezzi  e memorie del passato della comunità, così come già ideato da don Aldo Rossi nel 1994. La raccolta è ubicata infatti negli stessi luoghi, ovvero nella sala della confraternita del Santissimo Sacramento dove Francesco da Castel della Pieve, pittore proveniente dalla stessa città di Pietro Vannucci detto il Perugino, nel 1452 affrescò una grandiosa Crocifissione dietro commissione del priore Andrea di Giovanni. Poco più tardi, in una parete laterale, un pittore locale vi affrescò un’Annunciazione, tuttora visibile anche se rovinata. Nella grande sala confraternale sono stati collocati alcuni tra i più importanti dipinti che Paciano tuttora conserva: la Madonna del davanzale assegnata a Bernardino di Mariotto (fine XV secolo), una tela ad olio con Annunciazione della prima metà del Seicento, due pregevoli tele dell’ordine dei serviti del XVII secolo (Madonna addolorata e Madonna col Bambino e santi); una terza, sempre del Seicento, con santi domenicani (tutte provenienti dal convento di Sant’Antonio), e due dipinti raffiguranti Santa Lucia. Una piccola sezione è dedicata al pacianese Antonio Castelletti (1764-1840) con i Misteri, opera giovanile connessa alla tela della Madonna del Rosario, conservata nella parrocchiale, e il processionale Gonfalone di Santa Bonosa, compatrona di Paciano. Chiude la sezione la ricostruzione del polittico di Antonio e Giovanni Sparapane, di cui si conservano due laterali raffiguranti Santa Mustiola e San Pietro apostolo (1475-78).

Lo spazio espositivo oggi si arricchisce di altri spazi e della chiesa di San Giuseppe,

Madonna delle Grazie

recentemente restaurati e destinati al nuovo uso. Subito dopo l’ingresso della chiesa, chiamata anche Santa Maria della Concezione e “chiesa dentro”, nella cappella della Concezione, per la quale venne realizzato, si trova, entro la mostra in stucco a rilievo dipinto e dorato, il Gonfalone della Madonna delle Grazie realizzato attorno al 1470 dalla bottega  di Benedetto Bonfigli. Lungo la navata, dove nel 2000 sono riemersi una serie di affreschi votivi risalenti al XV secolo (due recano la data 1444 e 1449) raffiguranti santi e Maestà, sono alcune statue lignee (San Giuseppe, vestito, del XVII secolo; due Addolorate una del XVII e una del XVIII e una Vergine del Rosario, con capelli veri, del XVII secolo, una Natività, della fine del XVIII secolo) e un Gesù bambino detto dell’Aracoeli in cera dipinta. In alto, al di sopra dell’altare, nella sua antica collocazione è la Crocifissione di scuola bolognese della metà del XVIII secolo.

All’interno dello spazio presbiteriale dominato dalla deliziosa cantoria e inquadrato dalle due colonne neoclassiche, oltre alcuni rilievi del XVII e XVIII secolo (Angelo, Ecce Homo, Testa di Cristo e Immacolata) e la statua di San Giuseppe, posta nella nicchia sull’altare, sono una serie di espositori nei quali sono collocati pregevoli arredi ecclesiastici del XVI-XVIII secolo: croci; ostensori; calici; pissidi; servizi da mensa, da aspersione e da incenso; reliquiari; tabernacoli; carteglorie, candelabri e candelieri. Tra i calici si segnalano reperti di grande valore come quello datato 1591 ed altri due esemplari del XVI secolo. E’ qui collocata, nello spazio che l’ha sempre ospitata, la tela di Francesco Appiani (1704-1792) raffigurante lo Sposalizio della Vergine. Oltrepassate le tabelle confraternali si sale al piano ammezzato dove sono la saletta dei reperti archeologici, rinvenuti  dopo la seconda guerra mondiale nei pressi dell’area archeologica di Fonteboccio. Nella stanza adiacente trovano posto alcuni tra i paramenti sacri più significativi del territorio, per importanza ed antichità. Una piccola apertura introduce all’interno del vecchio campanile  ed ancora nella cantoria, dove si conserva un pregevole organo di Adamo Rossi datato 1795.



IL SANTUARIO DEL SORRISO a Montefalco

18 dicembre 2009

Marica Fuccelli

di Marica Fuccelli

Il Santuario della Madonna della Stella è situato nella città di Montefalco (PG), chiamata anche “ringhiera dell’Umbria” dato il panorama di straordinaria bellezza che offre la sua posizione.

Sul luogo dove sorge il Santuario esisteva una piccola chiesa dedicata a S. Bartolomeo Apostolo, crollata intorno al 1815 e ricostruita tra i 1862 e il 1881 su disegno dell’architetto perugino Giovanni Santini. Ciò che rimase in buone condizioni era l’abside sul quale vi era il dipinto di Paolo Bontulli da Percanestro rappresentante la Madonna seduta su un piccolo trono con il bimbo Gesù sulle ginocchia del 1525. Oggi l’antico affresco staccato è collocato all’altare maggiore, mentre le decorazioni del catino, delle volte e della cupola sono del pittore romano Cesare Mariani (1870). Ulteriormente si possono trovare tele di Enrico Pollastrini (1868), Giuseppe Mancinelli (1868), Friedrich Overbeck (1867), Giuseppe Sereni (1867).

Santuario Madonna della Stella

La prima apparizione mariana certa avvenne nel marzo del 1862, con il primo miracolo, mentre, dalle testimonianze del veggente Righetto Cionchi, si può ipotizzare che la Madonna avesse cominciato a farsi vedere già alcuni mesi prima, addirittura dall’autunno 1861.
La festa del Santuaio è celebrata l’8 settembre. Il primo anno di commemorazione è stato il 2002, dopo 4 anni di chiusura a causa del devastante terremoto del 1997. L’8 settembre è un giorno di festa per tutti i credenti che partecipano alla ricorrenza, per ricordare che la Madonna è presente tra noi ed è Lei che nel suo Santuario ha voluto portarci gioia, speranza e sorriso.

Orario delle visite:

Tutti i giorni dalle 6.30 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 19.30

Orario ss. Messe:

Feriale 7.00 e 17.00 (7.00 e 18.00 nel periodo estivo)

Festivo 7.30 – 9.00 – 10.00 – 11.00 – 12.00 – 16.00 – 17.00 – 18.00 (17.00 – 18.00 – 19.00 nel periodo estivo)

Per maggiori info. Tel. 0742.399032/0742.399415  Fax. 0742.399415